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Autore: SummerRestlessness    25/05/2010    4 recensioni
La storia di due mondi che si incontrano, ma che forse non sono fatti per incontrarsi...
"So I guess this is the ending or a beautiful mistake.
And if we both agree that we shouldn't be together why does it hurt so much?
And you know I would jump into the fucking ocean if it meant I was truly capable of being satisfied.
Well I ever be?
Did I just give up the best thing I ever had?"
(The Ataris, A Beautiful Mistake)
Update: Ho aggiunto il cap 20 Just You perchè me l'ero dimenticato!! E va prima del 21 Just me, vabbè.
Update del 6 maggio: aggiunto il capitolo "Mandy", inserito dopo il 20esimo, "Just you"...
Update del 25 settembre: piccolo aggiornamento nell'ultimo capitolo per informarvi della nascita di una serie di missing moments legati a BM... spero vi piaccia!
Genere: Commedia, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Beautiful Memories'
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Se tu mi guardi così
Sai cosa penso?
Sei tutto quello che voglio
Dai non guardarmi così
Giuro non posso
Lasciarti andar via
(Raf-Aria di Niente)


22 ottobre-martedì


Drew la stava guardando dormire come aveva già fatto altre volte prima, come avrebbe voluto fare per il resto della sua vita.
Lei stava sdraiata su quella poltrona con gli occhi chiusi, così vicina a lui eppure così lontana, serena. Pensò che magari lo stava sognando e provò un brivido al pensiero che lei potesse provare ancora qualcosa per lui, fosse anche un briciolo di quello che sentiva lui. Ma poi gli venne in mente il male che le aveva fatto e quello che avrebbe potuto ancora farle e allora aveva sentito una fitta al cuore. In quel momento lei aprì gli occhi, sorridendo:
- Ciao…-
Sarebbe stato un vero peccato se fosse riuscito ancora una volta a toglierle quello stupendo sorriso dal viso. Farlo avrebbe dovuto essere classificato dalla legge come reato penale, punito almeno con l’ergastolo, anzi, meglio, con la pena di morte. Eppure lui l’aveva fatto tante volte ed era ancora vivo… o quasi.
-Ciao am…Come va?- riuscì a correggere appena in tempo quell’appellativo che gli era venuto spontaneo, camuffandolo con una domanda stupida. Non aveva senso chiamarla “amore”, in quel momento. Dan temeva che lei sarebbe scappata via da lui, ancora, al suo minimo passo falso. Lei sorrise lieve a quella correzione, ma sembrò non rendersi conto della sua portata, così prese a scherzare:
-Guarda che sei tu quello su un letto di ospedale, dovrei chiederti io come va!
Lui rise un poco e poi la guardò con quello che a lei sembrò uno sguardo dolce ma pieno di amarezza. Non ci fece troppo caso al momento, attribuendolo alla stanchezza che lui doveva sentire; senza sapere che più avanti avrebbe ripensato per lungo tempo alla sua espressione, analizzando ogni minimo particolare insignificante.
Si misero a parlare del più e del meno, risero e scherzarono come al solito di tutto per qualche minuto. Lui avrebbe voluto prenderle una mano, baciargliela, tirarla vicina a sé a sentire il calore del suo corpo che lo avrebbe rassicurato, ma non si permise niente del genere.
Ad un tratto però lei si fece seria, abbassò gli occhi verso le mani che teneva in grembo:
-…Dan…- alzò uno sguardo limpido verso di lui: - Mi dici cosa hai combinato?-
Lui ebbe una morsa al cuore nel sentire con quanta semplicità e chiarezza lei gli ponesse quella domanda e si risolse a risponderle sinceramente:
- Io… non l’ho fatto intenzionalmente…- la rassicurò ma poi sembrò cambiare idea
– O meglio…- sospirò - Avevo scritto una lettera, mi sembra e volevo portartela, ma ero abbastanza consapevole che da solo non ce l’avrei fatta… non senza un piccolo “aiutino” artificiale… e devo aver esagerato…- disse abbassando gli occhi sulle coperte candide, come vergognandosi di quello che faceva, di quello che era quando non era con lei.
Lei sembrò soddisfatta di quella risposta e non riuscì nemmeno a pensare che lui potesse non essere sincero. Lo vedeva nei suoi occhi, stanchi ma finalmente con un briciolo di serenità, che non c’era motivo di mentirle ancora. Ma c’era ancora una cosa che non capiva:
- Non ce l’avresti fatta a fare cosa?-
Lui rialzò lo sguardo e le sorrise pensando ancora una volta a quanto male le avrebbe potuto fare e a quanto poco se lo meritasse. Pensò di non dirle niente, di inventare una scusa qualsiasi, ma non poté farlo, le parole gli uscirono dalla bocca quasi involontariamente:
- Che non ce l’avrei fatta a vederti ancora… arrabbiata e delusa… senza poterti parlare… o stringere… -
E nonostante una lacrima che scendeva sulla sua guancia, gli occhi di lei erano pieni di gioia dopo queste parole. Mise piano una mano in tasca, estrasse la lettera di Drew, spiegazzata e ancora umida di lacrime e gliela mostrò. Lui rimase per un attimo stranito guardando quel pezzo di carta malconcio e poi chiese incredulo:
- È…? L’hai… l’hai letta? - lei fece cenno di sì mentre gli occhi le si riempivano di lacrime.
- Vieni qui… - disse allora lui ancora incerto.
Lei gli si avvicinò, un po’ titubante, ma appena le loro mani si toccarono si gettò su di lui, che poté così finalmente abbracciarla ancora. Entrambi si accorsero che il resto sembrava infinitamente banale ed inutile quando si trovavano l’una nelle braccia dell’altro.
Poi lei, tra i singhiozzi, mentre ancora stava appoggiata a lui mormorò, riferendosi a quello che lui aveva scritto nella sua lettera:
- Io non voglio che tu te ne vada… Io posso farcela… Lasciami decidere da sola… Resta con me…-.
Dan, con gli occhi pieni di lacrime e lei tra le braccia riusciva solo a pensare “Ti prego Alison…non rendermi tutto più difficile…” e a domandarsi come avrebbe potuto farlo, adesso che lei era lì a ripetergli di non lasciarla. Come avrebbe potuto andarsene.
Alison si staccò un po’, lo guardò negli occhi e gli disse solo:
-Ti prego…-
Lui non potè fare a meno di sorridere annuendo e di pensare che non sarebbe riuscito ad andare via da lei neanche se avesse voluto.

