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Autore: Kalencair    26/08/2010    2 recensioni
"Un dannato rumore di pioggia perforava i miei pensieri, costringendomi ad aprire gli occhi. La realtà. Totalmente alla pari di un incubo. Non fu solo il rumore di pioggia a svegliarmi, ma anche la tremenda sensazione che qualcosa di brutto sarebbe successo presto. Molto presto. (...) Mi alzai lentamente senza svegliare la mezzosangue e Weasley femmina, per uscire da questa fottutissima tenda da campeggio. Si, stava piovendo, scrosciando. Mi lasciai inzuppare fino all'osso dall'acqua fredda di questo posto sperduto. E fu in questo preciso istante che li vedi. Sette figure incappucciate comparvero al limitare della radura, provenienti dalla foresta. Erano venuti per noi. Per Lui." La battaglia tra bene e male è conclusa e Voldemort è morto. Gli studenti si trovano a dover riaffrontare il settimo anno; ma allora perchè i mangiamorte sono misteriosamente ricomparsi? Perchè non si fermano? Qual'è il loro obiettivo? Chi ne è a capo?
[Avvertimento in più: Bad language]
Genere: Avventura, Erotico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Blaise Zabini, Draco Malfoy, Il trio protagonista, Nuovo personaggio, Serpeverde
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
Capitoli:
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ff3 cap 3

Freddo.
E' questo che sento.
Non ho dormito per niente, e probabilmente ho un aspetto orribile.
Mi alzo lentamente, senza svegliare le altre due e mi dirigo in bagno per darmi una sistemata, per poi vestirmi veloce: andare giù, mangiare e tornare prima degli altri.
Questo è il mio obiettivo.
Non voglio vedere nessuno.
Scendo cauta le scale, tenendomi stretta al corrimano per evitare di cadere. Poi tiro un sospiro di sollievo vedendo che nella comune ci sono solo un paio di ragazzetti del primo.
Esco dal ritratto.
Percorro parte dei sotterranei.E’ umido, e vuoto.
Come sempre, però oggi lo sembra ancora di più. Ma forse sono io..
I miei passi rimbombano. Barcollo.
Mi aggrappo a una colonna fino a che non mi sento salda a terra.
Quanto vorrei perdere coscienza, ora. Sbattere la testa talmente forte da farmi cadere in coma.
O magari dimenticare tutto.
Credo proprio che presto il mio cervello si surriscalderà, per quanto è colmo di pensieri.
Ricomincio a camminare: devo somigliare a uno zombie a causa dell’andatura.
Un’altra decina di passi.
Una sagoma è seduta alla base di una colonna e guarda fisso nel vuoto. Di fianco è pieno di ciò che rimane di alcune vecchie canne e sigarette.
La riconosco subito. Stupido.. che hai fatto..
Piano ricomincio a camminare, dopo essermi involontariamente fermata.
Mentre ci passo davanti lo guardo, anche se non dovrei.
Lui alza gli occhi spenti verso di me.
Ma solo per un paio di secondi. E bastano perchè u
na fitta mi perfori quell'organo chiamato cuore.
Ha gli occhi segnati dalle occhiaie, ed è tutto pallido. Lo sguardo inespressivo, ma nonostante questo, riesco a leggere tutte le sue emozioni.
Blaise …
Il mio respiro è rotto.
...
In ogni caso io non devo essere in uno stato molto diverso; solo non ho fumato tutta quella roba. Riabbassa la testa e io riporto lo sguardo davanti a me, continuando per la mia strada. Si, l’ho detto apposta, a doppio senso.
Percorro il tragitto fino la sala grande senza accorgermi del tempo che passava, senza alterare la mia andatura.
C’è poca gente in giro, che probabilmente crederà incapace una serpeverde di provare dolore, e quindi daranno buona l’idea che abbia fatto sesso selvaggio per tutta la notte.
Idioti. E superficiali.
Ma solo con noi, è questo che mi irrita.
Mi siedo al tavolo in legno scuro, privo di qualsiasi forma di vita: in totale nella sala ci saranno altri cinque studenti oltre a me, nessuno di loro della mia casa. Beh, sono grata di questo, al momento.
Mi appare davanti la colazione come ogni santissima, almeno quanto fottutissima, mattina.
