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Autore: dream_BIG    18/07/2010    4 recensioni
Quando la vita ti offre dei limoni, tiraglieli indietro e chiedi un rimborso.
Sì, se solo si potesse.
Visioni del futuro? Posso affrontarle. Migliore amica incinta? Lasciate fare a me. Circondata da completi pazzi? Va tutto bene.
Innamorarsi di James Sirius Potter?
...umh, non credo proprio.
[Tradotta da Daphne_Descends]
Genere: Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro personaggio, James Sirius Potter, Nuovo personaggio
Note: Traduzione | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
Capitoli:
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Quidditch matches, giving up and mentally unstable Quidditch Captains




«Eee, ecco James Potter con la Pluffa, sta sfrecciando super velocemente verso gli anelli, oh Zabini lo intercetta e... aspettate! James ha passato la Pluffa ad Artemis Jones, che la afferra e... SI! PUNTO PER GRIFONDORO! VAI MISSY!» urlò Fred nel microfono.

La folla esultò ed io lanciai un pugno in aria. I miei compagni di squadra gridarono e mi indicarono con entrambe le mani e io feci un piccolo inchino.
 

Vedete, è una strana tradizione della nostra squadra... ogni volta che qualcuno fa qualcosa di fantastico, urliamo trionfanti e lo indichiamo con entrambi gli indici. La folla lo adora.

Siamo malati, lo so. Ma le tradizioni sono tradizioni.
 

«E ora Malfoy è in possesso della Pluffa, la passa a James Potter, che tira... oh, amico, sembra che Davis abbia finalmente parato qualcosa, sembra che quel tipo non sia totalmente inutile» lui mostrò il dito a Dom e lei sorrise «Serpeverde è ora in possesso della Pluffa e... Sì! Bel tiro di Bolide dalla nostra sola ed unica Ella Paciock! Ma... oh, Serpeverde ancora in possesso della Pluffa, Goyle tira... SI! HUGO WEASLEY HA PARATO! VAI, HUGO!» aggiunse Dom, gridando nel microfono vicino a quello di Fred. Abbiamo due commentatori adesso, rendono tutto più interessante.

Urlammo e lo indicammo, mentre la folla iniziava ad intonare un coro rumoroso di "Weasley è il nostro re".

Apparentemente, è nato ai tempi del padre di Hugo ed è ancora immensamente popolare. Il professor Neville, una volta, lo stava canticchiando tra sé e noi lo beccammo e ora lo cantiamo tutte le volte. E' una canzone fantastica, in realtà. Chiunque l'abbia inventata è un genio assoluto.

«Grifondoro ora in possesso di palla... Malfoy tira, SI! UN ALTRO PUNTO PER GRIFONDORO! 20 a 0 per Grifondoro!» urlò Fred.

Applaudimmo tutti una volta e urlammo «COSA?!» ai Serpeverde, enfatizzando con dei gesti. Ci mostrarono il medio nello stesso momento, a cui noi rispondemmo volentieri. La folla cominciò ad impazzire.

«Ok, le squadre hanno smesso di scambiarsi gestacci, Serpeverde è di nuovo in possesso della Pluffa... Jason Black lancia un Bolide al Cacciatore... ma no, il Battitore di Serpeverde lo respinge... e... Nott tira... SI! HUGO WEASLEY CE L'HA FATTA ANCORA! LO SAPEVO CHE QUEL RAGAZZO ERA IL MIO CUGINO PREFERITO!» strillò Dom. Un gruppo di persone le urlò un indignato «EHI!» incluso Fred «Non preoccupatevi, adoro anche il resto della mia famiglia» aggiunse frettolosamente.

La squadra si unì al coro di "Weasley è il nostro re", indicando, urlando e applaudendo Hugo, che si esibì in un piccolo inchino.

«...così noi cantiam perché, perché Weasley è il nostro re!»

«Ok, Grifondoro in possesso di Pluffa... il Battitore di Serpeverde gli ha tirato un Bolide...oh, no... Sì! Jason Black lo intercetta all'ultimo minuto e lo respinge! E JAMES POTTER SEGNA! 30 a 0 per Grifondoro! E... guardate! Albus Potter sta sfrecciando verso il Boccino, Rodriguez appena dietro di lui... Sì! ALBUS POTTER HA PRESO IL BOCCINO! GRIFONDORO VINCE!» Fred e Dom urlarono insieme l'ultima parte.

