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Autore: Delilah Marsowe    03/07/2010    5 recensioni
Non avevo mai pensato seriamente alla mia morte.
Quel giorno sarei potuta morire… lì fra le macerie. Sarei diventata parte di tutti quei corpi sparsi per il campo. Sarei diventata parte di quello che ne rimaneva di case, ponti, strade, monumenti…e sarebbe stato immediato e veloce.
Non sapevo come sarei morta, se di solitudine o per mezzo di qualcuno senza scrupoli, ma sapevo che quello sarebbe stato il mio destino se nessuno fosse corso in mio aiuto.
Se quel ragazzo non mi avesse salvata quel giorno, avrei fatto la fine di tutte quelle persone innocenti.
Grazie a lui, io sopravvissi…lui, il mio angelo.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Edward Cullen, Isabella Swan, Nuovo personaggio, Un po' tutti | Coppie: Bella/Edward
Note: OOC | Avvertimenti: Incompiuta | Contesto: Nessun libro/film
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Capitolo VIII.
Partenze

Erano ancora lì. Piccole ferite fresche e aperte. Mi dolevano tantissimo…pulsavano il più delle volte. Non riuscivo a capire da dove fossero comparse: era iniziato tutto da quel flashback e poi, come per magia, avevano fatto la loro comparsa, facendomi diventare non solo confusa, ma anche abbastanza terrorizzata.
Mi faceva quasi impressione toccarle; ogni volta che le sfioravo, sembrava che si ingrandissero sempre di più, ma sapevo che non era così. Probabilmente tutto ciò era dovuto al mio giustificato terrore per quelle cose, che non riuscivo a capire perché fossero spuntate.
Mi allontanai dallo specchio e mi avvicinai all’armadio.
Un altro giorno era passato, ma questa volta non sarebbe stato felice, lo sentivo.
Dopo la litigata con Edward, non ero riuscita a chiudere occhio, se si esclude il fatto che quelle piccole cose continuavano a pulsare come se richiedessero qualcosa.
Dovevo ammetterlo…avevo esagerato nel chiamarlo mostro, ma quando avevo sentito tutte quelle cattiverie, non ci avevo visto più.
Perché mi aveva detto che ero sua, anzi perché aveva continuato a sostenerlo, imperterrito? L’unica risposta, forse, era che farneticava troppo per i miei gusti…era davvero ingiusto quello che mi aveva detto.
Potevo essere stata irresponsabile perché forse avrei dovuto avvertire prima di uscire, ma quando nel giardino l’avevo visto con Tanya baciarsi così appassionatamente, avevo capito che per me non ci sarebbe stata speranza.
All’improvviso il mio cuore aveva fatto crac e non avevo avuto altra scelta che accettare l’invito di Jacob, per poter finalmente dimenticarlo o almeno distrarmi…e ci ero riuscita. Lui con la sua simpatia era riuscito a risollevarmi il morale.
Mi ero imposta di non soffrire più per Edward e invece, quando ero tornata a casa, tutti i miei propositi erano svaniti, lasciando spazio a delle parole forti che mi avevano fatto talmente male, da non aver più la forza di dimenticarlo.
Si, perché, dicendomi tutte quelle cose, aveva fatto in modo, involontariamente, che io lo detestassi e che dimenticassi tutto quello che mi ero proposta di fare.
Per un attimo avevo anche pensato che mi avesse voluto dimostrare, in un modo tutto suo e estremamente strano, il suo amore, ma poi mi ero resa conto che era letteralmente impossibile.
In quel momento, aveva voluto offendermi con tutte le sue forze e aveva voluto delle risposte implicite che io non potevo dargli.
In fondo, non avrei mai potuto dirgli “Edward sono innamorata di te” o qualcosa del genere!
Estrassi un abito vittoriano. Non era il caso di indossare uno dei nuovi abiti che Alice mi aveva comprato dato che quei puntini sarebbero stati troppo evidenti.
