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Autore: Sarhita    28/06/2010    9 recensioni
Conquistare la meta che mi sono prefissato. Non posso farlo da solo. Anche se lo vorrei, con tutto me stesso.
Il passato mi ha reso ciò che sono, plasmandomi come se fossi stato creta nelle sue mani.
Il presente me lo prendo come viene, senza farmi troppe domande, cercando solo di ricostruire quelle rovine ormai perdute.E il futuro me lo prendo come dico io, perché mi sono fottutamente stufato di stare allo sporco gioco del destino, che sembra non aver ancora deciso cosa farne di me...
Genere: Erotico, Introspettivo, Malinconico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Yaoi | Personaggi: Itachi, Suigetsu | Coppie: Naruto/Sasuke
Note: AU, Lemon | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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Disclaimer: i personaggi non mi appartengono ma fortunatamente appartengono al mangaka Masashi Kishimoto, che venero nonostante che a volte lo prenderei a schiaffi e gli farei rileggere alcune cosette… i personaggi hanno più di vent’anni quindi mi pare logico che siano tutti maggiorenni.

inspiration
Capitolo 3, i Double-T


Nella mia vita non è mai andato niente come volevo.
A fatica quelli dell’orfanotrofio dove sono cresciuto accettarono di pagarmi la scuola.
Poi tutto cambiò quando incontrai Sai.
Anche lui orfano, e anche lui con la passione per la musica, oltre che per il disegno e l’arte.
Ci innamorammo ma ben presto capimmo che non poteva funzionare.
In compenso giurammo di realizzare il nostro sogno comune, insieme.
E grazie a Suigetsu e Juugo ci siamo riusciti, entrando sotto la protezione di Orochimaru, direttore della OtoSound, la major più importante, che aveva portato al successo gruppi come i Double-T.
Poi tutto è crollato.
Non so se tutto sia iniziato a cambiare dopo quella sera che t’incontrai.
Secondo te, eravamo predestinati?



Era appena passata l’ora di pranzo, a casa Hyuuga, quando il cellulare di Neji suonò sul comodino, mentre il suo proprietario imprecava sottovoce dal bagno contro chi lo disturbasse mentre tentava di prepararsi per fare la doccia.
Solo con i pantaloni addosso e i capelli liberi sulla schiena nuda, rientro nella stanza da letto, perfettamente ordinata e quasi asettica, potremmo dire, e prese il telefono grugnendo quasi quando vide chi lo stava chiamando.
-    Uchiha, ieri sera sei sparito, ti pare l’ora di farsi sentire?
Uno sbuffò provenne dall’altra parte.
-    Tsk, quel dobe mi ha portato a casa sua per i suoi perversi scopi.
Neji rimase leggermente allibito.
-    il… dobe?
-    Ma si, l’Uzumaki. Voleva portarmi a letto quel bastardo…
-    Cosa? – probabilmente se Sasuke avesse potuto vedere l’espressione allibita di Neji avrebbe riso. O forse no, conoscendo il carattere del soggetto in questione. E siccome, in ogni caso, erano al telefono e tale espressione non fu vista da nessuno, tantomeno da Sasuke, l’unica reazione di quest’ultimo fu sbuffare e spiegare la situazione a Neji, con calma. Non che ci fosse stato poi molto da spiegare in effetti, visto che la parte interessante sembrava assente, almeno nei ricordi dell’Uchiha.
Una volta finito il racconto, contornato da minacce di morte verso un certo biondo, e commenti sarcastici di Neji, fu proprio lo Hyuuga a parlare per primo.
-    Beh, c’è da dire che ha occhio.
-    che intendi, Hyuuga?
-    Beh, ha capito che sei gay da subito altrimenti non ci avrebbe provato nemmeno a sbatterti, e poi, obiettivamente è un tipo niente male, l’ha detto anche Ten Ten. E lei è abituata ad alti standard – aggiunse, orgoglioso guadagnandosi uno “tsk” di Sasuke.
Dopo aver chiuso la chiamata Sasuke uscì diretto dal loro supporter e futuro manager in caso di successo, per mettersi d’accordo per cercare nuovi membri.
Da quando la loro vocalist, Anko Mitarashi, aveva deciso che aveva trovato l’uomo per lei, uomo di cui, tra l’altro, nessuno sapeva l’identità tanto da pensare che il matrimonio fosse un’invenzione per lasciare la band, e Hiashi aveva deciso che Neji e Hinata dovevano pensare solo all’azienda di famiglia concedendo a Neji di restare nella band solo per qualche mese, cercavano un chitarrista e un/una vocalist.
O un chitarrista dalla bella voce.
O anche solo un chitarrista. Poteva sempre prendere lezioni di canto, lui.
Figurati se non sapeva cantare, Sasuke Uchiha sapeva anche suonare la chitarra.
Purtroppo non sapeva suonare il basso e la chitarra contemporaneamente.
Altrimenti lui e Kiba sarebbero bastati.
Anzi, se fosse stato per lui avrebbe imparato la batteria e a suonare tre strumenti insieme. Peccato che gli esseri umani siano dotati di soltanto due mani, caro Sasuke.
Quindi in una band altri elementi erano indispensabili se si voleva fare il loro genere di musica e come volevano loro.
Purtroppo questo voleva dire girare per le major, sfogliare annunci, cercare talentuosi in mezzo ai poveracci…
Insomma voleva dire farsi il culo da mattina a sera finchè non avessero trovato qualcuno.
Perché aspettare che qualcuno rispondesse al terzo annuncio pubblicato sul giornale sarebbe stato piuttosto ottimistico…
E lui non si illudeva facilmente…
In quel momento si trovava ora nei pressi di una libreria, la solita libreria dove Kakashi Hatake dava appuntamento ai suoi esordienti, e dove comprava gli ultimi libri della raccolta Icha Icha Paradise.
Avrebbero scritto l’ennesimo annuncio, poi sarebbero andati in giro per le major che facevano mecenatismo, ovvero mantenevano esordienti nonostante non potessero sfondare.
E tra questi forse avrebbero trovato qualche elemento libero.


