Cap.
2
08:30
Inizio I ora.
“Dai,
ammettilo, piace anche a te.”
“Non
sono affari tuoi.” Rispose Ino, intenta a stropicciare una
pagina del suo
diario.
Certo
che le piaceva. Come avrebbe potuto
non
piacerle.
“Ha ragione, Ino. Ammettilo per una
volta.”
“È sempre bellissimo.”
“Darei non so cosa per essere in
squadra con
lui.”
“State
zitte, o vi sentirà!” Disse Ino. A volte non
riusciva proprio a sopportarle. Si
comportavano come delle stupide quando
parlavano di Sasuke.
Sasuke, Sasuke, Sasuke.
Sasuke
era diverso. Non parlava mai con nessuno, lui non voleva parlare con
nessuno.
Non
era solo carino, era, come dire, “più
grande”, nel senso che era cresciuto
prima degli altri.
Era
intelligente, non solo perché aveva ottimi voti. Aveva un
modo di parlare che
riusciva a incantarla.
Forse era il suo
modo di fare...
Aburame?”
“Presente.”
Rispose Shino.
“Presente.”
Rispose una vocina dietro di lei.
“Sono
arrivata poco fa.” Le rispose timidamente Sakura.
“Siediti
vicino a me. Dai,
così possiamo
parlare.” Le disse Ino.
“Hyuga?”
“Presente.”
Rispose una voce ancora più flebile.
“No,
ma parla più piano. Non vorrei che ci sentissero.”
Bisbigliò Ino.
“O-ok.
Scusa.” Rispose Sakura, imbarazzata.
“Non
devi chiedermi scusa per tutto quello che fai. Comunque no, non ho
studiato.”
“Non
sapevi che oggi ci sarebbero state le interrogazioni?” Le
chiese Sakura.
“Sì,
ma non ho potuto.” Confessò Ino.
“E
perché?”
“Assente.”
Rispose qualcuno.
Ino
guardò Sakura come se stesse prendendo una decisione
importante.
“Sì,
prometto.” Rispose Sakura.
“Presente.”
Rispose Shikamaru, annoiato più del solito.
“Quali
allenamenti?” Le chiese Sakura.
“Shhhh!
Non gridare, Sakura! I suoi allenamenti.” Le rispose Ino,
indicando con lo
sguardo la prima fila.
“Vuoi
dire… che sei andata a spiare Sasuke mentre si
allenava?” Disse Sakura.
“Sakura!!!
Ti ho detto di non urlare!” Disse Ino, guardandosi
freneticamente intorno.
“Scusa,
Ino.”
“E
smettila di chiedere scusa.”
“O-ok.
Ma davvero l’hai fatto?” Le chiese Sakura.
“Sì.
Da lontano però. Non mi volevo avvicinare troppo.”
“Ho
detto che non sono affari loro. Ma a te lo posso dire.”
“Ma
davvero ti piace?”
“Sì...”
Rispose Ino.
“Sì,
cosa?” Le chiese Iruka-sensei.
“Sì…
cioè,voglio dire: presente.” Rispose Ino,
diventando completamente rossa.
“La
prossima volta stai più attenta. “
“Gomenasai,
Iruka-sensei.” Disse Ino, tornando a sedersi.
“Bene,
dopo aver finalmente capito chi è in classe e chi non lo
è, possiamo iniziare.
La lezione di oggi, come vi avevo detto,
riguarda…” Aveva iniziato il maestro
Iruka, ma fu interrotto da un rumore assordante, molto simile a una
mandria di
elefanti impazzita.
“Quante
volte te lo devo dire di alzarti prima la mattina,
NARUTOOOOOOOOOOOOOO!!!”
Disse il maestro Iruka.
“Non
ho sentito la sveglia, Iruka-sensei. Per favore, non può
lasciarmi fuori. Ho
corso per tutto il villaggio per arrivare in tempo.”
“Non
mi interessa, Naruto. Sempre la solita scusa. Tanto lo so che vai in
giro tutto
il giorno invece di studiare.”
“La
prego, maestro Iruka, solo per questa volta. La prego, la prego, la
prego.”
Disse Naruto, sfoggiando lo sguardo più languido e colpevole
di cui fosse
capace.
“E
va bene, ma è l’ultima volta, siamo
intesi?” Disse sospirando il maestro Iruka.
“Evvai!!!!!
Lei è il maestro migliore di tutto il paese del fuoco,
Iruka-sensei. Le offrirò
un pranzo a base di ramen.”
“Smettila
di fare lo stupido e vai a sederti.” Gli intimò il
maestro Iruka.
“Hey
bella gente, che musi lunghi che avete oggi. E sorridete ogni
tanto…”
“No,
Naruto. Non puoi sederti là in fondo. Siediti
qui.” Disse il maestro Iruka,
prima che Naruto si sedesse proprio vicino a Sakura.
“No,
maestro Iruka, non posso sedermi vicino a Sasuke. Potrei morire di
depressione
dopo neanche dieci minuti. Ma lo vede che faccia da funerale?
Preferisco
davvero Sakura-chan, è molto più carina e
simpatica.” Disse Naruto.
Sasuke,
invece, si limitò a guardare freddamente Naruto.
“Può
sedersi dove vuole.”
“Vede?
Persino lui lo dice.”
“Non
importa. Sei sempre distratto e non stai attento. Da oggi, fino a
quando non
verranno sorteggiate le squadre, il tuo
posto
sarà in prima fila, accanto a Sasuke.” Gli disse
il maestro Iruka.
“Mi
rifiuto. Non ce lo voglio vicino a me.”
“Puoi
sempre sederti per terra se non ti piace.” Gli disse Sasuke.
“Stai
zitto, muso lungo. Sto parlando con il maestro Iruka. Non ti
impicciare.”
“Baka!”
“Fate
silenzio! Tutti e due. Per punizione farete compiti extra, e li voglio
per
domani.”
“Sembra
che Naruto abbia una cotta per te, Sakura. Non è che ti
piace? ” Le sussurrò
Ino all’orecchio.
“Chi,
Naruto? A me non piace. Voglio dire, non è il mio
tipo.” Le disse Sakura,
guardando Sasuke e Naruto che litigavano mentre il maestro Umino
cercava di
riportare l’ordine in classe.
“E
chi sarebbe il tuo tipo? Chi potrà mai piacere alla piccola
Sakura?” Le chiese
Ino, sorridendo.
Sakura
arrossì. Le sue guance
erano diventate
della stessa sfumatura dei suoi capelli.
“Va
bene, tienilo per te. Me lo dirai un’altra volta.”
Le disse Ino, e, senza pensare più a chi potesse piacere a Sakura, torno a scribacchiare il suo diario.
To be continued…
Secondo
capitolo pubblicato.^^
Ammetto
di essermi bloccata proprio sull’inizio. Certe volte anche le
situazioni più
semplici sono difficili da rendere.
In generale
posso dire che questo secondo capitolo vuole mostrare il rapporto di
Ino con
gli altri personaggi. Sasuke è ancora irraggiungibile. Ma ci
saranno scene a tu
per tu tra i due, lo prometto. Ammetto che lui non è tra i
miei personaggi preferiti,
anzi, tutto il contrario, ma spesso mi dicono che riesco a renderlo
abbastanza
bene.
Ringrazio
tutti coloro che hanno letto e commentato.
Alla
prossima cara, un bacione.
storyteller lover