X
Jacob si
accovacciò accanto al cadavere di Edmund
come a constatare che fosse effettivamente morto.
-E adesso
che vuoi fare?
Chiesi
con una voce che non mi sembrava la mia, mentre mi grattavo nervosa il punto
del collo che era entrato in contatto con la lingua del vampiro e con gli occhi
cercavo di non guardare il cadavere.
Non
mi rispose. Si allontanò semplicemente dal corpo.
-Ti
consiglio di andartene, quello che farò adesso non sarà un bello spettacolo.
Scossi
la testa. –No, non me ne vado. Ho ancora delle domande che vogliono una
risposta.
-Non
hai paura?
Questa
volta fui io a non rispondere. Mi sembrava scontato che avessi
paura. Avevo avuto paura quando loro si erano scontrati, avevo avuto paura
quando Edmund aveva posato i canini sul mio collo, avevo
ancora paura, paura che il vampiro si riprendesse improvvisamente e si alzasse
da terra per completare l’opera nonostante gli fosse stato infilzato un paletto
nel cuore. Avevo ancora paura perché, dopo aver ascoltato quello che aveva
detto il vampiro, temevo che per qualche ragione il prof perdesse nuovamente il
controllo e mi uccidesse. E se rimanevo lì era sì
perché avevo delle domande da fare a Jake, ma anche
perché ero totalmente paralizzata ed ero certa che se anche mi fossi mossa le
mie gambe non avrebbero retto.
Lui
si diresse in cucina per poi ritornare con una scatola di fiammiferi.
-Vuoi…vuoi
bruciarlo…?
-E’
questa la prassi.
Mi
fece gesto di avvicinarmi a lui, poi sfregò un cerino e lo lanciò sul corpo. Edmund prese fuoco immediatamente emettendo volute di odore acre. Osservai raccapricciata la scena, mentre il rogo
si mangiava ingordo la sua fonte di energia, temendo
che si espandesse e incendiasse tutta la casa.
Il
prof intanto si godeva la scena seduto comodamente in
poltrona.
-Immagino
tu voglia sapere se quello che ha detto lui è vero. –disse con una voce distante
e stanca. Annuii con la testa, disgustata e attratta contemporaneamente dal
falò improvvisato che non mi permetteva di distaccare gli occhi.
-E’
andata così. Ma io non potevo farci nulla, non ero
padrone del mio corpo quella sera. La mia natura, la mia metà di vampiro, si
era risvegliata e aveva bisogno di quel sangue che gli era
stato negato per 28 anni di esistenza… mi nutrii di Clara quella notte, la mia
dolce, stupenda Clara… e lei non fu la sola quella notte. Uccisi almeno altre dieci persone prima che trovassi pace e lui fu il mio
maestro in quella notte di follia…
Lo
guardai, mentre confusione e orrore mi si mescolavano sulla faccia.
-Cosa?!
Edmund è stato… il tuo maestro…? Come può essere?
Sì,
non poteva essere vero, no, era assolutamente
impossibile. Da quale squallido film era stata presa
questa frase? Sembrava tutto troppo irreale quello che mi stava dicendo.
-Già…per
dieci anni ho cacciato insieme a lui. Io, però, non avevo
il suo stesso bisogno pressante di sangue, per questo ero quello che ingannava
la vittima grazie alla mia natura umana, era il nostro metodo di caccia. E poi incontrai degli hunter. Lui li considerava la feccia
del mondo, mezzi vampiri che cacciano vampiri?
Impossibile, impensabile. Mi convinsero che l’esistenza della
mia stirpe non era solo quello che facevo, che c’era dell’altro, una
possibilità di redenzione. Lui diceva che mi avevano fatto il lavaggio del
cervello, e a pensarci ora magari aveva pure ragione, che non voleva separarsi
da me, ma ormai io avevo preso la mia decisione. Mi sottoposero ad un
allenamento per diventare uno di loro, mi fecero odiare la mia natura e il mio
maestro perché era lui che l’aveva risvegliata. Su questo punto provai ad
opporre resistenza, ma fu inutile. Alla fine decisero di mandarmi in missione
e, grazie al fatto che lo conoscevo bene, fu lui il mio primo obbiettivo.
