Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: RachelDickinson    28/09/2005    2 recensioni
Ginny non dorme più. Perseguitata nei sogni da demoni, ormai è giunta allo stremo delle forze. Sta crollando.
Draco si nasconde dietro la maschera di mangiamorte freddo e spietato. Eppure la nuova preside, Minerva McGranitt, gli permette di tornare ad Hogwarts, nonostante sia un assassino. Cosa si cela dietro questi misteri?
*SPOILER 6° LIBRO*
Genere: Azione, Mistero, Guerra | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Draco Malfoy, Ginny Weasley, Il trio protagonista, Luna Lovegood, Tom Riddle/Voldermort
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
New Page 1

Un ringraziamento speciale a coloro che hanno recensito il Prologo:

Lolly - Mi fa piacere che dopo così poco l'abbia già trovata intrigante ^^ In questo capitolo appare Draco, spero ti faccia piacere ^__^ Continua a seguirmi, che il mistero si infittisce ^_-

Ninphadora - Scusa, chiedo venia, hai ragione, non dovevo interrompere così... ma siccome sono infame mi piace tenervi sulle spine ahahah XD No, a parte gli scherzi, ho interrotto in un brutto punto, però ho aggiornato il prima possibile. Contenta?^o^

Syberie - Wow che entusiasmo! Mi sono sentita un attimo travolta ahah =P Eccoti il tuo amatissimo Draco, comunque. Non i hai annoiata con i tuoi sproloqui, anzi recensioni così ricche di entusiasmo mi rendono sempre felicissima per almeno qualche giorno. Però mi raccomando appena aggiorno continua a recensire, così l'effetto felicità non svanisce, ma aumenta XD eheh. Sinceramente non ho ancora deciso riguardo i pairing,e  non parlo solo di Harry, Ginny e Draco, ma anche Ron ed Hermione e gli altri personaggi che appariranno. Non so. Credo che la trama si svilupperà da sola, sarò io a dover seguire lei. Ultimamente mi capita sempre più spesso che le mie storie diventino autonome, senza che io non me ne accorga. Eh eh, che cosa stupida lo so, ma è così. Parto con un'idea, e poi mi ritrovo a fare tutt'altro. Che imbranata.

Un grazie enorme anche a tutti coloro che hanno letto e che mi seguono con simpatia ^__^

Capitolo 1

Il paesaggio sfrecciava velocemente dietro il finestrino, ma il suo sguardo non si soffermava ad osservare nulla. Era perso nel vuoto.

Il gomito appoggiato sul davanzale, il capo svogliatamente abbandonato sulla mano aperta. Gli occhi rossi e gonfi per la continua mancanza di sonno facevano fatica a restare aperti. Il fatto di essere sola in cabina non aiutava.

Appena saliti sull’espresso di Hogwarts aveva detto agli amici che li avrebbe raggiunti entro cinque minuti, poi aveva cercato uno scompartimento vuoto, dove poter pensare in tranquillità.

Aveva tante cose per la testa, e non aveva proprio voglia di rimanere con Ron e gli altri. Soprattutto perché qualche sera prima, quando Harry era rimasto in camera con lei tutta la notte, avevano discusso di alcune cose che riguardava la loro relazione, ancora in sospeso. Come prevedibile lui l’aveva liquidata del tutto. Certo, l’aveva fatto nel modo più gentile possibile, il modo tipicamente da Harry Potter. Ma il succo di ciò che gli aveva detto era uno solo “Non voleva stare con nessuna ragazza, e anche se l’amava, non sarebbero mai tornati insieme, perché non poteva metterla in pericolo”. Insomma, le aveva detto le stesse cose dell’ultima volta, al funerale di Silente. Solo che questa volta era stato particolarmente convincente.

Il treno era partito a poco, molte persone si stavano ancora sistemando negli scompartimenti, così sperò nessuno venisse a disturbarla, chiedendole se gli altri posti erano liberi. In tal caso, avrebbe detto che erano occupati, anche se era una bugia.

Dopo qualche minuto sentì la porta dello scompartimento aprirsi. Si voltò e inorridì.