Ci fiondammo tutti verso Al, che stava tenendo il Boccino in alto, urlando, e ci attaccammo a lui, strillando e abbracciandoci a mezz'aria. La squadra era solo un'enorme massa di rosso e oro. Atterrammo lentamente e la folla si catapultò verso di noi.

«Bene, Grifondoro ha vinto, così si conclude l'eccitante incontro tra i coglioni- volevo dire Serpeverde, scusi professoressa- e i GRIFONDORO! YUHUH!! VINCE GRIFONDORO, BECCATEVI QUESTO, PERDENTI SIBILANTI!» strillò Dom, ignorando la professoressa McGranitt, che le stava gridando contro.

«Oh, scusi professoressa, mi sono eccitata un po'» aggiunse per scusarsi. La professoressa McGranitt la ammonì con l'indice, ma potevo vedere un lieve sorriso sulle sue labbra.

«SQUADRA! AGLI SPOGLIATOI!» urlò James sopra i fan urlanti e dovemmo farci strada verso gli spogliatoi.
 

«Bel lavoro, tutti quanti!» James ci fece un gran sorriso «Lo sapevo che potevamo farcela. Ora, il prossimo incontro è contro i Corvonero, la squadra di Roxy, quindi allenamenti domani alle sei!» Roxy è la sorella gemella di Fred e capitano della squadra di Corvonero.

«COSA?!» esclamammo tutti.

«Andiamo ragazzi, è il mio ultimo anno. Voglio vincerli tutti! Voglio dire, abbiamo vinto questo allenandoci due volte a settimana, ma se ci alleniamo di più potremo batterli tutti! Avremo allenamenti tutte le sera, d'ora in poi. Saremo inarrestabili!» Potter sorrise in modo un po' maniacale.

«Sei pazzo!» gli urlò Ella «Abbiamo delle vite, sai?»

«Andiamo Ells. Per favore? Fallo per me, il miglior capitano che hai mai avuto!» ci sorrise raggiante, sicuro di riuscire a convincerci.

«Va bene» brontolammo. Era davvero un buon capitano. Molto comprensivo, ma leggermente maniaco per quanto riguardava il Quidditch. Se perdevamo più di un allenamento, andava totalmente fuori di testa. Ma oltre a quello, lui era la ragione dei nostri cinque anni di vittorie, quindi penso fosse il migliore. Quello prima di lui faceva schifo.

«VI AMO TUTTI QUANTI!» si lanciò su di noi e atterrammo tutti sul pavimento in un enorme mucchio di giocatori di Quidditch, ridendo e urlandogli di alzarsi.

Amo la nostra squadra. Mi mancherà disperatamente quando la scuola sarà finita.
 

Più tardi, mentre ero nella doccia, la mia vista iniziò a diventare sfocata e sapevo che stavo per vedere il futuro. Mi sedetti e lasciai che la visione mi comparisse davanti agli occhi.
 

«Ehi, Rose» Scorpius Malfoy si sedette vicino a Rose Weasley, in biblioteca. Lei sorrise e spostò le sue cose per fargli spazio.

«Ehi, Scorpius».

«Ehm... allora... cosa stai facendo?» chiese nervoso.

«Niente di particolare. Solo i compiti».

«Bello» deglutì nervosamente «Ehm... Rose?»

«Sì?» alzò lo sguardo e gli sorrise.

I suoi occhi si spalancarono leggermente.

«Vuoi... venire ad Hogsmeade con me, il prossimo fine settimana?» chiese speranzoso. Rose sembrò sorpresa.

«Certo» gli sorrise.

«Fantastico» sembrava più sicuro di sé e rispose al suo sorriso. Tirò fuori i suoi compiti e cominciò a lavorare con lei. Si lanciavano delle occhiate, quando pensavano che l'altro non guardasse, ed entrambi sorridevano decisamente contenti.
 

Lentamente tornai alla realtà e sorrisi. Allora... Rose e Scorpius, eh?

Carino.
 

«Artemis?»

Cazzo.

«Cosa diavolo ci fai qui, Potter?» ringhiai, sporgendo la testa fuori dalla doccia.

«Oh- ehm... io... oh... ehm- scusa. Me ne vado» si girò e si mise quasi a correre verso la porta.

