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Autore: eleanor89    03/07/2010    13 recensioni
Questa storia racconta dei Malandrini e di tutte le persone venute a contatto con loro a Hogwarts e negli anni successivi; tanti pezzi di vita che possono avere un significato importante nelle loro esistenze o essere episodi di normale quotidianità.
Avanti e indietro nel tempo, momenti di gioia e di dolore: ecco a voi una lunatica e pessimista Lily Evans, Un Frank Longbottom calmo e che non si lascia influenzare dai suoi pazzi amici, una Alice sportiva e dura, una Mary McDonald civettuola e allegra, e naturalmente Severus Snape, Regulus Black, i Lovegood, tutto l'Ordine della Fenice, compresi i magnifici Prewett, la spaventosa Dorcas, e tanti altri ancora.
Ultimo capitolo: Come Alice soprannominò James "Capitano": "James individua Alice da sola il giorno dopo Natale e pensa che avrebbe preferito non aver stampato sulla fronte il segno di una delle pantofole pelose di Remus, che Sirius gli ha lanciato quando ha ripreso a cantare. Le pantofole sono state trasfigurate da lui – ed è abbastanza sicuro che Remus le preferisca così – ed è ingiusto che siano state usate per tentare di stroncare la sua futura carriera."
Genere: Generale, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: I Malandrini, Lily Evans, Severus Piton | Coppie: James/Lily
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Più contesti
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie '70's students.' Questa storia è tra le Storie Scelte del sito.
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Ho mantenuto il sistema di voti della traduzione italiana: il massimo è Eccezionale, poi viene Oltre Ogni Previsione e via dicendo.




An Angry Moony [maggio 7° anno]




Remus è un Malandrino, però non è mai stato entusiasta all'idea di fare scherzi o infrangere le regole. Naturalmente il loro gruppo va oltre simili legami superficiali, non importa che sia così noioso, o come dice lui responsabile, perché dopotutto la sua funzione è di “coscienza dei Malandrini”, esclusi rari momenti in cui perde la testa e manda all'aria tutti i suoi sforzi di apparire loro come un bravo ragazzo prevedibile senza speranza.
Questi rari momenti, di solito, bastano a convincere chiunque li noti che anche Remus può essere un disastro vagante, se lo vuole.
I M.A.G.O. a distanza di un mese, la luna piena che sta giungendo e ormai la palese intenzione di alcuni Slytherin di unirsi ai Mangiamorte alla fine della scuola che rende la vita degli studenti figli di babbani un vero inferno, e soprattutto la passata freddezza tra lui e Sirius che si è stemperata dopo l'attacco a Hogsmeade in cui ha rischiato la vita, stanno per rendere la fine del settimo anno il momento in cui il suo autocontrollo andrà via del tutto.
Remus tiene duro, cerca di non far notare la sua isteria perché questa volta non vuole contare sull'aiuto degli altri per distrarsi, dato che significherebbe separare James e Lily e quest'ultimo non sarebbe in grado di trattenersi dal raccontare a tutti entusiastici particolari non richiesti della loro vita sentimentale: a quel punto Sirius lo prenderebbe a pugni per tappargli la bocca e la sua voglia di violenza finirebbe con l'aumentare.

«Sta zitta, sporca mezzosangue!»
Non è esattamente la frase che vuole sentire svoltando l'angolo, in ritardo per una lezione di Pozioni in cui sa che farà come minimo esplodere il calderone. Ormai le pozioni sono più difficili in vista degli esami ed è un tripudio di incidenti per lui e Mary.
Torna indietro allo snodo dei corridoi e vede Mulciber e Rosier - Dolohov grazie al cielo è stato espulso mesi prima e Avery è sempre puntualissimo a lezione per poter prendere il privilegiato posto accanto a Snape - che tengono inchiodato un ragazzino più piccolo al muro. Dietro di loro c'è proprio Mary, che ha tirato fuori la bacchetta. Mulciber si volta a guardarla, tracotante.
«Aspetta, aspetta... Ma questa qui non è la ragazzina che ci è scappata al quinto, quella amica della nostra correttissima Caposcuola?»
«La Caposcuola sanguesporco?» domanda Rosier, sorpreso, lasciando andare il ragazzino. «Questo è veramente qualcosa di delizioso
«All'inferno, Rosier, molla il bambino. Siete al settimo e non ve la prendete con quelli della vostra taglia? Vigliacchi!» ribatte Mary, ma la sua voce trema di terrore quando guarda Mulciber.
«Come osi rivolgerti a noi con questo tono?» sbotta Rosier, estremamente disgustato.
«Io direi che vi conviene darle ragione.» dichiara Remus, che sta puntando contro di loro la bacchetta, «Prima che finiate vittime delle maledizioni che vi piacciono tanto.»
«Lupin, non sei più un Caposcuola già che Potter ti ha fottuto la carica, quindi sparisci.» intima Mulciber.
«Ma non l'hai sentito? Maledizioni. L'amichetto di quei traditori del loro sangue e babbanofili evidentemente nasconde un animo oscuro.» commenta Rosier, con un sorriso cattivo, «E noi sappiamo che ne nasconde molte, di cose.»
«Non ve lo ripeterò un'altra volta.» scandisce lentamente Remus. Mary spalanca gli occhi, rendendosi conto che fa davvero sul serio, e stringe la bacchetta fin quasi a spezzarla. Mulciber è un suo incubo, ma non vuole abbandonare Remus. Intanto il povero ragazzino che ha rischiato di diventare loro vittima riesce a sgusciare via senza più essere calcolato.
«Altrimenti?» lo sfida Rosier, e Mulciber ha già fatto partire un lampo rosso dalla sua bacchetta, che Remus riesce a evitare con un protego non pronunciato.
«Stupe...» comincia a dire, senza pensare più né alla scuola né alla reputazione, deciso a stenderli. Con la coda dell'occhio nota la punta della bacchetta di Rosier che sta prendendo una luce verde.
«Che succede qui?» domanda la voce del preside Dumbledore e tutti si immobilizzano al proprio posto.
«Preside...» cinguetta Mary, che è visibilmente sollevata. È una irresponsabile, anche attaccabrighe e leggermente insensibile forse, ma non è una cattiva ragazza, e l'idea di una rissa con maledizioni potenzialmente pericolose e contro Mulciber, la sua nemesi, come l'idea di giocare alla guerra a scuola, sinceramente le fa orrore.
«Stavamo soltanto discutendo dell'ultima lezione di Pozioni, ma continueremo a lezione stessa.» mente prontamente Rosier.
«Giusto.» concorda il compare.
Remus sobbalza: si era scordato di Pozioni.
«Certamente, lasciate che vi accompagni, dovevo giusto scambiare due parole col professor Slughorn.» sorride il preside, e il suo sguardo si posa su Mary, che lo guarda intimidita.
«Lei è la signorina MacDonald, giusto? La compagna di stanza della nostra Caposcuola e della nostra battitrice.»
«Sì, signore.» risponde lei. Il preside comincia a camminare, facendo loro cenno di seguirlo e chiacchierando con la ragazza.
Rosier e Remus si muovono per ultimi, con uno scambio di sguardi che preannuncia ritorsioni.