Un vestito verde acqua, con il colletto alto a camicia e dei bottoncini del medesimo colore del vestito.
Sorrisi. Nessuno noterà nulla, pensai soddisfatta di me.
Toc, toc…
<< Chi è? >>, chiesi.
<< Come chi è? Sono io, Alice! >>, esclamò dall’altra parte della porta.
Le aprii subito e lei in risposta mi accolse in un caloroso abbraccio, con uno sguardo addolorato negli occhi.
<< Oh, Bella! Mi dispiace tantissimo per quello che è successo! Sarai contenta di sapere che l’ho già sgridato a dovere e… >>, si fermò ammirando il mio vestito con un’aria di disapprovazione.
Lo avevo sempre detto che quella ragazza funzionava come una macchinetta.
<< Cos’è questo? Perché non indossi uno degli abiti che ti ho comprato? >>, mi chiese, staccandosi da me e scuotendo la testa, con aria di disapprovazione.
Sapevo che aveva scelto con cura ogni singolo abito che aveva pensato fosse perfetto per me, ma non potevo assolutamente indossarne uno.
<< Perché…perché mi sembrano più comodi. Insomma io non ho bisogno di quella roba, sto bene con questi >>, dissi, sorridendo incerta. Nemmeno una scimmia avrebbe creduto alla mia pessima bugia.
<< Oh, andiamo. Ti piacevano tantissimo. Su toglitelo! >>, mi disse cercando di sbottonare il colletto.
Cercai di allontanarla, fermandole le mani, ma il mio gesto servì solo a far abbassare il colletto di poco, ma bastò per farle sgranare gli occhi e mettersi una mano sulla bocca.
Sospirai. << E’ per questo che non volevo indossare gli altri abiti >>, ammisi sconfitta.
<< Chi…chi te li ha fatti? >>, mi chiese sconvolta. Quel chi mi aveva incuriosita non poco e questo era il momento giusto per sapere.
<< Nessuno. Ieri sera, dopo la litigata con Edward, mi sono addormentata, ho avuto un flashback e al mio risveglio mi sono ritrovata questi cosi, che fanno un male cane. Lo sai che pulsano? >>.
La guardai: aveva abbassato la mano, ma i suoi occhi sgranati continuavano a fissare le ferite.
La sentii mormorare qualcosa di incomprensibile, ma doveva assomigliare ad un: << Non è possibile, sono ritornati >>.
Ritornati? Voleva forse dire che io avevo già avuto cose del genere sul mio collo in passato?
La scossi. << Alice! Alice, che significa? >>, le chiesi preoccupata.
<< Niente… nulla di cui tu debba preoccuparti. Ehm…forse sarebbe meglio se tu li tenessi per molto tempo questi vestiti; non deve vederli nessuno, mi raccomando >>.
Assunse un’aria terribilmente seria, che non le avevo mai visto prima d’allora, ma avevo avuto appena il tempo di pensare questo che subito cambiò espressione e ritornò allegra come sempre.
<< Su, scendiamo! >>. E mi trascinò giù per le scale.
Trovammo tutti nel salotto di casa, ognuno intento a fare qualcosa. Emmett e Jasper erano intenti in un’accesa discussione su chi fosse più forte nel fare la lotta.
Tipico, e non potei non trattenere un sorriso.
Esme e Carlisle chiacchieravano del più e del meno, Rosalie era comodamente seduta sul divano a leggere una rivista e Edward…lui era seduto sullo sgabello del pianoforte e stava suonando una graziosa melodia, con accanto Tanya.
Ma perché mi stupivo così tanto? Era inevitabile che gli girasse sempre attorno, come un cagnolino fedele.
<< Oh, Isabella. Come sei carina questa mattina >>, le parole dolci di Esme mi fecero ritornare alla realtà, giusto in tempo per ricambiare il suo consueto abbraccio.
<< No, sbagliato mamma. Lei è sempre bella >>. Scorsi sul volto di quell’ochetta una smorfia.
