Storie originali > Generale
Segui la storia  |       
Autore: darkgirl    16/09/2005    0 recensioni
ok...una piccola stupidaggine....una storia creata da una canzone che io ho riscritto...per informazione è "Gabriel" di lamb...quindi ai suoi fan non conviene leggere...
Genere: Drammatico, Malinconico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Il giorno dopo non uscì dalla sua stanza. Poichè al suo risveglio aveva trovato la sua spada sul tavolo, passò la giornata a curarla, lucidandola e affilandola, e a fare un po' esercizio per rimettersi in forma. Al tramonto raccolse le sue cose e uscì.Trovò Evelin che lo stava aspettando.
-Ti dispiace se ti accompagno?- gli chiese la ragazza
- Per niente - disse l'uomo sorridendo.
Camminarono in silenzio. Quando arrivarono alla botola la ragazza lo abbracciò per salutarlo.
- Buona fortuna.- disse lei e si staccò dal petto dell'uomo.
- Ti auguro di trovare qualcuno adatto al tuo carattere gentile e allegro.- disse lui, poi si calò nella botola.
Raphael imboccò il cunicolo d'entrata. Però al primo incrocio trovò qualcuno che lo aspettava. L'uomo gli intimò di seguirlo e questo lo condusse fino ad una stanza ancora più grande di quella dove aveva incontrato Xian, era praticamente un salone. Centinaia e centinaia di uomini erano stivati là dentro. Si sentiva solo un costante brusio dei soldati che chiaccheravano tra loro, come se quello che sarebbe accaduto la stessa sera fosse una passeggiata. Ad un certo punto una voce interruppe questo vociare.
- Il primo gruppo si porterà con me all'interno della fortezza per aprire la strada agli altri.- annunciò Xian.
I soldati del primo gruppo si cominciarono a muovere verso un cunicolo, mentre Xian si affiancò a Raphael e lo accompagnò per l'intricato labirinto.
- Allora Grey Wind, pronto all'azione?-
- Sì-
- Bene, tu ti infiltrerai con noi nel castello poi ci divideremo.-
Si incominciò a intravedere una luce lunare alla fine del cunicolo, era l'uscita. Sbucava esattamente vicino ad una porta di servizio della fortezza, sorvegliata dai soladati infiltrati. Da lì potevano entrare senza dare nell'occhio. Xian accompagnò Raphael fino all'ingresso del castello, poi lo lasciò: - Bene, qui dobbiamo separarci. Mi hanno detto che Gabriel è in un salone al terzo piano. Entrando da qua ti basterà fare tre piani di scale e poi girare a destra. Troverai un portone nero abbastanza grande. Quella è l'entrata al salone. Comunque non preoccuparti per le guardie, saranno tutte impegnate sulle mura, non ne troverai all'interno del castello.-
- Grazie di tutto e buona fortuna.-
- Anche a te, Grey Wind- e poi si gettò verso il cortile interno.
Raphael entrò. L'ingresso del castello era illuminato solo dalla luce della luna che filtrava da una vetrata posta sopra l'entrata. L'uomo impugnò la spada e cominciò a salire per una grande scalinata. Quando aveva circa fatto un paio di piani si sentì un'esplosione. La rivolta era cominciata. Ecco finalmente il terzo piano. Girò per un corridoio illuminato anch'esso dalla luce della luna che filtrava dalle finestre ampie. Ora però oltre alla luce della luna c'era anche quella del fuoco che ardeva alto sulle mura. Finalmente arrivò davanti al portone. Lo aprì ed entrò. Un uomo stava guardando la rivolta da una finestra e non sembrava essersi accorto del suo arrivo, almeno così sembrava. Raphael si sentì pervadere da una rabbia disumana. Voleva ucciderlo, voleva farlo a pezzi. Alzò la spada e si buttò alla cieca sull'uomo girato di spalle, che estraendo velocemente la sua spada, parò il fendente di Raphael. - Buonasera vecchio amico...- disse Gabriel all'altro con un ghigno malvagio, mentre le due spade si incrociavano.
- Come osi chiamarmi amico? Tu lurido...-
- Oh su via, basta con i convenevoli. Direi che siamo arrivati alla resa dei conti e allora perchè parlare?- e lo spinse separando le loro spade.
- La pagherai per quello che mi hai fatto!!!- e si slanciò di nuovo in avanti, tirando un altro fendete, questa volta orrizontale, che l'avversario schivò facendo un passò indietro, per poi riattaccare facendone uno avanti e tagliando l'aria con un fendente obliquo. I due uomini, ora distanti, si osservavano in attesa della mossa dell'altro, mentre fuori dalla finestra si sentivano grida,esplosioni e la luce rossa delle fiamme si faceva più intensa. Questa volta fu Gabriel ad attaccare per primo, si slanciò in avanti per tagliare l'avversaio con un fendente verticale che questo parò ocsì le spade si incrociarono di nuovo, ma questa volta Raphael tirò un pugno al suo nemico che barcollò e finì sul tavolo che c'era nella stanza. Subito l'uomo gli fu sopra e tentò di farlo a fette con l'ennesimo fendente, ma Gabriel rotolò di lato e la spada del suo avversaio si conficcò nel legno del tavolo. Questo provò più volte ad estrarla,invano e il generale gli mise la spada sotto la gola, costringendolo ad indietreggiare. Gabriel abbassò di un poco la spada e Rapahael lo attaccò a mani nude, ma il suo avversario era troppo forte e lo scaraventò sul tavolo che si ribaltò e l'uomo rimase incastrato sotto il peso di esso. Provò a rialzarsi, ma il legno del tavolo era troppo pesante.
- Ahahah....ecco come è finito il nostro eroe: incastrato sotto ad un tavolo.- disse l'altro mettendo un piede trionfante sul tavolo caduto.- Ma prima di ucciderti ti canterò una dolce canzone di odio...sai l'ho scritta appositamente per te qualche tempo fa....-
- Ma cosa vuoi che mi freghi della tua canzone!-
- Oh su dai...io voglio solo addolcirti il momento del trapasso...- e cominciò a cantare:

