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Autore: Enigm    25/06/2010    0 recensioni
Siamo in un universo alternativo. Il mondo si è scatenato in una guerra dopo la scoperta del Cuore della Terra, un minerale capace di sprigionare una grande fonte energetica. In una spirale caotica, tre amici sono separati e costretti a partecipare negli eventi che cambieranno il mondo. Chi di loro sarà l'eroe, chi il tiranno e chi verrà oscurato dall'ombra degli altri due, fino a diventare polvere sulla loro strada?
Genere: Azione, Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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- A volte la felicità non basta ad una persona, Lilium... io sono stanco di vivere nascosto. Voglio uscire da questa prigione di finzioni e affrontare il mio nemico sul campo di battaglia. Anche Derek la pesava così quando è andato via. Sì, so cosa stai per dire: Derek è stato costretto ad andarsene. No, Lilium, Derek non è stato costretto. Certo, se avesse opposto resistenza lo avrebbero trascinato via, ma lui no, non si è opposto alla corrente, al destino. E così anche io voglio guardare in faccia le mie paure. A volte la felicità è sacrificabile se si vuole inseguire un sogno, dannazione! Perchè non lo capisci?!

Driiiiiin!

La campanella del liceo. Quel suono insopportabile che agli studenti pareva il coro degli angeli. Non a Lilium Dragonwing. Lo studente alzò la testa dal banco sbadigliando infastidito. 

- Si dorme ancora, eh Lily?

Alicia Fieldland, la sua migliore amica rise malignamente, mentre queste parole gli uscivano dalla bocca. 

- Alicia... Quante volte ti ho detto di non chiamarmi Lily? Lo sai bene che mi infastidisce.

-Preferisci Fiorellino? 

Lilium si grattò la testa, agitando i capelli castano-scuri e muovendo la coda di media lunghezza raccolta in un elastico verde appena visibile. Perchè i suoi genitori lo avevano partorito quando erano degli hippies (circa 20 anni in ritardo rispetto alla gente normale)? Però, in fondo, il suo nome gli piaceva. Giglio Aladidrago. Era particolare. Si stropicciò un po' gli occhi verdi, sbattendo le palpebre numerose volte.

- Ehi, bell'addormentato, che dici, ce ne andiamo?

Disse Alicia, scocciata dai movimenti lenti e assonnati del ragazzo, che le ricordava un bradipo appena uscito dal letargo. Sempre che ci andassero, in letargo. O che ne uscissero. 


I due varcarono il triste cancello dell'Istituto Robert Beigejack (Begiac, era questo lo spelling del nome, Lilium ci aveva messo tutto il primo trimestre per impararlo) e si incamminarono verso la zona periferica della cittadella dove abitavano, Sunrise Hill. Era una città tranquilla e ordinaria, che si divideva in tre quartieri: il centro, dove si trovavano la biblioteca, il municipio e le tre scuole, quella materna ed elementare, quella media e quella liceale; la periferia, dove abitava la maggior parte dei cittadini; e la zona dei mercati dove si trovavano i negozi, il mercato delle bancarelle e l'unico supermercato del paese.

Lilium guardò il sole, senza curarsi del lungo e noioso discorso che Alicia stava formulando, che passava dalla scuola a quanto si fossero alzati i prezzi del suo fabbisogno personale (ovverosia i vestiti, i gioielli e i cellulari). Prima in classe stava pensando alle parole di un vecchio amico, Stephen Greathouse, anche se questo non era il suo vero cognome. Insieme a un terzo componente, Derek Tigerclaw, loro erano considerati il "trio della vita" dai cittadini più anziani, ma non aveva mai capito il perchè. Derek era figlio della servitù di una nobile famiglia chiamata Moonlight. Questa era braccata dalla sua patria di origine, il Regno Unito, che li accusava di tradimento contro la famiglia Reale. Questo perchè i Moonlight erano chiaramente sfavorevoli alla politica ricattatrice del Re Caesar I e tentarono di destituirlo con risultati disastrosi. Quando la famiglia decise di andare nella Federazione dell'America Unita, i genitori di Derek furono costretti a seguirli e il figlio con loro. Dopo la partenza di Derek la situazione ritornò normale, ma l'anno seguente Stephen rivelò a Lilium il suo segreto: anche la sua famiglia proveniva dal Regno Unito, ed egli stesso era discendente di un ramo della famiglia Reale. Più precisamente, era il cugino dell'attuale Re Caesar II. Per anni la madre, desiderosa di vivere una vita normale, aveva nascosto il figlio dalle grinfie della dinastia inglese, ma il giorno del suo decesso, dovuto ad una malattia incurabile, Stephen aveva deciso di tornare nel Regno Unito, per esaudire il desiderio della madre: un governo equo in Europa. Erano passati tre anni da allora...