Edward aveva smesso di suonare e si era voltato verso di me.
Aveva un’espressione mista tra imbarazzo, tristezza e rabbia, lo stesso della sera precedente.
Evitai il suo sguardo volontariamente, cercando di concentrarmi sul resto della famiglia.
<< Bene, ora che ci siamo tutti, ne approfitto per darvi una spiacevole notizia >>, disse Carlisle interrompendo quell’imbarazzante silenzio.
Tutti ci voltammo verso di lui, abbastanza incuriositi dalla sua espressione, che a mio parere era tutt’altro che addolorata… sembrava lo sguardo di una persona che nasconde una certa felicità.
<< Tanya da oggi in poi non ci delizierà più della sua compagnia >>.
Pensai subito di non aver sentito bene, oppure di non aver sentito tutta la frase, ma mi accorsi che era proprio così, perché notai con piacere l’espressione vittoriosa di Emmett, che non la finiva di sorridere.
<< Già…una delle mie sorelle si sposa domani e purtroppo devo partire oggi stesso, anzi tra poco >>. Le parole di Tanya bastarono per confermare la mia teoria e per alimentare il riso di Emmett, la caduta della rivista di Rosalie a causa del suo sbalordimento, espresso chiaramente in un sorriso su una bocca aperta a forma di “O”.
Jasper si spostò accanto ad Edward e sorrise beato. Alice…inutile, lei sprizzava gioia da tutti i pori.
Tra tutti solo io e Edward ci distinguevamo e per ben due motivi diversi: lui era l’unico ad essere rimasto impassibile e completamente estraneo alla cosa, anche se ero più che sicura che già lo sapesse, e io ero l’unica tra tutti che non ne poteva più di starsene ferma a cercare di non sorridere, per poter correre ed abbracciare persino Tanya per la meravigliosa notizia. Non riuscivo a credere che di essermi liberata di lei in così poco tempo.
Adoravo i matrimoni e le sorelle che si sposavano!
<< Oh, ma è una notizia così triste. Scrivici! >>, esclamò Emmett trascinandola verso la porta.
<< Non così in fretta. Devo ancora risolvere un paio di questioni >>, affermò decisa fissandomi con sguardo carico di sfida, tanto da farmi sbuffare per le noia.
<< Beh, sbrigati! Abbiamo da fare >>… come ad esempio festeggiare come pazzi per la tua improvvisa partenza.
<< Non credere di poter cantare vittoria. Lui verrà con me…si, Edward verrà con me in Alaska. L’ha deciso lui >>, mi sussurrò ad un orecchio.
Sgranai gli occhi e rivolsi uno sguardo incredulo ad Edward…aveva abbassato gli occhi e scuoteva la testa.
Cosa? Non poteva essere…perché se ne andava? No, non poteva andarsene…
<< Non ascoltarla. E’ solo una bugiarda >>, disse all’improvviso Jasper.
<< Edward partirà, è vero, ma non andrà con lei. Preferirebbe morire piuttosto che passare tutti i giorni con lei >>, concluse lanciandole uno sguardo pieno di disprezzo.
<< Ma come hai fatto a sentire?! >>. Stava ritornando ad essere isterica…in effetti, come aveva fatto a sentire ciò che mi aveva sussurrato?
<< Oh, ma non ho sentito solo io. Mi stupisco di te, Tanya. Credevo sapessi che possiamo sentire qualsiasi cosa >>, le disse sorridendole vittorioso. Mi ero persa qualcosa?
La biondina – rossiccia, in risposta, se ne andò sbattendo violentemente la porta.
<< Su ora andiamo tutti quanti in cucina. Su, su >>, disse Alice trascinandoli verso la stanza.
Cosa stava architettando quel folletto malefico? Per la serie: risolto un problema, ne appare subito un altro.
Rivolsi lo sguardo alla colonna e mi accorsi che Edward era appoggiato ad essa con le braccia incrociate e mi fissava.