I can die
But I want his blood
I can win even in the defeat
But I crave the strength that he has
In the hard situations
My enemy Raphael

I can kill all people
But I need the revenge
I exist without his
But I need to hate his
He is my good side since ever
My enemy Raphael
My enemy Raphael
My enemy Raphael
Abominable the day that I met you
Infernal
I can die
But I want his blood
I can win even in the defeat
But I crave the strength that he has
In the hard situations
My enemy Raphael
My enemy Raphael
My enemy Raphael

Il silenzio tornò nella sala. Gabriel fin da piccolo aveva la passione per il canto e per la scrittura di esse. Anche se era diventato un soldato, aveva mantenuto questa passione, diventando anche un bravo cantante e di solito le sue canzoni espirmevano allegria e serenità. Invece questa era carica d'odio e ogni parola o verso che lui cantava, aveva un suono straziante, quasi volesse ferire con la sua voce. Il generale si riavvicinò al tavolo e guardò l'uomo intrappolato.
- Piaciuta?- disse in tono sprezzante
- E perchè mi dovrebbe piacere? Comunque l'odio non dovresti provarlo tu ma io.Tu non sei la vittima, tu sei l'assassino.-
Gabriel mise il piede di nuovo sul tavolo, schicciando così l'uomo sotto che stava tentando di resistere - Perchè? Perchè ti lamenti sempre di quello che TU hai perso, di quello che TU hai sofferto...non pensi mai che tu mi hai tolto una delle cose più importanti della mia vita? Perchè dovrei essere solo l'assassino se sono morto prima che tu diventassi la vittima?-
- Io non ti ho tolto proprio niente. Lei non ti amava e ti ha rifiutato.-
- Ma se avessi ucciso te, allora sarebbe stato diverso, io sarei divenuto il suo compagno, non TU! - e gli rivolse uno sguardo carico di odio, poi però la sua espressione diventò triste - No...so che non l'avrebbe fatto, lei ti amava e ti avrebbe seguito anche nella morte. E pensare che la desideravo ogni notte, ogni giorno, ogni minuto, ogni secondo, e invece ad averla eri tu! Perchè sei sempre stato il più bravo tra noi due, il più generoso, il più tutto!- e la sua espressione si incupì -...ma alla fine, prima di toglierle la vita ho avuto quello che volevo...-
- Cosa non vorrai l'avrai mica....- disse Rapahael quasi incredulo
Un ghigno si formò sul volto di Gabriel - Già e dovevi sentire come strillava, chiamava il tuo nome, chiedeva aiu...- Raphael preso da una rabbia mai vista prima, si era liberato sollevando il tavolo e facendo cadere Gabriel. Estrasse la sua spada dal tavolo e si avvicinòad ampi passi a Gabriel stava tentando di scappare. Quando fu abbastanza vicino tirò un fendente a Gabriel che invanò tentò di pararlo. La lama del suo avversario non andò a contatto con la sua spada ma la schivò andando a colpire il braccio.
Uno schizzo di sangue macchiò le pareti.
