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Autore: Power    05/07/2010    3 recensioni
Payson è una ragazza di 16 anni il cui mondo è già stato scosso nelle fondamenta con qualcosa di irreale. Ma lei è forte, cade e impara a rialzarsi, ancora più forte. Ma se dopo uno stupido desiderio quelle fondamenta che avevano tenuto duro una volta crollassero in un mondo di cui lei era solo una lettrice appassionata, ma che ora ne diventerà parte e protagonista? Il suo destino e quello di altre ragazze si mescolerà, fino a quando dovranno decidere che fare del loro futuro... Amore o Dovere??? Incuriositi??? |POV --> Payson, Lara, Leah, Renesmee, Demetri, Molly... e poi si vedrà...|
Genere: Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Quileute, Sorpresa, Volturi
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun libro/film
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2-Occhi rosso sangue Ecco qui il nuovo capitolo... Spero vi piaccia...

Vi avverto che la storia che ho in mente è abbastanza contorta, ve ne renderete conto già dal prossimo capitolo...
Non ho buttato giù una trama vera e propria, non mi piace seguire gli schemi, sia nella vita sia nelle fic... ho qualcosa in mente, ma un giorno potrei svegliarmi e modificarlo...
il che rende la storia ancora più folle e strana...

Spero che questo capitolo vi piaccia... mi raccomando recensite, è davvero importante sapere se vi piace... e naturalmente se avete dei consigli sono ben accetti!!

Buona Lettura!!! =)


OCCHI ROSSO SANGUE

5 giorni più tardi...

-dici che le piacerà???- chiede mia madre, sulla soglia dello sgabuzzino ritrasformato per l'occasione in una camera.
-beh se non le piace potrà sempre restare li in orfanotrofio...- borbotto io.
-Payson quella ragazza ha perso i genitori quando era piccola... avere una casa per lei è una cosa nuova...-
-Mamma io non ho nulla contro di lei... è solo che visto che non c'è più papà, gradirei che le decisioni le prendessimo insieme, non solo tu... comunque sia, dovresti togliere quei pupazzetti di Hello Kitty. Non è una bambina, ha 15 anni...- dico io. Afferro lo zaino e le stampo un bacio sulla guancia.
-hey, dove stai andando?- chiede mia madre.
-vado a farmi un giro alla spiaggia. Qui si muore di caldo...tranquilla che sarò di ritorno in tempo per dare il benvenuto alla nuova arrivata...-. Sorrido.
-Certo che tu è da un anno a questa parte che passi molte giornate li alla spiaggia, anche in pieno inverno... Non è che centra qualche bel ragazzo??- mi chiede lei, con il tono di chi la sa lunga.
-Mamma!!!!- dico io, in tono scherzosamente sconvolto. Poi con il dito indice faccio il segno dell'aureola sopra la testa. Poi scendo le scale di corsa e salgo in macchina.

