27/07/2010
5 recensioniCapitolo
II
« Posso Lady Elizabeth? »
Chiese indicandomi l’arco.
« Certo! »
Gli offrii un largo sorriso e lui ricambiò, evidentemente contento del gesto.
Era il primo sorriso che gli facevo, da quando mi aveva conosciuta.
« Allora Lady Elizabeth, dovete fare in questo modo.. »
Mi si avvicinò, avevo la sua guancia a contatto con la mia e sentivo il suo respiro caldo sul viso. Prese l’arco nella mano destra e allungò il braccio, mi fece cenno con la testa di prendere l’arco, io d’istinto allungai la mano destra..
« No Lady Elizabeth, avete sbagliato, l‘arco va sempre impugnato con l‘altra mano! »
Alzai quindi il braccio sinistro e presi l’arco.
Thor prese una delle frecce e me la diede.
« Ora prendete la freccia con la mano destra e stringete la coda tra il secondo e il terzo dito, mettendole in questo modo. »
Sembrava una cosa semplice.
« Adesso appoggiate la punta della freccia sull‘impugnatura, tenendola sempre per la coda e poi tendete la corda. »
Lo feci, lui lasciò l’arco e mi scrutò, cercando di trovare un qualche errore da correggere.
Diede un piccolo colpetto al mio braccio destro, all’altezza del gomito.
« Mettete il braccio dritto e state sempre a testa alta.. Raddrizzate il collo! »
Dopo varie correzioni mi fece spostare un poco più a sinistra.
« Bene Lady Elizabeth, ora fissate il centro del bersaglio, raddrizzate il collo, state a testa alta e non distogliete mai lo sguardo da quel piccolo cerchio blu, prendetevi tutto il tempo che volete per prendere bene la mira e quando siete sicura, tendete l’arco e scoccate la freccia. »
Non impiegai molto tempo a prendere la mira, perciò dopo qualche secondo tesi l’arco e lasciai andare la freccia..
La freccia striscio sul mio braccio sinistro, provocandomi una piccola abrasione lungo tutto l’avambraccio, ma non me ne resi conto subito perché in quel momento stavo seguendo la freccia, che con mia grande delusione virò a destra per poi sparire tra gli alberi.
« Oddio! Scusatemi! Mi sono completamente scordato di darvi il guanto! Scusatemi! Scusatemi davvero! Per oggi basta con l‘arco.. »
« No, non è niente.. Davvero.. Posso riprovare! »
« Oh no assolutamente! Magari domani.. Venite dentro.. »
Mi portò in una piccola stanza color verde bosco, c’erano molti scaffali pieni zeppi di erbe mediche e flaconi contenenti vari liquidi di diversi colori.
Prese una fascia di cotone e la intinse di un liquido inodore e incolore per poi arrotolarmela intorno all’avambraccio.
« Brucia? »
« Solo un po’, ma è una cosa sopportabile. »
Gli sorrisi. Lui ricambiò.
« Lady Elizabeth, è tardi, sarebbe l‘ora di andare nel vostro dormitorio non credete? »
« Io non ho un dormitorio.. »
« Come non lo avete? Se siete nell‘accademia devono per forza avervelo assegnato! »
Gli spiegai il motivo, il perché ero li e il perché mi aveva trovato fuori.
« Ah capisco, vorrà dire che dovremmo trovarne uno non credete? »
Non era arrabbiato. Al contrario! Mi aveva fatto un largo sorriso.
« Io non ve l‘ho detto, perché pensavo vi arrabbiaste.. E non volevo, siete stato così comprensivo nei miei confronti.. Non avreste dovuto.. »
« Non c‘è alcun problema Lady Elizabeth, non preoccupatevi! Sono qui per questo »
Quel ragazzo mi aveva veramente colpito. Dopo tutto quello che gli avevo fatto passare. Ero in accademia senza il permesso di nessuno. Avevo preso uno dei loro bastoni. Avevo tirato con uno dei loro archi. Perché avrebbe dovuto aiutarmi?
« Scusatemi, posso chiedervi una cosa? »
« Certo Elizabeth! »
« Quanti anni avete..? »
La domanda affiorò spontanea sulle mie labbra.
Mi sorrise.
« Ero quasi sicuro che me l‘avreste chiesto.. Sedici comunque.. E voi madame? »
Sgranai gli occhi. Sedici? Ero convinta fosse più grande di me!
Risi.
« Sedici? La vostra corporatura e la vostra altezza non danno quest‘impressione! »
« Oh madame, sono lusingato dai vostri complimenti, e voi piuttosto? La mia età? »
« Voi sembrate più vecchio e io sembro così giovane? Mi dispiace deludervi, io ne ho già diciotto messieur! »
Io scherzavo, ma a quanto pare sembrava davvero deluso.
« Oh peccato, quindi vi annoierete con me, vi toccherà trovare qualcun altro che vi insegni a tirare d‘arco! »
« Oh no! Assolutamente, voi andate benissimo! Non sono così superficiale avanti! »
Gli diedi un pugno su una spalla.
« Ahi! »
« Attenzione a non farvi male madame! »
Strizzo l’occhio.
« Ma se volete la guerra! »
Mi venne incontro a testa bassa, mi prese per i fianchi e mi sollevo da terra facendomi girare in aria a una velocità pazzesca! Sembravo una piuma! Mi sentivo così leggera! Risi, risi come non avevo mai riso, era una cosa stupenda.
Avevo trovato un amico.
Forse mi ero fatta una cattiva idea sull’accademia. In fondo, cosa sarebbe mai potuto succedere?
Hope52
Ciao Hope, mi ha fatto piacere il tuo commento e sono contenta che la storia ti piaccia ^^
Citazione: per adesso mi pare quasi che assomigli a una delle mie, per questo mi ha incuriosito subito!
Potresti dirmi qual è la storia? Così la vado a leggere ^^
E comunque, credo di aver qualcos’altro in serbo per quei due ragazzuoli *-*