Dannazione, Potter. FAI MEGLIO A CORRERE.
 

 

«Rose... e Scorpius?» mi chiese Dom più tardi, quando glielo raccontai. Io sorrisi «Esatto».

«Oh...che bello! Sono entrambi stupendi, starebbero bene insieme» sorrise Dom.

«Sì e il loro futuro finalmente ha iniziato ad essere meno nebuloso» lasciai cadere il capo e mi massaggiai le tempie. «Ma non molto. La testa mi sta uccidendo».

«E tu e James?» chiese dopo una breve pausa.

Scrollai le spalle «Non ho ancora visto nient'altro. Sono solo due settimane... non penso di aver già provocato delle differenze».

«Gli piaci davvero» disse lei a bassa voce. Io digrignai i denti.

«Non mi interessa, Dom» mormorai.

«No... dico sul serio. Gli piaci davvero tanto. E tu ti innamorerai di lui, non è una brutta cosa. Forse dovresti... lasciare le cose come sono. Non dovresti provare a cambiare il naturale andamento delle cose, Artemis» disse seriamente.

«Non sto cambiando niente. Il futuro cambia sempre» scossi la testa.

«Ma... questo è destino, Artemis. Non puoi fare niente per cambiare questo».

«Non è destino» insistetti. Destino un cazzo. Non è destino.

«Come vuoi» sospirò Dom alla fine.

I miei occhi iniziarono a diventare di nuovo offuscati. ANCORA?! Povera la mia testa. Le visioni mi fanno sempre male. Si prendono molta della mia energia.

La mia vista si sfocò, mentre fissavo qualcosa a migliaia di miglia di distanza. I miei occhi normalmente grigio tempestoso diventarono argento ed ebbi un altro scorcio di futuro.
 

Alex corse su per le scale, le lacrime che le rigavano il volto.

«Alex?» Ella smise di sistemarsi le unghie e guardò verso la ragazza piangente «Cos'è successo?» Alex si sedette sul suo letto e lasciò correre le lacrime giù per le guance.

«Alex, perché stai piangendo?» mi sedetti di fianco a lei, Dom dall'altro lato. Ella le si inginocchiò di fronte, il suo volto carino arricciato dalla preoccupazione.

«F-Fred... esce con Mallory Finnigan» singhiozzò.

«Come fai a saperlo?» le chiesi dolcemente, massaggiandole il braccio.

«L-Li ho beccati che si b-baciavano» piagnucolò «E poi Fred si è staccato e mi ha chiesto "Posso aiutarti?"».

«Quel coglione!» urlò Dom «Ora vado lì e-».

«No!» la bloccò velocemente Alex «N-non farlo. N-non mi interessa più».

Ci scambiammo un sguardo «Ma...» disse Ella «Ma Alex, sei innamorata di lui da sempre».

«Lo lascio perdere» Alex scrollò la testa «Non vale la pena aspettare ancora».

«Alex... si sistemerà tutto. Lo prometto» dissi dolcemente.

«N-no. E non voglio più sopportare tutto questo ogni volta che si trova un'altra ragazza. Basta» si asciugò le guance e si arrampicò sul letto.

«Alex...» iniziò Dom.

«Non preoccupatevi per me. Sto bene» ci fece un sorriso tirato. Nessuna di noi ci credette.

«No Alex, non stai bene» disse Ella.

«Seriamente. Devo liberarmene. Solo perché penso che Fred sia attraente non significa che ne sia innamorata. Ci sono un mucchio di altri ragazzi lì fuori. Inizierò ad uscire con qualcuno» disse Alex decisa.

«Ma-» cominciò Dom.

«Lascia perdere» la avvisai. «Alex, se questo è quello che pensi sia giusto fare, fallo. Solo... sei sicura di star bene?»

«Sto bene. Buona notte».

«Notte» dicemmo in coro. Alex tirò le tende intorno al letto e tutte ci scambiammo altre occhiate.

«Non finirà bene» mormorò Ella. Io scrollai le spalle e feci una smorfia, mentre Dom scuoteva il capo e sussurrava tra sé "Dannato coglione... idiota... dovrei dargli una dannata lezione... posso aiutarti... stronzo...».
 

Boccheggiai, mentre tornavo al presente e sbattei un paio di volte le palpebre. La mia testa pulsava per lo sforzo di aver avuto così tante visioni in un giorno.

