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Autore: nausicaa    04/09/2005    2 recensioni
Quattro ragazze, quattro adolescenti e un mondo che si aspetta da loro tanto... si aspetta che maturino, che crescano, che imparino a prendere le decisioni giuste ed intanto continua a dire loro: "Siete soltanto delle ragazzine". La vita di quattro amiche tra difficoltà, ragazzi e scuola, nel lungo cammino della che porta dall'infanzia all'età adulta e che si chiama adolescenza.
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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“Le hai proprio messe a posto, Bea!” esclamò Alessia sulla strada del ritorno.

“Già, hai visto come c’è rimasto Paolo?” aggiunse Elena.

“E la Perrini? Sembrava una vecchia battona con quel mascara sbavato”. Vicky era deliziata nel dir quelle parole.

“Vicky!!” la ripresero le amiche.

“Che c’è? Non è forse vero che sembrava una volenterosa lavoratrice di corso Massimo?”

“E, ma devi stare attenta, sai...” le spiegò Ale fingendo un tono di serio avvertimento, “... lei ha spie dappertutto!”.

Nuove risate si impadronirono delle quattro amiche.

Ma, voltato l’angolo, le ragazze videro Bea arrestarsi nuovamente, guardando davanti a lei un ragazzo alto, coi capelli castani tagliati corti a spazzola, occhi scuri ed un’espressione strafottente stampata sul viso. Stava immobile sul marciapiede di fronte, le mani affondate nelle tasche dei jeans.

“Chi non muore si rivede!” disse con tono sarcastico quando le quattro ragazze si avvicinarono.

“Che... Che ci fai qui?” balbettò Bea.

“Di solito due che stanno insieme si salutano con un bacio, non con parole incomprensibili” disse il ragazzo per tutta risposta avvicinandosi. “Dai, vieni qui...”.

Lo sguardo era provocatorio e terribilmente freddo.

Bea indietreggiò. “Pensavo fosse finita” continuò con voce fredda.

“Finita? Finchè non si dice la parola fine non finisce niente, Beatrice”

“Non ti sei fatto sentire per due settimane. Ti hanno visto baciarti con una cubista dello Chalet... sei squallido e mi fai schifo”. La ragazza cercò di allontanarlo, ma la voce le tremava ora. Era stata così male per lui in quei giorni... come poteva essere così insensibile...?

“Probabilmente non ero io. Sicuramente non ero io. O forse ero ubriaco... girano tante cose nelle discoteche, è difficile darsi un contegno, con tutti quei culi di fuori... dai, andiamo a spassarcela, solo io e te. Conosco un nuovo locale, pranziamo insieme. Potrei spiegarti tante cose. Soprattutto quanto ti amo”. Le prese la mano e la tirò con forza verso di lui. A quelle ultime parole il viso di Bea si distese, ma la ragazza non aveva intenzione di cedere, non quella volta.

“No, Roberto, non mi bastano più le tue frasi fatte. Vattene.”

Roberto scosse la testa. “No, no, no, non senza di te...”

“Ma non capisci che la fai solo soffrire? Ti fai vivo a tuo piacimento, la usi solo. Te ne vuoi andare una volta per tutte dalla sua vita?” esplose Vicky, paonazza in viso.

“Oh, oh, mississ Muscolo Idraulico Gel cerca di farmi paura... ma và a nuotare. Proprio tu che non hai mai avuto un ragazzo vuoi parlare, piccoletta. Su, aria!” fece il ragazzo con tono di derisione.

Vicky era ancora più rossa... ma questa volta di vergogna. Mormorò alle amiche un:”Io me ne vado a casa” e si allontanò a grandi passi. Ale ed Elena cercarono di fermarla, ma fu inutile.

Bea invece fissava ancora il ragazzo. “Come ti sei permesso? È una mia amica!”

“Ooops, scusa... non ho detto niente di offensivo, non pensavo che se la sarebbe presa tanto. Ti prego, vieni con me...” implorò il ragazzo, sempre però con quella freddezza negli occhi.

“No, non dopo tutto questo”

Roberto si chinò, in modo da poterle sussurrare all’orecchio: “Se non vieni adesso non mi vedi più...”. Sul viso della ragazza comparve un’espressione di paura mista a rimpianto. Lanciò un’ultima occhiata alle amiche, poi, con un cenno di saluto, si allontanò col ragazzo.

“Quello mi fa schifo” sentenziò Elena fissando disgustata la mano di Roberto che circondava maliziosamente i fianchi di Beatrice.

“Avremmo dovuto bloccarla... non lasciarla andare così con quel maiale” mormorò preoccupata Ale.

“Lo sai chi mi ricorda? Hai presente Liam, il ragazzo di Nadine in GIRLS IN LOVE di Jacqueline Wilson? Sai, quello che se la vuole solo portare a letto... ecco, identico”. Lo sguardo di Elena era perso nel vuoto mentre pronunciava queste parole.

“Ci stavo pensando anch’io. Speriamo solo che Bea non faccia la stessa fine di Nadine”.

“E hai visto Vicky? Era sconvolta, non le ho mai visto un’espressione così sul volto”.

“Chissà cos’ha in mente... pensi che voglia fare qualcosa? Testarda com’è...”

“Non lo so proprio, Ale. Mi auguro solo che non faccia qualche cavolata”.

  
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