Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: Imagine15    17/07/2010    5 recensioni
Titolo cambiato, da "Una storia vera" a "Bed times stories" Cosa fareste se qualcuno che amate vi sorprendesse con la richiesta di una storia "vera", senza mostri e principesse? Oppure se vi chiedesse di raccontare qualcosa che solo voi potete condividere? Sareste disposti a rivangare i ricordi, anche quelli più dolorosi, del vostro passato? Qualcuno lo ha fatto. Uomini e donne coraggiosi, che non hanno avuto timore di confidarsi e di aprire il proprio cuore. E fu così che riaffiorarono segreti celati troppo a lungo...
Genere: Malinconico, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Più contesti
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

<< Mamma! Perché non mi racconti una storia diversa? Sono stufa di principesse, cavalieri e draghi, io voglio una storia vera! >>

Molly Weasley sospirò, stringendo a sé  la piccola Ginny.

I lisci capelli rosso acceso della bambina le solleticavano il mento.

Di solito, una semplice fiaba di Beda il Bardo serviva a far addormentare la figlia, ma quella sera Molly capì che una storia inventata non l’avrebbe soddisfatta. Ginny le assomigliava più di quanto pensasse: non solo per l’aspetto fisico, per il quale la bambina sembrava una sua miniatura più giovane, con i suoi occhi nocciola scuro e i fulvi capelli lunghi, ma anche per quanto riguardava il carattere. Potevano mostrare lati dolci e sensibili di sé, ma presa una decisione, difficilmente madre e figlia cambiavano idea.

<< D’accordo, tesoro mio. Sentiamo, cosa vorresti che ti raccontassi? >>

<< Una storia vera! >>

L’ordine perentorio stonava con il faccino serio, ma buffo della bimba. Molly si sdraiò sul letto, con la schiena appoggiata al muro, e circondò con le braccia la figlia, vicino a lei.

Come avrebbe potuto accontentare la bambina? Non conosceva molte storie vere degne di essere raccontate. A meno che…

<< Tesoro, posso raccontarti una sola storia veramente bella, ed è l’unica che conosco che ti possa soddisfare. Vuoi ascoltarla? >> chiese la donna.

<< Ma è una storia vera? Senza principesse e matrigne cattive? >> domandò Ginny, preoccupata.

<< Assolutamente. >>

<< Ma è successo tutto veramente? >>

<< Sì. È tutto vero, te lo giuro. >> Purtroppo, aggiunse tra sé la donna.

<< Allora la voglio sentire. Me la racconti? Per favore, per favore, per favore! >>

Quelle parole suscitarono un sorriso stanco sul volto di Molly.

<< E va bene. Mettiti comoda, perché la storia che sto per raccontarti non è né breve né semplice. La mia storia inizia in una casa d’Inghilterra, una casa speciale, nella quale abitava una famiglia nel cui sangue, sebbene non Puro come alcuni loro simili consideravano indispensabile per una vita agiata, scorreva da secoli la magia. >>

Molly eccelleva nell’arte di raccontare storie, e l’espressione attenta di Ginny lo confermava.

La donna si interruppe un attimo, ma fu incoraggiata a continuare dalla curiosità che si era dipinta sul volto della figlia.

<< I bambini si chiamavano Fabian, Gideon e… Polly. I maschi erano vivaci e sempre allegri, e coinvolgevano la sorellina nei loro scherzi e nei loro segreti. Avevano un carattere indipendente, forte, e seppero insegnare alla bambina il valore dell’amicizia, della solidarietà, del coraggio. Crebbero felici e sinceri, fino a quando scoprirono, attraverso delle lettere tanto attese, di essere stati ammessi nella scuola di magia più prestigiosa del Paese. Lì, impararono ogni sorta di incantesimo, di difesa e di attacco, di guarigione e di minaccia, diventando sempre più esperti in quest’arte.