<< Se volevano lasciarci soli, ci sono riusciti >>, mi disse osservandomi ancora più attentamente.
<< Già >>, dissi semplicemente.
<< Senti Edward… >>.
<< Senti Bella… >>. Lo dicemmo contemporaneamente.
<< Parla prima tu >>. Anche questo lo dicemmo insieme.
<< No, prima tu >>. Di nuovo contemporaneamente.
<< No, tu >>. Ancora insieme.
<< Piantatela e parlate! >>. L’urlo di Alice ci arrivò chiarissimo dalla cucina e io ed Edward scoppiammo a ridere. In effetti eravamo proprio ridicoli.
<< Andiamo a fare due passi >>, mi disse sorridendomi e portandomi verso il giardino. Sembrava che avesse ripreso il buon umore tutt’un tratto, come se la furia della sera precedente si fosse placata e non ricordasse cosa era successo.
Ci fermammo accanto al cespuglio di rose. Sembravano più rosse del solito, ma con mio sommo dolore le ferite al collo ricominciarono a farsi sentire…non dovevo gemere, lui se ne sarebbe accorto.
<< Prima di tutto voglio scusarmi per quello che è successo ieri. Non avevo alcun diritto di trattarti a quel modo. Puoi perdonarmi? >>. Sembrava davvero dispiaciuto.
Avevo capito che era ormai arrivato il momento delle scuse e dei chiarimenti.
<< Ecco, anche io ho esagerato lo ammetto, ma tu…devi capire che mi hai fatto davvero incavolare >>, ammisi.
<< Già e non riuscirò mai a scusarmi abbastanza per quello che ti ho fatto. Perdonami >>, disse abbassando la testa.
Non potevo vederlo così: sebbene fossi ancora un po’ infuriata con lui, il mio cuore si rifiutava categoricamente di non concedergli il mio perdono.
Così, avanzai in fretta per poterlo abbracciare. Lui rimase immobile, non si aspettava una simile reazione, ed in effetti nemmeno io.
<< Certo che ti perdono, stupido! >>. Sorrisi.
Lui ricambiò il mio abbraccio stringendomi ancora più forte a sé, e ciò non solo fece battere il mio cuore all’impazzata, ma mi provocò anche una fitta allo stomaco.
Lui sarebbe partito e non sapevo quando lo avrei rivisto.
<< Edward >>, lo chiamai.
<< Si? >>.
<< E’ vero che parti? >>, gli chiesi. Dovevo sapere se Jasper aveva detto la verità, se lo aveva detto sinceramente e non solo per tranquillizzarmi.
<< Si, ma non con Tanya…parto da solo >>, mi disse scostandosi, ma mantenendo le mani sulle mie spalle.
<< Ah. Posso chiederti perché? >>.
Sospirò. << Ecco…ci sono due motivi: il primo è che questa mia tendenza a proteggerti è diventata un’ossessione e ti sta solo danneggiando. Quindi ho deciso che è meglio che io ti lasci vivere la tua vita…parto per lasciarti un po’ di spazio, così potrai divertirti senza questo stupido che ti vuole tutta per sé >>, mi disse sorridendo amaramente.
<< No, Edward tu non devi sentirti obbligato a lasciare la tua famiglia per me…possiamo trovare un accordo. Ecco…tu non puoi impedirmi di vedere Jacob, sarebbe un’ingiustizia…è il mio migliore amico, capisci? Magari potrei avvertirti quando voglio vederlo, così saresti più sereno…non so, troviamo un compromesso. Non andartene, ti prego…non per colpa mia >>. Ero sull’orlo di piangere…lui se ne andava per me, per farmi essere più felice.
<< Bella frena, calmati. Non devi sentirti responsabile…è una mia decisione, capito? Io lo faccio per te, ma perché voglio farlo. Non mi sento assolutamente in dovere e…magari starai anche meglio senza questo mostro egoista >>, concluse regalandomi un sorriso sghembo.