«Ma questo era nel programma?» sussurra Peter, titubante. Remus sospira, insolitamente innervosito dalla sua domanda.
Quel capitolo è stato così noioso che persino lui ci ha messo due settimane a convincersi a finirlo, l'idea di doverglielo rispiegare è orribile.
«Sì, Peter, era nel programma.» risponde atono. L'amico lo guarda sospettoso, in allarme per via della sua espressione tediata, e si sistema meglio sull'erba.
«Moony, la dai tu una mano a Frank in Storia della Magia, stasera?» si intromette Sirius, e Frank lo guarda speranzoso. Sirius è oltremodo felice di non dover stare attento a come lo chiama in presenza degli amici, ora che sanno il suo segreto: prima i soprannomi erano relegati a rari momenti di intimità e a quando era presente Lily, a cui avevano raccontato un sacco di storie per giustificarli. Ora però si sono chiariti sulla questione licantropia con tutti e quattro, evitando però di dire a Mary e Alice che sono animagus.
«Certo.» risponde asciutto, e non si può dire se il suo tono sia ironico o meno.
«Sapete che è l'ultimo anno in cui Storia della Magia è obbligatorio? Il padre di Edgar lavora al Ministero e dice che verrà abolita la legge che tortura i poveri studenti.» dice Alice, scontenta.
«Già, hanno aspettato che ce ne andassimo noi.» ribatte offeso.
«Tutto bene?» chiede Lily, senza neppure alzare gli occhi dal proprio libro. James apre i suoi, che teneva chiusi mentre sonnecchiava poggiato al tronco del loro albero.
«Assolutamente.» si sforza di dire Remus.
«Sembri sul punto di prenderci le teste e sbatterle le une contro le altre.» constata Mary, sdraiata su un asciugamano per non sporcarsi mentre studia. Alice accanto a lei annuisce, col viso ancora poggiato sulle mani.
«Non è con voi che ce l'ho.» ringhia involontariamente, e ora l'attenzione, come temeva, è tutta per lui.
«Non sarà per ieri!» indovina Mary, tirandosi a sedere.
«Ieri?» ripetono gli altri.
«Prima della lezione ho avuto uno scambio di vedute con due cari vecchi amici.» spiega la ragazza con un sorriso innocente.
«Avery e Mulciber?» azzarda Lily, agghiacciata.
«Quasi, tesoro. Rosier e Mulciber.» la corregge, divenendo immediatamente corrucciata, «Non fosse stato per Rem ora il mio corpo sarebbe da qualche parte nella Foresta Proibita.»
«Piantala.» fa Sirius, «Ora vado e li ammazzo.»
«No.» lo blocca Remus, freddo, «Rosier è mio
James dice qualcosa come “yargh!” mentre le sopracciglia di Sirius salgono e spariscono dietro il ciuffo ribelle. Peter si porta una mano alle labbra. Frank e Alice hanno spalancato la bocca nella medesima espressione, mentre Mary sembra intrigata e Lily in qualche modo dispiaciuta.
«Vi prego, lasciatemi Mulciber!» supplica infatti con sentimento, come se le stesse facendo un torto.
«Certamente,» concorda Remus, in tono di chi parla d'affari, «Potremmo bloccarli nei sotterranei. Però allora potremmo trovarci anche Avery.»
«Li prendo entrambi.» propone lei, portando una mano alla bacchetta, «Il primo che mi si para davanti lo squarto.»
«Prongs. Padfoot.» chiama Peter con voce sottile sottile. Gli sguardi di tutto stanno andando dall'uno all'altra, sconvolti.
«Lo so.» dice il Black grave. «L'abbiamo influenzata e ora è peggio di noi.»
Giunge un altro verso non intellegibile da James.
«Lo è sempre stata.» lo corregge tristemente Alice.
«Che ne hai fatto del nostro Remus, Prefetto perfetto? Chi sei tu in realtà? Hai bevuto firewhisky?» indaga Frank, divenuto ilare.
«Mi sono rotto.» sbuffa lui.
«Mi sentirei in colpa se foste espulsi al settimo anno usando i miei brutti incontri come pretesto.» puntualizza Mary, inquieta dietro alla solita aria svagata.
«Devi ancora darmi i particolari.» l'ammonisce intanto Sirius.
«Sì, perché altrimenti non può lanciarsi nella rissa anche lui.» ironizza Alice, «Lily, tu smetti di odiare così violentemente la gente.»
«Non è che io la odi tutta, la gente. E quella non è gente.» ribatte lei.
«Remus.» tuona Mary, facendoli sobbalzare. «Te lo sto chiedendo io: lascia perdere.»
Finalmente James si riprende dai troppi shock: «Questo non è chiedere, questo è ordinare.»
«Fa lo stesso.»
Remus sbuffa di nuovo e chiude bruscamente il libro.
«Se non cominciano loro, lascio perdere, va bene?» domanda con insolenza. Il suo sguardo ricorda Sirius nei momenti alla Black e li lascia di nuovo a bocca aperta.
«Credo.» mormora Mary.
«Ma che avete tutti?» commenta esasperato Peter.
Remus si alza, dando una spolverata alla divisa.
«Dove vai?» chiese ancora l'amico, allarmato.
«Ovunque tranne qui. Mi sono rotto di studiare.» risponde sbuffando.
E detto questo si allontana a passi larghi, rischiando di urtare anche un paio di studenti che andavano verso il lago.
«Ma che diavolo...» borbotta Sirius.
«Ragazzi, quello non sta bene.» nota Alice, preoccupata.
«Dovreste andare da lui.» suggerisce Frank.
«Al contrario, lo innervosirebbero di più. Ci vado io.» si propone Mary. Tutti ridono.
«Sì, tu sei esattamente il tipo di persona che non innervosisce chi è già teso.» la prende in giro Lily, «Specie la gente come me e Remus.»
«Senza offesa, carissima, ma è meglio se ci va Lily.» ridacchia Sirius, a cui comunque non sta molto bene che proprio Mary lo vada a consolare.
«Noooo!» protesta James, afferrando la fidanzata per i fianchi e tirandola a sé, «Non passiamo mai tempo assieme!»
Diversi sguardi di pietà rispondono alla sua affermazione, uno parte da Lily stessa.
«Okay, in realtà sì, molto. Però non all'aria aperta! E poi quando Moony è davvero sul punto di scattare anche per scemenze ce lo dice sempre! Si vede che se non ci ha detto nulla sta ancora bene ed è solo un momento!» dichiara convinto.
«Questo è vero.» annuisce Peter.
«D'accordo, come vi pare.» taglia corto Alice, «Ma se lo espellono sul serio poi non venite a piangere da noi.»
«Non espellerebbero mai Moony.» afferma Sirius con sicurezza.
«Remmy-Rem ha tirato fuori la bacchetta e si stavano per lanciare maledizioni, ieri.» annuncia Mary, senza guardare nessuno. La sua voce è sempre cantilenante, per nulla preoccupata, però i suoi occhi sono fissi verso il basso.
«Vado da lui.» dice Frank. Anche gli altri si alzano: hanno appena cambiato idea.

