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Autore: funkia    03/07/2010    17 recensioni
Stavo seduta sull’incavo della finestra fissando il paesaggio attorno alla casa dei nonni. Per ettari ed ettari si vedevano solo campi arsi e colline, il lago dove papà ci portava sempre quando eravamo piccoli e il ripostiglio dove il nonno teneva i suoi attrezzi Babbani. Era estate e avrei dovuto sentirmi euforica. Euforica di stare in vacanza, di non dover andare a scuola e di poter passare i pomeriggi all’ombra degli alberi a leggere un buon libro. Ma non mi sentivo affatto felice. Le voci allegre dei miei familiari provenivano dal piano di sotto e io mi sentivo sempre peggio. Avevo fatto un errore. Avevo fatto un enorme errore. E adesso non sapevo come fare a dirlo a papà
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Albus Severus Potter, Nuovo personaggio, Rose Weasley, Scorpius Malfoy
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
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Al e Scorpius erano usciti dall’Infermeria la mattina dopo

                             DON’T TELL DAD

 

                               33. Kiss the girl

 

 

Al e Scorpius erano usciti dall’Infermeria la mattina dopo. Io e Vanessa ci eravamo alzate un po’ prima per passare da loro, ma quando eravamo arrivate Madama Chips li stava già dimettendo. Non dovevano aver dormito molto, i loro occhi erano rossi e stanchi. Sperai solo che non avessero passato la notte ad insultarsi e a cercare di colpirsi l’un l’altro.

 

Ci incamminammo tutti e quattro verso la Sala Grande per fare colazione. Le persone che ci incrociavano nel corridoio, ci guardavano perplessi e bisbigliavano tra loro. Io mi sentii un po’ a disagio.

 

“Credo che stiano tutti parlando di noi.” Bisbigliai a Scorpius.

 

Lui sbuffò una risata e scosse la testa. “Sei solo paranoica.”

 

Non appena mettemmo piede in Sala Grande, quasi la metà degli studenti si voltò verso di noi e cominciò un brusio generale. Vanessa ed Al andarono a sedersi come niente fosse, ma io mi voltai verso Scorpius e alzai un sopracciglio.

 

“Solo paranoica, eh?” Feci.

 

Scorpius rimase un attimo interdetto, poi scrollò le spalle. “Chi se ne importa, neanche fosse la prima volta che parlano alle mie spalle.”

 

Io accennai un sorriso e scossi la testa. “Vuoi…?” Lanciai uno sguardo al tavolo dei Grifondoro, come per chiedergli se volesse fare colazione con noi.

 

“No, grazie.” Disse con una smorfia. “Senza offesa.” Si affrettò ad aggiungere.

 

“Ci vediamo a Storia della Magia, Malfoy.”

 

Lo lasciai in mezzo alla Sala Grande e andai a sedermi con Al, Vanessa, le gemelle e Vincent. Mangiai la mia colazione in tutta tranquillità, dopo così tanto tempo che mi sembrava quasi strano non sentire più quella sensazione di ansia perenne addosso.

 

Stavo mettendo in bocca l’ultimo boccone quando Lily arrivò di corsa e si sedette davanti a me con un sorrisino sulla faccia. La guardai perplessa guardandomi intorno e alzai un sopracciglio.

 

“Ti serve qualcosa, Lily?”

 

Lei scosse la testa. “Oh no.” Disse. “Volevo solo informarti che tutti ad Hogwarts non fanno che parlare di voi, vi chiamano la ‘coppia del secolo’. E la scazzottata di ieri ha fatto passare Malfoy per il grande eroe che per amore difende la sua fanciulla.”

 

Io e Al la guardammo entrambi shockati. “Cosa?”

 

Lily guardò Al con una faccia mortificata. “Scusami Al, lo so bene come sono andate le cose, ma ammetti che la versione che gira per Hogwarts è molto più romantica.”

 

Al si voltò a bocca aperta verso di me. Io lo fissai per un po’ poi scrollai le spalle. “Beh, non vorrai mica rifartela con me? O peggio, con Scorpius.”