«Artemis?» chiese Dom preoccupata «Cosa hai visto?»

«Alex... ha deciso di dimenticarsi di Fred».

«Cosa?»

«Alex? Cos'è successo?» chiese Ella.

Dom tirò indietro le tende per svelare la stessa esatta scena che avevo visto giusto pochi istanti prima.

«Wow» le sussurrai «E' successo così in fretta... ho visto questo due secondi fa».

Alex si sedette sul suo letto e lasciò correre le lacrime giù per le guance.

 

 

«Buongiorno a tutti!»

Alzai lo sguardo e la mia bocca si spalancò, rivelando i magnifici cereali che stavo masticando. Notai che intorno al tavolo tutte le mascelle erano cadute sul pavimento.

«A-Al-Alex?» farfugliai. Sembrava che avessi finalmente mandato giù i cereali. Oh, aspettate. Sono tutti spruzzati sul tavolo. Ops. Colpa mia.

«Ehi, Missy» sorrise e si sedette di fianco a me.

«Wow. Cos'è successo?» le chiese James. Dom si limitò a guardarla a bocca aperta.

«Cosa intendi dire?» Alex impilò alcuni pancakes nel suo piatto e, senza guardare, allungò una mano per chiudere la bocca spalancata di Jason.

«Tu-tu-tu...» farfugliò.

«Sei stupenda» soffiò Ella, fissando Alex.

Lei sorrise «Grazie».

«Torna com'eri prima. Ora» ordinò Jason. Alex roteò gli occhi.
 

Sembrava che Alex finalmente si fosse resa conto della sua bellezza.

Invece di tenere i capelli legati nella solita treccia, come aveva sempre fatto, li aveva lasciati sciolti e cadevano lisci come una cascata fino a metà schiena. Aveva messo l'eyeliner, un po' di mascara e giusto un tocco di ombretto luccicante. Il suo volto naturalmente pallido sembrava d'avorio, invece di "pallido" e basta, grazie al contrasto creato tra i suoi capelli scuri e la sua pelle.

«Ehi-wow» Apollo arrivò al tavolo e Dom chiuse velocemente la bocca, diventando un po' più rosata «Alex... sei tu

«Ehi, Pol» lei sorrise e lo salutò con una mano.

«Stai benissimo. Aspetta che Fred ti veda» ridacchiò e si sedette di fianco a James. Con nostra grande sorpresa, Alex si limitò a scuotere le spalle e dire «Non l'ho fatto per lui. Ho deciso di lasciar perdere... non ne vale la pena».

Il cucchiaio di Potter cadde sbattendo contro il suo piatto «Cosa?»

«Lasciar... perdere?» chiese Jason incredulo.

«Sì» disse lei con aria vaga. Devo dargliene atto. Questa ragazza è un'attrice dannatamente stupefacente.

«Wow» Finalmente Fred decise di graziarci con la sua presenza. Ci voltammo tutti verso di lui, ma lui stava fissando Alex, che gli fece un sorriso leggero e tornò ai suoi pancakes.

«Io-wow- voglio dire, sei... bene. Stai benissimo, Alex» finì insicuro.

Lei gli lanciò un'altro sorriso «Grazie» poi continuò a far finta di non essere più interessata a lui.

Mi guardai attorno e notai un'enorme massa di ragazzi fissare Alex con un luccichio affamato negli occhi. Povera. Sarà PERSEGUITATA da tutti quei ragazzi.

Ho un presentimento... è un brutto presentimento. Qualcosa andrà storto...

questa storia non finirà per niente bene.

«Ehi Lewis» un ragazzo a caso, che non avevo mai visto in tutta la mia vita, passò vicino al nostro tavolo e fece un occhiolino ad Alex «Stai benissimo».

Jason gli ringhiò contro e lui se ne andò, dopo averle ammiccato un'altra volta. Alex si voltò e colpì Jason sul braccio.

«Che diavolo fai?» sibilò.

«Alexandria Savannah Lewis, non lascerò che uno di quelli esca con te» disse severamente.

Cavolo, non era mica sua madre. In realtà era più il suo migliore amico iperprotettivo. Era quasi suo fratello.

«Jason Matthew Black, se non ti fai gli affari tuoi, ti affatturo» ringhiò.