Remus inciampa in una radice all'ingresso.
Solo che solitamente non ci sono radici all'ingresso.
Sente risatine, e alza lentamente la testa. Le cravatte verde e argento parlano da sole.
Trattiene gli insulti tra i denti e sente il cuore battere furioso in petto. È come se loro fossero diventati la sua luna e il lupo rispondesse di conseguenza.
Si tira in ginocchio e afferra la bacchetta tra le pieghe del mantello. I ragazzini lo guardano atterriti e non fanno neanche il gesto di difendersi.
Sono solo pedine mosse dai più grandi, di sicuro. Così si ferma e si limita a fissarli minacciosamente.
«Via o vi affatturo.» ringhia. I tre mocciosi fuggono sul serio.
«Moony!» strilla James, arrivando da lui dopo aver fatto i gradini a tre a tre. «Che ci fai per terra?»
«Che è successo? Chi devo picchiare?»
Questo ovviamente è Sirius.
«Stai bene?»
E questa Lily.
«Sono inciampato.» dice con tono innaturalmente grave.
James lo guarda aggrottando la fronte, poi scoppia a ridergli in faccia.
«Grande Moony.» si complimenta, porgendogli una mano. Remus si alza da solo, infastidito.
«Remmy-Rem, hai bisogno di distrarti! Andiamo a Hogsmeade domani!» propone Mary, afferrandolo per un braccio con un sorriso esagerato.
«N-»
«Potremmo pomiciare alla Stamberga!» cinguetta, e ora il suo sorriso è alla Sirius-tormenta-ragazza a caso.
Remus arrossisce, scuotendo la testa.
«Sei una cattiva persona.» commenta, un po' più leggero.
Sirius ride sguaiato, e gli appoggia una mano sulla spalla con più forza del necessario. Chiaro avvertimento. Mary non può saperlo, ma solo a trovarli così vicini si irrigidisce.
«Ci potremmo andare tutti insieme, magari.» prova il licantropo azzardando un'occhiata a Sirius, «Come gruppo. Ci siamo sempre andati a... mazzi.» Se dicesse coppie Alice lo massacrerebbe, dato che spesso ci è andata sola con Frank.
«Sì sì sì!» approva Mary, e la presa di Sirius si allenta. «Chiamiamo anche Xeno Lovegood, quel ragazzo è sempre così serio, gli farebbe bene uscire!»
Il Black impreca qualcosa alle sue spalle, Remus sorride crudele.
«Certo.»

