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Autore: Blue Flower    20/08/2010    2 recensioni
Edward e Bella in una Londra ottocentesca. Lui dell'alta società e lei dei bassifondi. Erano amici dell'infanzia ma poi si sono persi di vista per colpa del padre di lui. Ma cosa succede se lui viene trasformato in vampiro da Victoria? Si rincontreranno? Estratto dal racconto: “Edward, anche senza anima io ho trovato l’amore…” “Che frase toccante! Ma tu credi veramente nell’amore? Ormai chi crede nell’amore?” disse lui buttandosi sul divano. “Le persone intelligenti…” “Beh io non l’ho mai provato!” “E cosa mi dici di Bella Swan?” Alice sapeva di aver toccato il tasto giusto.
Genere: Fantasy, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Alice Cullen, Jasper Hale, Victoria | Coppie: Bella/Edward
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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L’ennesimo bicchierino gli scese nella gola, forse più bruciante degli altri. Non era la prima volta che affogava i suoi dispiaceri nell’alcol… La prima volta era stato tanti anni fa, la prima notte in cui l’aveva rifiutato. Forse doveva aspettarselo sin da quel giorno…

 

“Adesso… questo è il momento giusto. Trasformami, Liam…” lui indugiava, seduto sul letto a baldacchino della camera della ragazza. Quella notte, come tante altre, era salito dalla finestra. Era un gesto molto romantico - eludere le sorveglianze ed incontrarla di nascosto- ma lei non se ne curava. Però quel ragazzo disperato era accecato dall’amore e si accorgeva a malapena che in quel periodo il suo era un amore a senso unico. Certo, per la loro relazione c’erano stati periodi migliori, ma lui confidava nel fatto che fosse una nuvola passeggera. “Io non ce la faccio Lisbeth…” sussultò lui. Lei si fece cupa. “Allora non ho nient’altro da dire… sparisci dalla mia vista” lui sentì che il suo cuore veniva trafitto e fatto allo spiedo. Lo avevano già fatto altre volte, di sicuro lei non aveva paura, per lei non era la prima volta… Gli sembrò che non lo amasse più come una volta.

 

Ed era la verità. Lisbeth era tornata chissà come, solo per avere quello che cercava anche duecento anni fa: l’immortalità. Ma il corpo era quello di una Swan, quindi la maledizione la avrebbe colpita se la avesse trasformata. E poi Bella non se lo meritava…

Bella… un nome che negli ultimi tempi si presentava nella sua mente un po’ troppe volte.

Non poteva innamorarsene. Edward e la sua famiglia erano stati premurosi nei suoi confronti e non lo poteva tradire così.

Ma lui la amava già: c’era poco da fare.

A quel punto c’era da capire se la amava veramente o amava i ricordi dei suoi tempi d’oro con Lisbeth, attraverso lei. Erano due cose molto diverse…

Perché l’amore con Lisbeth c’era stato, di questo ne era sicuro. Poi, poco dopo aver scoperto che lui era un vampiro, quella ragazza era cambiata. Aveva iniziato ad essere egoista, fredda e calcolatrice. Eppure lui ricordava ancora così bene la loro prima volta… quando lei era ancora incosciente di ciò che era lui…

 

“Amami” aveva sussurrato lei poco prima di spogliarsi dall’ampia veste. Lui invece era lì, ad aspettarla. “Io già t’amo…” e detto questo la baciò, con tutto l’ardore di cui era capace. Poi le bacio il collo e proseguì verso le spalle.

Nessuno poteva rovinare quel momento, nessuno poteva separarli… Da lì all’eternità. “Prima o poi scoprirò cosa sei…” disse lei, tra i baci.

 

Un altro bicchiere.

Era ancora sobrio e questo lo faceva arrabbiare da matti. Una volta era più facile ubriacarsi… Come quella volta in cui lui e Lisbeth erano andati ad una festa in maschera, tutti e due camuffati per bene: in modo che nessuno li riconoscesse.

 

Vagava per la stanza affollata. La stava cercando; ancora una volta. Quel giorno aveva voglia di vederla più di ogni altra cosa - come sempre del resto- ma quella volta era diverso. Tutti e due erano mascherati… potevano stare allo scoperto senza che nessuno li riconoscesse. Poi la vide: inconfondibile.

Indossava un vestito blu, molto stretto in vita che poi scendeva a campana, in una cascata di lustrini. Riusciva a riconoscerla perché la maschera lasciava scoperte le sue labbra. Le avrebbe riconosciute tra mille… Il labbro superiore poco più pieno rispetto a quello inferiore.

Bellissima…

“Eccoti finalmente” lei sobbalzò. “Lo ho fatto di nuovo?” “Intendi spaventarmi a morte? Sì, in quel caso l’hai fatto…” lui sorrise. “Un bicchiere?” “Ehm… in realtà io sono astemio” “Solo uno… del resto questa è una festa” lo prese.

Quello fu solo il primo di una serie interminabile di bicchieri alcolici.

 

Si riscosse… Ma quel giorno il flusso dei ricordi era troppo potente e la Bestia dormiva così profondamente che lui si sentiva sin troppo sgombro.

Ormai combattere contro la Bestia era diventato uno dei suoi unici impegni. Quel giorno era così silenziosa che lui addirittura non sapeva cosa fare. Non era certo come la prima volta che quell’orrore aveva iniziato a dilaniarlo…

 

Erano passate ormai alcune settimane da quando il vecchio stregone gli aveva inflitto la maledizione… Ma non aveva ancora alcun effetto collaterale.

Stava camminando, era notte. Gli piaceva la brezza notturna che gli sferzava la pelle. Da quando lei era morta non riusciva a pensare ad altro se non al suo corpo freddo; il corpo che si era ritrovato in grembo… Era stato così terribile, così devastante che aveva perso tutta la sua voglia di vivere. Persino la maledizione che il vecchio aveva scagliato su di lui, non lo aveva scalfito. La sua vita era finita senza Lisbeth.

Poi un dolore tremendo, come se qualcuno stesse cercando di ucciderlo dall’interno. Una zampata di un animale feroce: era l’unico modo per definire quell’atroce sensazione. In pochi decimi di secondi tutti i suoi sensi diventarono più acuti. Intanto qualcosa lo divorava dall’interno, divorava la sua anima. Urlò, un urlo disumano.

Ma ormai il suo corpo non apparteneva più a lui, bensì a quella Bestia.

 

Qualcuno entrò nel locale. Non si girò nemmeno a vedere chi fosse…

Lo sapeva.

“Ciao Bella” disse senza voltarsi. “Liam…” riuscì a sussurrare lei. “Ti ha raccontato tutto vero?” “Sì. E mi dispiace… mi dispiace molto per quello che ti è successo, ma ora io bisogno di te” lo disse con risolutezza, ma allo stesso tempo con dolcezza. Lui si voltò, la guardò. E lei posò le sue labbra su quelle del vampiro.

 

 

 

Nota dell’autrice:

Questi sono tanti flashback di Liam… E’ la parte finale che ci lascia un po’ perplessi… Beh scoprirete il resto nel prossimo capitolo.

A questo punto vorrei ringraziare anche Eliza1755, dato che anche lei segue la storia partecipando grazie alle sue belle recensioni! Allora grazie anche a lei!

  
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