 

“E con chi dovrei rifarmela?” Chiese lui scocciato.

 

Vanessa sospirò. “Perché non provi con lei?” Indicò con un cenno della testa Paula, che capeggiava un gruppo di ragazzine bisbigliando fitto.

 

Io roteai gli occhi. “Avrei dovuto immaginarlo, chi poteva mettere a giro una voce così idiota.”

 

“Scherzi?” Fece Lily. “Grazie a quell’idiota sei diventata la ragazza più popolare della scuola! Adesso decine e decine di ragazzi vorranno uscire con te.”

 

“Oh è fantastico!” Feci io fintamente entusiasta battendo le mani. Poi la guardai male. “Peccato che non mi importi niente di uscire con loro.”

 

Lily sospirò e scosse la testa. “E’ proprio vero che chi ha il pane non ha i denti.”

 

Al la guardò disgustato. “Ed io che pensavo di averti tirato su bene… quand’è che hai deciso di seguire le orme di James invece che le mie?”

 

Lily fece una smorfia. “Quando sei diventato troppo noioso. Ma non preoccuparti, da quando hai tirato quel cazzotto a Gill Ryan hai guadagnato un sacco di punti!”

 

Al fece per dire qualcosa, ma Vanessa lo baciò sulla guancia e si appoggiò alla sua spalla e Al diventò tutto rosso e si rilassò. Io sorrisi appena e mi voltai a cercare Scorpius con lo sguardo, stava ridendo insieme a Zabini e a dei suoi amici.

 

“E’ l’ora di andare a lezione.” Fece Al sbuffando.

 

Mi avviai verso l’aula di storia della magia con Al e Vanessa, non prima di aver salutato Lily. Mentre passavamo continuavo a sentire gli studenti bisbigliare sul nostro conto. Ci vollero solo cinque minuti per arrivare in classe, ma mi avevano già fatto entrare il mal di testa.

 

“Dio, ma come fanno mamma e papà a sopportare tutto questo?”

 

Al scrollò le spalle. “Solo perché non ricordi il nostro primo anno, Rosie. Non hanno fatto altro che parlare alle nostre spalle fino a che non si sono stancati.”

 

Mi sedetti al suo fianco, Vanessa dall’altra parte, e appoggiai la testa sulla mano puntellandomi col gomito. “Ho già abbastanza problemi a casa, non ho intenzione di farmi prendere dai pettegolezzi a scuola. Che dicano quello che vogliono.”

 

“Anche perché stanno dicendo la pura verità.” Disse Vanessa. “Tu esci con Malfoy.”

 

“Sì.” Dissi. “Ma loro questo non lo sanno. Pensano che sia così.”

 

Ci zittimmo quando Ruf entrò in classe. Di solito riuscivo a seguire almeno dieci minuti della sua lezione, ma questa volta resettai il cervello e mi appoggiai sul banco in stand by dall’inizio alla fine della lezione. Mi guardai un po’ intorno. Vanessa si era appisolata appoggiata contro la spalla di Al, che invece prendeva appunti seguendo qualche parola.

 

Alzai lo sguardo, Scorpius, dall’altra parte della stanza dirimpetto a me, era praticamente sdraiato sulla sua sedia con fare annoiato. Zabini catturò il mio sguardo e mi fece l’occhiolino, io sorrisi timidamente. Anche Scorpius se ne accorse e gli diede un pizzicotto sul braccio, guardandolo male. Io ridacchiai.

 

“Ehi, sta parlando di papà…” Bisbigliò Al verso di me.

 

Io mi voltai prima verso di lui, poi verso Ruf che continuava a spiegare con la sua voce cantilenante. “… ed era da tutti conosciuto come ‘il bambino sopravvissuto’. Ci sono tante cose da poter raccontare su Harry Potter che riguardano la Storia della Magia, ma purtroppo il semestre è corto… per questo il signor Potter è stato così gentile da accettare di incontrarvi con i signori Weasley.”