-Fammi
capire…allora non è vero che lo odi per aver ucciso Clara?
-Al
contrario. Non l’ho ancora perdonato su questa cosa.
Smise
di parlare e guardò il fuoco che ancora divampava senza intaccare nulla di
quello che gli stava intorno. Al corpo erano ormai stati erosi i tessuti
muscolari e si incominciavano ad intravedere le ossa.
Distolsi lo sguardo per evitare un conato di vomito dovuto anche dall’odore che
regnava nella sala.
-Però
stasera hai avuto la tua vendetta.
Sospirò.
–Sì, stasera l’anima di Clara ha trovato una pace.
-Non
ti dispiace per lui?
Rise
nervoso. –Proprio tu mi fai questa domanda? Non mi dispiace affatto, sono
riuscito a vincere sui miei demoni e sono riuscito a salvare una delle sue
vittime… è questo che conta.
Silenzio.
Eppure
no, cavoli. Perché quella frase che aveva appena detto
sembrava così falsa, così…recitata? Anzi, a ben pensarci tutto era stato troppo
calcolato. Lui che arrivava giusto il giorno dopo che Edmund
mi aveva attaccata la prima volta? Sì, possibile. Era
possibile che l’associazione hunting l’avesse
avvisato da tempo della cosa perché, per non so quale
ragione, erano riusciti a prevedere dove avrebbe attaccato e chissà, anche
quando. Però… se si fossero messi d’accordo?
E anche quando eravamo a casa di Bell…
E adesso, una storia che era sì stata raccontata alla perfezione, ma che
mancava di qualcosa. Possibile che
non mi avesse detto davvero tutto?
E
la domanda di Edmund, quando
gli chiedeva se per caso non fossero tornati ai vecchi tempi, non era forse un
qualche tipo di segnale, della serie “attacchiamo!”?
O
forse no… forse ero io che mi stavo facendo inutili problemi, che mi stavo
convincendo di cose che erano solo nella mia testa… allora, se era così, potevo benissimo chiederne conferma al mezzo vampiro, no?
Non ci sarebbe stato nulla di male.
-Jacob…
Non mi hai raccontato tutto, vero?
Mi
guardò sorpreso della domanda, poi sorrise.
-Te
l’hanno mai detto, Helizabeth? A volte ci sono
domande che non bisognerebbe mai fare…
L’attimo
dopo non lo vidi più. L’attimo dopo sentii un forte pugno sulla bocca dello
stomaco e il mondo si colorò di nero, mentre mi accasciavo a terra.
---
Ciao a tutti! Questa volta, come promesso,
ho aggiornato un po’ più presto. Perdonatemi per il capitolo
confusionario, non si capisce molto, vero? E poi è scritto pure male…
mamma mia, che obbrobrio non mi è venuto, però non sapevo
come sistemarlo, nonostante le varie riletture… -__-;;;
Ma passiamo a
rispondere alle recensioni! ° V °
LaMiry ... Tutta la mattinata a leggere i capitoli?!
Oddio…si vede proprio che questa storia così banale ti aveva
preso! Chi sono i buoni e i cattivi? Ci deve
per forza essere una distinzione? Dopo aver letto questo capitolo, secondo te,
quali sono i ruoli? Grazie mille per i complimenti! Continua a seguirmi!
Sekhmet 2102…la nostra
zucchina preferita non poteva starsene in silenzio sennò veniva meno alla fama
di “Edmund, il vampiro che tutto vede e tutto sa” ù__ù… Delusione
assurda per la reazione di Beth, immagino…E
poi, Edmund non è poi così tanto infido, o almeno non
come qualcun altro…Comunque, se hai voglia di altri colpi di scena continua a
seguirmi e vedrai cosa ti combino nell’ultimo capitolo (che non so se sarà il
prossimo o l’altro ancora…)! Grazie per la recensione!
Se per caso, oltre
a queste due, ci saranno nuove recensioni a cui non ho risposto, ringrazio per
avermele fatte.
Ci vediamo nel prossimo capitolo! E mi raccomando: recensite, recensite, recensite!
darkimera