Capitolo 2
Lily
Potter era una delle ragazzine più popolari di Hogwarts:
brillante tanto quanto i suoi fratelli maggiori, che frequentavano
rispettivamente il sesto e il quinto anno nella casa di Grifondoro, era
anche particolarmente affascinante e non solo perché fosse
figlia del celeberrimo Harry Potter ma perché sua madre era
l’ultima di sette figli e, si vociferava, una strega di
celebre bellezza e abilità. Faceva coppia fissa con i suoi
due migliori amici: Hugo Weasley e Lysander Scamander. Il primo era suo
cugino, un ragazzino dalla battuta facile e amante del cibo, bruno e
alto come suo padre; Lysander, invece, la conosceva da quando erano
piccoline anche se non le legava nessun vincolo di parentela. La
ragazzina in questione era alta, con lunghi capelli neri legati in una
elegante codino che della madre aveva ereditato solo
l’espressione sognante e il colore degli occhi, che erano
azzurri come i nontiscordardimè.
"Malfoy, se non te ne sei accorto sei proprio sopra di me" disse Lily
con tono sarcastico.
"Sai, è difficile distinguere i tuoi capelli dalla moquette
rossa. Non so se mi spiego" ribattè Scorpius Malfoy
alzandosi e riassestandosi i vestiti.
Lily tirò fuori la bacchetta.
"Andiamo, Potter, non costringermi a farti un incantesimo. Poi sei in
una posizione svantaggiata e…"
Fu un attimo. Lily gli scagliò addosso un incantesimo
rallegrante e Scorpius attaccò a ridere. Lily si
tirò su e riprese il baule da terra.
"P-potter…Ahahaha…N-non puoi lasciarmi
così…" le risate non lasciarono il tempo al
ragazzo di completare la frase che si mise anche a battere i pugni per
terra.
Lily sbuffò con impazienza e sciolse
l’incantesimo. Scorpius si alzò da terra con un
sorriso che andava da un orecchio all’altro ma in quel
momento era tutt’altro che contento.
"Quando si dice occhio per occhio…" mormorò
Scorpius.
"Sei un gran maleducato, Scorpius" rispose Lily furente e, voltatogli
le spalle, proseguì per il corridoio miracolosamente deserto.
James si voltò verso Frank Paciock. Il suo amico, un ragazzo
alto con capelli lunghi e marroni, lo chiamava sporto dallo sportello
di uno scompartimento. Il ragazzo si avviò da quella parte e
quando fu dentro vide che oltre Frank c’erano anche suo
cugino Fred Weasley, con i suoi inconfondibili capelli rosso fiamma,
Oliver Finnigan intento a giocare con un mazzo di carte autorimestanti
e poi c’era la sua migliore amica: Evee Paciock, sorella di
Frank, che guardava fuori dal finestrino. Tuttavia quando vide entrare
James gli sorrise e lo abbracciò. Evee era una ragazza fuori
dal comune e straordinariamente brillante. Sapeva essere
divertentissima in certi momenti, altri invece era ligia al dovere e
responsabile. Aveva voti eccellenti praticamente in tutte le materie,
era la Cercatrice della squadra di Grifondoro e due anni fa, sfidata da
Teddy Lupin, era entrata nella Foresta Proibita e ne era uscita
mezz’ora dopo dicendo che era restata per tutto il tempo
intenta a guardare uno splendido unicorno che brucava l’erba.
James ed Evee passavano praticamente tutto il tempo insieme quando
erano ad Hogwarts, molto più di quello che James passava con
Frank, con Fred o con Oliver. Era alta, magra con capelli neri come
l’ebano e molto mossi. Aveva un viso fine, le gote erano
rosee, le labbra rosse come il sangue. Era molto bella, Evee, e
più di una volta i tre amici avevano cercato di sabotare le
sue uscite con studenti più grandi. Tentativi destinati a
fallire perché Evee era più furba e
più abile di loro.
"Non ti abbiamo visto sulla banchina, James" disse Oliver staccando gli
occhi dalle carte e guardando l’amico incuriosito.
"Io…"
"Era impegnato a salutare una splendida ragazza dai capelli biondi, non
è vero James?" disse Fred ammiccando nella sua direzione.
Frank fischiò, Oliver ghignò e James
arrossì. Dove diavolo si era nascosto Fred sulla banchina? E
come aveva fatto a spiarlo senza che lui se ne accorgesse?
L’espressione di Evee era indecifrabile.
"Io…Lei si chiama Ellen, è una
babbana…Io…Lei…Stiamo
insieme…" nel pronunciare quelle parole James
evitò accuratamente di guardare nella direzione di Evee.
"Beh, complimenti amico. Quando hai intenzione di presentarci la tua
bella?" chiese Frank dandogli una pacca sulla spalla.
"Diciamo che per le vacanze Natalizie potrei organizzare una serata tra
amici a casa mia…" borbottò James issando il
baule sulla reticella. Con la coda dell’occhio
guardò in direzione di Evee che però sembrava
tutta presa dalla Gazzetta del Profeta.
"Amico, non vedo l’ora di incontrare…Come hai
detto che si chiama la fanciulla in questione?" chiese Fred con finta
aria sognante.
"Il suo nome è Ellen. E comunque…I tempi
dovrebbero essere maturi anche per voi altri…Qui a scuola ci
sono moltissime ragazze carine…" continuò James
cercando di deviare il discorso sulle beghe sentimentali dei suoi amici.
"Del nostro anno non c’è nessuna di
particolarmente carina. A parte te, Ev. Tu sei una delle più
belle ragazze che abbia conosciuto" disse Oliver prendendo la mano di
Evee.
"Oliver" Evee scacciò la mano di Oliver come uno schiaffo,
ma sorrideva "Non è ancora cominciato il quadrimestre e
già fai il ruffiano perché ti passi i compiti?"
"Sei crudele. Ti sto aprendo il mio cuore e tu mi tratti
così. L’unica cosa che mi resta è
morire di dolore" Oliver cadde dal sedile fingendosi morto.
"Ah, per me puoi rimanere così fino a Giugno" disse Evee
alzandosi, scavalcando Oliver e aprendo lo sportello.
Gli altri risero.
"Dove vai?" Oliver alzò la testa puntellandosi sui gomiti.
"Mi allontano da questo covo di ormoni impazziti. Quando sarete tornati
in voi fatemelo sapere" e detto questo si chiuse la porta alle spalle.
Oliver si alzò con un sospiro continuando a guardare la
porta e scuotendo la testa.
"Sono anni che cerco di indurla ad amarmi. Ma è tutto
inutile. Il suo cuore appartiene ad un altro" e detto questo
guardò James che alzò un sopracciglio.
"Scusa?"
"Avanti James, non dirmi che non ti sei accorto che la nostra piccola
Evee ha un debole per te!" esclamò Fred guardandolo
scioccato.
James non rispose e guardò Frank.
"Non guardarmi, non sono mai entrato in confidenze di questo tipo con
mia sorella…" tagliò corto Frank rigirandosi la
bacchetta tra le mani.
James sospirò. Avrebbe volentieri scambiato tutti i suoi
averi per sapere che cosa passava per la testa di Evee. Se avesse
scoperto che era proprio come diceva Oliver sarebbe cambiato tutto, o
no? Evee avrebbe acconsentito a rimanere sua amica? O la gelosia nei
confronti di Ellen avrebbe distrutto la loro splendida, irrinunciabile
amicizia? James si chiese poi se avrebbe volentieri desiderato sapere
cosa Evee volesse veramente. No, non lo voleva. Piuttosto avrebbe
affrontato una Manticora in carne ed ossa.