Anime & Manga > Inuyasha
Segui la storia  |       
Autore: _mari    08/06/2010    18 recensioni

“Benvenuta nella nostra Community! La metteremo in contatto entro quarantotto ore con un partner scelto dal computer, analizzando i dati da Lei a noi forniti. In breve dovrebbe ricevere la mail con l'indirizzo di posta elettronica del Suo nuovo compagno. Cordiali saluti." 
Improvvisamente lo schermo lampeggia: è arrivato un nuovo messaggio. Guardo il computer inarcando un sopracciglio, apparentemente indifferente. 
Lo apro e leggo: “odioinomidilogin@chat.com”, di certo un nome più originale del mio. 
Lo aggiungo subito ai miei contatti: ebbene sì, sono curiosa, e quanto lo sono. Questa storia mi sta coinvolgendo più del dovuto.
Un sito per conoscere la propria anima gemella online, una serie di situazioni imbarazzanti e inverosimili che non finiranno certo dopo un incontro.
{capitoli da revisionare!}
Genere: Commedia, Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Kagome
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Vedisecosìtipiace

[AVVISO IMPORTANTE: STORIA IN REVISIONE! I primi capitoli presentano errori ancora non corretti, poichè mi sto concentrando alla conclusione della fanfiction!] Ebbene sì, sono ancora io. La solita che non ha ancora finito le fan fiction precedenti, terribilmente lenta ad aggiornare e completamente sommersa dallo studio.
Indi, rieccomi con un nuovo delirio, ancora più idiota ed inverosimile degli altri. Cercherò di renderla il meno OOC possibile, anche perché l'idea è quella di mantenere le personalità dei personaggi IC... Ovviamente è un'altra fan fiction su Inuyasha.
Bene, non so che altro dire, escluso che ho già in mente una trama ben definita e che spero di sviluppare adeguatamente.
N.B. È probabile che cambi il titolo in futuro, poiché questo è odioso. U_U
Buona lettura!
M.




Wire Connectors
[Prologo]


