Salve a tutti. Questa
è la mia prima fan fiction sviluppata in più capitoli. Sono ben accette tutte
le critiche costruttive. Buona lettura!
Harry Potter ed il Monile di Pegar
Capitolo I – Omicidio tra le onde
Il Mogabo
era un piccolo battello da pesca acquistato da una comunità di pescatori
svedesi nel lontano 1992. Era un gran motivo di vanto per quella povera gente
poiché possedere un imbarcazione privata era
considerato un lusso per chi viveva di pesca. L’abile capitano a cui fu
affidato quel peschereccio si chiamava Gregory Sandman, ma era conosciuto da
tutti come “l’accinghiato”. Quel buffo soprannome era
stato assegnato qualche anno prima a causa di brutto incidente nel quale un
tirante della vela gli strappò l’intero bulbo oculare sinistro.
In una notte abbastanza
ventosa di metà agosto, alla porta del capitan Sandman si presentarono due
uomini incappucciati dall’aspetto cereo. Il più alto dei due si presentò con un
mezzo inchino.
“Buona sera” la sua voce
aveva un non so che di malvagio mentre il suo modo di fare erano abbastanza
fine. “Il mio nome è Antonin Dolohov
- sono un ricercatore - e costui che è al mio fianco si chiama Fenrir Grayback, il mio
assistente.” Dopo qualche attimo di silenzio continuò a parlare, avendo cura di
scandire ogni singola sillaba in modo di aver la certezza che le sue parole
venissero ascoltate con attenzione: “Al pub del villaggio ci è giunta voce che
in questa rispettabile dimora abita il valoroso capitano del Mogabo, mi sbaglio?”
A quelle parole l’occhio sano
del pescatore brillò. Era raro che un pescatore venisse elogiato in quel modo.
“Il capitan Gragory Sandman è qui dinnanzi a voi. In
cosa posso esserle utile dottor Dolohov?”
“Per carità signor Sandman,
non sia così formale.” Esclamò l’uomo incappucciato alzando un sopracciglio ed
abbozzando un occhiolino “Mi chiami semplicemente Antonin!
Veda, stavo cercando qualcuno in grado di farmi da guida tra i fiordi della
Svezia. E quando mi hanno raccontato le sue gesta sono rimasto colpito. E’ vero che in passato ha condotto alla salvezza un intero
equipaggio durante una bufera?” Il pescatore asserì contento con un leggero
movimento del capo. In quel periodo stava vivendo una piccola crisi
economica e già iniziava a pregustare qualche guadagno extra. “Certo che è
vero, fu in quella notte di tempesta che persi l’occhio. Signor Antonin,
le va un bicchiere di brandy. Non mi piace discutere di affari sullo zerbino.”
“Hai ragione, ma gradirei un
the caldo! Faccia strada vecchio pioniere!”
Il buon
Gregory accompagnò i suoi ospiti in un piccolo salotto leggermente impolverato
scusandosi immediatamente per il disordine “Vivo solo da parecchi anni e la
maggior parte del tempo la trascorro sul Mogabo. Mi riesce sempre difficile tenere in ordine la casa.”
Antonin sorrise “Quando avremo terminato la ricerca tra i
fiordi questa casa diventerà una lussuosa villa.” A quelle parole l’occhio
destro di Sandman si illuminò nuovamente e filò di corsa in cucina.
Sandman rientrò in soggiorno
dopo qualche minuto con un vassoio tra le mani e servì il the ai suoi ospiti.
“Dunque, se ho capito bene, avreste bisogno di una guida e del mio
peschereccio.”
“Esatto, in un paio di giorni
dovrebbero bastare.” Affermò Dolohov sorseggiando il
the “partiremo domani se il tempo lo permette.”
“Mi dispiace signor Dolohov” esordì il capitano “Ma domani è
giornata di mercato e la ciurma sarà impegnata nella vendita del pesce.
Possiamo rinviare tranquillamente a domenica mattina.”
“Gli acquirenti possono
attendere…” rispose l’uomo appoggiando sul tavolo una grossa borsa traboccante
di monete d’oro “Domani alle sette in punto al molo!”. Così facendo abbandonò
la casa con eleganza seguito dal suo assistente “buonanotte capitano!”.
***
Il giorno dopo una coltre di
nuvole copriva cielo, ma fu deciso di partire comunque. La prua del Mogabo dondolava pericolosamente. “Antonin,
sei proprio sicuro di intraprendere questa missione?” esordì preoccupato Greyback “Se abbiamo tutti questi indizi come mai non
riusciamo ancora a trovarla? Come faremo poi a trovare le altre senza manco uno
straccio di informazione?”.
Dolohov fissò l’orizzonte con sguardo perso “E’ l’unica via d’uscita collega. Siamo costretti a recuperarle
tutte…”
Il loro
discorso fu interrotto dal capitano Sandman “Signori siamo costretti a
rientrare! Si sta
avvicinando una tempesta!”
“Portami nel luogo accordato
e avrai paga doppia!” ordinò Dolohov seraficamente
“Non vorrai deludere la stima che abbiamo in te…” e aggiunse “Domani la tua
casa diventerà una reggia, ricordalo!”. Gregory si inchinò e tornò alla guida
del timone brandendo ordini alla sua ciurma, sembrava parecchio preoccupato.
Improvvisamente un’onda
piuttosto alta si infranse contro il lato destro del Mogabo,
un paio di membri dell’equipaggio precipitarono in mare e dopo qualche istante
si scatenò l’inferno. Quella tempesta era davvero furiosa. La violenza del
vento strappò vele dell’imbarcazione ed essa finì alla deriva precipitando in
una zona ricca di scogliere.
“Sandman! Riporta in rotta la nave!” ordinò Dolohov afferrando il capitano per la collottola.
“Tra poco non ci sarà più
nessuna nave!” rispose l’uomo colpendo al volto il ricercatore “Mi hai accecato
con il tuo sporco denaro e hai condotto la mia ciurma ad una morte sicura!
Sarai contento adesso!”.
“Sporco inutile babbano!”
reagì colmo di rabbia “Non avrei mai dovuto fidarmi di te e di questa insulsa
barchetta… AVADA KEDAVRA!”