Mangio in fretta, solo per dovere, dato che ieri sera ho digiunato, senza che la mia lingua capti i sapori di quello che infilo in bocca; perché l’unico sapore che ancora mi pervade è il suo.
Appena ho finito mi alzo dalla sedia, sperando di non incrociare nessuno nemmeno ora.
Oh, me illusa.
Appena arrivo alla base delle scale, vedo spuntare sulla loro cima Nott e Draco, con la faccia pensierosa e non poco preoccupata.
Probabilmente hanno portato in camera Blaise, dopo averlo trovato nel corridoio nei sotterranei in quello stato …
Involontariamente le mie mani si stringono in due pugni.
Non si rivolgono parola. E’ solo per quello che anziché cambiare strada mi azzardo a salire gli scalini. Anche loro mi vedono: gli passo di fianco senza proferire parola né lanciandogli alcuno sguardo, ma sentendo addosso gli occhi di entrambi, specialmente di Malfoy.
Occhi... Occhi accusatori? Si, forse.
Cristo santo vorrei tornare indietro a quando bastava far cascare per terra Weasley o Potter per essere felici..
Torno in stanza, senza nemmeno essermi accorta di aver già percorso tutto il tragitto. Daphne è in bagno, la sento canticchiare qualcosa di triste sotto la doccia, mentre Pansy è uscita.
Tiro fuori il pensatoio dall’armadio, ingrandendolo a normale dimensione, e decido di depositarci il mio ricordo di ieri sera, così da risparmiarmi fiato, sempre che me ne sia rimasto, e dolore, raccontandolo alla mia migliore amica.
Il bianco e cristallizzato filamento magico, dopo essere uscito dalla mia testa con una sensazione di vibrazione leggerissima, si deposita all’interno di uno degli oggetti che reputo più utile su questa terra.
Poi tiro fuori carta e penna; intingendola nell'inchiostro per poi tracciare quei segni che vengono chiamati lettere, andando a formare parole.
Le parole fanno male.
A volte sanno essere più taglienti di lame.
Ti possono ferire. Oh si. Lo so bene.
Ti possono uccidere. Si, anche questo.
In rari casi ti possono rendere felice. Ma è da tanto che non mi succede. Troppo.
Ecco, il nostro gruppo è come una frase.
Ogni parola da sola non ci può stare, e ha bisogno delle altre se vuole avere un senso: anche se di per sè significa qualche cosa, per valorizzarle non c'è nessun altro fottuto modo che accostarle a quelle altre.
"Mi dispiace, non ho la forza di raccontare. Ti ho lasciato il ricordo nel pensatoio … Guardalo prima di andare a lezione. Ti aspetto in aula.   Rin ”. Appoggio il pezzo di carta sul suo letto, dove ha appoggiato i vestiti da indossare. Sicuramente lo vedrà.
Cavolo, mi sento.. non lo so. Strana? Come un bicchiere mezzo vuoto e non mezzo pieno?
Si ecco, esattamente così.
Sentendo dei rumori provenire dal bagno, probabile che stia uscendo dalla doccia, mi allontano.
Esco dalla comune e cammino a random, per fare un giro arzigogolato per raggiungere l’aula e quindi prendendo tempo, per non lasciarne di libero da trascorrere in classe, dove qualcuno come , a caso eh, Draco e Theo, mi potrebbe fare domande alquanto indesiderate.
A quest’ora Daphne starà guardando il ricordo…

Passa una ventina di minuti, e arrivo finalmente a Storia della magia; tra dieci invece arriverà Ruf: se entrerà dalla porta, dalla parete o dal pavimento, nessuno può saperlo, per questo ogni studente si guarda bene dal spifferare i cazzi suoi quando sa che può arrivare da un momento all'altro, magari sbucando proprio di fianco a te.
Apro la porta ed entro, trovando dalla parte in cui stanno i serpeverde i due che dicevo, che continuano a parlottare tra di loro, e lanciandomi un’altra occhiata, come quella sulle scale.
La cosa non può fare a meno che infastidirmi.
Sono tra i primi banchi, quarta fila.
Con scioltezza, ignorandoli, mi siedo nell’ultimo banco, tenendo il posto per Daphne, dato che avremo molto di cui parlare … o niente, a seconda dei casi. Ed io preferisco la seconda ipotesi.
