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Autore: Vivy_my    01/06/2010    1 recensioni
“L’hai uccisa tu, non è vero?” domandai, ma non volevo sapere la risposta. Pregai che scuotesse la testa, che negasse, ma lui rimase immobile, con lo sguardo basso. “Rispondimi!” urlai, anche se una voce dentro di me mi diceva di stare zitta, di non insistere. Se non gliel’avessi chiesto, se non l’avessi sentito dire da lui, avrei potuto fingere di non sapere nulla, avrei potuto continuare ad amarlo, convincendo me stessa che mi ero sbagliata. “Mi dispiace.”sussurrò lui. Lacrime calde mi rigavano le guance, ma non mi importava. “Perché?” singhiozzai. “Perché?” Lui rimase zitto. Volevo andarmene, uscire da quella stanza. Volevo prendere il telefono e offrirlo loro su un piatto d’argento, come avrei dovuto fare. Ce l’avevo in pugno. Volevo fare il mio lavoro e dimenticare tutto, ma allora perché non lo facevo? Rimanevo immobile, e il tempo passava. E lui, accanto a me, con la testa fra le mani, mi guardava.
***
Una Bella che lavora per il governo, un Edward in fuga che si è messo nei guai con le persone sbagliate. E quando le loro strade si incroceranno, ancora una volta nella sua carriera Bella dovrà scegliere fra ciò che è giusto, e ciò che le dice il cuore.
Genere: Romantico, Drammatico, Azione | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Bella/Edward
Note: AU, OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 1 - Unexpected

  

Edward

 

“Rosalie!” esclamai. “Hai cambiato colore di capelli?” domandai, dopo un istante di smarrimento. Rosalie mi guardò inarcando un sopracciglio, e mi lanciò una delle sue leggendarie occhiatacce. Stringeva fra le dita una valigetta di metallo, e il suo corpo era sempre perfetto. La sua pelle abbronzata non brillava mai sotto la luce della luna come mi aspettavo che facesse. Spesso era facile dimenticarsi, abbagliati dalla sua perfezione, che Rosalie non era una di noi. Lei era ancora umana.

“E’ passato così tanto tempo dall’ultima volta che ci siamo visti? Mi sono tinta i capelli anni fa.” disse, pensosa. Poi assunse un’espressione a metà fra il divertito e lo sprezzante. “A quanto pare sì, dato che sembra che ora sia diventato di moda lasciare le donne sulla porta.”

Con una risata nervosa, mi scansai per lasciarla entrare. “Ti dona il nuovo colore.” Le dissi, seguendola all’interno della casa dopo aver controllato che la via fosse deserta. Nessuna macchina grigia all’orizzonte.

“Dici?” chiese, senza volerlo davvero sapere, prendendosi una ciocca fra due dita perfettamente curate e fissandola per un istante. Si sedette sul divano di pelle, accavallando le gambe. “Mi mancano i miei capelli biondi.” Sospirò. La guardai, chiedendomi se fosse davvero diventata tanto civettuola o se stesse solo fingendo. Stava decisamente fingendo. Rosalie, per quanto piena di sé, non era una ragazzina sciocca

“Ti trovo davvero bene.” Confermai, sedendomi accanto a lei. lei mi fulminò di nuovo con lo sguardo. “Sei un po’ troppo vicino, Cullen.” Mi rimbeccò, e io indietreggiai sul divanetto.

“Finalmente posso togliermi questo stupido sorriso dalla faccia.” Sospirò, allungando le gambe. “Non ne potevo più di quell’espressione idiota, ma Carlisle mi ha detto di essere particolarmente attenta a mantenere la copertura. Cos’è, ti sei fatto beccare? Fammi indovinare. Hai fatto una delle tue idiozie, e i federali ti stanno addosso.”

Non risposi, e una luce trionfante le si accese negli occhi. Alla fine, lei era sempre la perfetta donna del capo, e io la pecora nera del gruppo.

“Allora, arriviamo al punto.” Disse all’improvviso, issandosi sulle gambe la ventiquattrore lucida. “Carlisle ha delle carte per te, e non ne ha voluto sapere di spedirtele per posta.”

Annuii. “Un po’ di sana paranoia fa sempre bene, no? Ma perché non me ne ha parlato al telefono?”

“Pensa che il governo abbia messo sotto controllo il tuo apparecchio. O il suo, non ho capito. Comunque, adesso ha paura anche dei telefoni, oltre che delle poste, quindi oltre che a farmi le miglia di notte devo anche riportare tutti i suoi stupidi discorsi.”

Aprì la valigetta, senza aggiungere altro, e mi porse una serie di carte stampate su entrambe le facciate.

Lessi il primo foglio, e mi lasciai sfuggire un’esclamazione di sorpresa.

“Grazie mille, Rosalie.” Dissi, restituendole i documenti. Lei li ripose nella ventiquattrore, e si alzò.

“E’ tardi, ormai. Vuoi fermarti qui per la notte?” chiesi con cortesia. Lei annuì, senza un briciolo di indecisione nello sguardo.

“Volentieri.” Rispose. “Sai ancora la strada per la camera da letto?” le domandai. Lei fece un sorrisetto beffardo. “Mmm, forse le tue maniere non sono del tutto degenerate. Pensavo che mi avresti costretta a dormire sul divano.”