Col senno di poi andare a Hogsmeade con in giro gli Slytherin compresi Rosier e Mulciber e nessun professore non è stata poi quella grande idea. I Malandrini se ne rendono conto quando devono ammettere di aver perso Remus e Lily da Mielandia.
Il livello di paranoia di James è pari soltanto a quello di Peter il giorno dei G.U.F.O.
«Stanno sicuramente bene.» lo rassicura Frank. «Avranno visto qualcosa di interessante per strada e saranno passati a prenderlo, con la ressa che c'è qui dentro non mi stupisce che qualcuno abbia bisogno di aria.»
«Abbiamo perso anche Mary.» constata Alice, e nella sua voce c'è una nota di panico.
«Sono rimasti solo i purosangue.» nota Xeno, il suo sguardo serio come sempre. «Forse non è solo un caso.»
«Tanto perché sia chiaro, se sai qualcosa e non ce lo stai dicendo ti spacco la faccia.» dice Sirius, amabile.
«Ehi, calma.» lo blocca Frank.
«Non so se può essere attinente al nostro problema,» inizia Xeno sussiegoso, «Ma ho visto passare qualche secondo fa il Black degli Slytherin.»
Alice sussulta vistosamente mentre Sirius, incupito, la guarda con sospetto. James, senza smettere di guardare l'amica, dice: «Non dovrebbe avere a che vedere con la loro scomparsa, neanche se fosse una trappola.»
«Regulus si comporta sempre da perfettino, non lo sai?» fa presente Sirius con disprezzo, uscendo finalmente all'aria aperta. «Sono sicuro che non ha mai infranto una regola, si limita a odiare in modo molto educato.»
Alice è ormai cerea.
«Cosa c'è, Ali? Ci sbagliamo?» indaga James, evitando chiaramente di guardare l'amico mentre lo chiede.
«No...» mormora lei, per nulla credibile. Lancia uno sguardo penetrante a Xeno.
«Capisco, non vuoi parlarne con me presente. Vado...»
«Ai Tre Manici con me!» completa per lui una nuova voce femminile. Una ragazza molto esile, con occhi chiarissimi spalancati e capelli biondo chiaro come quelli di Xeno. «Era così noioso essere l'unica Ravenclaw del settimo in giro per il villaggio!» esclama in tono rapito, senza soffermarsi davvero su nessuno di loro.
«Astris...» geme lui, mentre la ragazza, con un'assurda andatura saltellante, li supera dicendo: «Vieni! Prima che i Clorofoldi ci notino!»
«I Clo-cosa?» squittisce Peter, atterrito, guardandosi attorno.
«È una svitata, assecondala.» spiega Xeno per nulla felice, apprestandosi a seguirla.
«Torniamo a noi, Alice.» la invita gentilmente Frank. La ragazza sembra sul punto di scoppiare in lacrime, e dato che piange con la frequenza di Sirius, è un bruttissimo segno. Lei guarda proprio quest'ultimo, desolata.
«Io credo che Regulus non si limiti a odiare educatamente.» dice piano, e Sirius la guarda perplesso. «Ha... L'ho sentito, ha detto che è uno di loro ormai.»
L'ondata di gelo che pervade le ossa del Black è totalizzante e lo immobilizza sul posto.
L'ha fatto sul serio, riesce soltanto a pensare, si è unito davvero ai Mangiamorte.
Poi c'è la mano calda di James che gli stringe discretamente un braccio. Se ne avesse bisogno non ha dubbi che l'amico lo abbraccerebbe anche lì, in mezzo alla strada. Sono ragazzi e non sono fatti per smancerie, ma quando capita qualcosa di molto grave, come qualcuno che muore, letteralmente o perché si unisce a un gruppo suicida-omicida, allora mettono da parte tutto. Specie James, il più estroverso di tutti.
Sirius è tentato ma non si muove, annuisce soltanto per fargli sentire che ha capito, e poi nota anche lo sguardo colmo di affetto di Peter, che ha messo da parte il terrore che prova per Regulus a favore della solita lealtà sincera. Frank ha messo un braccio intorno alle spalle di Alice, e lo guarda con simpatia.
«Ce la fai?» formula col labiale.
Sirius si riprende con una sferzata di orgoglio che gli piega le labbra in un sorriso freddo, «Certo. Ora dobbiamo pensare ai tre dispersi. Magari sono semplicemente qui intorno, ma la prudenza non è mai troppa, coi futuri incappucciati in giro.»
James non lo lascia ancora andare, e la sua espressione amara di addolcisce un po'. I due si scambiano uno sguardo comprensibile soltanto a loro, poi si separano, entrambi soddisfatti per i propri motivi.
«Moony sarà nervoso ma non perde mai del tutto il controllo. Mary è più... avventurosa diciamo, ma se ci sono Avery o peggio Mulciber in giro, si paralizza. Lily fa tanto il Caposcuola perfetto, ma al momento è quella che più facilmente si farebbe espellere per aver ammazzato uno degli Slytherin, grazie alle grandiose uscite di Snivellus degli ultimi mesi, un altro futuro o presente Mangiamorte di merda. È lei che dobbiamo rintracciare prima.» dispone Sirius con una discreta dose di esperienza, consapevole che la rossa sembra tanto buona e cara con chi pare a lei, mentre agli altri elargisce in dono tutta la sua ingegnosità malefica, quella che per prima cosa ha fatto cambiare opinione su di lei a James, dopo essere finito in un suo scherzo al secondo anno.
Lily perlomeno sa quando è il caso di fermarsi, se è calma almeno, ma gli Slytherin no, e peggiorandosi a vicenda potrebbero finire davvero con un cadavere per le mani.
James ha probabilmente pensato lo stesso, vista la sua faccia scura.