“Bene, bene, bene. La sorella di Lenticchia. Cosa ci fai qui, Weasley?” chiese una voce strascicata e melliflua. La voce dell’odiato Draco Malfoy. Ma cosa ci faceva sullo scompartimento? Non era un mangiamorte? Non era quello a cui era stato affidato il compito di uccidere Silente, anche se non era riuscito a farlo? C’era una taglia di non ricordava bene quanti galeoni sulla testa di Draco Malfoy. E lei lo vedeva girellare allegramente per il treno? Impossibile, qualcosa non quadrava.

“Potrei farti la stessa domanda.” disse secca.

Lui fischiò compiaciuto. “Oh, ti è improvvisamente cresciuta troppo la lingua, questo non va bene.

“Dovresti essere ad Azkaban con i tuoi compari… E invece ti ritrovo sul treno per Hogwarts… mhhh forse mi sbaglio, ma qualcosa non va…” disse ironicamente, portandosi due dita alle tempie ed assumendo la posa di una parodia molto divertente di Hermione quando è particolarmente impegnata a studiare (cioè sempre).

Lui fece spallucce e senza neanche chiedere il permesso, entro in cabina, posò il suo bagaglio sulla griglia sopra le loro teste e si sedette di fronte a lei.

“Ieri mi hanno catturato. Mi è stata data la possibilità di tornare ad Hogwarts, se avessi promesso di tornare sulla retta via. L’ho promesso. Buffo, no? Io sulla retta via non ci sono mai stato!!” sorrise maliziosamente, strizzandole l’occhio. Lei lo guardò arcigna. “E ci sono anche cascati?”. “Beh, sono un bravo attore, che vuoi farci…”, “Si, certo… bravissimo… in confronto a te Robert De Niro è un babbeo…”, “E chi è Robert De niro?”. Lei scosse il capo, sorridendo. Stava parlando con Draco Malfoy di Robert De Niro. E inoltre stavano parlando QUASI amichevolmente. Quello era un giorno da ricordare, assolutamente. “Nessuno. Non importa. Beh… ti terrò d’occhio!” disse infine, suonando il più minacciosa possibile. Lui si fermò due secondi, poi sorrise. “Bene, se mi segui anche sotto la doccia o a letto sarei piuttosto contento”. Lei lo guardò schifata. “Ok… 1 a 0 per te” rispose ridendo.

Dopo un paio d’ore di silenzio, dopo che Ginny aveva letto e riletto almeno quattro volte la stessa rivista, e Malfoy aveva scritto un paio di lettere che poi aveva inviato con il suo maestoso barbagianni, quest’ultimo prese parola. “Come mai sola?” chiese curioso, dopo averla osservata cinque minuti buoni compilare un cruciverba, con aria assorta.

“Non vedo come possa riguardarti.” Si diede una grattatina ad una guancia con la penna e riprese a scrivere. Aveva appena ricordato un termine su cui rimuginava da tre quarti d’ora, ed era particolarmente soddisfatta di essere finalmente riuscita a completare quelle parole crociate. Ripose la rivista nella borsa e si accorse che lui non le aveva staccato occhi di dosso. Imbarazzata, si portò una ciocca di capelli dietro l’orecchio destro. “Ehm… perché mi guardi?” chiese quasi inconsciamente.Lui si alzò e si curvò un po’ verso di lei, le loro facce ora erano alla stessa altezza. Le posò una mano, avvolta in un pregiato guanto di velluto nero, su una guancia, con il pollice andò ad accarezzarle le carnose labbra, che sembravano ancora più grandi con il filo di gloss che aveva messo. Il respiro le si spezzò in gola, mentre sentì quello di lui farsi più pesante, più celere. Due pomelli purpurei le tinsero le gote costellate di efelidi. Sentiva il sangue salirle alla testa.

Sei molto più carina di quanto ricordassi… Ginevra” accentuò il tono sul suo nome.

“Come… fai a sapere… come mi chiamo?” chiese allontanando gentilmente la mano di lui dal suo viso.

