Part
Two: Jack & Kate
Il
viso di Aaron
era una maschera rilassata di porcellana tra le braccia di Jack.
Dopo
una giornata
al parco e una cena al fast food tutti e tre assieme, il bambino era
letteralmente
crollato in macchina dal sonno.
A
Jack gli era
parso, per tutte quelle ore, di sentirsi parte di una famiglia; una
famiglia
vera, amorevole, accogliente.
Tutto
ciò che non
aveva mai avuto.
Kate,
lo porto io in camera-
disse il dottore sottovoce, riferendosi alla
donna che gli aveva appena aperto la porta della splendida villa
davanti cui
aveva parcheggiato.
E mentre zio e nipote salivano le scale, Kate sentì il cuore gonfiarsi di felicità alla vista di quell’immagine così tenera.
Il
piccolo dorme come un angioletto. Era molto stanco-
affermò Jack prima di sedersi accanto alla mamma di
Aaron sul divano di pelle beige del soggiorno.
Oggi
è stato davvero intenso per lui giocare al parco,
andare in giro, mangiare così tanto. Tu lo vizi troppo- disse Kate con
tono puntiglioso da madre severa.
In
realtà, adorava vedere
quanto il chirurgo si fosse sbloccato con Aaron.
Jack aveva
finalmente
cambiato idea e li aveva entrambi accettati nella sua vita, creando un
legame speciale
con il bambino, nonostante il ricordo doloroso di Claire.
Non
lo vizio. Mi piace semplicemente accontentarlo,
anche nelle cose più piccole. C’è una
bella differenza-
precisò il dottore.
Cerco
di dargli tutto ciò che io non ho mai ricevuto.
Sbaglio forse?- le
domandò, puntando i
suoi occhi verso quelli di Kate.
La donna si
ricordò di
quanto fosse stata infelice la sua vita familiare e si morse la lingua.
No,
non sbagli -mormorò
dispiaciuta, la voce affranta.
A quel punto, si
avvicinò
a Jack e gli prese la mano, intrecciandoci le sue dita.
I loro sguardi
si
incatenarono e il tempo smise di esistere e scorrere in quegli istanti,
come se
lo avessero magicamente congelato.
Non erano mai
stati tanto
vicini dai tempi dell’Isola e Kate desiderava che tutto
quello che stava
iniziando ad assaporare continuasse a esserci. Per sempre.
Voleva Jack al
suo
fianco, perché sapeva di amarlo e sognava di costruire una
vita con lui.
Jack…
- soffiò tra le labbra la donna prima di prendere un respiro
profondo di
incoraggiamento.
Jack,
voglio che tu venga a stare da noi. Qui, in
questa casa. Voglio che tu cresca Aaron con me-
dichiarò.
La voce tremava
dall’emozione e dalla paura di un rifiuto.
Un’eventuale sua opposizione le
avrebbe sbriciolato l’anima.
Kate,
sei certa? Io non so se ne sono capace, non so
se ci riesco. Io non credo di avere un talento in queste cose- sostenne il
chirurgo.
Il terrore di
fallire in
una questione così importante lo si poteva cogliere
perfettamente in ogni
singola sillaba pronunciata.
Io
ho fiducia in te, Jack. Sei un uomo eccezionale e
Aaron stravede per te. Quindi sì, ne sono assolutamente certa-
proclamò Kate con sicurezza.
Cosa
ti dà tutta questa sicurezza?- chiese
l’uomo, mostrando un sorriso incredulo.
Il
fatto che ti amo-
fu la risposta.
Jack ebbe un
sussulto
quando udì la motivazione di Kate e le strinse ancora di
più la mano. Chiuse le
palpebre e rimase in silenzio qualche secondo.
Poi
fissò Kate, così
intensamente da volerle quasi rubare il cuore.
Ti amo anche io. Ed è proprio per questo che verrò a stare con voi- le sussurrò sulla bocca, prima di baciargliela.
***
Ecco il Jate signori e
signore *_*.
Mentre la
scrivevo ieri notte *l'ho composta di seguito a quella Suliet, badate
bene, ho fatto una full immersion ragazze! XD*, awiiiiivo da sola.
Una perfetta deficiente insomma LOL.
Il loro Ti amo è profondamente diverso da quello di James e
Juliet: mentre i biondini hanno costruito una splendida relazione da
zero in quei tre anni, Jack e Kate avevano già un sentimento
nei propri cuori quando sono tornati nel mondo civile. E Jack
aveva già confessato a Kate di amarla; ecco
perchè, quando lei lo prega di vivere assieme e gli dice per
la prima volta di essere innamorata di lui, il doc si sblocca
magicamente. Capisce di essere ricambiato, capisce che è
quella la strada che deve seguire. Non è la cosa
più giusta che deve fare, è la cosa che vuole fare. E la fa
perchè ama Kate e ama Aaron.
Ps: mi sono scordata l'altra volta di mettere i credits delle icon
usate. Provengono da Fanpop ^_^.
Ps del ps: mi permetto di dedicare questa storia, as always, alle mie
girls (vi amo, non avete idea di quanto vi adori (L)), ma anche a
Giulia, che tra pochi giorni affronterà la
maturità e che riemerge ogni tanto dallo studio. Good luck
hun! :-*
Ps del ps del ps: Silvia, gran bella recensione cucciola *_*
Nota inutile: vi lovvo tutte, ma lo sapete già . E scriviamo sempre su Lost, dobbiamo alimentare la leggenda di questo storico telefilm che ci ha rapito anima, cuore e cervello :wub: .