«Oh, ci chiamiamo di nuovo col nome intero?» chiese Dom allegramente.

«Dom, non adesso» la ammonì James. Lei mise il broncio.

«Alex. Non uscirai con nessun ragazzo che io non approvo» disse Jason rigidamente, mentre Ella ridacchiò.

Alex digrignò i denti «Jason, smettila di fare il migliore amico/fratello maggiore iperprotettivo».

«Ma Alex-»

«Jay, per favore. Lo so che sono quasi una sorellina per te, ma lo giuro, se diventi ancora più protettivo, ti lancio un Incantesimo della Pastoia che dura fino alla fine dell'anno, capito?»

Lui aprì la bocca per ribattere, ma lei gli lanciò un'occhiata da cerbiatta «Ok» mugugnò tranquillo.

«Bravo ragazzo. Ora vado a Rune. Ciao» Alex si lanciò la borsa su una spalla, ci salutò con la mano e se ne andò, completamente incurante dei ragazzi che la fissavano affamati.

«Avete notato come la guardavano?» chiese Jason, girandosi verso di noi dopo aver ringhiato contro un paio di ragazzi che avevano fischiato dietro ad Alex «L'avete visto?».

«Sì Jason, questo è quello che succede di solito quando una ragazza è bella e single. Ai ragazzi piace» disse Ella ragionevolmente.

«Beh, non mi piace» affondò infuriato la forchetta nelle sue uova «Nessuno guarda la mia sorellina in quel modo».

«Sì, non senza che tu cavi loro gli occhi dalle orbite» mormorò lei, roteando gli occhi verso di noi.
 

Avete notato qualcosa? No? Beh, io sì. Indovinate chi non ha detto una sola parola durante l'intera conversazione. Esatto. Il piccolo Freddie.

Cavolo, mi chiedo perché.

 

 

«Bene, oggi ci eserciteremo sull'incantesimo di duplicazione! Ora, ripetete dopo di me: Geminio!» squittì Vitious.

«Geminio» ripetemmo tutti insieme con voce monotona e cupa.

«Perfetto! Ora pensatelo in silenzio!» fece un gran sorriso alle nostre facce inespressive. Ero sicura al cento per cento che nessuno in quella stanza stava pensando all'incantesimo.

«Ok!» sorrise di nuovo. Questa creatura è decisamente troppo felice. Fa un po' ribrezzo, in realtà. «Ora, ognuno di voi ha una pietra sul banco; voglio che la duplichiate! E non ditemi che è inutile, proprio il nostro Magico Trio l'ha usato spesso durante la caccia agli Horcrux!» fece un gran sorriso a James, come se fosse stato lui a farlo e tutti si voltarono a guardarlo. Lui arrossì e scivolò un po' sulla sedia.

«E' stata zia Hermione» mugugnò «Smettetela di fissarmi».

Tutti si voltarono di nuovo in avanti e James sospirò visibilmente.

Non amava molto la gente che lo fissava per via di suo padre. Sfortunatamente per lui, la gente adorava letteralmente il piccolo Jimmy perché il piccolo Jimmy è famoso. Davvero, davvero famoso. Famoso da avere paparazzi che spiano ogni sua mossa. Povero.

«Cominciate» tubò Vitious. Agitai la mia bacchetta verso la pietra che si duplicò immediatamente. Beh, era stato facile. Come al solito. Ok, è noioso. Guardai per un po' Dom sforzarsi. Ahah. Sembra che sia costipata tanto si sta concentrando. La sua faccia è addirittura un po' verde...

«Credo di stare per vomitare» ansimò alla fine, guardandomi. Stava diventando sempre più verde ogni minuto che passava.

«Beh, non qui!» sibilai agitata.

«Missy, sto per vomitare!» mugugnò.

«Trattieniti per un paio di secondi... Professore!» urlai. Lui si fece strada fino a noi «Sì?»

«Ehm, Dominique non si sente molto bene, posso portarla in Infermeria?» chiesi.

«Ha duplicato la sua pietra?»

DIMENTICATI DI QUELLA STUPIDA ROCCIA! LA MIA MIGLIORE AMICA STA PER RIGURGITARE LA SUA COLAZIONE!

«Sì» dissi.