Alison era rimasta tutta la mattina con Dan, avevano mangiato insieme e nelle prime ore del pomeriggio non avevano ancora saputo quando lui sarebbe stato dimesso. Lei era visibilmente provata, aveva bisogno di una doccia e di dormire un po’: dopo averla guardata a lungo lui glielo disse ma lei rispose testarda :
- Io voglio stare qui.-
Lui rise un po’: - Anch’io voglio che tu stia qui, tesoro ostinato, ma devi andare a casa… Almeno a farti una doccia e a rilassarti un po’…-. Lei lo guardò torva un istante e poi disse: - Sei sicuro?-
- Non ti preoccupare per me…- e soggiunse sottovoce come tra sé e sé - Non più…-.
Poi, vedendo che lei non si decideva continuò:
- Vai… Starò bene. Cioè… - la tirò a sé per un braccio - …sai che senza di te non sto mai bene… - e la baciò sulla bocca, sussurrandole poi all’orecchio -…ma per stavolta cercherò di cavarmela.-
Lei rise, lo guardò di nuovo negli occhi, stavolta da vicinissimo e poi si decise:
- Ok, vado. – gli puntò un dito contro, minacciosa - Ma sto via poco, il tempo di una doccia! Non ti libererai di me così facilmente…- fece per allontanarsi e per uscire dalla stanza.
“Lo so…” pensò lui. Poi, il pensiero di vederla andare via lo colpì e gli fece esclamare:
- Non così in fretta…!
La prese di nuovo per la mano scendendo dal letto e ritrovandosi in piedi di fronte a lei:
- Così va meglio…- si chinò e le diede un bacio leggero sulle labbra, poi un altro e un altro ancora.
- Ehi! – disse lei cercando di liberarsi da lui senza troppa convinzione - Guarda che un minuto fa volevi che me ne andassi!
Gli sorrise maliziosa ma lui rispose:
- No, ti sbagli… Non ero io…- e la baciò di nuovo.
Poi, le prese il viso tra le mani ed entrambi si persero per un pezzo negli occhi dell’altro; si avvicinarono di nuovo lentamente e si scambiarono un bacio più lungo e più intenso di ogni altro prima. Quando si allontanarono e lei finalmente poté uscire dalla stanza, sorridendo e lasciando la sua mano solo quando furono troppo lontani per tenerla nella sua.






N.D.Summer

Mancano ormai due capitoli alla fine... Alla fine si capirà tutto, siamo ormai arrivate al fatidico 22 ottobre del primo capitolo... Ci credete se vi dico che anche con questa data ho azzeccato qualcosa della mia vita? Spero che prima della fine anche chi legge (e preferisce e ricorda e segue) e basta mi dica che cosa ne pensa di questa storia... So che siete lì ;P
Grazie @finnish_pancake... grazie grazie grazie! Ehe, hai ragione quella parte del primo capitolo mette ansia... lo ammetto, l'ho fatto apposta! Cattiva! :P
   
 
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