“Oh…” il ragazzo si curvò ancora di più, portando le labbra all’altezza del suo orecchio destro. “So tante di quelle cose su di te, mia cara, che se ti raccontassi tutto ciò che so, crederesti che ho semplicemente buttato ad indovinare.” Le passò una mano dietro al nuca, tra i setosi capelli ramati, e posò le labbra sul suo collo, in un bacio più caldo del previsto. Le .labbra di Malfoy non erano fredde come si era aspettata. “Sai, Weasley… posso anche dirti a quanti anni hai dato il tuo primo bacio, o il giorno del tuo compleanno, o il giorno in cui… mpf… sei diventata donna…” sorrise beffardo e lei lo spinse via con violenza. “Non so perché tu sappia tutte queste cose… ma fammi solo dire che mi fai schifo!” replicò lei acida. Lui fece spallucce  “Altrettanto.”

La temperatura corporea della rossa cominciò a salire vertiginosamente. Era incavolata nera e lui si permetteva persino di scherzare. No, quello era troppo. Si alzò prese il suo bagaglio e aprì la porta dello scompartimento velocemente. “Va’ al diavolo, Malfoy!” fu tutto ciò che disse prima di uscire e richiudere la porta alle proprie spalle. Diede un’affacciata dentro per vedere se quello stupido serpeverde rideva, e fu sorpresa nel constatare che non era così. Era serio e pallido. Appoggiato al vetro della finestra con la fronte, si sfregava le mani, nascoste dai guanti. Quando il ragazzo tolse i guanti, Ginny inorridì. Erano quasi blu, congelate. Riaprì velocemente la porta e buttò dentro il bagaglio con pochi complimenti.

“Weasley, che cavolo…” iniziò lui, ma lei lo ammutolì con un gesto di bacchetta (“SILENCIO”) prima che potesse fare o dire altro.

Cosa ti è successo alle mani?” si portò le mani sui fianchi, assumendo la più tipica posizione da mamma Weasley.

Lui la guardò perplesso, poi con un dito indicò le sue labbra. Non poteva parlare, l’aveva ammutolito.

Ops… si… scusa…” annullò l’incantesimo. “Sei una stupida Weasley, Weasley. La Weasley più stupida che io abbia mai conosciuto…”

“Perché, quante ne hai conosciute?” chiese curiosa. Lui la guardò torvo. “Lasciamo perdere. Sei così stupida che nemmeno se ti dico qualcosa di cattivo, te la prendi…”

Lei fece spallucce. “Allora, mi dici cosa ti è successo alle mani? Da quanto sono così? Non dirmi da quando sei venuto nello scompartimento perché non ci credo, hai scritto anche delle lettere…”. “Ti preoccupi per me, Weasley?”. Lei si passò pazientemente una mano tra i capelli, sospirando. “Senti Malfoy, io studierò per diventare Guaritrice. E’ normale che ti chieda cosa ti è successo… é… ehm… curiosità del mestiere… mhh… difetto professionale!”. “Si, certo, e io mi chiamo Harry Potter”. “Non mettere Harry in mezzo!!!”, “Ohhh… la piccola Weasley si scalda ancora sentendo parlare di Potterino? Poveretta, essere scaricata così…”. “SENTI, SMETTILA! DIMMI COSA TI è SUCCESSO ALLE MANI…” gridò furibonda, battendo un piede a terra ripetutamente, come una bambina che fa i capricci. Lui sbuffò. “Niente… niente… come li chiami? Ah si.. i miei COMPARI mi hanno dato una lezioncina prima che attraversassi dal barriera del binario 9 e ¾.” Spiegò come nulla fosse. “Una lezioncina? E perché?” si sedette accanto a lui prendendo una mano congelata tra le sue, piccole e calde, quasi sudate. Sentì il ragazzo irrigidirsi a quel contatto. “Per… perché… beh… la McGranitt mi ha promesso protezione no? Protezione se avessi fatto la spia per l’ordine della fenice, tra i mangiamorte”. Mentre lei muoveva la bacchetta e faceva materializzare una cassetta del pronto soccorso magico, lui continuò a parlare. “Io… sono stato io a chiedere alla McGranittasilo’. Sono stato io a chiederle di poter tornare ad Hogwarts… perché avevo paura del signore oscuro e di tutti gli altri… E quando due mangiamorte hanno scoperto che avrei fatto la spia per l’ordine della fenice, mi hanno dato la caccia per settimane. Sono riuscito a liberarmene solo stamattina, facendo loro un incantesimo di memoria… ora non ricordano nemmeno di essere maghi e li ho consegnati a Remus Lupin e Ninfadora Tonks, che mi hanno scortato questa mattina fino alla stazione. Ora tu-sai-chi…” “Voldemort” lo interruppe lei, sicura, mentre medicava le sue mani, che piano, piano tornavano ad essere di un colorito normale… per quanto il colorito di Malfoy, di un bianco perlaceo, fosse normale. “… Tu-sai-chi” insistette lui “crede che io mi sia infiltrato ad Hogwarts per seguire Harry Potter… in realtà gli sto passando informazioni sbagliate o tutt’altro che dettagliate. Però stamattina quei due mangiamorte mi hanno lasciato questo ricordino… è un incanto di magia oscura di livello inferiore, ma la persona che l’ha ricevuto non può curarsi da sola… probabilmente sarei morto congelato prima di giungere ad Hogwarts”. Lei scosse il capo, sconsolata. “Sei proprio scemo, Malfoy, avresti potuto dirmelo prima…” alzò lo sguardo, incontrando quello del biondo, e sorrise. Lui non disse nulla, ma si voltò a guardare fuori dal finestrino. Fino alla fine del viaggio rimasero in silenzio, anche se lei aveva continuato a stringere le mani di lui tra le sue per tutto il tempo.