È lecito divertirsi ogni tanto, giusto? È lecito voler dimenticare, seppur per poco, qualcosa che non si vuole ricordare?
Quella sera ho bevuto, eccome se ho bevuto. Ho riversato nell'alcol un'angoscia ben nascosta agli occhi con un sorriso finto, la solita maschera. Non ricordo cosa ho fatto, ma la prova di ciò che ho compiuto è qui, davanti ai miei occhi. Immagini offuscate e annebbiate riaffiorano come flash nella mia mente a ogni parola che leggo. Sango è venuta da me con Ayame e ci siamo ubriacate. Tutto ciò per mia iniziativa: ho voluto festeggiare la mia separazione da Hojo. Finalmente ho avuto il coraggio di sbattere fuori casa quel rompiscatole. Non fraintendetemi, Hojo è, probabilmente, il marito ideale: intelligente, premuroso, ricco... Eppure, non è lui che voglio. Una vita così banale e monotona non è quello a cui ho sempre aspirato.
Una stupidissima idea si è insidiata, prepotente ed irriverente, nelle menti delle mie amiche, ulteriormente lese dall'alcol, ormai entrato in circolo.
“Kagome, perché non ci iscriviamo tutte in uno di quei siti per trovare il vero amore?”. Non è stata una brutta idea, è stata una pessima idea. Non ho mai creduto che ci si potesse innamorare parlando attraverso uno schermo, stando dietro ad una “macchina”. Chissà cosa mi ha portato a cedere a quella proposta idiota e insensata: la malinconia? L'improvvisa consapevolezza che da quel momento ero “libera”? Il non dipendere più da un uomo? Chi lo sa...
“Uhm... Ok”. Ci siamo sedute tutte e tre attorno al computer e, una ad una, ci siamo iscritte in quel dannato sito. Da quel momento i nostri nomi non erano più Ayame, Sango o Kagome ma “Yaya”, “Sachan” e “K”. Non ho scelto certo un nome originale. Non avevo in mente nulla. Dopo aver confermato quella mail di registrazione e aver compilato una scheda, nella quale avremmo dovuto scrivere le nostre caratteristiche caratteriali e fisiche, ci siamo, probabilmente, addormentate sulla mia scrivania. Unica soluzione possibile, poiché Sango e Ayame sono ancora assopite al mio fianco.
Che ore sono? Le nove e mezzo. Cerco di alzarmi per preparare il caffè ma ho la testa che mi scoppia e perfino l'incessante ticchettio delle lancette dell'orologio riesce a irritarmi causandomi fitte dolorose alle tempie. Barcollo verso il bagno: mi sciacquo il viso con acqua ghiacciata. Va già meglio. Apro l'armadietto sopra il lavandino, dove tengo le medicine, e prendo un'aspirina. Poso la scatoletta del medicinale sul tavolo, vicino alle mie amiche.
Mi soffermo a guardare, riluttante, il disordine della camera, poi il mio sguardo si posa nuovamente sul computer. Mi siedo davanti allo schermo e rileggo quella mail di conferma.
“Benvenuta nella nostra Community! La metteremo in contatto entro quarantotto ore con un partner scelto dal computer, analizzando i dati da Lei a noi forniti. In breve dovrebbe ricevere la mail con l'indirizzo di posta elettronica del Suo nuovo compagno. Cordiali saluti... ”.
Improvvisamente lo schermo lampeggia: è arrivato un nuovo messaggio. Guardo il monitor inarcando un sopracciglio, con apparente indifferenza.
Lo apro e leggo: “odioinomidilogin@chat.com” di certo un nome più originale del mio.
Lo aggiungo subito ai miei contatti: ebbene sì, sono curiosa, e quanto lo sono. Questa storia mi sta coinvolgendo più del dovuto. Entro subito in chat e lo attendo. In quel momento Sango si sveglia e, tenendosi la testa tra le mani affusolate e ben curate, tenta di sorridermi, ma le sue labbra sottili si incurvano solo in una smorfia, dovuta all'emicrania post-sbornia.
“Buongiorno!” gracchia con voce roca, ancora impastata dal sonno. Si guarda intorno, cercando di raccapezzarsi in quel disordine. Prende due aspirine e le butta giù con l'ultimo goccio di birra nella bottiglia davanti a sé. “Ben svegliata, Sango-chan.” La osservo divertita e sorniona ridacchiando mentre è intenta a stuzzicare Ayame tirandole le ciocche di capelli rossi raccolti in due graziosi codini, forse un po' infantili ed inadatti alla sua personalità.
La ragazza si sveglia con un lamento e apre gli occhi verdi, smeraldi limpidi e trasparenti.
“Sango, ti odio.” sentenzia strappandole di mano la scatola del medicinale, prendendo anch'ella due compresse. “Buongiorno, Ayame!”. Sango continua a stuzzicarla. Sorrido e mi dirigo verso la cucina per preparare il caffè. Cammino a piedi scalzi sulle piastrelle fredde: mi concedo di rabbrividire al contatto con la loro superficie liscia. Sento le risate delle mie amiche in soggiorno risuonare come campanelli e propagarsi argentine per tutto l'appartamento. Una serata tra donne ci voleva proprio. Mi crogiolo in quell'atmosfera familiare che mi riscalda il cuore, accompagnata dall'aroma amaro del caffè che si disperde nell'aere e m'inebria. Porto le tre tazze fumanti, accompagnate ciascuna da un cornetto alla crema, in salone, dove si trovano Sango e Ayame, che si stanno contendendo un cuscino sedute sul divano. Le osservo ancora un attimo, divertita e quasi dispiaciuta di doverle separare da quell'improduttivo e banale capriccio mattutino. Sono più rapide di me: mi rubano le tazze dal vassoio, con le loro brioche, e si risiedono sul divano, facendomi cenno di raggiungerle.
“Kagome! Siediti con noi, e prendi anche il portatile!”. A quanto pare la pazzia della serata precedente non si è cancellata dalla mente di Sango. Riluttante, appoggio il vassoio sul tavolino di fronte al sofà e prendo con una lentezza esasperante il computer dalla scrivania.
Mi lascio andare sul divano, mentre le due ragazze si avvicinano a me incuriosite. Arraffo il mio cornetto gli do un morso, golosa. Appena i miei occhi si posano sullo schermo, sussulto.
“Ciao, chi sei? Perché mi hai aggiunto?” a scrivere è odioinomidilogin@chat.com.

   
 
Leggi le 18 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Inuyasha / Vai alla pagina dell'autore: _mari