«Cos'hai visto di così importante da rapirci, si può sapere?» domanda Lily, stufa. Mary la sta trascinando come se fosse un sacco di patate. Il povero Remus, incapace di lasciarle sole e sul punto di soffocare tra la folla a Mielandia, le segue pazientemente.
«Questione di un minuto. E comunque io ho preso solo te, quindi tu stai venendo a tuo rischio e pericolo.» aggiunge rivolta a Remus.
«Venendo dove?» domanda lui.
«Zonko. Come sempre.»
Remus guarda Lily, che ovviamente ne evita lo sguardo.
«Caposcuola...» chiama, deliziato, «C'è qualcosa che devi dirmi riguardo a un tuo rimprovero nei confronti del qui presente ex-Prefetto riguardo il frequentare certi postacci?»
«È diverso.» balbetta lei. Mary scoppia a ridere.
«Che faccia di bronzo, non per niente è la signora Potter...»
«Faccia di bronzo? Com'è che ti contieni dall'esprimerti come un troll, tu?» la rimbecca l'amica, piccata. Mary fa spallucce e non risponde.
«Guarda un po'... Una sanguesporco e due mezzosangue a caso.» dice una voce. È quella di Mulciber, e Mary impallidisce.
«Guarda un po', due palloni gonfiati incapaci di tenere in mano la bacchetta... a caso.» replica Lily con disprezzo. Remus li fissa torvo.
«Calma, calma... Siamo a Hogsmeade, signori, un po' di contegno.» li riprende la voce affettata di Avery. «Specie tu, che non dovresti permetterti neppure di guardarci, lurida... babbana.»
«Soltanto per evitare di accecarsi con tanto schifo.» precisa Remus.
I due sembrano stupiti. Qualche passante comincia ad affrettare il passo.
«Ma cos'hai fatto, Lupin, uno scambio di personalità con quel traditore di Black?»
«Direi che di cose se ne scambiano tante, i due.» commenta Severus, che sta arrivando. Quando nota che c'è anche Lily si immobilizza, impallidendo. Lily sgrana gli occhi, atterrita all'idea di combattere letteralmente con lui.
«Buffo che certe affermazioni siano fatte da chi una ragazza non la vede mai neppure in foto. Come mai si tirano in causa sempre le solite stronzate con voi? Mancanza di originalità o coscienza sporca?» insinua Mary con malizia e con un sorrisetto che nasconde perfettamente il nervosismo.
«Evidentemente gradiscono essere l'unica coppia omosessuale in giro.» le risponde Remus, grave.
«Vorrai dire animale.» lo corregge Lily con cipiglio da professoressa.
Avery e Mulciber estraggono velocemente le bacchette. Severus, impietrito, fissa ancora la ragazza.
«Stupeficium!» grida Mulciber all'indirizzo di Remus. Gli incantesimi verbali non sono un vero problema per loro, ma pronunciare il loro nome assicura un effetto migliore.
«Protego!»
«Rictusempra!» lancia Mary ad Avery, che para e ricambia con un sussurrato: «Sectumsempra!»
È Lily a parare per lei.
Severus sobbalza, e porta la mano alla bacchetta. Uno schiantesimo colpisce il terreno a pochi centimetri da lui. Lily lo guarda con palese minaccia, sfidandolo a estrarla.
«Reducto!» sta urlando Mulciber.
Remus si inchina appena in tempo: il colpo sfonda qualcosa dietro di lui. I pochi ragazzi rimasti ad assistere fuggono via urlando. Un lampo di luce giallo colpisce Mary allo stomaco, spedendola a terra.
«Scourgify!» geme la ragazza e Avery crolla a terra schiumando dalla bocca.
«Finite Incantatem!» interviene Severus; Lily si prepara a colpirlo con un expelliarmus.
«Cru-» comincia Mulciber, con un sorriso crudele. Gli altri si bloccano esterrefatti.
«No!» lo blocca una voce maschile.
Con suo enorme sollievo Mary pensa a Sirius, e raggela alla vista del fratello minore. La sua voce è così simile da averla illusa.
«Non qui.» lo riprende Regulus, puntando la bacchetta verso Lily, che ancora sta fronteggiando Severus senza che nessuno dei due sembri avere la minima intenzione di cominciare. «Sectumsempra!», si volta poi verso la MacDonald che sta per attaccarlo, veloce come un serpente a cui è stata pestata la coda: «Expelliarmus. Sect-»
Remus lo odia, lo odia più di tutti gli altri messi insieme. Sarà l'eleganza che mantiene anche in combattimento, come se si trattasse di un duello formale, che gli ricorda tanto i modi che Sirius si sforza di cancellare. Sarà proprio Sirius, i cui lineamenti ricompaiono in parte in quel viso meno bello ma non meno carismatico, sarà pensare al dolore di un fratello maggiore, sarà semplicemente che i bei falsi atteggiamenti aristocratici di quel ragazzo arrogante e ambizioso quanto Salazar in persona urtano tutto ciò che può essere urtato in lui, ma lo odia così ferocemente e violentemente che neanche ricorda di essere un mago, quando lo fa voltare con una spinta e gli sferra un pugno in pieno viso. Sente il soddisfacente rumore delle ossa che si rompono, guarda gli occhi dell'altro spalancarsi sconvolti, lo vede cadere all'indietro con le mani premute al viso, e qualcosa dentro di lui ruggisce e festeggia.
Si sente così bene che quando si rende conto che ha più forze per via della luna piena e che il lupo che è in lui sta inesorabilmente salendo in superficie, seccandogli la gola e facendogli sentire il profondo bisogno di sbranare, smembrare, uccidere, vorrebbe soltanto morire lui stesso.
«Brutto...», trasecolato, Mulciber sposta lo sguardo dall'uno all'altro, incapace di formulare l'incantesimo.
Lily è a terra, si tiene una spalla insanguinata, ma non è meno pronta e Appella la bacchetta di Mary, per poi lanciargliela. Severus alza la propria con mano tremante, indeciso se curare Lily o attaccare Remus, poi infine sceglie la seconda opzione e ritorna fermo mentre gliela punta addosso.
«Impedimenta!»
«Stupeficium!» grida la ragazza con disperazione.
Sono tre gli schiantesimi che colpiscono Snape. Gli expelliarmus che invece tolgono di mano le bacchette agli altri due Slytherin sono seguiti da due lampi rossi che li spediscono a terra svenuti.
«Lily, stai bene? Finite incantatem.» James libera Remus, giusto in tempo perché un calcio di Regulus lo spedisca a terra. Evidentemente il temperamento sanguigno Black era soltanto sopito dietro l'abituale autocontrollo Slytherin.
«Schifoso mannaro... Tua madre sarebbe dovuta morire prima che tu nascessi.» sibila il ragazzo, prima che lui gli sia addosso, spedendogli la bacchetta sopra la testa. Un attimo dopo si stanno rotolando a terra sferrandosi calci e pugni come babbani, sotto lo sguardo incredulo degli altri.