- Ehi, mi stai ascoltando?!

Alicia lo colse alla sprovvista.

- Eh? Chi? Cosa?

- A quanto pare, no.

-Non posso mica stare a sentire ogni tuo discorso, finirei per suicidarmi!

I due continuarono a litigare fino al bivio che li separava. 

- Allora, ora che inizia l'estate che farai? 

Chiese la ragazza incuriosita.

- Ecco... io volevo prendere parte al servizio militare. 

- COOOSAAAA? Ma non è pericoloso?

- No, affatto. Sai, mio padre è tenente, voglio seguire le sue orme. E poi, non siamo mica in guerra! Tu piuttosto?

- Voglio diventare una dottoressa! Farò un corso di medicina a Canberra, visto che qui non disponiamo di università.

- Bene, così, se mi succederà qualcosa, sarai tu a curarmi!

I due risero di gusto, prima di salutarsi e prendere strade diverse. 

Lilium arrivò a casa, dove la madre lo aspettava. 

- Bentornato, figlio, amato giglio!

Disse la signora come era abituata a fare ogni volta che tornava il figlio.

- E' arrivato un pacco per te, ma non so da chi provenga. L'ho messo in camera tua. 

Lilium salì le scale, entrò in camera sua e trovò il pacco sul suo letto. Era molto lungo. Strappò la carta da imballaggio, scoprendo una custodia d'ebano con incastonato nel centro un bellissimo smeraldo. Ormai fremendo di curiosità, alzò delicatamente il coperchio: dentro vi era posta una spada lunga e affilata. La lama era di un metallo puro, scintillante; il manico era coperto da un tessuto color verde morbidissimo; ma la cosa più particolare era l'elsa, un dragone dalle scaglie verde acqua che partendo dal manico si snodava attorno alla parte inferiore della lama. All'inizio stupito, Lilium si riprese e si mise a cercare un foglio, un biglietto, qualsiasi cosa che gli avrebbe permesso di risalire al mittente, ma non trovò niente. Non capiva... a cosa serviva questa spada? Chi gliel'aveva mandata? Perchè? Non riuscendo a trovare risposte, Lilium sospirò, si tolse la maglietta, rivelando un fisico ben formato (merito del padre e dei suoi duri allenamenti), e si sdraiò sul letto a guardare il soffitto, ignaro che sul tetto della casa davanti alla sua finestra un uomo incappucciato lo stava osservando.

 

Due Mesi Dopo.

- Attenzione: per motivi di ordine pubblico, tutti i voli verranno spostati di un'ora. Ci scusiamo per l'inconveniente.

Lilium sospirò. Motivi di ordine pubblico? Non aveva mai sentito una motivazione del genere in un aeroporto. Si stava recando dal padre al centro militare australiano per eccellenza, situato vicino a Sydney, dopo due mesi di allenamento in un altro centro. E si era portato appresso la spada (ai controlli di sicurezza aveva detto che era un oggetto decorativo. E, data la bellezza dell'arma, ci avevano creduto): forse il suo genitore sapeva qualcosa di più su di essa.

- LILIUUUUUUUUUM!!!!!!!

La voce di Alicia interruppe i suoi pensieri. Si alzò di scatto dalla poltroncina su cui era seduto.

- Alicia? Ma non dovevi essere al corso di medicina a Canberra?

La ragazza sorrise. 