Il braccio mozzato di Gabriel si controceva al suolo con ancora l'arma impugnata, mentre il suo sangue stava colando a fiotti sul pavimento, cominciando a formare una piccola pozza. Questo provò ad andarsene. Era quasi arrivato alla porta quando una figura si mise tra lui e la maniglia. Raphael lo guardava con uno sguardo sempre più furioso ed alzò la spada. L'altro indietreggiò un po' e poi cadde in ginocchio:
- Ti prego, risparmiami, ti darò ciò che vuoi! E poi non ricordi la nostra vecchia amicizia? Come puoi dimenticare tutto quello che è stato?- gli disse con aria supplichevole
- Crepa!- e colpì.
Di nuovo il sangue andò a imbrattare lui e le pareti della stanza.
La testa del suo nemico rotolò sul pavimento, metre il resto del corpo era caduto senza vita e stava sguazzando nel suo stesso sangue.
Raphael alzò la testa. Nell'angolo opposto a lui vi era un grande specchio che prima non aveva notato.
Si guardò.
La sua armatura era sporca di sangue. La sua faccia anche e negli occhi aveva ancora un bagliore della furia che aveva provato prima. Rinfoderò l'arma e mentre si puliva la faccia, gli tornarono a mente le parole di Evelin: "Quando avrai compiuto la tua vendetta, cosa farai?". E per la prima volta si rese conto di avere sprecato dieci anni della sua vita Era così preso dall'odio verso il suo nemico che si era dimenticato cosa volesse dire "vivere". Si avvicinò alla finestra. L'alba stava sorgendo e a quanto pare la ribellione stava andando a buon fine. Nel cortile del castello brulicavano soprattutto ribelli e solo pochi soldati guidati da ancor meno capitani si stavano opponendo. Raphael si girò a guardare la stanza. Si avvicinò alla testa del suo nemico, la prese, poi andò di nuovo alla finestra e la lanciò nel cortile tra i soldati che ancora resistevano e si mise ad osservare la scena. Questi, come videro che il loro capo era morto, si arresero immediatamente. Xian, che aveva intuito di chi era stata opera, si girò verso la finestra di Raphael e lo salutò con un cenno. Questo rispose e poi scomparve da essa. Trovò l'uscita secondaria del castello e imboccò il primo sentiero che trovò. Ecco cosa avrebbe fatto dopo la sua vendetta: avrebbe girovagato il mondo per conoscere molti popoli interessanti. Così cominciò il viaggio di Raphael, mentre il sole dell'alba, con i suoi raggi infuocati, lo osservava incamminarsi per quel sentiero sconosciuto.

Ok...scusate per il soprannome Grey Wind perchè ad alcuni farà sicuramente schifo...ma dovevo in qualche modo trovare un nesso tra il soprannome e gli occhi grigi. Grazie a tutti quelli che hanno avuto la pazienza di arrivare in fondo...se fate la fatica di lasciarmi un commento va ancora meglio.... ;) Cmq grazie a tutti... e spero di non aver rovinato troppo la memoria della canzone Gabriel.

  
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Generale / Vai alla pagina dell'autore: darkgirl