«E la signorina Weasley?» chiese sorridendo. Ok, tra due secondi ti strangolo, sfigurata, pazza e felice creatura! Se ci tieni alla vita, lasciami ANDARE!

«Sì» disse Dom lievemente. Duplicai velocemente anche la sua e lui si girò a controllare. Batté letteralmente le mani e squittì deliziato quando vide le due pietre. Wow.

«Bene allora. Andate pure!» FINALMENTE!

Afferrai la mano di Dom e la trainai nel bagno più vicino. Vomitò nel gabinetto, mentre io le tiravo indietro i capelli.

«Bleah» mugugnò, uscendo dal cubicolo e lavandosi la bocca nel lavandino.

«Stai bene?» le chiesi.

«Sì... probabilmente mi è venuta una piccola congestione o qualcosa del genere» disse, scrollando le spalle. In effetti era un po' pallida.

«Sì, sarà stato quello. Vuoi tornare indietro?» chiesi.

«Sì».

Tornammo in classe, giusto in tempo per vedere Potter far esplodere la sua roccia in mille pezzi e Vitious nascondersi sotto la cattedra.

«Sì...» ansimò, riemergendo e togliendosi i frammenti dal cappello «Come compito: esercitatevi».

 

 

«Ok ragazzi, iniziamo con venti giri intorno al campo da Quidditch!» urlò Potter, guardando felice le nostre facce impietrite.

«COSA?!» strillò Hugo «Giochiamo a Quidditch in aria, imbecille! Perché diavolo dobbiamo correre intorno ad un dannato campo?»

Bene. Qualcuno non si spreca con le parole. Ora che ci penso è così anche Rose. Oh. Dev'essere l'influenza del signor Weasley.

«Perché avete bisogno di lavorare sulla resistenza» ribatté Potter «E anche perché io sono il capitano e io ho deciso così».

«O certo, abbiamo assolutamente bisogno di resistenza per stare seduti su della scope sospese in aria» disse Scorpius sarcastico.

«Esattamente» Sembra che il sarcasmo non abbia effetto sulle persone di scarso intelletto «Quindi iniziate a correre».

«Assolutamente no! Non correrò intorno al campo per venti volte!» strillò Al.

«Sì che lo farai! VIA!» Potter soffiò nel suo fischietto e, brontolando, lo seguimmo.

 

Dopo venti giri intorno al campo, cinquanta flessioni, cinquanta addominali e un centinaio di suicidi sulla scopa, finalmente decise di lasciarci andare.

«Ci vediamo domani!» ci urlò dietro allegramente, mentre barcollavamo verso la scuola.

 

 

«Mi fa male dappertutto» mormorai, trascinandomi sul divano. Albus si sedette accanto a me, Scorpius dall'altro lato. Ella era spaparanzata su una poltrona, seduta in braccio a Jason, che sembrava entusiasta e dolorante allo stesso tempo.

«E' un fottuto dittatore del Quidditch, tuo fratello» disse Scorpius.

«Sono desolato di dire che condivido i geni di quel pazzoide» rispose Albus abbacchiato.

«Ehi, cosa vi è successo, ragazzi?» Rose si sedette accanto a Scorpius, facendo muovere il divano. Grugnimmo tutti all'unisono.

«E' meglio non parlarne» sussurrai.

«Ehi ragazzi!» Potter balzò nella stanza, entusiasta «Come va?»

Scorpius fece un suono soffocato, come un grugnito, mugugno e lamento insieme, che fece ridacchiare Rose in un modo decisamente poco attrattivo.

Vai così Rose. Scorpius ora è totalmente pazzo di te.

Ma... ehi... Scorpius le ha appena sorriso. Ok, allora. Immagino che ad alcune persone piacciano le ragazze che grugniscono in quel modo. Guardammo tutti Potter, con espressioni mortali, e lui si sedette, continuando a sorridere maniacalmente.

«Ehi, cosa succede?» Alex arrivò, guardandosi attorno «Ella, perché sei seduta su Jason?»

«Io-cosa?» Ella guardò oltre la sua spalla e saltò su dalla sorpresa «Jason? O mio dio, non mi sono accorta di essere seduta su qualcuno... scusa! Mi alzerei, ma non ne ho davvero l'energia» disse con rammarico.

«Non mi importa» lui avvolse le braccia intorno al suo stomaco e lei le scostò, un po' riluttante. Lui si imbronciò, ma poi sorrise di nuovo quando lei si appoggiò a lui e chiuse gli occhi.

