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Autore: coccinella86    10/07/2010    1 recensioni
-E così alla fine sono riuscito a trovarla, avevo ormai perso tutte le mie speranze-si voltò sorridendo -dopo secoli di ricerche... ora che è giunto l'inizio della Fine, io l'ho trovata- e la salutò scomparendo nella nebbia.
Genere: Mistero, Sentimentale, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Una ragazza speciale

-Sei una ragazza molto speciale- è questo che mi sono sempre sentita dire nel corso degli anni; mi chiamo Helena Torres e la mia famiglia è originaria del Messico, ma all'età di sei anni ci trasferimmo a New York, dopo aver avuto un incidente di cui purtroppo non ricordavo nulla, l'unico segno evidente che mi era rimasto era il cambiamento del colore dei miei occhi, da un normalissimo nocciola a un brillante dorato.
Pensavo che non avrei mai saputo la verità su quel giorno, poichè i miei si rifiutavano di raccontarmelo, mi dissero solo che ero scivolata in una scarpata e che ero entrata in coma per tre giorni, al mio risveglio avevano notato il cambiamento. Per i medici era un fatto molto poco scentifico, l'unica soluzione su cui avevano fatto leva era quello di aver battuto violentemente la testa... che ciarlatani!
Dopo aver preso il diploma mi iscrissi all'accademia di polizia e in seguito a vari esami e prove sul campo, riuscii a diventare il capitano della zona nord della città; il mio scopo però era un altro, entrando nel corpo della polizia avrei avuto accesso agli archivi e così avrei, forse, avuto una risposta alle mie domande.
Troppo facile vero... già, infatti, neanche a due mesi dalla mia promozione mi era stato affidato un caso molto particolare, nel quale furono coinvolte più nazioni. -Sparizioni di cadaveri dopo soli tre giorni dalla loro morte, nessuna traccia evidente e nessun testimone, anche i medici di turno non notarono individui sospetti nelle vicinanze- questo decretavano tutti i rapporti, le sparizioni più frequenti erano avvenute in due aree ben delineate: l'Europa e il Messico.
Tutto questo cosa poteva riguardarmi? Dopo tutto la mia città non era stata colpita, si trattava più di faccende di famiglia, infatti era stato mio fratello maggiore Fransisco a interpellarmi, lui era il capo della polizia di Città del Messico dove era concentrato il più elevato numero di sparizioni.
-Buon giorno fratellino! Come va?- esplosi di gioia nel rivederlo dopo cinque anni -Spero bene, comunque sei sempre il solito, in eterno ritardo! Sono tre ore che ti aspetto!!-. Infatti, erano già tre ore che lo aspettavo all'aeroporto.
-Scusami sorellina ma come sai questa è una città molto affollata-
-Per questo motivo non sono mai tornata qui, a differenza di te-.
Lui mi rispose con aria sarcastica -Non mi sembra che la tua bella metropoli sia meno incasinata e poi lo sai perchè sono tornato- 
-Sì lo so, per la nonna e per Liala, di un po' a quando le nozze? I nostri genitori continuano ad assillarmi che dovrei pressarti un po'...-.
Evitando di rispondermi cambiò tono e mi chiese -Sei riuscita a scoprire qualche cosa? La nonna non vuole rispondermi e ogni volta che tocco l'argomento cambia espressione, sembra quasi impaurita e l'unica cosa che riesce a dire è...-
-Che sono una ragazza speciale... lo so non riusciremo mai a scoprire niente dalla nostra famiglia, l'unico è l'archivio, ma per adesso abbiamo ben altro a cui pensare-
-Hai perfettamente ragione! Diamoci una mossa ad arrivare!- concordò -Tra due giorni ci aspetta un volo per l'Europa, destinazione Parigi-.
Detto ciò ci incamminammo verso l'auto che ci avrebbe portato a casa della mia adorata nonnina.
Dopo circa un'ora di macchina arrivammo davanti all'abitazione della mia infanzia, dove ancora oggi vive una parte della mia famiglia. Su l'uscio, ad aspettarci a braccia aperte c'era la mia vecchia nonnina -Oh la mia bella nipotina, da quanto tempo! Sai che sei cresciuta tanto? Sei sempre più bella!-.
Alla sera, dopo la cena sfarzosa che aveva preparato lo zio Diego mi recai a prendere una boccata d'aria fresca sul porticato, ammirando lo splendido paesaggio avvertii un brivido alla schiena e vidi un'ombra spostarsi velocemente, ma quando la cercai non la vidi più "Forse è stata la mia immaginazione, sarà la stanchezza" pensai tornando in casa per riposare.
La mattina seguente io e mio fratello ci dirigemmo agli uffici dell'obitorio, dove ci aspettava il medico legale dell'ospedale per consegnarci tutti i referti inerenti alle sparizioni in Messico negli ultimi vent'anni, che avremmo dovuto consegnare al nostro arrivo a Parigi.
Il resto della giornata trascorse tranquilla, tra le compere in centro e le vecchie storie un po' sinistre dello zio, a cui era sempre piaciuto spaventarci.

Finalmente era arrivato il giorno della partenza per l'Europa, la mattina ci preparammo in fretta e furia i bagagli e ci fiondammo all'aeroporto e mentre aspettavamo il check in sentii di nuovo quella sensazione sgradevole e mi voltai, dietro di me si ergeva imponente una figura inquietante che mi sorrise.
"Dove l'ho già incontrato... mi sembra una persona di mia conoscenza... ma non ricordo..." pensai.
Nel frattempo mi accorsi che quell'uomo era sparito, mio fratello mi chiamò per avvertirmi che era il mio turno e mi affrettai a raggiungerlo.
Continuai a ripensare a lui fino al decollo, ma poi, stremata, mi addormentai.

 

 

 

 


Ringraziamenti:
__Claire__:
grazie per il tuo commento spero che continuerai a seguire la mia storia.
Grazie a tutti quelli che hanno letto e leggeranno la mia storia
Chao!!!

  
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