- Allora prima regola quando si fa il primo live, ricordarsi la cintura. Non c’è niente di peggio di un chitarrista o un vocalist che si perde i pantaloni durante l’esibizione, non trovate?
I presenti risero alla battuta di Gai Maito, il coreografo della major “OtoSounds”, ovvero colui che doveva scegliere le coreografie per il loro prossimo live.
Il live dei Double-T.
Gruppo piuttosto particolare, il loro, in quanto aveva due vocalist donne, che suonavano entrambe la chitarra elettrica.
Un basso e una batteria le accompagnavano.
Forse una band scontata dal punto di vista strumentale, ma il fatto che le due vocalist avessero voci completamente diverse rendeva le loro canzoni un mix perfetto.
Tre di loro erano fratelli.
Gaara aveva i capelli rossi come le fiamme che i fan giuravano di vedere uscire dal basso quando era lui a suonarlo.
Due occhiaie scure come il buio sul palco, e due occhi acquamarina coma la limpidezza della voce della sorella.
Sulla sua fronte vi era tatuato, come se fosse col sangue, il kanji dell’amore, Ai, con un significato tutt’altro che romantico.
Vestito con una semplice canotta nera e dei jeans chiari, Sabaku No Gaara non mostrava emozioni sul suo viso, se non qualche smorfia disgustata, visto il comportamento di Gai.
- Ma possiamo risolvere in qualche modo, no? – continuò Gai pensieroso.
Kankuro invece era castano come tanti se ne trovano in Giappone, con i capelli sempre spettinati come se l’energia che metteva quando suonava la batteria contagiasse anche i suoi capelli.
Il viso solitamente dipinto di viola durante i loro concerti era ora liscio e pulito e il suo sorriso lo illuminava tutto.
Indossava una camicia bianca a maniche corte e dei normalissimi jeans.
-    Per esempio potreste indossare una delle mie fantastiche calzamaglie! – annunciò Gai con un sorriso a trentadue denti che sembrava scintillasse quasi.
-    Cosa? – fece inorridita Temari, la sorella maggiore di Kankuro e Gaara.
Temari era bionda, come sua madre, e aveva gli occhi verdi.
Aveva i capelli raccolti in quattro codini.
Ispirava purezza il suo aspetto, ma anche forza.
Non per niente la paragonavano al vento, quando cantava.
Dolce come una brezza leggera, forte come un uragano.
Indossava una felpa nera con il cappuccio e dei pantaloni rossi.
-    Io non indosserò mai una cosa simile! – disse inorridita l’ultima del gruppo.
Protetta di Orochimaru, ed entrata nel gruppo da relativamente poco, ma già molto affiatata con i suoi membri.
Lei, la fidanzata di Sabaku No Kankuro, Taiyuya, capelli rossi da cui sfuggiva una ciocca che le ricadeva ogni tanto sugli occhi castani.
Con un berretto azzurro scuro con visiera messo al contrario, vestita con una semplice maglietta verde e una salopette di jeans e scarpe da ginnastica.
Ragazzina sboccata quasi quanto brava.
-    Ma come no? Adesso chiamo il mio assistente, Lee e ve ne faccio portare quattro!
Mentre il loro, ahimè, coreografo, era un tipo tutto strano, a cominciare dal fatto che indossasse delle calzamaglie verdi, orrende, sempre e comunque, a qualsiasi ora e a qualsiasi temperatura.
Per poi continuare dai suoi bizzarri capelli a scodella, e dalle sue folte sopracciglia.
-    No no no, Gai, non per sminuire il suo stile, ma non si adatterebbe alle nostre… ehm… alle nostre canzoni… che ne dice se all’abbigliamento pensiamo dopo, eh? – fece Kankuro con tono accomodante.
