~ La preda
~
Non
è nessuno.
Eppure
l’ho sognato. È stato un lampo a mostrarmi il mio bersaglio. Camminava per
strada, le cuffie nelle orecchie e la cartella su una spalla. Uno dei tanti
nella folla della città. Non capivo perché proprio lui.
Ora
lo so.
Il
suo sonno è troppo tranquillo. Le lenzuola gli scendono aderenti sul corpo.
Stringe il cuscino con il braccio. E il suo cuore batte troppo forte. E’ pieno
di vita, di desideri, di sogni.
Funziona
così: il tuo cuore si ferma ogni volta che un altro batte così velocemente. Ti
ruba la tua anima, ti ruba quello che sei. E quando dormi l’unica cosa che puoi
fare è spegnere il suo cuore per sentire il tuo ancora nel petto. È sempre
così. Ci sarà sempre un cuore che ti ruberà la vita.
Non
ricordo nemmeno quante volte è successo. E’ una fitta, l’aria che ti manca per
un secondo, la mente che si annebbia, le forze che svaniscono. Poi la scintilla
e quel cuore in lontananza che batte al posto del tuo. Lo cerchi, ogni notte,
finché non svanisce. Lo uccidi, solo per continuare a vivere.
Sono
i sogni che ti porta via, è la felicità che lo infiamma che ti consuma.
Il
suo cuore batte più forte di qualsiasi altro. Eppure non è nessuno. Non mi era
mai successo.
Non
riesco ad entrare. Lo vedo dall’esterno. Nella sua camera, tra i disegni appesi
alle pareti e i cd impilati sullo stereo. La spia del computer lampeggia. Non
capisco. Non ero mai rimasta bloccata, tra il mio sogno e quello di un altro,
non avevo mai visto la realtà che lo circondava.
Non
ero mai stata reale per le mie vittime.
Mi
avvicino. I miei passi rimbombano sul pavimento. Non può essere. La mia mano si
posa sulla scrivania e la tocca. Sento il legno sotto il mio palmo. Poi
succede, il suo respiro si ferma e i suoi occhi si aprono. Mi vede. Davvero.
Ho
paura. Faccio un passo indietro, cerco di nascondermi. Ma non sono ombra, non
ho poteri. Il suo cuore batte più forte ed il mio si ferma. E’ un secondo, il
tempo di svegliarsi e capire che sono sola sul divano davanti alla televisione
accesa del mio salotto.