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Autore: Dominil    20/06/2010    5 recensioni
Il giorno della sua fine sarebbe arrivato presto. Gli pareva quasi di vederlo lo sbirro, sorridergli sornione mentre lo incatenava alle manette e gridarli lurido bastardo mentre lo trascinava nella cella. Nemmeno in quel momento ci sarebbe stata una richiesta di perdono. Probabilmente non sarebbe mai arrivata.
Ricordava ogni suo gesto e non provava sdegno verso se stesso, solo puro compiacimento. Non c’era nulla di sbagliato a togliere agli altri ciò che era stato tolto a lui.
Voleva prendersela con il mondo, con quella gente incantata che gli aveva tolto tutto.
Una goccia perlacea gli bagnò lo zigomo. Sentiva i singhiozzi strozzati rimbalzargli nel petto.
Genere: Dark, Thriller, Horror | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Synyster Gates, Zacky Vengeance
Note: OOC | Avvertimenti: Contenuti forti
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Road To Joy
2. Motion Sickness
 
Mani omicide percorrevano il corpo tatuato parzialmente nascosto dalle coperte che temevano oggi notte di essere macchiate di rosso.
Un bacio sfuggente e fedifrago lambì le labbra di Brian, che strinse a sé il ragazzo che gli era seduto sopra a cavalcioni. Mentre cercava di contenere l’eccitazione, ormai palpabile sotto i boxer, schiuse leggermente gli occhi per lasciarsi folgorare dall’azzurro di quelle iridi che tanto amava.
“Mi sei mancato Zacky.” Mormorò mordendosi il labbro inferiore. “Mi sei mancato così tanto.”
“Anche tu tesoro, sono stati bui questi giorni senza di te.”
E poi, come per imporre all’altro il silenzio e soggiogarlo ai suoi piaceri, gli sfilò l’ultimo indumento intenzionato a farlo urlare.
Brian serrò gli occhi con il volto puntato verso l’alto, le mani strette tra i capelli dell’altro. Ci sarebbe stato silenzio nonostante il sesso consumato, se non fosse per quel po’ d’amore che usciva dai soffi di Brian.
Sì, lui l’amore poteva ancora provarlo.
E Zacky lo sentiva, sentiva il suo cuore riscaldarsi appena quando gli venivano sussurrate parole dolci, ma non erano sufficienti a cambiare qualcosa.
Continuava ad essere il suo fantoccio preferito, il suo giocattolo come ricompensa per tutto il male che aveva compiuto.
Se Brian avesse saputo, l’avrebbe ancora amato?
Fino a quando l’amore avrebbe retto contro il male?
Giochiamo pensò Zacky, giochiamo alla roulette russa con il destino e l’amore.
“Bri...” sussurrò lasciando l’altro nel bel mezzo del massimo.
“Cosa c’è, qualcosa non va?”
“Non esattamente. Devo solo parlarti.”
L’altro si guardò intorno quasi spaesato.
“Proprio adesso?” chiese, dubbioso.
“Già, se no non avrei mai interrotto una scopata del genere.”
Brian non riuscì a non storcere il naso. Era sempre stato convinto che Zacky non fosse esattamente normale –non che lui fosse la persona adatta per definire chi lo fosse- però lo irritava terribilmente quando usava quelle parole, era l’unico momento in cui l’idea di essere usato gli pervadeva la mente.
“Dimmi.” Rispose secco.
“Sono un assassino.”
Le parole di Zacky gelarono l’aria che li separava, arrivavano alle orecchie di Brian come un rombo.
 
“Tesoro hai la maglietta macchiata di sangue.”
“Stupido quello è pomodoro.”
“Zacky a me pare sangue.”
“Non essere ridicolo, come avrei potuto sporcarmi di sangue?”
 
“Non è vero.” Asserì soltanto, cercando davvero di convincere i suoi neuroni che lavoravano freneticamente.
Non è possibile Non possibile Non è possibile Non è possibile.
“Avanti non mentire a te stesso. Ogni notte rubo e uccido qualche faccia di plastica dell’alta società di Orange Country. Infondo mi riprendo ciò che è mio, no? Sono quei fottuti bastardi che hanno incastrato mio padre facendolo finire in cella e sono gli stessi che hanno costretto mia madre a sposare il nemico facendomi vivere con un padrino che mi picchiava in ogni momento libero per 14 terribili anni.
Sono sempre loro, sono loro il male.”
 
