Dieci Pietre Magiche
Quelle
Cose Chiamate Guai
Sala’hari di Tebe
Fu una sorpresa, per me, vedere Ahkra. Dico davvero.
E’ uno di quei Demoni che, appena li vedi, li prendi per degli sfigati pazzeschi, ma, man mano che li conosci, capisci che
non lo sono affatto.
La prima volta che l’ho incontrato è stato a
Tebe, non
Ho scoperto troppo tardi che aveva maledettamente ragione,
che era stato evocato per la prima volta secoli prima.
Ma io come facevo a saperlo, per tutti i demoni? Ci
siamo odiati, ma la colpa principale è di voi umani. Voglio
dire, ci mettevate sempre uno contro l’altro. Io con i Maya, lui con gli Spagnoli, io con gli Scozzesi, lui con
gli Inglesi, io con i Cartaginese, lui con i Romani… anche questa
è una cosa che mi fa impazzire. Lui sta sempre con quelli che vincono. Tranne forse quella volta con… no, ha vinto anche
lì.
Ma torniamo a noi. Quel vampiro, Vladyqualcosa, doveva avere un bel po’ di amici, perché quasi tutti i succhiasangue
in sala alzarono la testa, aggrottando la fronte. O,
più probabilmente, erano solo talmente idioti da volersi confrontare con
due demoni antichi come me e il tipo di Ninive.
Io lo odio, l’avete capito,
no? Sfortunatamente non posso odiarlo apertamente, ho già rischiato una
volta di crepare miseramente per mano sua, mi sono salvato per pura fortuna,
quindi devo almeno fare finta di sopportarlo. Però,
quando un succhiasangue insulta un Demone non posso
rimanere impassibile, anche se è un demone che odio.
<< Avevo giusto bisogno di un po’ di esercizio >> mi sorrise Ahkra. Assurdo, meno di settant’anni fa mi sparava addosso
e adesso, con altrettanta tranquillità, mi sorride. Prima o poi lo strozzo.
<< Questo non vuol dire che
noi siamo amici, chiaro? >> magari sono un po’ brutale a farglielo
notare così. Però, dai, non vorrei mai
che qualcuno pensasse che io sono amico di quello. Che
ne sarebbe della mia reputazione? Ok, non cambierebbe nulla, perché
infondo Ahkra è potente, ma non importa.
<< Chiaro. A proposito, tu chi sei? >> Sa
benissimo chi sono. Lo fa apposta. Giuro che se qualcuno mi chiede
perché lo odio potrei arrabbiarmi…
Una porta si spalancò di botto ed entrò il
tipo che mi aveva mandato quella stupida lettera. Il me umano,
Sam Patterson, stava comprando un giornale per i cavoli suoi, quando quel tipo
gli va a sbatter contro, cercando di infilarmi in tasca quella lettera. Mi ha
tirato un pestone di quelli che non si dimenticano, perciò gli ho
lanciato un Hazzel piccolo piccolo e quello si è messo ad urlare. Credo
che il giornalaio abbia pensato che lo avessi ucciso. Tanto era solo un umano
e, sinceramente, di quello che pensano gli umani me ne
frega ben poco. Comunque Viyandra è scappato
con la coda tra le gambe. E’ uno di quei demoni nati durante
Ho letto che mi voleva incontrare e bla bla
bla. Allora sono venuto qui,
più per non annoiarmi. Ultimamente
Viyandra, che, per la cronaca, è un maschio, questo
mi ha detto di aggiungerlo Ahkra, non voglio neppure sapere perché, mosse alcuni passi all’interno della sala, guardandosi
intorno.
Il suo aspetto umano era ridicolo. Avete presente
quei ragazzi che nessuno guarda minimamente, ignorati per tutto il
liceo? Ecco. Gli mancavano i brufoli, che probabilmente aveva
fatto scomparire per magia, e poi me lo sarei visto benissimo nella foto che
immortala i “Migliori della Classe Anno
<< Cosa state combinando?
>> Io, Ahkra e Vladysucchiasangue lo guardiamo,
straniti. Sapevamo che era un demone giovane e poco esperto… ma, per
chiamare a raduno due come me e l’altro di Ninive, e non solo noi, scoprimmo più tardi, speravamo fosse almeno un
pochino potente. Beh, ci sbagliavamo.
<< Tu,cosa stai combinando?
>> Ringhiò Ahkra, in un modo che, devo
ammettere, mi ha colpito. Devo imparare ad imitare quel tono, irritato,
superiore e quasi disgustato. Sembra dire “Io sono un
demone millenario, tu chi sei per parlarmi in questo modo, topo?”
<< Non ti sembra pericoloso convocare me e il tipo qui >>
Io. Lo. Odio << Per i tuoi comodi? Potremmo offenderci >>
Viyandra borbottò qualcosa di incomprensibile.