-    Oh, non vedete l’ora di provare la coreografia! Come siete energici! Bene! E che la forza della giovinezza sia con noi!
Con un gocciolone sulla testa generale, i quattro si prepararono a seguire l’uomo, che per quanto ridicolo potesse essere, era comunque un grande coreografo, a dispetto delle peggiori aspettative.
Sapeva quali mosse suggerire alle vocalist, che suonavano sempre l’una alla volta, in modo da valorizzare la melodia e la loro voce.
Nonostante i movimenti non fossero molti, lui sapeva come renderli “giovanili”, come diceva lui, e armonici.
I Double-T erano esordienti, ma avevano in programma molti concerti, nonostante la loro non fosse musica commerciale, gli amanti del genere erano molti.
Il loro genere andava tra il goth e il Metal, con un pizzico di Rock.
Temari, con una voce potente e quasi da soprano quando si impegnava, potente ma allo stesso tempo limpida e senza stonatura.
Tayuya invece, aveva una voce più frizzante e rock, un misto tra Pink e Avril Lavigne.
E a volte,accompagnava Temari col flauto o con l’acustica. Strumenti che contrastavano col suo carattere, ma che padroneggiava come se fossero parti della sua anima.
Il primo concerto a Tokyo era vicino. E Orochimaru aveva promesso loro di incontrare due “critici d’eccezione” nonché loro vicini di appartamento e loro amici.
E non stavano più nella pelle.
Era un mese che non li sentivano.
Entrati nella stanza delle prove per le coreografie però, vi trovarono Karin e Orochimaru stesso.
-    Cugina, ragazzi, come ve la passate? – fece Karin.
Karin e Tayuya, le cugine, nipoti adottive di Orochimaru, si salutarono con un cenno della testa e un sorriso.
-    Alla grande cugina, anche se quel coglione di Gai ci ha minacciato con le sue tutine – sussurrò senza farsi sentire dal diretto interessato.
Karin fece un risolino poi, mettendosi a posto gli occhiali, si volto verso Orochimaru.
-    Allora vado a chiamare l’alic… ehm Suigetsu e Naruto.
Orochimaru la guardò appena. Alto e chiaro di pelle, con gli occhi gialli, come quelli dei serpenti, leggermente truccati di viola, capelli lunghi, lisci e neri. Un giacchetto in pelle nera che faceva risaltare ancora di più il suo pallore, e i pantaloni dello stesso colore che lo facevano sembrare ancora più alto e slanciato di quel che già era.
Aveva atteggiamenti un po’ equivochi con ogni suo protetto. Maschio o femmina che sia. Ma non era ne gay ne un approfittatore. Solo era il suo carattere ad essere ambiguo e, era proprio il caso di dirlo, serpentino.
-    Allora, ragazzi… - si rivolse invece ai membri dei Double-T – come vanno le prove?
Rispose Gai per loro – Oh alla grande Orochi-sama, questi ragazzi hanno in loro la forza della giovinezza, sa? Quando suonano è un tripudio di emozioni!
-    Gai, lascia ai miei critici migliori decidere. Suigetsu e Naruto saranno qui presto. E sapete che da quando hanno lasciato le scene sono piuttosto ferrei nel giudicare. E lo stesso vale per voi. Anche se li conoscete, essendo tutti voi sotto la mia ala.
“La sia lingua, più che ala, hihihi” aggiunse mentalmente Kankuro.
-    Certo, Orochimaru-sama. – rispose Temari.
-    Questo vuol dire però, - fece lui, bonario – che se vi giudicheranno passabili vuol dire che siete grandi.
-    E si ci giudicano pessimi? – chiese Kankuro
-    Siete pessimi – lo liquidò Orochimaru.