 

Cosa? Mi voltai allarmata verso Al. “Mamma e papà vengono qui? Ne sapevi niente?”

 

Al si sbatté una mano sulla fronte. “Ecco di che progetto parlava papà. Non ricordavo che anche l’anno scorso era venuto a parlare con gli studenti, eppure James se ne era lagnato per una settimana.”

 

Doveva pure esserci una parola fine ai miei guai, eppure pareva saltare fuori sempre qualcosa di nuovo. Ricordai tristemente che non parlavo con papà da prima di Natale. Anzi, a dire il vero era lui che non parlava con me. Mi morsi un labbro.

 

“Pertanto avremo un’ora in cui potrete fare qualsiasi domanda. Vi pregherei di pensarci su e di annotarvele in modo da non arrivare impreparati all’incontro che si terrà il mese prossimo.”

 

Evento. Il vero evento sarebbe stato veder entrare papà tranquillo in aula. Posai la testa sulla spalla di Al. “Ricordami ancora una volta perché ho iniziato a uscire con Scorpius.”

 

“Oh, io non ne ho idea, Rose.” Disse. “Me lo chiedo da mesi.”

 

 

 

**

 

 

“Sei preoccupata.”

 

Alzai lo sguardo, Scorpius era in piedi davanti a me e aspettò ancora qualche secondo prima di sedersi. Ero in Biblioteca e facevo finta di studiare quando in realtà stavo riflettendo su tutta la situazione. Non sapevo neanche che libro avessi davanti, ne avevo aperto uno a caso tanto per fare scena e non dare nell’occhio di Madama Pince.

 

Feci una smorfia. “Cosa te lo fa pensare?”

 

Lui scosse la testa. “E’ tuo padre, non potrà essere arrabbiato per sempre con te.” Feci per aprire la bocca ma mi fermò con una mano. “Sì, lo so, io sono la causa per cui tu e tuo padre non vi parlate e mi dispiace di aver agito come ho agito.”

 

Sbuffai e mi appoggiai sul banco. “Non ce l’ho con te.” Dissi sinceramente. “Ce l’ho con me stessa. Per non riuscire a vivere questa storia serenamente.”

 

Scorpius alzò un sopracciglio. “Esattamente quand’è che io e te abbiamo convissuto serenamente?”

 

“Quando non ti comportavi da idiota.” Dissi prontamente, poi ridacchiai. “Il che non succedeva praticamente mai.”

 

“Era un’offesa, Weasley?” Chiese. “Perché ti ho sentito fare di meglio.”

 

Scrollai le spalle. “Sono fuori allenamento.”

 

“Ehi!”

 

Mi voltai, richiamata da quell’esclamazione. Hugo mi salutò con una mano sorridendo il suo fantastico sorriso. L’avevo già detto che adoravo il suo sorriso? Si avvicinò al tavolo ma non si sedette.

 

“Credevo di poter trovare te, Rosie, ma addirittura la coppia del secolo insieme in Biblioteca…” rise. “Ciao Scorpius.”

 

Scorpius rimase un attimo sorpreso dal fatto che Hugo l’avesse salutato. Probabilmente era abituato ai modi poco gentili di Al e Vanessa, e di certo non si aspettava un sorriso da qualche mio parente.

 

“Ciao… ehm…” Mi guardò in cerca di aiuto.

 

“Hugo.” Suggerii.

 

“Hugo.” Echeggiò Scorpius annuendo.

 

Hugo gli sorrise di nuovo poi si voltò verso di me. “Ehi, Al mi ha detto che stai diventando una specie di paranoica schizofrenica… speravo che potessimo avere solo la zia Muriel come pazza di famiglia, ma se sei proprio decisa a seguire le sue orme…”

 

Io sospirai e scossi la testa. “Al esagera come al solito. E non ho nessuna voglia di diventare come zia Muriel.” Dissi. “Ruf ci ha detto che a fine mese verranno mamma e papà a tenere una lezione.”