“E’ inquietante che tu debba sempre portare un coltellino in tasca. Non ho mai capito a cosa ti serve.”
“Non lo so, è abitudine. Metti caso che dovrebbero aggredirci, almeno possiamo difenderci.”
“Sei paranoico Zacky, troppo paranoico.”
 
La mano di Brian si alzò, colpendo il viso di Zacky.
Quest’ultimo ghignò.
Ecco, dove arrivava l’amore. Di fronte al male non resisteva mai.
“Tu sei pazzo amore, non capisco.”
“Te lo spiego io, ti sei innamorato di un folle pluriomicida.” Precisò, quasi orgoglioso.
“No,io sono innamorato di Zachary Baker. Non so cosa ti sia passato per la testa, ma stai tranquillo che ne usciremo insieme tesoro. Sono deluso da te, ma ti sarò lo stesso accanto.”
Zacky si ritrasse,alzandosi nudo dal letto.
Forse i suoi conti erano sbagliati. Forse.
“Stai forse dicendo che non mi odi?”
“No che non ti odi. Sono arrabbiato e stento a riconoscerti, ma non posso smettere di amarti da un giorno all’altro.”
“Parli così perché non sai che ti ucciderò.” Disse Zacky non sapendo cosa fare, ritrovandosi a tremare.
Brian gli stava praticamente giurando amore incondizionato, cosa che lui non aveva mai visto e si stava sentendo male. Le gambe cominciavano a cedere e la testa a girare.
Cosa stava succedendo?
“IO TI AMMAZZO!” urlò in preda alla disperazione, per poi lanciarsi su quello che fino ad un secondo prima era solo un giocattolo. “TI AMMAZZO, TI AMMAZZO HANER!”
Strinse le mani intorno al collo già pulsante e strinse.
“U-Uccidimi, uccidimi pure Zacky. Ma io lo so che mi ami.”
Le orecchie dell’altro però ormai avevano preso a fischiare e la voglia irrefrenabile di morte l’aveva già reso prigioniero, per poter udire quelle parole.
Smise solo quando il corpo di Brian smise di agitarsi.
 
 
“Il corpo di un uomo identificato come Zachary Baker, è stato trovato privo di vita nella sua abitazione alle 6.30 di questa mattina. La morte deve essere avvenuta intorno alle 2.00 di questa notte per impiccagione, dato che il corpo era appeso con una corda al lampadario. Insieme a questo, è stato trovato un secondo corpo morto per asfissia e stando alle ricerche della polizia scientifica, dovrebbe trattarsi di omicidio volontario. Infatti le forze dell’ordine hanno trovato una lettera scritta da Baker in cui ha descritto i motivi che l’hanno portato al suicidio...”
Matt spense la televisione, sbuffando.
“Amore, che hai?” chiese Val apparendo dalla cucina.”
“Ci sono troppi pazzi in giro, il mondo sta andando a rotoli.”
 
There's people always dying trying to keep them alive 
There's bodies decomposing in containers tonight 
In an abandoned building where 
Squatters made a mural of a Mexican girl 
With fifteen cans of spray paint and a chemical swirl 
She's standing in the ashes at the end of the world 
Four winds blowing through her hair 
But when great Satan's gone... the Whore of Babylon...
(Four Winds – Bright Eyes).
 
 
Dominil’s corner:
Anche se con un po’ di ritardo, lieve però rispetto ai miei tempi soliti, finisco questa breve long fic.
Non ho nulla in particolare da dire, spero solo che abbiate apprezzato e che commenterete.
Ringrazio le 4 magnifiche persone che hanno recensito:
friem: Grazie mille per i complimenti! Sinceramente non ho visto nessuno di questi due film, anche se so a grandi linee di cosa parlano, però sono contenta di aver descritto bene tutto.
Menomale che almeno tu mi appoggi sul mondo oggi, ci sono sempre meno persone disposte a fare questo tipo di riflessioni. Spero che il finale ti sia piaciuto. Bacio.
ColdBlood: sono davvero entusiasta di essere stata capace nell’impresa, mi rendo conto che spesso si rischia di cadere nel banale quando si trattano questi temi così complicati, anche perché non essendo pazza, trovo un po’ di difficoltà xD Fammi sapere se anche il seguito è altrettanto valido!
Jessromance:  tesoro mio ecco il continuooooooo <3
sunsetdream: sono contenta che ti sia piaciuto amore,spero davvero tanto in una tua recensione anche a questo capitolo. Luv ya hunny, your Shadz.
 
Un bacio anche a chi ha inserito la storia tra le preferite e seguite, it’s a pleasure!
 
Dominil.
 
   
 
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