-    Io non capisco perché lo dobbiamo fare… - sbuffò per l’ennesima volta il biondo.
-    Perché altrimenti Orochimaru-devi-fare-ciò-che-ti-dico-sama ci sbatte fuori casa. – spiegò Suigetsu.
Erano in metro, in piedi, in mezzo alla calca di persone, a morire dal caldo, mentre il biondo malediva mentalmente Orochimaru per avergli fatto saltare il suo pranzo di ramen, ramen e ancora ramen.
Quando scesero alla loro fermata decisero quindi di camminare fino al palazzo dell’OtoSound, in mezzo al traffico. Sempre meglio della metro che il biondo aveva chiamato ironicamente fornopolitana.
Camminando si fece silenzioso pensando a quel ragazzo che aveva abbordato in discoteca.
Sasuke Uchiha.
Uchiha.
Il suo volto si frapponeva a quello di un'altra persona, nella sua mente.
Ma non faceva Uchiha di cognome.
Sasuke Uchiha.
“Scoprirò chi sei”
Se fosse riferito a Sasuke o a qualcun altro, forse. nemmeno lui lo sapeva ancora.



I fantasmi che mi perseguitano ogni volta che metto piede nella mia cucina e rivedo mia madre li a terra, quando esco in cortile e rivedo mio padre, freddo, morto, quando in preda al panico cerco mio fratello e non c’è, non lo trovo… sono sempre lì.
Nessuno è mai riuscito a scacciarli.
Finchè qualcuno non ha rotto quella corazza che a lungo mi ero creato.
Io non credo nel destino, tu, invece?





Risposte alle recensioni:
shi_angel: concordo, un modo interessanti per svegliarlo XD, vorrei essere svegliata anche io cosi, magari senza urla XD e non preoccuparti, Kabuto è odioso in questa storia ma avrà ciò che mer... mhpf non spoliero niente XD Per quanto riguarda il tuo ordine, questo capitolo era di transizione per presentare i Double T e far procedere.


marynana89: se ci sei arrivata o no... e stavolta non te lo dico, va be, però sei sulla strada giusta. ehehe XD la scommessa presto si scoprirà, questo era solo un capitolo di transizione, ma dal prossimo... *risata sadica mode ON*, spero che continerai a seguirmi


cyperprincess: Orochimaru qui non è molto vecchio, ma pervertito si U_U sinceramente mi piace questo suo lato, lo trovo accattivante. Ma in questa storia è un tipo pieno di sorprese. Non tutto è come sembra XD spero che questo (noioso e di transizione) ti sia piaciuto.


Eresseye: postato èpresto, contenta? Così puoi leggerlo ^^ mmh sei vicina al "segreto" di Naruto, solo che è più complicato di quello che sembra, e alcune cose devo ancora deciderle bene, ma spero di postare presto il prossimo capitolo, così ciò che tu non vedi l'ora che accada, accadrà XD


Teme X Dobe: uuh che recensione luuuunga, ahaha mi fa piacere XD anche io adoro le frasi in stile Nana, e dopo averla risvista per la trentesima volta ho deciso di usar lo stesso stile. Ahah la vendetta arriverà presto, non subito però, deve succedere ancira una cosa prima che si rincontrino, ma non ci vorrà molto. Cosa è successo a Juugo e Sai si capirà già forse dal prossimo capitolo. E, tanto per la cronaca, Just a Day è s t u p e n d a ! *o* e da brava SasuNaruista non posso che adorarti ^^


_u_z_u_: grazie, vedo che tutti avete quasi indovinato. Non era difficile però, dai. XD Hai vito, ho aggiornato in fretta, così sei contenta e non mi uccidi XD spero che il capitolo ti piaccia


Sasuke_kun_Uchiha: ahaha dai Orochimaru non è così cattivo XD poverino, lo usano tutti per minacciare le persone, io compresa! e la scommessa... mmm, sicura di non voler sapere la penitenza? Perchè, beh, tanto la vedrai comunque! Mwahahaha!


Ora vi lascio, al prossimo capitolo!
   
 
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