«L'hai picchiato... tipo rissa babbana!» esclama Peter, gesticolando vivacemente, «Gli hai rotto il naso e lo zigomo! L'hai sfigurato
«Adesso non esagerare...» si lamenta Remus, sotto un lenzuolo nonostante il clima si sia fatto molto più caldo.
«L'hai preso proprio a pugni!»
«C'ero anche io, Wormtail.»
«Tu sei il mio eroe.» proclama Frank, ridendo. Sirius ha la testa tra le mani e si asciuga le lacrime furtivamente.
Ha riso così tanto da piangerne.
«Ho la nausea...» si lamenta piano il Black, infatti. Ogni brutto momento tra lui e Remus è passato, soppiantato da quanto al momento è fiero di lui.
«Eh, capita se si finisce a ridere così...» fa presente Frank, frase che costa a entrambi un'altra risata.
«La sua faccia!» cerca di dire Sirius, sul punto di cadere a terra da quanto si dimena. «Ora posso anche morire!»
«Ma dov'è Jim?»
«Al capezzale della sua fidanzata.» risponde, tornando serio, «A vedere quanto male le ha fatto quel... Black.»
«Grazie al cielo noi non ne abbiamo intorno.» commenta Remus, col viso nascosto.
«Di cosa?»
«Di Black.»
Sirius aggrotta la fronte.
«Penso fosse un complimento.» specifica Frank a voce bassa, «Per dire che tu non sei come loro. Come aveva detto Lily.»
«Ah, sì, certo! Grazie, Moony! Mio eroe!» riprende il ragazzo in falsetto.
«Non è divertente, se non avessero usato maledizioni e mi avessero potuto denunciare senza rischi per loro, adesso sarei espulso. Non vedo l'ora che sia luna piena per una volta. Almeno mi libererò di questi attacchi di nervi.»
«Di rabbia vorrai dire!» lo corregge Peter, entusiasta, «Di rabbia virile per cui prendi a calci e pugni la gente! Gli hai spaccato la testa!»
«Se non fossi un licantropo ora avrei un polso lussato.» precisa lui, lamentoso.
«Lussato mentre si infrangeva contro Regulus!» ride Frank. Sirius lancia un mezzo ululato e ricomincia a ridere con Peter.
«Ma Lily sta bene, vero?» domanda Remus, riemergendo soltanto con gli occhi.
«Ma sì, è Prongs che è melodrammatico!» risponde il Black Gryffindor con noncuranza.
«Cagnolino fedele... Fa il modesto ma è andato anche lui a coccolarla in infermeria.» lo tradisce Frank, guadagnandosi un'occhiata di biasimo.
«Non ho fatto proprio così. Prima di tutto quando divento cane sono io che prendo le coccole, anche adesso che sa che sono io, e ti assicuro che la signora Potter sa come accarezzare.» sottolinea lascivo, provocando versi di disgusto.
«Questa la devi dire a Jim.»
«Già fatto. Ho un bernoccolo nascosto da questi bellissimi capelli, ma ne è valsa la pena per vederlo viola in faccia. Comunque è meglio se me la tengo buona, così mi preparerà altri biscotti.»
«Non ci posso credere... Sei fissato!» esclama Peter, «Li voglio assaggiare anche io a questo punto!»
«Così ti stabiliresti a casa loro a fine scuola. Ma quello è il mio ruolo quindi non puoi.»
«Il terzo incomodo sbafatore di biscotti altrui sarebbe il tuo ruolo?» domanda Remus, inarcando le sopracciglia.
«Certamente! Fortunati i loro figli, che mamma brava in cucina avranno... Dipendessero da Prongs quei poveri bambini non arriverebbero a Hogwarts. Ricordate la volta in cui ha provato a cucinare la zuppa a Natale?»
«Dopo essere finito al San Mungo?» domanda retoricamente Peter, «Credo di sì, sai?»
«Era viola.» ricorda Remus atterrito, «Era viola e aveva... roba dentro.»
«Ugh, sono felice di non esserci stato.» mormora Frank, comunque affascinato dall'idea di una zuppa viola.
«E dire che in Pozioni è Moony a far pena.» rincara Sirius.
«Non faccio pena!» protesta lui, veemente, «Non prendo sempre Eccezionale, scusa tanto!»
Gli altri lo guardano, allarmati.
«Sta sragionando, pensa di non fare schifo in Pozioni.» constata il Black, guardandolo di sottecchi.
«Vaffanculo, Pads.» sbotta Remus, tale e quale a James.
«Oh, per le mutande di Merlino!», Sirius è incredulo, «Ma sei peggio così che da lupo! Sembri uno Slytherin! Contieniti!»
«L'ultimo che mi ha detto di contenermi è stato Avery
«Questa era crudeltà gratuita, Remus J. Lupin.»
«E sappiamo tutti che fine ha fatto Avery, e che fine ha fatto Mulciber...» elenca Frank sussiegoso e Remus sa già cosa sta per dire, «... e che fine ha fatto Black!»
Ricominciano tutti a ridere, e stavolta anche a Remus sfugge un sorriso esasperato.
Odiosi, sadici suoi Malandrini.