Una volta cresciuti, i tre fratelli presero ognuno la propria strada. Fabian e Gideon decisero di diventare Auror, difensori della libertà, della pace e della giustizia, conobbero ogni segreto della magia, e seppero usarlo solo a fin di bene. La sorella, invece, trovò il vero amore nella scuola della loro adolescenza. Non si trattava di uno dei principi azzurri che tanto disprezzi, ma di un uomo spontaneo e leale, che non dovette lottare contro mostri e nemici per conquistarla, anzi, la coinvolse nel suo amore la prima volta che la osservò con quel suo sguardo timido e sincero.

Si sposarono dopo alcuni anni, e al matrimonio parteciparono tutti. Dato che il padre della sposa era mancato da parecchio tempo, la donna fu accompagnata all’altare da coloro che amava di più al mondo: i fratelli. I quali, come testimoni della sorella, si occuparono personalmente di promettere una morte particolarmente lenta e dolorosa allo sposo, qualora avesse dovuto ferire la futura moglie.

Da quel giorno, gli uomini della vita della donna divennero tre, tutti occupavano un posto rilevante nel suo cuore, e ognuno era indispensabile per il reale compimento della sua felicità. >>

<< Mamma, ma questa storia finisce così? È davvero bella… ma tu li hai conosciuti? Fabian, Gideon e la loro sorella? >> la interruppe Ginny non appena la madre fece una pausa.

<< Sì, tesoro, li ho conosciuti bene. Troppo bene. Ma ora zitta, la storia non è ancora finita. A meno che tu sia troppo stanca per ascoltarla fino in fondo, in quel caso… >> sorrise Molly.

<< No! No! >> esclamò precipitosamente la bambina. << Voglio sapere la fine, ti prego! >>

<< E va bene. Dunque, dove ero arrivata? Ah sì, il matrimonio. Passarono gli anni. Il mondo in cui vivevano i protagonisti di questa storia si oscurò. Una minaccia avanzò rapida, una minaccia dal nome impronunciabile, un pericolo che nessuno poteva contrastare e che tutti temevano. La grande minaccia, chiamata da tutti Colui-Che-Non-Deve-Essere-Nominato, si presentava sotto forma di un abilissimo mago, che amava seminare terrore e morte, ed utilizzare le sue enormi capacità nel male. Gli Auror, i maghi guerrieri che avrebbero dovuto proteggere la comunità magica, cercavano di combattere con tutte le proprie forze e risorse, ma cadevano uno dopo l’altro. Non esisteva più fede, sincerità e solidarietà. Non ci si poteva fidare del proprio vicino, amico, parente. Intere famiglie venivano uccise tutti i giorni e… >>

Qui Molly, nell’osservare l’espressione preoccupata e triste sul volto della sua bambina, decise di sorvolare sui patimenti a cui tutti venivano sottoposti, al dolore che scorreva in quei tempi.

<< La famiglia della sorella e del marito si allargò >> continuò << Ebbero tre bellissimi bambini, tre maschi, tutti svegli e speciali a modo loro. Quando la donna era nel bel mezzo della quarta gravidanza, giunse, tramite un Auror collega dei fratelli, la notizia che Fabian e Gideon erano stati sorpresi da cinque seguaci di Colui-Che-Non-Deve-Essere-Nominato. Si erano battuti con un coraggio invidiabile, ma esso non era riuscito a proteggerli. E così, coloro che avrebbero dovuto dedicare la propria vita alla salvezza di quella degli altri, caddero nel corso della loro missione.

A loro fu dedicato un monumento onorario per il valore dimostrato, che ti porterò a vedere, se ti interessa, ma nient’altro. La guerra aveva già mietuto troppo vittime per far sì che a ognuna fosse reso un giusto commiato, e la maggior parte di esse venivano dimenticate. Ma questo non accadde a Fabian e Gideon, ovviamente. Ora ti racconto.

Alcuni mesi dopo, la sorella, la quale, insieme ai fratelli, durante la guerra aveva perso due terzi del proprio cuore, diede alla luce due gemelli. La donna voleva ricordare in qualche modo i fratelli, fare in modo che continuassero a vivere nei pensieri della famiglia. Nel suo cuore, il loro posto era ormai consolidato, ma in quello degli altri tendevano ad essere dimenticati. Così, battezzò i figli gemelli con due nomi, uno che iniziava per F e l’altro per G, esattamente come Fabian e Gideon.