«Così stanca» sospirò, rannicchiandosi contro il suo petto.

«Anch'io, piccola» anche Jason chiuse gli occhi.

«Non chiamarmi piccola» disse lei, sebbene svogliatamente, e mascherò un sorriso a fatica quando lui le avvolse di nuovo le sue braccia attorno.

«Qualcuno ha visto-oh, James cosa hai fatto a tutti quanti?» Apollo si guardò anche lui attorno con un'espressione preoccupata.

«Abbiamo appena terminato l'allenamento migliore di tutti i tempi!» annunciò Potter orgoglioso. Mi lamentai e mi acquattai lontano da lui, contro Albus.

«Oh-oh» Apollo mi guardò con occhi divertiti e Albus mi batté un braccio per consolarmi, lamentandosi.

«E' matto» disse Hugo rauco «Assolutamente matto da legare».

«Vinceremo assolutamente!» disse Potter eccitato.

«Se non ci uccidi tutti prima» mormorai.

«Non vedo l'ora dell'allenamento di domani! Vedrete cosa ho in serbo per voi, ragazzi!» stava ancora sorridendo come un maniaco. E' davvero terrificante la sua espressione.

Mi lamentai ancora più forte e filai più vicina ad Albus, più lontana che potei da James. Spinsi la testa contro petto di Al e lui mise le braccia attorno a me, lamentandosi per il peso aggiunto.

«Così... comoda» sospirai, rannicchiandomi «Scusa Al, non ti importa, vero?»

«Per niente. Ma... smettila di muoverti, mi schiacci le costole, fanno un male allucinante» rispose. Mi mossi ancora per sbaglio e lui si lamentò.

«Scusa».

«Va bene» Al mi spinse ancora vicino a lui. Dio, questo ragazzo è il fratellino che non avrò mai.

«EHI! Cosa state facendo?» la voce di Potter arrivò dritta da sopra la mia testa.

«Dormendo» mormorai.

«Togli le mani dalla mia ragazza, Albus. Ora» aprii un occhio esausto e vidi che stava guardando storto Albus, come a volerlo uccidere.

«Siamo solo amici» mormorò Al. Provò a muoversi, ma poi gemette forte per il dolore e decise di stare com'era prima.

«E non sono la tua ragazza, Potter» ringhiai.

«So che mi vuoi, Jones» aprii l’altro occhio, giusto in tempo per vedere Potter inarcare le sopracciglia in modo nauseante. Mugolai e affondai la faccia nel petto di Al, così da non vedere più quell’immagine disgustosa.

«Fallo andar via» mi lamentai, la voce soffocata dalla maglietta di Al.

«Albus, giuro, toglile le mani di dosso ora, altrimenti ti faccio male».

«O stai zitto Potter. Al è come il mio fratellino, lo sappiamo tutti» borbottai.

«Esatto. Quindi non rompere» biascicò Al, mezzo addormentato.

«Insicuro?» chiese Pol a Potter, ghignando. Lui si limitò a lanciargli un'occhiataccia e mettere il broncio, incrociando le braccia al petto come una piccola studentessa.

«Molto virile» mi complimentai.

Mi alzai da Albus con una smorfia «Urgh. E' meglio salire e fare una doccia. Ci vediamo più tardi, ragazzi» in qualche modo riuscii a salutare -il mio braccio faceva troppo male per alzarlo- e iniziai a trascinarmi su per le scale. Non c'era bisogno di dire che i miei progressi non andavano molto bene. Il dolore ad ogni passo non aiutava per niente.

 

Ahia. Mi fa ma-a-le.

Voglio la mia mamma.

Almeno sono a metà strada? NO?!

Perché la distanza tra una fottuta poltrona e delle fottute scale è così fottutamente LUNGA?!

Dio, è dannatamente doloroso.

Non posso farcela.

POTTER, TI ODIO!

«Hai bisogno di aiuto?» James mi arrivò affianco all'improvviso, leggermente preoccupato.

«Muori Potter» mormorai ed iniziai ad allontanarmi da lui. Arrivai a circa un metro di distanza quando sospirai «Va bene. Sì».

«Ecco» si abbassò e improvvisamente mi tirò su.