Note: sì, ognuno chiama James a modo suo, Alice “Capitano”, Frank “Jim” e Mary in mille modi diversi. Sirius lo chiama Prongs, esclusi casi speciali, così come chiama Remus “Moony” e Peter “Wormtail”.
Non so perché ma ho sempre visto Sirius come quello che più di tutti ama usare i soprannomi, forse perché io per prima li vedo come un “abbiamo nomignoli solo nostri, siamo un gruppo = famiglia” e lui ne ha bisogno, non so...
Alla fine per un istante Remus pensa a Frank come un Malandrino ma solo perché sì sa che in certe situazioni ci si sente tutti uniti, specie se si picchia uno Slytherin. E secondo me non è neanche particolarmente ooc la rissa perché senza luna piena di mezzo Remus colpisce Harry con un incantesimo, figuriamoci quando è più piccolo, meno controllato, con gli esami alle porte e il suo odio per Regulus che gli nomina la madre...
La prossima sarà molto meno Remusosa, e vabbè.
Oh, per esser chiari anche io ho sempre pensato che Remus avesse una cotta per Lily a prescindere, infatti tra le mie canzoni preferite ce n'è un'altra dei Remus Lupins “Valentine day” se non sbaglio, che parla proprio di questo e l'ho amata dal primo momento. Solo che per me Remus da bravo amico si è rifiutato di ammetterlo anche a se stesso per quanto possibile.

Emmeline era una Ravenclaw e anche alcuni altri dell'Ordine temo siano sbagliati. Me ne sono resa conto quando avevo scritto circa la settantesima e non me la sentivo di cambiare tutto, ormai. Dolohov tra l'altro credo sia più grande dei Malandrini ma l'ho messo comunque senza rendermene conto. Augustus Rookwood Jr. in teoria non esiste, è il figlio della spia al Ministero e potrebbe prendere la strada dei Mangiamorte come potrebbe non prenderla. Lo scoprirete.