<< Seguitemi >> fece poi << Anche tu
>> aggiunse, guardando VladyCoso. Questo mi
stupì. Accetto di lavorare con un Licantropo. Accetto di lavorare con
degli Umani. Più difficilmente di comandare dei Folletti Minori.
Sforzandomi molto potrei anche lavorare con Ahkra. Ma
Non con uno di quei disgustosi succhiasangue!
Pensandoci dopo, ho capito che Viyandra tanto stupido non
doveva essere. Meno di mille anni fa, se qualcuno come lui mi avesse ordinato
anche solo di fargli un cocktail, lo avrei chiuso in un barile e buttato nella
Fossa delle Marianne. Beh, magari non sarei stato
proprio così cattivo, le tre Marianne sono
davvero impossibili, e sono parecchi i Demoni, anche alcuni piuttosto potenti,
che ci sono rimasti secchi per colpa delle loro chiacchiere combinate. Una
volta ho incontrato Marianna Syun, una bella ragazzina davvero, con quelle
scaglie bianche e l’occhio azzurro… eravamo
a Roma, se non sbaglio. Modestamente facevo il gladiatore. Anche
lei, in effetti, ma la folla preferiva me.
Di Marianna Ryun ho solo sentito parlare. E non bene, fidatevi. Però deve essere meno bella di sua sorella. Sinceramente non apprezzo
i Demoni con più di sette occhi, mi sento troppo osservato.
La terza non so neppure come si
chiama, ma tutto questo discorso è per spiegarvi che sono tre e, se una
è ancora piacevole, tre contemporaneamente sono troppe.
Entrammo in una stanza sul retro, questi maledetti pub
hanno sempre stanze sul retro, anche se la maggior parte sono
sgabuzzini ingranditi con la magia tanto da sembrare grandissimi, anche se
continuano a puzzare di sgabuzzini. Oltre a me, Viyandra e Ahkra, ho deciso di
ignorare la sanguisuga, magari così facendo se ne andrà,
prima o poi, c’erano un altro paio di creature e una sedia vuota, segno che
mancava ancora qualcuno. Dico creature, perché, quelli che mi trovai
davanti, non erano decisamente demoni. La prima era un Licantropo. Zhou Jaied, Occhio di
Smeraldo, una dei cinque licantropi con cui la mamma ti consiglia di non
parlare. Carina, grazie tante, con quello strano odore selvatico, un
misto tra sangue, paura, foglie e via dicendo, ma decisamente
troppo pericolosa per i miei gusti. Capelli e occhi color caramello,
probabilmente la sua forma umana aveva un grazioso
colorito ambrato, era accucciata davanti al camino. Un lupo, troppo grosso e
massiccio per essere un lupo normale. Le unghie troppo lunghe e affilate. I
denti troppo… beh, ok, la pianto. Solo mi ha
colpito. Pensavo che avesse una certa età, invece ho scoperto poi che
era una marmocchia pelosa. Neppure un secolo… puah!
L’altro era…. Brrr…
rabbrividisco ancora a pensarlo… Un… Mezzo… ebbene si, un
Mezzo Demone, un Mezzo Sangue, un Sangue Sporco o
Sangue Misto! All’inizio pensavo che ce lo
avessero portato lì come spuntino.
La verità era molto meno piacevole. Sembrava un
umano, ma non perché avesse scelto, come me e Ahkra, di andare in giro
nella forma umana, tanto per non insospettire qualche bipede con manie da
cacciatore. Semplicemente non aveva altra forma. Capelli castani, ereditati
dalla parte umana del suo albero genealogico e occhi rabbrividevolmente
da uomo. Noi demoni abbiamo degli occhi stupendi, non lo dico
per scherzare. Oltre ai colori, la nostra pupilla è leggermente
più sottile della vostra. Avete presente quella di un gatto? Beh, più o meno. Gli occhi di Jonhel, il Demone Serpente,
Ahkra mi ha detto che la conoscete già, non
voglio sapere come l’ha descritta quel maniaco, perché è
grazie a lui se la popolazione di Demoni è costantemente in aumento,
sono notevoli, a riguardo. In forma umana, potrebbe essere scambiata per una
donna, ma guardala negli occhi e capisci che non è così. Ora,
voi, pensate subito alle lenti a contatto, ma non è colpa mia se avete
l’assurda mania di trovare spiegazioni complicate a cose semplici. Ben
pensandoci, quando qualcuno parla con Jonhel, non la guarda mai negli occhi.
Vabbè, facciamo in fretta. Sono di un caldo color sabbia, che mi
ricordano il mio amato deserto dell’Egitto, brillanti di crudeltà
e malizia, quegli occhi che, se vedi in una notte buia, ti fanno accapponare le
scaglie.