«AHIA!» strillai «Ahia, Potter, mettimi giù, fa un male cane» i miei occhi si riempirono di lacrime di dolore.

Spero che il destino sia un bastardo con te, Potter. LA PAGHERAI PER QUESTO!

«Scusa, scusa» borbottò, mettendomi giù all'istante. Gli lanciai un'occhiata piena di tradimento (Beh, andiamo, pensavo dovesse essere considerato mio amico. Gli amici non cercano di uccidersi uno con l'altro) e riuscii a percorrere il tragitto su per le scale e nel primo bagno che riuscii a trovare, che risultò essere quello del primo anno.

Sembravano terrificate nel vedere una ragazza del settimo anno mezza morta che assomigliava ad uno zombie comparire nel loro dormitorio.

«Vengo in pace» recitai in modo monotono. Loro si limitarono a fissarmi a bocca aperta.

«Ehm» beh, quello era davvero strano «Vi dispiace se uso il vostro bagno? Il mio capitano di Quidditch ha appena cercato di uccidermi e non ho l'energia per arrivare nella mia stanza».

Sguardi vuoti.

Lo prenderò come un sì.

«Fantastico, grazie» feci comparire dei vestiti ed entrai sotto l'acqua calda.

Aaaah, pura beatitudine.

Wow. E' magnifico.

 

Finii di fare la doccia- probabilmente usando tanta acqua da sostenere un piccolo paese. Ops- e mi misi il pigiama. I miei muscoli si erano slegati, così riuscivo finalmente a camminare senza che il mio corpo sembrasse fatto di piombo. Mi sentivo molto meglio, non più dolorante. Chi l'avrebbe mai detto che una semplice doccia potesse essere così magica.

«Grazie ragazzine!» annunciai, balzando fuori dal bagno «Ve ne devo una! Ora devo andare! Posti da visitare, cosa da fare, persone da uccidere!» scioccate, i loro sguardi terrificati si posarono su di me.

«Stavo scherzando» risi.

Silenzio.

«...no? Ok allora. Immagino che... andrò. Ciao» salutai con una mano e corsi nella mia stanza.

 

Sono di buon umore. Volete sapere perché? Ho visto la visione, con i bambini e il resto... sapete, quella in cui sono sposata con James? Sì, beh, indovinate un po'? Sta iniziando a diventare un po' offuscata.

UNO A ZERO PER ME!

Io, Artemis Jones, sono un'inarrestabile forza della natura. Anche il destino si disintegra di fronte a me.

Oh, yeah.

 

 

 

 

 

Next chapter:
 

Ehm. D’ora in poi dovrete chiamarmi tutti: (aggiungere grande battito di mani) ARTEMIS JONES, LA VEGGENTE PIù SAGGIA DI TUTTI.

Sì. Tutto in maiuscolo. E dovete usare una voce profonda, impressionante e tonante.

E’ vitale che la voce sia tonante. Sì, davvero.

 

 

Note:

 

Ecco il secondo capitolo. Mi spiace che abbiate dovuto aspettare tutti questi mesi, ma è decisamente colpa mia. Ho avuto molto da fare e molto a cui pensare in questo ultimo periodo, il capitolo l’avevo già tradotto, ma ho aspettato un sacco per postarlo.

Comunque, spero di mantenere il mio impegno e continuare a farvi conoscere questa magnifica storia e molte altre ancora!

 

La nostra dream_BIG era davvero entusiasta per le vostre recensioni, a cui ha risposto molto volentieri e che io vi traduco fedelmente.

 

S1a3m: Grazie infinite! Sono così contenta che ti piaccia, è fantastico che Marzia sia stata in grado di tradurla in italiano per me! Sono davvero entusiasta che ti piaccia!

 

Foolfetta: Grazie! Ahah, anch’io adoro Artemis. E’ pazza e strana e la amo. Sì, è potente grazie ai suoi poteri di Veggente – le danno più magia delle persone normali. Grazie per aver recensito! Spero che la mia fantastica traduttrice possa fare la sua magia e postare il capitolo due! E’ magnifica. Rendiamole omaggio.

 

 

Per quanto mi riguarda non posso fare altro che ringraziare un sacco Saval (alias dream_BIG) e impegnarmi per rendere giustizia alle sue fantastiche storie!

Aspettiamo i vostri commenti!

Al prossimo capitolo! ^.^
  
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