 

***

 

“Ginny. Dove sei stata?” chiese Ron scattando in piedi quando la porta dello scompartimento si aprì e vide la sorella con una faccia quasi stravolta.

“A dopo le domande Ron. Ginny devi cambiarti, vero? Fra dieci minuti arriviamo. Ragazzi uscite, Ginny deve cambiarsi!” disse Hermione senza ammettere repliche, spingendoli in corridoio e chiudendo la porta e la tendina del vetro. “cosa è successo? Sei pallidissima.” chiese la brunetta vedendo l’amica sedersi e sospirare.

“Hermione devo raccontarti una cosa. Ascoltami attentamente.

Ginny le raccontò della discussione avuta con Malfoy, delle sue mani, del fatto che avesse tradito Voldemort, e soprattutto che lei gli credeva.

Ma sei pazza? Vuoi dire che fino ad ora sei stata tutto il tempo sola con Draco Malfoy?”. Ginny annuì. “Perché?” continuò Hermione preoccupata.

“Hermione… non dirai nulla a Ron… non dirai nulla ad Harry… vero?” chiese la rossa, preoccupata. L’amica la guardò un attimo, decidendo sul da farsi, poi annuì. “No… non preoccuparti, non dirò nulla a tuo fratello… ma ad Harry si”.

“Come? No… perché?”. “Ginny… Ron ti ammazzerebbe se lo sapesse. Ma Harry è più razionale, non preoccuparti.

Ginny si alzò, irritata. “Lo sapevo che non dovevo dirti nulla. Non posso mai fare affidamento su di te. Detto questo uscì dallo scompartimento, lanciando un’occhiataccia ai ragazzi che stavano tentando di origliare. Non disse nulla, ma tornò nello scompartimento dove era stata fino a quel momento con Malfoy.

“Ehm… Hermione… perché sembrava che Ginny volesse incenerirci con lo sguardo?” chiese Ron, confuso.

Hermione non rispose. Fece spallucce e richiuse la porta. Doveva cambiarsi, e soprattutto doveva stare un momento da sola per raccogliere le idee e capire cosa fare. Doveva parlarne con la McGranitt? Era chiaro che ad Harry non poteva dire nulla, o Ginny non le avrebbe mai più rivolto la parola. Forse era il caso di mandare un gufo a Lupin e chiedergli conferma riguardo al racconto di Malfoy. Doveva prima capire se poteva fidarsi o meno.

 

… continua…

  
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: RachelDickinson