Ma di cosa stavamo parlando? Oh,
giusto, gli occhi del mezzo demone, scrivetelo sempre minuscolo, altrimenti gli
date troppa importanza, erano inconfondibilmente
umani. Verdi, di quelli che al maniaco che mi stava vicino piacevano tanto, la
giustificazione è stata “mi ricordano i verdi boschi della mia
giovinezza” e no, non serve ricordargli che è nato nel bel mezzo
del deserto, perché tanto non vi ascolterebbe comunque.
Il Licantropo, gli dei benedicano la sua testolina lupiforme, gli stava ringhiando contro e credo
che, se noi non fossimo entrati, il lupacchiotto avrebbe cenato con carne umana
a metà.
<< Signori… >> cominciò Viyandra,
completamente ignorato da tutti. Zhou Jaied si alzò sulle zampe
posteriori, emettendo un mezzo ringhio per salutarci. O, meglio, salutare me,
dato che abbiamo lavorato insieme per un paio di mesi per l’Inquisizione,
ammazzavano le streghe e avevano Demoni sulla lista
paga, buffo no? Ahkra sorrise, impegnato a scrutare il mezzo demone,
immaginatevi che sia scritto più in piccolo di tutto il resto, con
l’aria di un gatto che gioca con un topo. Un mezzo topo, molto molto brutto.
Io ignorai tutti, concentrando la mia attenzione sulla
sedia vuota. Chissà chi mancava, ancora.
C’era un Demone Rompiscatole, ma abbastanza potente, leggasi Ahkra, un
Alto Demone molto molto
intelligente e furbo, tanto che voi umani non potete neppure lontanamente
paragonarvi a lui, Io, un vampiro succhiasangue con
un pessimo carattere, Vladycoso, un Licantropo
Femmina, se vi azzardate a chiamarla “Licantropa”
vi stacca le orecchie e ci si fa un braccialetto, Zhou, e il mezzo demone mezzo
schifo. Mi sembrava che fossimo a posto.
<< Lasciate che faccia le presentazioni! >>
ritentò Viyandra, in tono lamentoso.
Tutti ci zittimmo, più
perché non ci aspettavamo che il coso si mettesse a piangere
perché non lo ascoltavamo, più che per rispetto.
<< Il signore è Ahkra di Babilonia…
>>
A questo punto, lui si arrabbio.
Riprese la sua forma da demone, spalancò le ali e fece urlare Viyandra.
<< NINIVE >> ruggì, per poi riprendere
la sua forma normale subito dopo << Chiaro? >> A volte, questi
sbalzi d’umore, mi fanno un po’ paura.
<< S… si, di Ninive! >> annuì,
terrorizzato l’altro. Razza di mezza cartuccia, farsi spaventare dal
Demone che inviti a cena << Sala’hari di Tebe >> Moì, tanto per dirvelo di nuovo << Zhou Jaied
del Branco >> la dolce fanciulla ci
mostrò le zanne << E… >>
<< Un lurido mezzo demone! >> ringhiai io,
gettando indietro il capo. Non sapete quanto mi sia dovuto
esercitare per imparare a gettare indietro il capo a quel modo…
<< Ha ragione. Strappiamogli le budella e facciamoci
dei festoni… >> propose la lupacchiotta. Piacevolmente perversa,
queste idee sanguinolente possono venire solo ad un Licantropo.
Il tipo cambiò espressione. << Se solo ci provate vi ucciderò tutti. Io sono Yahan,
un cacciatore di Demoni>> posò una mano sulla spada
d’argento, mi parve di sentire Ahkra sussurrare
un “Ouch”, e ci guardò con aria di sfida. Ci scambiammo uno
sguardo.
<< Tu sei uno. Noi siamo tre
>> cominciai, indicando il Demone di Ninive e Zhou.
<< Quattro! >> cominciò Vladysucchiasangue.
<< Cosa fai adesso, coso?
>> sorrise Ahkra. Dovessi anche perderci una mano, prima
o poi scoprirò da che libro prende tutte queste battute
sarcastiche!
<< Calmatevi! Voi dovete lavorare insieme, non
uccidervi! >> pigolò Viyandra << E
manca ancora…>>
<< Ehi, gente, vi state divertendo senza di me?
>> cinguettò qualcuno. M.A.L.E.D.I.Z.I.O.N.E.
Conoscevo fin troppo bene quel qualcuno. E, a giudicare dall’espressione di Ahkra, anche lui doveva già aver incrociato la sua
strada con Ekean. Ok, per voi Umani, Ekean è un nome assurdo e che non
vuol dire nulla.
Per noi Demoni, Licantropi e Vampiri, è una specie di incubo in miniatura. << Oh, Akky!
No, non ci credo! C’è anche Sally! Zizì,
da quanto tempo! >>
Tutti lanciammo un’occhiata
assassina a Viyandra. Lo pseudo- cacciatore di Demoni lo avremmo anche potuto
sopportare. Ekean NO.