 

“Oh.” Fece Hugo annuendo. “Capisco.”

 

“Mamma e papà hanno mandato qualche lettera?” Chiesi.

 

Hugo si grattò la nuca facendo una piccola smorfia. “Beh, a dire il vero qualcuna sì. Ma sono tutte da parte di mamma. Credo che lei e zio Harry stiano cercando di far ragionare papà. Mentre zia Ginny lo sta strigliando ben bene.”

 

Scorpius ci guardò un po’ confuso. “Credevo che Ginny Weasley fosse più piccola di tuo padre.”

 

Io e Hugo ci guardammo e scoppiammo a ridere. “Infatti.”

 

Hugo scrollò le spalle. “Scusate il disturbo, adesso vado. Lily ed io andiamo ad Hogsmeade, vi serve qualcosa?”

 

Lo fissai confusa. “Ma oggi non è giorno di gita.”

 

Hugo ridacchiò. “Sì, lo so.” Salutò con la mano. “Ciao, ciao.”

 

Io e Scorpius rimanemmo in silenzio guardandolo andar via fino a che Scorpius non scoppiò a ridere e scosse la testa tra sé. “Mi piace tuo fratello!”

 

Io sorrisi e pensai a Vanessa che diceva esattamente la solita cosa. “Sì lo so, mio fratello piace a tutti.”

 

Corrucciò la fronte ma continuò a sorridere. “E’… strano. E’ strano che mi saluti così.”

 

Io alzai un sopracciglio. “Dicendo ‘ciao Scorpius’? Io lo trovo perfettamente normale.”

 

Lui mi guardò male. “Lo sai cosa intendo.”

 

Annuii e scrollai le spalle. “Sì lo so, ma Hugo non è come mio padre. O come Al. Hugo non giudica mai nessuno e cerca di andare d’accordo con tutti. Per questo tutti lo adorano.”

 

Scorpius fece mezzo sorriso e alzò un sopracciglio. “Non finite mai di stupirmi, voi Weasley.”

 

Io alzai un sopracciglio cercando di trattenere un sorriso. “E’ proprio questo che ti attira di noi, non resisti al fascino del mistero.”

 

“E’ vero, lo ammetto.” Fece lui portandosi indietro. “Dopo tanti anni non sono ancora riuscito a capirti. Ma sono sicuro che neanche il migliore tra i legilmens riuscirebbe ad entrare nella tua mente e risolvere i dubbi dei tuoi meandri celebrali.”

 

“Oh wow, Scorpius, questo sì che è parlare aulico.” Lo presi in giro. “E ho tutta l’intenzione di prenderla come un complimento.”

 

“Beh, non lo era.”

 

Stavo per replicare quando sentii ridacchiare un gruppetto di ragazze. Mi voltai di riflesso, ma non appena le individuai, smisero di ridere e andarono a nascondersi tra degli scaffali come se niente fosse. Io sospirai e mi voltai di nuovo verso Scorpius.

 

“Stavano ascoltando la nostra conversazione, per caso?” Chiesi cercando di rimanere calma.

 

Lui scrollò le spalle. “Non ne ho idea, ma di sicuro stavano guardando in questa direzione.”

 

Sbuffai. “Non ne posso più di tutta questa gente che bisbiglia.”

 

Scorpius soffiò una risata. “E’ la vita da gossip. Cercano solo di capire se quello che hanno saputo è la verità. Prima o poi si stancheranno.”

 

“Come lo sai?”

 

“Non è la prima volta che sto al centro di un gossip.” Disse. “Sono Scorpius Malfoy.”

 

“Come ti pare.” Feci io scocciata. “Adesso però me ne vado, vado in Sala Comune. Ci vediamo più tardi a cena?”

 

Scorpius alzò un sopracciglio facendo un sorrisino. “E’ un invito?”

 

Io roteai gli occhi. “A più tardi.”

 

 

 

**

 

 

“Qualcuno mi aiuti, non ce la faccio più!”

