Ciao raga! Tornata da Londra (sapete che a Londra ho visto il cast di Eclipse?!? Io ancora fatico a crederci... ero così emozionata!!) mi sono decisa a postare il secondo e ultimo capitolo della storia di Alice. Ringrazio la mia beta AshG che con tanta pazienza mi aiuta e mi da consigli preziosi. Spero vi piaccia anche questo capitolo...

Buona Lettura!!

Pov. Alice

La mia storia,la storia della mia trasformazione è molto triste. Sapevo che Reneesme si sarebbe potuta impaurire, ma con noi ci sono i suoi genitori. E poi non avevo proprio voglia di tirarmi indietro. Volevo accontentarla.

- C’era buio,sentivo dolore e mi sentivo smarrita. Non sono le uniche sensazioni che sentivo e che ho provato durante la mia trasformazione, ma queste sono le più forti.

Quando il dolore stava per svanire,recuperai le forze e decisi di aprire gli occhi. Tutti i colori che ho visto al mio risveglio mi stordirono e cadetti con le ginocchia sul suolo bagnato. Sgranai gli occhi,ma le figure e i colori ben visibili non cambiavano. Sgranai gli occhi,ma le figure e i colori ben visibili non cambiavano.

Le immagini le vedevo perfettamente, vedevo ogni minimo movimento di ogni singolo animale e di ogni singola foglia con lo spostare del vento. Mi sembrava incredibile.

E i colori,i colori erano tutti forti e percepivo la luce molto più di prima. Mi bruciavano gli occhi e il fastidio non cessò nemmeno dopo averli strofinati

Ma in cambio tutto quello che vedevo era bellissimo.

Dei giorni precedenti non ricordo niente se non il mio nome e la mia data di nascita.

Non sapevo neppure per quale motivo mi trovassi in quel in quel bosco da sola, nè perché la gola mi bruciasse così tanto. Come se milioni di aghi la pungessero con insistenza.

Mi sentivo forte,energica e invincibile. Tanto che avrei potuto attraversare un intero continente senza stancarmi. Lo sapevo senza averlo provato, sentivo che nel mio corpo c’era qualcosa di speciale.

Provai ad alzarmi e successe tutto in un istante. Ero diventata davvero veloce. Un’esclamazione uscì dalla mia bocca e rimasi sbalordita. Quella non era la mia voce. Era così squillante, viva, dolce. Sembrava il trillo di mille campanelli. E mi piaceva

Non sapevo cos’ero diventata. Ma la nuova me, mi piacque molto- mi fermo e osservo i miei familiari uno per uno. Io, Bella e Emmett eravamo gli unici, in famiglia, ad essere felici del nostro status di vampiri. Gli altri, soprattutto Rosalie, erano restii ad accettare quello che erano. Quindi guardai proprio lei. Mi ascoltava con interesse e mi sorrise, dandomi la forza per continuare.

-Correndo, colpii per sbaglio una pietra molto grande. E invece di accasciarmi su quel manto di foglie, fu  il masso a volare e a colpire una quercia facendola cadere e frantumandosi in pezzi più piccoli.

Raggiunsi quel che rimaneva del sasso e lo polverizzai con le sole due dita della mia piccola mano bianca. Poi mi bloccai: sapevo che stavo per avere una visione. Un armadio stracolmo di vestiti bellissimi e una ragazza affascinante,bionda con occhi color miele che lo apriva– Rosalie ridacchiò divertita riconoscendosi nel mio racconto e, sorridendole, proseguo.

-Subito quest’immagine scomparveper far spazio all’immagine di un bellissimo ragazzo dalla pelle candida,i riccioli del corol del grano maturo e gli occhi rosso rubino- mi volto verso Jasper e gli sorrido mentre lui mi accarezza un braccio.

 -Poi altri quattro volti pallidi con occhi color miele, e poi tutti questi volti che si alternavano- Nessie guarda uno ad uno i presenti e io annuisco capendo che si stava chiedendo se parlavo dei vampiri a lei cari.

-Ero confusa, e il sorriso che avevo stampato in viso poco prima se n’era andato. Mi ero già innamorata del ragazzo dagli occhi rossi e qualcosa mi spingeva a cercarlo,ma la cosa più strana era che sapevo già dove dovevo andare.