- Già, ma i professori, impressionati dalla mia bravura, mi hanno consegnato il diploma del corso immediatamente e mi hanno mandato come supporto al centro militare di Sydney!

Lilium la guardò sbalordito. Non per il fatto di aver finito il corso in due mesi (i genitori di Alicia erano entrambi dottori, probabilmente era nel suo DNA), ma perchè stava andando verso la sua stessa destinazione.

- Davvero? Anch'io ci sto andando, per incontrare mio padre!

I due si guardarono stupefatti, non sapendo cosa dirsi. Ma una voce spezzò i loro sguardi.

- Tutti con le mani in alto!

Cinque uomini armati di pistole si avvicinarono alla gente presso il gate. Immediatamente tutti alzarono le mani, compresi Lilium e Alicia. Il ragazzo li osservò bene: erano mascherati da persone qualunque, ma il giovane notò che tutti avevano una spilla dorata a forma di fiamma, chi sui pantaloni, chi sulla giacca o sulla maglietta. Erano le Fiamme Dorate, il movimento terrorista contro lo sfruttamento del suolo africano. La notizia di atti barbarici da parte del Regno delle Asie nel territorio del Terzo Mondo era stata diffusa dal loro stesso leader, Rio Zaari, in una manifestazione trasmessa su scala mondiale. Cosa ci facevano lì i terroristi?

Non importava in quel momento. Doveva mettere in salvo Alicia e gli altri innocenti.

- Siete Fiamme Dorate, vero?

Chiese a quello più vicino a lui. Quello si avvicinò fino a guardarlo dritto negli occhi.

- Ah, qualcuno ci conosce... Come ti chiami ragazzo?

- Lilium Dragonwing, soldato dell'esercito Australiano. 

L'uomo lo guardò inorridito. 

- Hai un nome orrendo e sei pure un militare!

- Nome orrendo... parlate voi, "le Fiamme Dorate"... solo un folle come il vostro capo poteva tirare fuori un nome così.

L'uomo andò su tutte le furie e gli si avvicinò e lo prese per la maglietta.

- Come osi insultare il Grande Saggio? Ripeti quello che hai detto se hai coraggio!

Alicia era terrorizzata. 

- Lilium, cosa stai facendo?

gli sussurrò, ma il ragazzo non la stette a sentire, ma sorrise.

- Ovvio che lo ripeto. Il vostro capo... 

Inclinò la testa indietro.

- E' un folle!

La testata partì e centrò in pieno il setto nasale del terrorista che indietreggiò sanguinando. Lilium si mosse in fretta, doveva agire prima che i compari reagissero. Strappò la pistola all'uomo e gli sparò in pancia. All'accademia militare gli avevano insegnato a non esitare a uccidere, ma quel gesto comunque gli fece uscire un gemito di disgusto. Usò il corpo dell'uomo per farsi scudo dei proiettili degli altri, mentre lui stesso, appoggiando una mano sulla spalla del cadavere, sparò; ma non a loro, bensì all'impianto antincendio. L'acqua uscì dalle bocchette sul soffitto bagnando le ricetrasmittenti dei terroristi e rendendole inutilizzabili. Poi aspettò che finissero i colpi, per buttare a terra il cadavere e passare a un po' di sano taekwondo. Prese uno dei criminali per il braccio e lo sollevò sulla sua spalla per buttarlo a terra, poi sferrò due calci rotanti agli altri due. Ne restava solo uno, che senza farsi vedere aveva estratto un pugnale e si dirigeva verso Lilium; ma una borsetta di finta pelle di serpente lo colpì dietro la nuca, buttandolo a terra. Alicia fece ruotare la borsetta sorridendo.

- Cosa faresti senza di me, Lily?

Disse sarcastica. Il giovane ammise che la ragazza aveva fegato.

- Alicia, da oggi in poi puoi chiamarmi Lily quanto ti pare.

La gente applaudì sonoramente i due, ma il ragazzo fece loro cenno di tacere. 

- Non vogliamo che ne arrivino altri, vero?

Una voce urlò.

- Guardate, è il governatore Luis Benjamin!