Entra anche la Bulstrode, che si siede dietro Nott, tenendo libero il posto di fianco a lei, probabilmente per Pansy.
A poco a poco iniziano ad entrare anche il resto dei Tassorosso e delle serpi.
Nell’altra metà classe noto un paio di ragazzi, non male, che sono girati verso di me e parlano a bassa voce, sghignazzando.
Ma che si facciano i cazzi loro.
All’inizio penso che sia per via del mio aspetto poco dignitoso al momento, ma poi noto come fissino altro, e non gli occhi stanchi.
Non si può stare un attimo in pace che qualche depravato ti avvista… This is Hogwarts.
E questo punto di vista, anche se lo negano e lo negheranno sempre, lo conoscono decisamente bene anche i professori: insomma, qui tutti, sono o sono stati, studenti. Tutti, sono o sono stati, giovani. TUTTI, sono o sono stati, stupidi e impulsivi.
Faccio finta di niente, quando Pansy, nel frattempo entrata e appena sedutasi di fianco a Millicent, si gira verso di me, facendomi segni di guardare quei tipi là, come se non li avessi visti.
Dal momento che faccio finta di non vedere pure lei, inizia anche a sussurrare, accompagnando i gesti.
Ma la vuole smettere?!
Cavolo, si vede che con il tizio di ieri s'è risvegliata.. No, per quel verso lei non è mai andata in "letargo", nè mai ci andrà. 
Cioè, ci manca poco che non la sentano tutti, in classe.
Finalmente, a interrompere questo strazio interviene Daph, sedendosi accanto a me; Pansy decide che è meglio lasciarmi perdere, che tanto non la cago, così si rigira, contrariata dal mio comportamento poco collaborativo.
La bionda si volta verso il mio viso, seria.
Non ha mai assistito a una scena come quella tra me e Blaise, nonostante tutto il periodo in cui siamo stati insieme. Di solito i battibecchi li risolvevamo sempre, ehm, in camera sua.
“Sicura fosse quello che volevi?” tu-tum. Ah, ma allora il cuore non è defunto come credevo.
Ma perché mi deve fare venire questi dubbi.
Questi cazzo di dubbi.
Glielo ha chiesto forse qualcuno? No! E allora..!
Ma dico io, perchè la gente non è mai certa di qualcosa?
Ci crediamo gli esseri più intelligenti del pianeta, quando un canarino sa risolvere i suoi problemi molto meglio che noi i nostri.
Loro non scelgono di fare sconcerie con qualcuno del sesso opposto per poi chiedersi < siamo sicuri che volessi? >. E magari il giorno dopo vanno con un altro mettendo le corna al primo. E quello cosa fa, se la prende? Ma proprio no! Ah, che vita semplice e meravigliosa.
Non come la nostra.
In poche parole l'essere umano è incline ad autoimporsi dubbi e < perchè > solo per entusiasmare il corso della sua misera esistenza. E tormentarsi con essi solo per far si che ti ricordino che esisti.
... Beh, che sono sti discorsi flosofici?! Minchia sto proprio messa male eh..!
Ho battuto la testa da qualche parte? No, purtroppo.
Sposto lo sguardo sul mio banco, concentrandomi sulla risposta alla domanda che stavo perdendo in mezzo alle mie considerazioni esistenziali degne di Potter.
Lentamente senza volere alzo gli occhi arrivando a vedere Theo e Draco.
Non so perché, ma qualcosa si accende.
Come se all'improvviso non fossi più mezza vuota, ma mezza piena.
Mi rigiro convinta: “Si.”.
Soggetta a sbalzi di umore. Questa me la annoto per quando decideranno di mandarmi dallo strizzacervelli.
Lei dopo un po’ mi risponde “Allora hai fatto bene. Sarà dura all’inizio, ma passerà.” Mi appoggia una mano sulla spalla, esattamente mentre entra il professore dalla parete di fianco a Pansy, che sobbalza leggermente.

La mattinata trascorre noiosa, senza incontrare mai Blaise, rimasto chiuso in camera a quanto ho capito da Daph, e senza mai parlare con gli altri due.
E si arriva così alla fine delle lezioni.
Cammino con Daphne nel < corridoio > a est, quello esterno, ovvero è un ponte di pietra coperto da un tetto ma con ampi trafori a lasciare passare il vento; di fronte a noi Nott e Malfoy, gli obiettivi di Daph, che deve organizzarsi per stasera.