E così finisce la nostra storia.

La donna ebbe un altro figlio e una bambina, la guerra sembrò essere sedata dall’intervento di un piccolo mago che, da solo, riuscì a sconfiggere, anche se non per sempre, Colui-Che-Non-Deve-Essere-Nominato. >>

<< Mamma, ma i gemelli? Che fine hanno fatto? >> la interruppe Ginny, a cui in quel momento interessava solamente la sorte della famiglia protagonista della storia.

<< I gemelli crebbero felici e burloni, ignorando il grande segreto che pesava sui loro nomi. Nessuno dei bambini ne era a conoscenza, perché la madre, per proteggerli dall’immenso dolore che la accompagnava da anni, mantenne il silenzio sul suo passato.

Tuttavia, pur non avendo nessuno con cui condividere e ricordare Fabian e Gideon, essi non scomparvero dalla sua memoria. Ogni giorno, nei momenti  più impensati, rivedeva nei sorrisi dei figli i loro sorrisi, il loro sguardo nel suo, le loro parole nella sua mente. >>

Molly si interruppe, osservando la piccola distesa accanto a sé. Era tardi ormai, l’ora di andare a dormire era passata da un pezzo, ma si era fatta trascinare dal ritmo della storia, e aveva perso la cognizione del tempo.

<< La storia è veramente finita. Ora dormi, Ginny! >> esclamò allegramente, cercando di nascondere il terribile magone che le opprimeva il petto.

Molly si alzò dal lettino della figlia, sistemando in fretta le lenzuola, usandole per coprire il corpicino di Ginny.

Poi, fece per dirigersi verso la porta della camera, quando una vocina assonnata la fermò.

<< Mamma, ma la sorella ricorda ancora Fabian e Gideon, o se n’è dimenticata? >>

<< Li ricorda ancora. Ne sono certa, loro non sono mai usciti dal suo cuore e dai suoi pensieri, anche se a volte tenta di lasciarli in disparte per vivere una vita normale, sa che non potrà mai abbandonare i loro ricordi, che li rivivrà fino a quando non saranno di nuovo uniti. Ma ora dormi, Ginny, è tardissimo. Buonanotte! >>

Quando stava per spegnere la luce, un’altra domanda la obbligò a interrompersi.

<< Mamma, mi porti a vedere il monumento di Fabian e Gideon? >>

<< Va bene, piccola mia. Domani ti ci porto, ma ora… >>

<< Mamma? Posso dirti l’ultima cosa? >>

<< Sì, certo >> sospirò Molly.

<< Anche io, da grande, voglio difendere il mondo come i nostri zii! >>

E con quest’ultima affermazione, dopo che la madre, con un sorriso stanco, sussurrò la sua approvazione, la bimba cadde in un sonno profondo e liberatorio, popolato di sogni di gesta eroiche, affetti senza fine e magiche avventure.

Senza sapere che con quelle parole avrebbe segnato il suo destino, diventando una persona coraggiosa e capace di combattere per i propri ideali, come Fabian e Gideon.

Senza sapere che il lieto fine, sempre presente nelle semplici fiabe così disprezzate, giunge per tutti. Basta saper crearselo. 

 

 

 

Note dell'Autrice:

Spero che non vi siate pentiti di aver letto questa ff. L'idea è nata per caso, quando mi sono domandata se i fratelli Weasley conoscessero la storia dei Prewett, la famiglia di Molly, et voilà... Ecco nata la mia prima fan fiction.

Ginny è sempre stata una dei miei personaggi preferiti, la adoro, e finalmente ho avuto l'opportunità di condividere il mio punto di vista su di lei. Molly è sempre stata, secondo me, l'incarnazione della "mamma chioccia", che molto spesso diventa troppo assillante con i figli, ma per loro darebbe qualsiasi cosa. In questo caso, è richiesto il suo passato, i dolorosi ricordi che ha preferito non condividere, ma come dire di no alla piccola Ginny, così tenera e buffa?

Lasciatemi qualche parere!

Grazie di essere passati,

ANIMAPERSA

  
Leggi le 5 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: Imagine15