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Vodia: Sinceramente non ho capito se era una critica piena di indignata rabbia o se qualcosa si è salvato XD Per i biscotti hai ragione, magari a colazione non li mangiano, ma ho sempre pensato che al tavolo ci fosse a disposizione un po' di tutto e che Sirius mangiasse qualsiasi cosa gli capitasse a tiro... I toast con burro, marmellata o miele sono certa di averli visti anche nel libro e nominati nel lexicon, il caffé lo bevono anche lì così come bevono il tè e lo stesso vale per il latte, infatti non era “caffellatte” ma caffè E latte. (http://kidslink.bo.cnr.it/aldomoro/aldomoro/alimenta/colaing.htm)
Anche se sì, come hai detto tu mangiano soprattutto cose salate e dovrò fare più attenzione perché sono sicura di aver parlato ancora di pasti. Ma non di pastA XD I biscotti di sicuro tornano ma quelli penso che li abbiano dappertutto e ne ho fatto un Sirius goloso (come un po' tutti).
E per le corna http://www.wordreference.com/iten/cornuto se leggi c'è il termine cheated upon -inteso come marito tradito- e horned che vogliono dire questo. Anche su Yahoo c'è il termine cuckold che originariamente era stato coniato proprio per indicare i mariti traditi e pare indichi esattamente l'essere “cornuti”. Su Wikipedia dice che appunto c'è un probabile riscontro con l'italianissimo cornuto oltre che un rimando agli uccelli (animali) in generale.
Però per quanto riguarda gli inglesi come popolo molto educato spero tu non intenda anche che non dovrei farli esprimere male o simili, perché i ragazzi sono ragazzi in ogni luogo e Ron stesso sta continuamente imprecando (e Harry a inizio settimo libro sbatte la testa e dimostra di saperlo fare per bene anche lui anche se la Row non li riporta). Io do per scontato che quindi anche loro si esprimessero come gli girava, anche in vista del fatto che erano i Mitici Anni Settanta, cosa che porta anche Lily a sgarrare parecchio. Poi certo, c'è chi è ben educato e resta ben educato, non ha nulla a che vedere con luogo o epoca, ma resto dell'opinione che ti posso dare ragione solo se intendi dire che non c'è una loro espressione per “cornuto”, non se si parla di insultare.
Per la cotta di Remus ho letto anche io tutte le interviste e infatti non ho detto che Remus non avesse una mezza cotta, ho detto per bocca sua che “se non fosse quello che è se ne potrebbe innamorare”, il che è un pensiero solo ed esclusivamente di Remus e in campo sentimentale alla fine non vuol dir nulla, perché si può innamorare esattamente come tutti (Tonks o per chi la vede diversamente Sirius sono un esempio), perciò in effetti lì Remus ha cominciato ad adocchiarla ma da ottimo amico qual'è, e da complessato, non oserebbe mai portare questa consapevolezza in superficie né dirlo a qualcuno, specie perchè cinque secondi dopo ha notato James e non ci vorrà molto perché capiscano che ha una mezza cotta.
E la Rowling dice: “JKR: Lupin was very fond of Lily, we'll put it like that, but I wouldn't want anyone to run around thinking that he competed with James for her. She was a popular girl, and that is relevant. But I think you've seen that already. She was a bit of a catch.”
Quindi Lily era popolare e attirava ovviamente un po' tutti i ragazzi, ma la Rowling non voleva nessuno di loro a competere con James quindi difficilmente intendeva dire che Remus andasse oltre la sincera amicizia, magari forte quanto quella che la legava agli altri o quasi ma pur sempre amicizia (la cotta iniziale sarà svanita col tempo e Remus è il tipo che nega, l'abbiamo visto nel sesto libro, tutto viò che sa dire è che è un licantropo e non può offrire nulla). Io preferisco vedere il tutto come un “mi sarei potuto innamorare di lei ma no”. Però è questione di gusti.
Sinceramente non so neanche io se Lily lì sapeva già di Remus e parlava anche di lui o se l'ha capito dopo. Mi viene spontaneo dire che Lily già lo sapeva perché Severus li teneva d'occhio e che l'espressione di Remus in quel momento gliel'abbia solo in parte confermato. Tra l'altro il momento in cui viene confermato davvero del tutto si trova in un'altra mia fanfiction chiamata “Il Giorno Peggiore”. Se vuoi dalle pure un'occhiata.
Ma non uccidermi se trovi altre cose che non tornano, fammi semplicemente sapere! E senza prendertela magari XD
Grazie per la recensione e spero di aver risposto a tutto.

_Jaya: questo capitolo perlomeno era un po' più lunghetto. E ancora Remus era nei guai, però non da solo almeno XD Per il leggere la tua storia lo farò, ma per ora mi limito ad accendere il pc, postare e starci il meno possibile almeno finché non ho dato tutti gli esami di questo mese! Amo le JamesLily!

Gaea: Sì, Lily è speciale XD Dalla Rowling è descritta un po' MarySuescamente, spero di essere riuscita a renderla anche un po' più umana con scenatacce e simili! Tra l'altro anche Ron è prefetto e non è che sia esattamente come Percy, quindi...

Foolfetta: grazie, sono felice che ti piaccia! Ho sempre paura di rendere tutte Mary Sue e tutti Gary Stu! E sì, la cotta di Remus è cominciata qui! Per Sirius la prima cosa che ho pensato è stata: “mangia come un animale, visto che la Rowling ci tiene a fare dei “sottili” paragoni tra Harry-James come leader, Ron/Sirius migliore amico e Hermione/Remus che cerca di fermarli nei guai, quindi Sirius come Ron mangerà da morire”, così gli ho fatto prima finire il cibo e poi sarà tornato di sopra a lanciare le altre cose XD

Grazie a tutti per le recensioni, se volete continuate a farmi sapere cosa va bene e cosa no!

   
 
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