<< Edward, io ti chiedo scusa per averti chiamato mostro…ma mi è scappato. Io non lo penso…l’ho detto solo perché ero arrabbiata con te e … >>. Mi fermò mettendomi un dito sulle labbra.
<< Tu non sai nemmeno quanto quella parola mi rispecchi >>, mi disse facendo ridipingere su di sé il sorriso amaro.
<< Tu non sei un mostro e non pensarlo nemmeno >>.
Sospirò. << Bella, tu ti stai aggrappando a un’immagine esterna, non sai qual è la realtà >>.
<< Che vuoi dire? Sei un omicida per caso? >>, gli chiesi con nonchalance, facendolo scoppiare a ridere.
<< Certo che ne hai di immaginazione. Comunque no, non sono un omicida >>, mi rispose ancora trattenendo a stento una risata e contagiando anche me.
<< Quanto tempo starai via? >>. Gli porsi subito questa domanda che per me valeva moltissimo, non appena riuscii a riprendere un po’ di fiato.
<< Non lo so…il tempo necessario, ma ti prometto che tu sarai la prima a vedermi quando tornerò >>.
Quelle parole non mi rassicuravano per niente…poi mi ricordai dell’altro motivo.
<< E l’altro motivo qual è? >>.
<< Ecco…ricerche. Devo fare delle ricerche >>. Ricerche? Su che cosa?
<< E non puoi dirmi su cosa, immagino >>, conclusi ormai consapevole del fatto che mi nascondeva un po’ troppe cose per i miei gusti.
<< Già…ma ti prometto che un giorno te ne parlerò >>. Mi sorrise…mi sarebbe mancato tantissimo. Non l’avrei più sentito suonare…non l’avrei più sentito ridere e parlare…non l’avrei più visto sorridere.
<< Ragazzi! >>. L’urlo di Alice ci fece sussultare. Il folletto correva verso di noi come una matta.
<< Ho avuto una splendida idea! >>, esclamò, con un sorriso a trentadue denti.
<< Oh, no…ti prego Alice no >>. Dovevo ancora capire come Edward riuscisse sempre a capire le intenzioni della sorella.
<< Oh si, invece! >>.
<< Ehm… Alice di cosa parli? >>.
<< Domani organizzerò una festa per salutare Edward…ci saranno tutti, ma proprio tutti, tutti. Oh sarà divertentissimo! >>, esclamò.
Io e Edward abbassammo lo sguardo sconfitti…sulle feste non si poteva protestare.
Eravamo uguali su questo argomento: non sopportavamo la vista di troppe persone; ero sicura che, se fosse stato per noi, una festa solo tra di noi sarebbe stata più che sufficiente.
<< Suvvia! Cosa sono quelle facce da funerale? Se ne va solo Edward, non è importante, anzi un fratello in meno sarebbe anche meglio >>.
<< Alla faccia dell’amore fraterno >>, esclamò Edward.
<< Ma io dico solo la verità! >>. Alla sua affermazione, scoppiammo a ridere.
Nonostante quel momento, però, non riuscivo a non essere triste…lui se ne sarebbe andato e per di più, il giorno successivo avrei dovuto partecipare a una delle grandiose feste che adorava tanto quel folletto. C’era cosa peggiore?






- L'angolo di Lady Delilah
Ed eccomi qui con l'ottavo capitolo della mia storia! Avete visto come sono stata abbastanza veloce stavolta ad aggiornare?
Beh, avete ragione: non potevo lasciarvi con quel capitolo così triste a causa della loro brusca discussione!
Come potrete notare sono cambiate un bel pò di cose, che analizzeremo per punti:
1. I segni dei morsi sul collo di Bella sono apparsi all'improvviso dopo quel sogno davvero molto strano, o almeno secondo Bella! In realtà, c'erano sempre stati, ma con il passare del tempo si erano affievoliti e così tutti hanno pensato che fossero spariti da soli, cosa davvero impossibile e strana dato che i morsi di un vampiro non vanno via.