Quando siamo a qualche metro da loro, vengono sorpassati dai due Tassorosso rompicazzo di stamattina, e questi si voltano verso di me e Daphne, esibendosi in un fischio di apprezzamento, andandosene poi parlottando con un sorriso a trentadue denti.
... Sapete dove glielo ficco quel fischio? Ecco, scommetto che avete immaginato più che bene.
“Scocciatura” sussurro alla bionda di fianco a me, mentre nel frattempo abbiamo raggiunto i ragazzi, che probabilmente hanno pensato che fosse un bene che non ci sia Blaise.
Si, decisamente un colpo di culo.
Ora ha preso a parlare con Nott, mentre io, di fronte a Malfoy, guardo di lato, evitando il suo sguardo. Dopo nemmeno un minuto però smetto di ascoltarli, perché la mia attenzione viene catturata da quegli occhi a cui, senza molti risultati, volevo sfuggire, che che al contrario si sono messi a fissarmi, non aiutandomi per niente. Inevitabilmente, quindi, giro la testa verso di loro.
E ,sempre inevitabilmente,la loro intensità mi colpisce.
Direi che avendoli visti per sette anni uno ci dovrebbe fare l'abitudine.
E invece no. Come se quella distesa di ghiaccio mutasse: come se si creassero iceberg e altri se ne distruggessero, cambiando la mappa di quelle iridi.
Gli altri due parlano, anche se un po’.. hm come dire, frenati, a causa di ciò che è successo ieri; mentre noi continuiamo a fissarci.
Più che ovvio che Blaise non aveva deciso di parlarmi così dal nulla, ma c'era stata una fottuta premeditazione.
Il biondo sembra voglia insinuarsi nel mio cervello per carpirne i pensieri, ma non glielo permetterò: riesco a mantenere la mia maschera tanto bene quanto ci riesce lui.
Almeno oggi.
E sicuramente non ieri sera.
“Ok, allora ci troviamo davanti alla stanza delle necessità alle otto? Va bene?” mi arriva alle orecchie l’accordo finale, discusso ampiamente prima, tra Daph e Theo.
“Ma quanto tempo vi serve per prepararvi?!” sbuffa quello, “Vabbè, almeno faremo l’entrata a effetto” si consola.
Mi volto dalla parte da cui siamo venute, interrompendo quello scambio di sguardi tra azzurro.. grigio.. hm non saprei bene come descriverlo, e il mio verde, in quanto direi che la conversazione si può fermare qui.
Oppure la continuano senza di me. Facciano come vogliono, ma io qui non ci sto un secondo di più.
inizio a camminare. Sforzandomi di apparire il più naturale possibile.
Eh beh, queste cose a effetto piacciono molto a noi serpi, come s'è già potuto intuire dalla frase di Nott.
Ora anche Daph e Theo si sono girati verso di me, mentre l’altro non si è mai mosso.
Dopo qualche secondo di silenzio la mia amica decide di seguirmi. “Bene, ci vediamo più tardi … ciao” con tono di voce più basso, che quasi non riesco a sentire, li saluta.
Dopo che il moro ha annuito, mi raggiunge svelta.
Esatto, perché non avremmo mangiato con loro a pranzo.
Saliamo in camera senza parlare, dove troviamo Pansy.
“Ah eccovi! Ha detto che viene anche Millicent, da Madama Rosmerta.”
Ma che gioia. Ovviamente sto usando sarcasmo.
Non mi va affatto di vedere tutta la gente di sto mondo, e lei avrebbe dovuto capirlo.
Tra l'altro non ho mai parlato molto con Milli.. non è che mi stia antipatica, però diciamo che dopo aver coltivato altre amicizie così duramente, non ho voglia di mettermici di nuovo per elaborare quella con lei.
Sbuffo prima di iniziare a prepararmi per andare fuori, dandomi una sistemata in volto, come pure Daphne e poi usciamo tutte e tre, poi raggiunte dalla Bulstrode.

Raggiunto il posto a Hogsmade, mangiamo velocemente e poi usciamo a far compere per cosa indossare stasera.
Il pomeriggio passa velocemente, anche se solo a merito di Daphne che mi fa divertire.. hm no dai, anche le altre, però di meno comunque; e sono riuscita a trovare quello che cercavo e che indosserò stasera.