“Ho un letto matrimoniale, e non lo uso. È tutto per te.”

“Che peccato.”

 ***

 

L’unica cosa che non ho mai capito, riguardo alla mia copertura, era perché dovessi andare a scuola. Con l’aspetto di un venticinquenne, avrei potuto fare pressoché ogni lavoro, eppure Carlisle aveva insistito affinchè mi fingessi uno studente universitario a caccia della seconda laurea. Credeva che uno studente avrebbe destato meno sospetti, almeno così penso.

Non che mi fosse mai dispiaciuto andare a scuola, in realtà, ma quella mattina avrei voluto rimanere a casa. A letto, nonostante non dormissi. Senza vestiti. Con la testa di Rosalie sopra il mio petto. Com’ero finito in quella situazione?, mi domandai furiosamente mentre armeggiavo con le chiavi dell’auto della scuola. Fantastico, era l’inizio del semestre e avrei fatto tardi perché ero rimasto troppo sotto le coperte. E nemmeno dormivo. Era il colmo.

Rosalie era incredibilmente sensuale, è vero. Con quelle labbra perfette e quel viso innocente, che nascondeva intenzioni molto meno innocenti, era una donna molto eccitante. Ma era umana, e non era solo una mia vecchia fiamma, ma era anche la donna di Carlisle. E avevo imparato che se c'erano due cose che portavano guai, quelle due cose erano gli umani e le donne del capo. Figuriamoci una bellissima umana che stesse con il capom quanti guai avrebbe potuto portarmi. Quindi, anche se in parte mi era dispiaciuto, mi ero anche sentito sollevato uscendo dalla camera, mentre ancora dormiva.

Percorsi la strada ad una velocità doppia di quella consentita, ma non me ne preoccupai. I miei sensi erano perfettamente in grado di gestirla, e non volevo arrivare tardi. La puntualità è una delle mie poche doti, e non volevo bruciarmela in una mattinata.

All’improvviso, mentre attraversavo a oltre cento all’ora il centro di Forks, vidi qualcosa di bianco correre in mezzo alla strada, proprio davanti a me. Un maledetto cane. Frenai bruscamente, ma le ruote della Mercedes slittarono sull’asfalto umido dopo l’ennesimo acquazzone. Sbandai. Sentii un urlo e scorsi con la coda dell’occhio un’altra figura, che decisamente non era un cane, che si muoveva davanti all’auto; annaspai con il volante, ma non riuscivo a riacquistare il controllo del veicolo.

In un istante, prima che me ne rendessi conto nonostante avessi dei sensi più acuti di quelli di qualunque essere umano, la parte anteriore della mia auto colpì la donna, scaraventandola distesa sull’asfalto. Pestai sui freni con tutta la mia forza, strattonando il voltante, e finalmente riuscii ad arrestare il veicolo. Mi precipitai giù, verso la donna. Se fossi stato umano, il mio cuore avrebbe battuto all’impazzata. Frequentavo brutte compagnie, non lo nego, ma non ero un sadico. Corsi da lei, cercando di costringendo il mio udito a intercettare il battito del suo cuore. Dimmi che stai bene, pensai. Ti prego, dimmi che stai bene.

 

Mmm, cosa ve ne pare? Personalmente non mi convince molto, ma volevo un incontro un po' "particolare" fra Edward e Bella (perchè si, la poveretta che è stata tirata sotto è Bella ahahah). Per quanto riguarda Rosalie... avevate pensato che fosse Bella, eh? Invece no, ha i capelli castani come copertura, tanto per complicare le cose xD L'ho scritto abbastanza di fretta,quindi probabilmente qualche incongruenza può essermi sfuggita, come qualche erroruccio. Chiedo scusa in anticipo, e se ci fosse qualcosa, non fatevi problemi a segnalarmelo, mi farebbe soltanto bene.

Ora, i ringraziamenti!

ubRiaKinA: Sono felice che la storia ti intrighi, e non preoccuparti, il mio intento era proprio quello di lasciare molte cose in sospeso e di far capire poco, almeno per ora. Spero che questo capitolo non ti abbia delusa, sono un po’ alle prime armi… Un abbraccio, e grazie mille

JP piu semplice di cosi : (mi piace il tuo nickname ^^) Non posso rivelare nulla, ma credo che almeno parte delle tue domande abbia trovato risposta in questo capitolo. Se qualcosa non fosse chiaro, non esitate a chiedere! Comunque… sono contenta che la mia storia ti interessi, ti confesso che all’inizio non ero sicura se pubblicarla o no…

eMiLy BlOoD : Grazie di cuore anche a te. Mi fa piacere di vedere che la mia storia vi abbia intrigato tanto, e spero con tutto il cuore di non deludervi. Come premesso, i caratteri saranno piuttosto diversi rispetto al libro, e aspetta di vedere Bella…Carlisle sarà… un personaggio complicato, quando entrerà in scena. So che Carlisle e Rosalie insieme possono inquietare un po’ (almeno, a me fanno quest’effetto), ma era utile per la storia. Comunque, e scusa se ho divagato, ti ringrazio molto. Un bacione a tutte!

  
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