2. Edward si è pentito di quello che ha fatto, ma ha deciso di partire lo stesso. Il primo motivo della sua partenza è stato spiegato, ma il secondo non posso rivelarlo nemmeno io, altrimenti che suspence ci sarebbe? xD Sa di aver fatto male a Bella con le sue parole e crede che standole lontano lei possa incominciare a vivere una vita normale!
E ora vorrei ringraziare tutte quelle che hanno commentato il capitolo precedente:
Austen95: Eccomi qui con un nuovo aggiornamento, spero di non averti delusa (; Sto aggiornando più in fretta di prima, visto? (:
VampGirl: Beh, è logico che non sia l'Edward dei libri, ma il mio è più particolare degli altri! Ha sbalzi d'umore continui e non riesce ad esprimere quello che prova, come avete potuto notare! Sono contenta che ti sia piaciuto *-*
_Elisewin_ : Devo dire che hai centrato in pieno il punto! Edward l'ha in qualche modo marchiata involontariamente come sua, ma in questo caso si sarebbe dovuta trasformare comunque in vampira, e così la mia fantasia ha partorito delle idee diverse e sicuramente interessanti che spero ti piaceranno (: Anche io adoro le storie ambientate negli anni passati, ed eccoil motivo di questa fan fitcion! Grazie mille per i complimenti *-*
Dreamerchan: Sisi, non preoccuparti (: La reazione di Bella sarà davvero originale e...anche il modo in cui lo verrà a scoprire (: Sono contentissima che ti piaccia la mia storia e spero di non deluderti con i prossimi capitolo *-*
Jazzina_94 : Ed eccola qui la mia Aleeee <3 Ma sai quante volte mi diverto e mi sento lusingata nel leggere i tuoi commenti? Beh si, so tutto quello che hai detto, ma non mi stancherò mai di sentirtelo dire, sono, con gli altri commenti, un incoraggiamento ad andare avanti con questa mia storia! Siiii, purtroppo ho questo piccolissimo difettuccio di non dare spoiler, ma mi vuoi bene per questo, no? xD E non preoccuparti, aggiornerò il più in fretta possibile e non ci sarà bisogno di arrivare fino a dove abito :P Già, la trama è contorta, ma è proprio per questo che mi hai detto mille volte che ti piace (: Anche io ti voglio bene e sono contentissima che ti piacciano le mie storie *-*
zizzicullen: Anche a me Tanya sta moolto sulla scatole e infatti l'ho fatta andare via in questo capitolo :P Bella non è nè una vampira, nè una neonata, come ho spiegato prima: Edward ha trovato un modo tutto strano per poterla mordere, senza trasformarla come lui!
eliza1755: Siii, anche io adoro Emmett, solo lui poteva sistemarla come si deve (: Beh, si alla fine ci sono moltissimi indizi, ma ho spiegato già tutto sia con i commenti alle recensioni sia negli appunti di prima! Edward prova qualcosa per Bella, ma non riesce ad esternare i propri sentimenti, e questo fa in modo che Bella continui a non capirlo! Sono contentissima che ti piaccia la mia storia *-*
KeLsey : Eccotiii (: Sisi, finalmente sono riuscita ad aggiornare, ma devo ammettere che riesco a scrivere più facilmente questa che Follia, strano...! Ad ogni modo, si, il carattere di Edward è molto difficile da inquadrare, ma presto sarà svelato tutto e anche il motivo per cui si comporta così (: Sisi, ti ho lasciato un commento nella tua storia, e sono rimasta davvero felice del fatto che hai aggiornato, io adoro Nightmare *-* Bacii!
Grazie a tutti quelli che hanno inserito la storia tra i preferiti, tra le seguite o che, semplicemente, leggono in silenzio (:
Bacii <3
   
 
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