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Autore: Mikiri_Tohoshima    24/05/2010    1 recensioni
La Rivolta delle Formiche è una storia su Jak II, Renegade. La protagonista, Kayla, è una guardia krimzi che vivrà sulla sua pelle la guerra contro le teste di metallo e gli esperimenti all'Eco Oscuro ordinati dal Barone Praxis. Amica di Erol e di Torn, cercherà di combattere contro la politica corotta della sua città, anche se lei e tutti i suoi seguaci per ora non sono altro che formiche, rispetto alla grandezza del Barone.
Genere: Generale, Dark, Guerra | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: What if? | Avvertimenti: Spoiler!
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capitolo 2

Capitolo 2

 

Dissanguamento

 

Quel giorno, la squadra formata dai membri delle pattuglie 27 e 27 bis riuscirono a malapena riportare la vittoria nelle altre due missioni. Era una sensazione crudele, quella che provava Kayla nei confronti di Sophie, che li aveva raggiunti per combattere le TDM. Era lei, e solo lei che doveva dirglielo, che doveva rivelarle che suo padre, l’unica persona che avesse ancora un legame di sangue con lei, era rimasto ucciso. Decise di togliere via quell’impiccio il prima possibile, appena tornate in caserma. ≪Sophie... Hai presente la retata di oggi, nel quartiere beta esse?≫. Sophie annuì, mentre si lavava i capelli. Le battaglie contro le teste di metallo li lasciava sempre sporchi di sangue viola. ≪Mentre arrestavo uno spacciatore, uno di loro mi ha attaccato, ed Erol gli ha sparato, uccidendolo. Quella persona era... tuo padre.≫.

 

Il rumore dell’acqua in bagno si arrestò di colpo. Kayla strinse gli occhi, immaginando l’espressione della ragazza, ma quando Sophie uscì dal bagno, era tranquilla. ≪Così... mio padre è stato ucciso?≫. Kayla annuì, aprendo lentamente gli occhi. Sophie attaccò il phon, cominciando ad asciugarsi i capelli. ≪Bene. Adesso non c’è più niente che mi lega a questo posto. Anche le ultime gocce di sangue della mia famiglia sono evaporate. Posso andarmene.≫.

 

Due giorni dopo ci fu il funerale. Kayla intervenne solo perché Sophie era una sua grande amica. Che scomparve per sempre dalla sua vita. Durante un collaudo di nuove armi, Torn notò che era distratta, malinconica, e le andò accanto. ≪Hai visto, Kayla? Gli ingegneri del barone sono riusciti a mettere a punto questa bellezza. I suoi proiettili sono speciali pallottole di vetro, ripiene di sonnifero. Così, la prossima volta che sederemo una rivolta, eviteremo stragi inutili. Peccato siano arrivati in ritardo. Come stai?≫. Kayla alzò la testa, per venire abbagliata dai penetranti occhi azzurri del comandante. ≪Signore... Io... sto abbastanza bene. È il signor Erol che non riesce a perdonarsi...≫. ≪Quel tizio avrebbe ucciso te. Era un drogato, molto probabilmente si era appena fatto. Devo parlarne con Erol di questa storia, non possiamo permettere che i nostri soldati abbiano un’origine così turbolenta. Sophie è...≫. ≪Ha deciso di togliersi dalle KG. Si troverà un lavoro da qualche parte nella zona residenziale. Non aveva mai voluto diventare una KG, come... ≫., si fermò appena in tempo. Non poteva dire al suo comandante che odiava il barone con tutto il suo cuore, e che faceva parte delle KG solamente così per fare. Perché non c’era altro modo per proteggere la sua famiglia.

 

Torn notò che si era in crucciata di nuovo, mentre montava la sua arma, e le chiese:≪Che ne dici... domani... di venire a fare un giro con me e un paio di altri amici, tanto per farlo... so che è il tuo giorno libero, e io sono in licenza perché è il mio compleanno... Viene anche Erol!≫. Kayla alzò la testa riconoscente. Un po’ di svago le avrebbe fatto bene.

 

Il giorno dopo, si trovò i tre ragazzi, Torn, Erol e suo cugino, che l’aspettavamo fuori dalla porta. ≪Aloh! Che ci fai qui?≫. Torn replicò:≪È il mio migliore amico, volevi che non lo invitassi?≫. Kayla si scusò, abbassando la testa, ma Erol le mise una mano sotto il mento: ≪Stasera ci divertiremo. Tutti quanti. È la festa di Torn! Che ci offre da bere in un localino niente male!≫. Kayla lo guardò un altro attimo, per uscire dalla stanza. ≪Sei molto carina, stasera≫. Le mormorò il cugino. Lei ringraziò, intimidita, e desiderosa di entrare nelle grazie di Erol.

 

L’Hip Hog Haven Saloon era un locale alla moda, destinato ai giovani. Lontano circa mezz’ora di zoomer dalla caserma, svettante sul porto, con le insegne colorate dai neon luccicanti. I quattro entrarono, senza timore di ciò che volevano. All’inizio, nessuno notò la loro presenza, tra la confusione di ragazzi e ragazze, intenti a divertirsi, bere, ballare, rimorchiare, e flirtare con gente che il giorno dopo avrebbe di sicuro dimenticato. Ma i tatuaggi sul viso si notano, e ben presto, finirono circondati. ≪Ma guarda, delle guardie Krimzi! Cosa ci fate qui? Desiderate un ballo, una sigaretta... uccidere qualcuno...≫. Uno di loro prese per un braccio Kayla:≪E tu, bambola, cosa ci fai in mezzo a questi qua? Perché non vieni a farti un giretto, invece di girare con questi assassini?≫. Aloh bloccò il tipo, mettendosi avanti alla cugina:≪Lasciala stare! Lei non centra!≫. Torn mormorò agli amici:≪Non siamo in servizio, e non possiamo far del male a questa gente. Io dico di andare via il prima... Erol!≫. Erol si era liberato dal cerchio, e si era messo a fronteggiare uno dei bulli. Ma era un po’ più basso di lui. Ma era un po’ troppo forte per lui. Torn dovette prenderlo per le braccia, per fermarlo. ≪Erol! Fermati, adesso andiamo via! Non vogliamo la lite, okay?≫. Erol si divincolò un poco, ma si lasciò condurre fuori assieme agli amici. ≪Mi spiace, Torn... ma non ci ho visto più. è il nostro lavoro, eppure sembra che siamo gli assassini...≫. ≪Loro non sono meglio di noi, ricordalo. Noi ci facciamo in quattro per mantenere il clima della città vivibile. Senza la guardia, la città finirebbe nel caos. Non ho ragione, Kayla... Aloh?≫. I due annuirono, guardando da fuori il locale. Ecco un posto dove, con quei tatuaggi, non potevi entrare. Chissà quanti altri ne esistevano, in giro per la città.

  
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