La mia gola continuava a bruciare,una strana voglia di cibo mi spingeva verso la città dove sentivo odore di sangue umano. Quell’odore mi inebriava le narici facendomele quasi scoppiare.

Ma una visione mi fece capire che io non mi sarei dovuta avvicinare ad un umano per nutrirmi del suo sangue,ma dovevo farlo solo con del sangue d’animale e così ho fatto.

La mia prima caccia non fu di certo difficile ed è stato divertente.

Ma subito dopo le immagini mi ricordarono che dovevo cercare le persone delle mie visioni.

Dopo pochi giorni di corsa sfrenata, arrivai davanti a un locale poco affollato e lì ebbi un’altra immagine del mio “amato” che mi bacia la mano.

Pensai che fosse un vero gentiluomo. Entrai subito emozionata nel locale, mi sedetti al bancone e aspettai.

Ero nervosa e agitata. E se non gli fossi piaciuta? E se non avesse voluto neanche guardarmi, o se invece  mi ero sognata tutto? Ero pazza?- a questi miei interrogativi, Nessie prende a fissarmi confusa

-A interrompere i miei pensieri fu uno strano odore che non avevo mai sentito prima. Alzai la testa e lui era lì a guardarmi.

All’inizio ho pensato che non sapesse cosa fare,ma poi mi avvicinai a lui, e le immagini che avevo visto poco prima si avverano: l’affascinante,adorabile e sexy ragazzo mi baciò la mano.

“Alice”mi presentai perdendomi nel rosso dei suoi occhi.

“Jasper,piacere signorina”non me l’ ero sognato per niente!

Lui era li,davanti a me che mi fissava.

“Mi somigli molto. Insomma, la pelle,il colore degli occhi,i movimenti. Come mai?”gli chiesi una volta fuori dal locale.

Finalmente ero sicura che avrei avuto una risposta.

“Come,non lo sai? Noi siamo vampiri: fortissimi, superveloci, stupendi agli occhi umani e ci nutriamo di sangue umano”disse come se avesse dovuto spiegare una cosa elementare.

Ma non tutto quello che aveva detto era giusto.

“Ti sbagli”dissi allora.

“E su cosa?”chiese con aria superiore

“Io non ho mai assaggiato sangue umano. Fino ad ora mi sono nutrita solo di sangue di alci” dissi fiera di me, ma in realtà era tutto merito dei vampiri che avevo visto nelle visioni insieme al volto di Jasper che in quel momento aveva gli occhi fuori dalle orbite e il mento che quasi toccava per terra. Era davvero tanto buffo!

“Cosa hai da ridere?”disse.
“La tua faccia” dissi con voce sommersa dalle risate.

 “Ho fatto quella smorfia perché non è normale per un vampiro bere sangue animale, come hai fatto?”

Così gli raccontai delle mie visioni e che avevo intenzione di cercare quella famiglia,e già come feci per trovare Jasper, sapevo dove dovevo andare.

La sua espressione era molto più buffa di prima e al mio primo cenno di risata da parte mia si ricompose subito e, prendendomi per mano, mi chiese di portarlo da quel clan.

Per la prima volta da quando lo avevo incontrato i suoi occhi brillavano e lui sorrideva.

Gli strinsi la mano e lo accompagnai nella nostra corsa che, dopo un po’ di ore, ci portò a bussare alla porta di una grande casa, era stupenda.

Mi aprì una donna dal viso a cuore,con gli occhi oro e i capelli caramello. Aveva un’aria materna alla quale mi ero affezionata subito nelle mie visioni. Così l’abbracciai e lei, un po’ turbata e titubante, ricambiò.

Così entrai ed esclamai “Dov’è la mia stanza?”- Esme ridacchia a quel ricordo, mentre Edward fa una smorfia di disappunto. Ancora non me l’ha perdonata.

-La donna, il suo nome era Esme , mi guardava sempre più sbalordita.

