L’alba
li trovò
vicini ma svegli, Albus accarezzava piano le piume del collo della sua
compagna
che, intanto, cantava piano uno dei canti che aveva appreso da sua
madre.
Quando
sentirono
un lieve frullio d’ali fuori dalla tenda si alzarono e
uscirono all’aperto.
Osservarono
i
genitori di Fanny planare nella radura e Fanny gli si
avvicinò subito per
becchettarli affettuosamente per poi svolazzare ad appollaiarsi
comodamente
sulla spalla di Albus.
-Figlioli
credo
che per voi sia ora di partire per iniziare la vostra nuova vita. -
Disse
Dulcinea affettuosamente e Faber si raccomandò di fare
attenzione durante il
volo. Fanny si commosse ed Albus la lasciò andare dai
genitori mentre lui
preparava i suoi bagagli.
-mamma
mi mancherete così tanto …- gemette
la
piccola lasciandosi cingere dall’ala della madre.
-Cara
mi
raccomando fai attenzione, sii straordinariamente felice e torna presto
a
trovarci. –
-Anche
tu ci
mancherai tantissimo: sei la prima dei nostri piccoli ad andare
così lontano
dal nido. -
Aggiunse
suo
padre con emozione. Poi si rivolse ad Albus – Mi raccomando,
abbi cura della
nostra piccola. - -si caro – aggiunse Dulcinea –e
mi raccomando, tornate in
primavera, per la schiusa delle uova, a conoscere il nuovo fratello di
Fanny. –
-ma
certo mamma, non dovete preoccuparvi, mi
prenderò cura di lei e verremo presto a trovarvi –
le rispose
Albus serenamente. –adesso temo che
dobbiamo salutarvi, è giunta l’ora di andare.- Fanny
si strinse per un
attimo al padre e poi alla madre prima di arruffare con cura le piume e
di
tendere la coda verso il suo mago pronta per partire. Il giovane
raccolse il
suo zaino e si aggrappò con decisione alla coda della Fenice
poi, dopo un
ultimo saluto, si alzarono in volo e si allontanarono verso sud per il
loro
primo volo insieme, liberi!