Era un ragazzino, che guardava fuori dalle gigantesche vetrate dell'aeroporto. Lì, sulla pista, il governatore Luis Benjamin, amato da tutto il popolo, era scortato da ben dieci soldati delle Fiamme Dorate.

"così era questo il loro obiettivo"

Pensò, per poi estrarre dalla borsa la spada e dirigersi verso il finger. 

- Signore, dove sta andando con quell'arma?

Gli chiese un'assistente di volo.

- A salvare un governatore. Sono dell'esercito, non si preoccupi. Piuttosto, supponendo che i terroristi abbiano soppresso le guardie dell'aeroporto, potrebbe chiamare la polizia?

Rispose lui, prima di correre nella galleria. Non aveva la minima idea su come fermare dieci uomini armati e portare in salvo il governatore, ma si sarebbe inventato qualcosa. Improvvisamente, da una curva nel finger sbucò una figura incappucciata. Immediatamente Lilium si mise in posizione di difesa.

- Abbassa la spada, non è contro di me che devi usarla. 

Disse il misterioso incappucciato.

- Ti è stato regalato un grande dono, Lilium. Quella non è una semplice spada. E' la Spada del Cielo, un'arma magica in grado di controllare le forze celesti.

Il ragazzo non credeva a quello che sentiva. Come faceva a sapere il suo nome? Cos'era questa storia della spada magica?

- Non ci credi? Prova a pensare ad un oggetto qualsiasi. 

Lilium era vagamente spaventato, ma fece come l'ombra diceva. Pensò ad un bracciale, e in un lampo la spada era sparita dalle sue mani, mentre al polso della mano destra aveva ora un bracciale raffigurante il drago verde acqua dell'elsa.

- Visto? Per attivare la sua magia, stai tranquillo, ti verrà spontaneo. Non avere paura, tu fai ciò che il tuo cuore ti dice di fare.

La figura pronunciò queste ultime parole prima di tornare da dove era arrivata. Lilium si riscosse.

- Aspetta!

Il giovane gli corse dietro ma girata la curva dell'incappucciato non c'era traccia. Tornò alla sua missione, aprì la porta di sicurezza e scese le scalette di ferro, arrivando alle spalle del governatore e dei tizi armati, che proprio in quel momento stavano passando sotto al finger. 

Gli uomini si girarono all'unisono, impugnando le pistole. Lilium ricordò le parole dell'uomo. 

"per attivare la sua magia, stai tranquillo, ti verrà spontaneo. Non avere paura, tu fai ciò che il tuo cuore ti dice di fare."

Andò all'assalto e menò un fendente. La spada si illuminò di verde e una lama di vento partì da essa, travolgendo tutti i nemici. Le pistole si frantumarono e quelli trottolando, volarono 100 metri più in là, completamente privi di senso. Solo il governatore era rimasto in piedi, il braccio posto a parare gli occhi. Quando capì che qualunque cosa fosse successa era finita, schiuse le palpebre.

- Cosa è successo? 

Chiese al giovane che gli stava di fronte. 

- Era stato rapito da quei terroristi signore. Ma io l'ho salvata, anche se non so come. 

Disse Lilium inginocchiandosi.

- Alzati. 

Ordinò calmamente l'uomo. Il ragazzo si alzò e guardò in faccia Luis: un uomo dai tratti gentili, i capelli neri lunghi fino al collo, gli occhi blu cielo.

- qual è il tuo nome?

Chiese gentilmente.

- Soldato Lilium Dragonwing, signore.

Rispose il giovane con riverenza.

- Dragonwing? Hai un parente per caso chiamato Lan Dragonwing?

- E' mio padre signore. 

- Davvero? 

Il governatore rise. 

- Tuo padre è un mio caro amico.

Lilium sentì le sirene della polizia, e le grida di ritirata delle Fiamme Dorate. Ora i civili erano in salvo.

- Senti giovanotto, ti sono grato. Vorresti diventare sergente?

Disse il governatore sorridendo dolcemente. Lilium lo guardò con occhi scintillanti. La sua storia aveva inizio.

  
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