Così ripresi la mano di Jasper e le raccontai in parte la mia storia. Se poco prima ero agitata e spaventata per la reazione di quella che sarebbe stata la mia famiglia,ora ero tranquilla e serena, e capii che era merito di Jasper e del suo potere. Durante il tragitto, infatti, mi aveva raccontato tutto quello che era la nostra specie:i poteri supplementari, la storia della nostra razza, dei Volturi,“i nostri re”,e delle altre creature leggendarie che ricordavo nella mia vecchia vita desideravo tanto incontrare e che ora questi miei desideri potevano diventare realtà.

La donna, che sarebbe diventata la mia nuova mamma, mi appoggiò il braccio sulle spalle e mi condusse in una camera.
“ questa è la tua stanza. A dire il vero sarebbe di Edward, tuo fratello, ma lo possiamo spostare in un’altra camera”

“Che dolce, sembriamo davvero madre e figlia” pensai-

A questa frase Esme  si stringe a Carlisle e mi sorride con occhi lucidi.

-Spostammo le cose di Edward in garage e io e Jasper ci sistemammo nella camera, e quando abbiamo sentito un rumore di passi che non appartenevano ad Esme scendemmo in salotto e ci siamo trovammo davanti altri quattro vampiri. Il biondo, forse il capo, si avvicino porgendoci la mano che subito guardai male. Volevo abbracciarlo!

Lo colsi di sorpresa, ma mi è venuto così spontaneo!

Poi ci presentarono altri tre vampiri. Quello che somigliava ad un orso, mi prese in braccio e mi fece fare una giravolta “benvenuta sorellina”disse,  e diede una pacca sulle spalle a Jasper.
La bionda e il mingherlino ci guardarono diffidenti, ma almeno la ragazza si sforzava di sorridere. Così per trasformare quella faccia paralizzata le dissi “Sei tu quella con l’enorme armadio con quei vestiti stupendi! Che onore conoscerti”e abbracciai anche lei.

Quello si che era un sorriso! Ma da dietro di me, il primo che avevo salutato, Carlisle, mi chiese come facevo a conoscerla. Così raccontai delle mie visioni.

Tutti eravamo più tranquilli,tranne il rossiccio che digrignando i denti salì le scale.

“COS’E’ QUESTA STORIA?”urlò ed era già davanti a me. Faceva paura. Non sapevo cosa fare, quindi gli saltai in spalla e gli schioccai un enorme bacio sulla guancia.

E intanto pensavo “Dai accoglimi come una vera sorella”

“Ok,ok. Fratelli!”disse lui sbuffando- distolgo lo sguardo da Edward che ridacchia e lo sposto su Renesmee. Ci guarda entrambi contenta.

-Era vero. Esme me lo avevo detto che leggeva nella mente. Io e Jasper avevamo conquistato tutti, avevo una famiglia, una casa e un compagno-

-E poi?- domanda la piccola che questa sera non ha proprio voglia di dormire.

-Cosa vuoi sapere?- le domandò Jasper.

-La mamma dice sempre che in questa famiglia non fate altro che sposarvi e che a lei basta una volta sola-

-Faccio finta di non aver sentito- dico arrabbiata con la mia cara sorellina che sorride imbarazzata.

-E poi una sera, davanti alla nostra famiglia, le chiesi di diventare mia moglie- continua Jasper.

-Se avessi potuto avrei pianto. Avevo veramente tutto adesso. E di quel vuoto che era stata la mia vita da umana, non mi importa niente.
Mi basta la certezza che amerò e sarò amata per l’eternità- Il mio racconto si conclude così, tra gli abbracci della mia famiglia. Nessie si è addormentata e Bella la porta nella sua cameretta. Normale routine quotidiana, proprio quello che avevo sempre desiderato.  

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Cara la piccola Nessie! Io personalmente l'adoro, è così adorabile! Allora cosa ne pensate del racconto?

Ringrazio chi mi ha aggiunta alle preferite, alle seguite e tra gli autori preferiti, chi ha recensito e chi ha solamente letto.

Vi invito a leggere le altre due mie ff e queste che ora vi indico:

http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=487321&i=1

http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=451396&i=1

http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=449041

http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=515170

Scusate se sono di poche parole ma sto letteralmemte dormendo sul computer!

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