 

Arrivai all’ora di cena stremata. Non dallo studio, ma dalle mandrie di ragazzine che continuavano a seguirmi ovunque sperando che incappassi in Scorpius così da poter origliare le nostre conversazioni. Mi lasciai andare sulla panca accanto ad Al, che alzò un sopracciglio.

 

“Che ti è successo? Sembra che tu abbia fatto a cazzotti con la piovra gigante!”

 

“Ne sarei uscita meno illesa.” Feci sbuffando. “Ecco cosa succede.”

 

Indicai con la testa sulla mia sinistra. Delle ragazzine stavano ancora guardando me e bisbigliando tra loro, passando lo sguardo da me a Scorpius, che sedeva dall’altra parte della stanza.

 

“Prima o poi la smetteranno.” Fece Al scrollando le spalle.

 

“Io voglio che la smettano adesso! Non sono riuscita a studiare in tutto il giorno! Sono indietrissimo per gli esami e non voglio neanche immaginare cosa succederà quando mia madre vedrà i miei risultati e non ci saranno tutte E.”

 

“Non ti pare di farla un po’ tragica?” Chiese Al facendo una smorfia.

 

Io scossi la testa, lui davvero non si rendeva conto di quello che stavo passando. “Guarda qua.” Dissi. Mi alzai dal mio posto e le ragazzine trattennero il fiato per qualche secondo prima di ricominciare a bisbigliare. Cominciai a camminare per la Sala Grande, dirigendomi dall’altra parte della stanza.  Gli urletti eccitati delle ragazzine arrivarono fino alle mie orecchie.

 

Mi fermai prima di arrivare al tavolo dei Serpeverde, dove le ragazzine pensavano che fossi diretta, e mi sedetti invece accanto a Vincent e Gaby al tavolo dei Corvonero.

 

“Ehi Gaby.” Feci sorridendo. “Come va?”

 

Gaby fece un bel sorriso. “Ciao Rose. Come mai da queste parti?”

 

Io alzai lo sguardo su Al, che mi fissava allibito, e alzai le sopracciglia in modo eloquente. “Stavo solo dimostrando ad Al una teoria molto interessante.”

 

Gaby fece un sorrisino. “Le ragazzine ancora no te danno pace, mh?” sospirò. “Scusa se io e Sol no siamo state molto di compagnia ultimamente, ma ovunque ci sei tu, c’è un branco de ragazzine che ti segue.”

 

“Sì lo so, Gaby, e spero che tutto questo finisca presto.”

 

Scambiai altre due chiacchiere prima di tornare a sedermi accanto ad Al alla tavola dei Grifondoro.

 

“Che ti avevo detto?”

 

Al mi fissò allibita. “Voi donne sapete essere davvero degli esseri malefici.” Disse. “Fanno così sempre?”

 

“Da stamattina… più o meno.” Dissi lanciando loro un’occhiata. Le ragazzine si voltarono facendo finta di niente. “Non riesco più a togliermele di torno.”

 

Al corrucciò la fronte guardando altrove. “Io… Rose, credo che… credo che Zabini stia cercando di dirti qualcosa.”

 

Mi voltai perplessa. Zabini stava nel mezzo della Sala Grande, tra il tavolo dei Corvonero e quello dei Tassorosso, e si sbracciava per richiamare la mia attenzione. Io arrossii e mi voltai verso Al che lo fissava come se fosse scemo.

 

“Cosa credi che voglia?”

 

“Non ne ho idea, Rose.” Disse Al scrollando le spalle. “Io non capisco i Serpeverde.”

 

Sospirai una volta ancora e mi alzai dal mio posto. camminai fino a Zabini con un sopracciglio inarcato, lui continuava a sorridere come se fossimo all’aperto in riva al lago a prendere il sole in una bella giornata di giugno.

 

“Che succede?” Chiesi abbassando la voce.

 

Zabini scrollò le spalle. “Scusami Rose, io sono solo un diversivo.”