La strada più veloce per arrivare a La Push è quella che passa per i boschi. L'altra attraversa invece la città, è più corta in chilometri, ma i semafori fanno perdere un bel pò di tempo.
Accendo la radio a tutto volume, in modo da evitare di sentire tutti quei rumori di sottofondo che con la mia trasformazione si erano creati. Era leggermente stressante, anche se ormai potevo dire di averci fatto l'abitutidine.
Mi ero abituata alla mia coda.
Mi ero abituata a stare lontana dall'acqua in presenza della gente.
Mi ero abituata a condividere la mia condizione solo con me stessa, sfogandomi a casa da sola davanti allo specchio.
I primi tempi piangevo anche, e già dalla prima lacrima la metamorfosi senza pietà si manifestava. Ero un mostro.
Uno di quegli esseri che si vedono nei film che fanno naufragare i marinai annegandoli senza pietà.
Non mi sentivo affatto la sirenetta Ariel...ma più come Scilla e Cariddi...
I primi due mesi erano stati agonianti, una vera e propria tortura per la mia anima.
Ma come ogni disgrazia che accade, ci si rialza, forse più forti, forse più decisi, o forse semplicemente rassegnati. I miei poteri, una volta accettata la trasformazione non si fecero attendere. Riesco a modellare i liquidi, ad aumentarne e a diminuirne la massa, a farli evaporare o congelare. E una volta sono riuscita a causare un acquazzone solo perchè ero infuriata con mia madre.
Spengo lo sterio, la musica buona alla radio è solo un antico ricordo.
Adesso, ad un anno di distanza, l'unica vera sfortuna di tutta questa storia è la luna piena. Ogni volta che la vedo, anche solo la luce o il riflesso, dò di matto. Divento incontrollabile, quasi fossi ubriaca fradicia. Sono completamente immersa nei miei pensieri quando sento un rantolo provenire dal bosco. Un rantolo e dei gemiti di dolore. Sento anche degli strani rumori, ma non capisco cosa siano, sembrano dei sospiri come quando si beve con la cannuccia e poi si riprende fiato.
Poi li vedo.
Sono chinati a terra.
Sono due figure,una pare enorme, l'altra leggermente più minuta. Entrambe con vesti nere, al limitare della foresta.
Presa da uno strano istinto accosto e scendo dalla macchina.
-Hey voi due!!-
Si voltano, probabilmente sorpresi che li avessi visti, dato che non erano esattamente alla portata della vista umana.
Il mio cuore sobbalza alla vista degli occhi del più grande.
Sono di un rosso topazio.
Tranquilla, sicuramente ha le lenti a contatto.
O forse sono io che stravedo. Molto più probabile.
Forse sono due drogati. Ancora più probabile.
Con lo stomaco contratto per l'ansia sposto lo sguardo sulla figura più piccola.
Alla sua vista il cuore non sobbalza, si ferma del tutto.
Ancora occhi topazio.
Ma la reazione che mi scatena è diversa.
Un turbine di nuove emozioni mi fa gelare il sangue che ho nelle vene.
E' una cosa che non avevo mai provato, qualcosa che non riesco a descrivere.
Indietreggio intimorita.
Le due figure si guardano, poi cominciano a camminare nella mia direzione.
Li sento sussurrare.
-Ha un buon odore-
-non è umana-
-Al Maestro interesserà sapere cos'è...-
Il più grosso esce per primo dal nero della foresta. Ora riesco a vederne i lineamenti del volto. E' pallido, molto pallido. La sua pelle non fa una grinza, sembra scolpita nel marmo. Ha capelli castani e lisci. La sua espressione è come quella di un lupo davanti alla sua preda preferita.
Il secondo sbuca dietro di lui. E' più basso, la sua figura è più snella, il volto più spigoloso e dei capelli biondi contornavano il viso candido come il cotone.
Non ho mai visto tanta bellezza in una sola persona...
Il viso del più grosso si anima di un sorrisetto inquietante, mentre il biondino mi fissa sorpreso, curioso... non saprei come altro definire quello sguardo enigmatico.
Ad un tratto però, mi viene in mente il desiderio della spiaggia.
Oh oh!
Non può essere vero... sto sognando... è solo un brutto sogno.
"si e loro sono dei bravi ragazzi che non stavano facendo del male a nessuno" dice una vocina nella mia testa. Fantastico, ora ho anche un diavoletto che mi parla sulla spalla.
Il mio sguardo si stacca dal vampiro minuto e si dirige verso ciò su cui erano chinati quando gli avevo disturbati.
Sembra una figura umana distesa, ma non ci giurerei.
-Come fai?- chiede il più grosso.
Sussulto al tono di una voce tanto cristallina quanto rabbiosa.
-A... A... fare cosa?- chiedo balbettante.
"Vampiro...vampiro...vampiro" cantilena la vocina.
-Un umano non ci avrebbe mai visti... e poi il tuo odore...- dice, lasciando la frase sospesa, ma con la mente gustando l'idea.
Il biondino non smette di fissarmi, senza battere le ciglia. Forse è solo incantato, forse non mi guarda sul serio.
-Che cosa volete da me?-
-le domande le facciamo noi-. Questa volta è l'altro a parlare.
La sua voce è come una lama affilata che mi squarcia la pelle, eppure in questo momento darei tutto per sentirla in eterno. E' acuta, cristallina. E' stupenda.
-Che cosa sei?- chiede il gigante.
"non rispondere e scappa... se riesci a buttarti dalla scogliera a dieci metri da te sei salva, in acqua sei più veloce"
"insomma vuoi smettere di parlare? " urlo tra me e me.
I miei occhi guizzano sul burrone, alla fine del bosco. Dà direttamente in acqua. Detesto ammetterlo, ma la vocina ha ragione. Se sono quello che immagino siano, non ho molta scelta. Tanto vale tentare. Alla fine anche io sono veloce. A occhio calcolo il tempo che mi ci vorrebbe. Tre secondi direi. Se fossi in acqua un secondo, ma visto che sono a terra...
Conto fino a tre...
Uno... Due... Tre!!
Con uno scatto felino mi lancio nella direzione della scogliera, ma in un secondo l'enorme sagoma mi si para davanti. Le sue mani mi stringono per le braccia. Sono fredde come il ghiaccio.
Ora ho la conferma. E' un vampiro. Ma mi rifiuto di pensare che sia colpa del mio desiderio: è troppo assurdo.
-Ti piace giocare eh?- dice lui, una nota d'ira nella voce.
-Dai lasciala stare, Felix- dice l'altro.
Felix?? Mi ricorda tanto... Volturi.
L'altro deve essere Demetri.
-Demetri- sussurro tra me e me, come se il suo nome fosse la più bella della sinfonie.
-come fai a...?- comincia, ma non riesco a sentire il resto della frase che sento un dolore lancinante al collo.
Urlo con tutta l'aria che ho nei polmoni.
Mi ha morsicata!!!
Sento il sangue uscire dalla ferita, succhiato via da quei denti perfetti.
Mi lascio andare, so già che è la fine.
Prima di svenire sento degli ululati e dei ringhi.
Sento come se la mia anima venisse strappata in due.
Poi, solo buio.






Piaciuto?? spero di si... xD
Ringrazio chi ha messo la storia nei preferiti e nelle seguite... grazie mille!!

@Saruxxa = vista, solo un giorno ti ho fatta attendere... xD cmq sono felice che la storia ti piaccia, grazie mille... Il nome dell'attrice è Ayla Kell... è una ginnasta del telefilm Make it or Break it...alla prossima!

@Buzzy95 = Grazie mille!! Tu non hai idea di che cosa ho sudato per il prologo... erano giorni che lo buttavo giù, ma veniva sempre una skifezza... xD

@Scorpiusthebest = Sono contenta ti piaccia, io adoro le sirene grazie ad H2O, senza quel telefilm non me ne sarei neanche interessata...xD... bacio

Spero di aggiornare presto... anche se qualche recensione (bella o brutta) accellererebbe... ahah... skerzo skerzo!! alla prossima... se qualcosa vi è poco chiaro chiedete pure...
Au revoir!! :-*


   
 
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