 

“Eh?”

 

Feci appena in tempo a realizzare cosa stava succedendo e a voltarmi, che Scorpius prese il mio viso tra le mani e mi baciò nel mezzo della Sala Grande. Le mie palpebre si chiusero, di riflesso, e inspirai profondamente il suo sapore. Sperai almeno che Zabini si fosse tolto dai piedi.

 

Quando finalmente ci staccammo, tutta la Sala Grande aveva gli occhi su di noi. Scorpius salì in piedi sul tavolo dei Corvonero, io lo fissai shockata.

 

“Io e Rose Weasley usciamo insieme!” Urlò perché tutti potessero sentirlo.

 

Tutti in Sala Grande trattennero il fiato qualche secondo, poi cominciarono a bisbigliare ancora più fitto di prima. Scorpius scese dal tavolo e mi sorrise.

 

“Domani mattina avranno smesso di parlarne, vedrai.”

 

Io lo fissai tra l’ammirato e l’allibito. “Come lo sai?”

 

“Sono Scorpius Malfoy.” Disse come aveva fatto in biblioteca. Mi fece l’occhiolino e mi diede un rapido bacio prima di incamminarsi verso Zabini che aspettava a qualche passo da noi. “Cerca di non svenire per l’emozione, Weasley.” Disse ridendo.

 

Io scossi la testa in un sorriso e con aria sognate tornai a sedermi accanto ad Al, mentre tutti continuavano a bisbigliare e a ridacchiare al mio passaggio. Mi lasciai andare con un tonfo sordo. Al mi diede un scossone.

 

“Rosie!” Fece quasi schifato. “E smettila di grondare di miele per quell’idiota. Mi fai venire da vomitare!”

 

Io sorrisi tra me. “Non ti sei mai guardato allo specchio dopo che Vanessa ti dà un bacio, non è vero?”

 

Al arrossì a dismisura e bofonchiò. “Chiudi il becco.”

 

 

**

 

 

Welcome back my friends!

Oggi sono un po’ più riposata perché ringraziando il cielo non ci hanno fatto lavorare stamattina… che bello!! Anche perché ultimamente sto diventando talmente pigra e non sto scrivendo per niente… lo so mi ci vuole una tirata di orecchie…

Ormai però ragazzi, ve lo devo dire, siamo arrivati a fine… i capitoli sono pochi anche se non so ancora quanti ce ne saranno ancora.

 

Zabini continua a farvi sognare XD non pensavo che il fatto che si chiamasse Dylan vi destabilizzasse così tanto, io l’ho fatto dire a Rose solo perché per tutta la storia lei l’aveva conosciuto solo come Zabini… ma l’importante è che sia piaciuto XD

 

Poi avrei una sorpresa per voi… ma vi lascio ancora un po’ sulle spine XD

 

Grazie a tutti voi!

Giuly B (puntualissima, brava nons! XD), Raim, mrs snape (ahah, non preoccuparti, non me l’ero presa), Leuconoee, ElseW, BigIlly (beh, meglio Dylan che Albus non credi?), Edvige86, _Jaya (Penso di averti risposto nei righi precedenti), Nabiki93, ThePirateSDaughter, zia_addy (la cosa più triste è che so perfettamente come si usa muy e come si usa mucho… e ancora non mi spiego come mi sia venuto in mente di scrivere mucho male…sono entrata in una depressione profonda), Lyla91, mimmyna, Eles Weasley, hele (grazie per averlo notato XD sei stata l’unica), lary095, elettra 1991, Sif (a chi lo dici, il tempo non è mai troppo), Hiromi91 (ahah, diciamo che è il caldo dai… sì, si sono rimessi insieme), Solly (grazie mille per i complimenti!), Kayak chan, StarlessNight (no, non me la prendo affatto… sono punti di vista, può darsi anche che sia così, lungi dall’essere la scrittrice perfetta ^^)

 

Vi adoro sempre di più <3

Zia funkia

   
 
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