Praticamente ogni volta che c'è una festa andiamo a fare compere, il che significa una volta a settimana in media. Si, ce lo possiamo permettere.

“Hm … come mi sta?” chiedo rigirandomi davanti lo specchio verticale.
Il vestito che ho comprato è senza spalline, con effetto vedo-non vedo sul petto e pure sulle gambe: è nero, corto, ovvero mi arriva a poco prima della mezza coscia, con una cintura sottile, sempre nera, in pelle borchiata (ovviamente non con punte) in argento sotto il seno; non troppo aderente per quanto riguarda la parte sulle gambe, ma non è nemmeno largo.
E i miei capelli, li ho solo ravvivati con un po’ di lacca, così si mantengono belli mossi, più del solito, ma non essendo comunque riccia. Li tengo sciolti, a ricadere sulle spalle nude coprendone in parte con dei ciuffi lasciati in avanti, mentre il resto li tengo indietro, ma si scompiglieranno presto, poco ma sicuro. Amen, mi darà un’aria più ribelle, poco male.
“Woh ohoh farai colpo stai sicura!” dice subito Pansy, ma non mi fido perché per lei un vestito ti sta bene se è utile ad “attirare prede”, come dice lei, mah.
In ogni caso cerco di farle un sorriso. “Anche tu.”
Pansy ha un vestito verde scuro attillatissimo, come volevasi dimostrare, ma con delle spalline a incrocio dietro la schiena, lucido, più lungo del mio, ovvero arriva a coprirle tutte le cosce ma con uno spacco sul lato destro.
I capelli a caschetto nero come al solito e delle scarpe nere con il tacco a spillo aperte sulle dita dei piedi. “Grazie” e se ne corre in uno dei due bagni tutta compiaciuta.
Ecco l’altra che ha finito di darsi la matita blu scuro e il resto del trucco, uscire dall’altro bagno.
“Ehi sei uno schianto!” mi fa l’occhiolino, e io le faccio una linguaccia.
Il suo vestito l’ho già elogiato prima: è a spalline più larghe rispetto quelle di Pansy (sottili sottili) colore viola molto scuro, quasi nero, stretto in vita, con una cintura marrone scuro in vita, di media larghezza.Il vestito arriva fino le ginocchia, a frappe verso la fine.
Porta degli stivali sempre marroni medio-alti, anche come tacco e degli orecchini a cerchio sottile argento; i suoi capelli, rimasti lisci hanno comunque subìto lo spostamento del ciuffo.
Mi infilo in bagno, per mettermi la matita nera, con anche un po’ di eyeliner, sempre nero, per ingrossare il tratto nella parte superiore dell’occhio e per finire un po’ di phard.
Esco e mi metto le scarpe: sono nero lucido, con tacco abbastanza alto, chiuse, e non ha punta.
Mi infilo i tre braccialetti argento uguali, che si mettono insieme, sul polso sinistro e sono pronta.
Ecco che esce anche Pansy dopo aver messo il trucco. “Ci siete?” chiede non vedendo l’ora di arrivare là e scatenarsi.
Noi due annuiamo e finalmente usciamo.


Arriviamo nel punto di incontro in orario, senza esserci fatte vedere dai professori e … 
Occazzo.
Il mio cuore subisce una coltellata. Una di troppo. Non è già abbastanza a brandelli?
Perchè mi fanno questo?
Fortunatamente, non so per quale miracolo, riesco a rimanere in piedi.
Non ci sono solo Malfoy e Nott, devo dire molto sexy entrambi, ma anche Blaise ,appoggiato contro il muro con la schiena, come pure il suo piede destro, la cui gamba è piegata a permettere la posa …
Subito mi fissa serio, e le immagini di ieri sera tornano nella mia mente così vivide da poterle toccare.
Quei due stronzi, l’avranno convinto loro a venire …
Prima che mi possano sentire, sussurro a Daph: “Ok, io torno indietro ciao” e lei mi afferra il braccio “Non provarci.”
E grazie al suo gesto probabilmente i tre intuiscono che quello che le avevo sussurrato aveva a che fare con la presenza di Blaise.
 Infatti i primi due citati si lanciano uno sguardo, mentre l’interessato si scosta dalla parete ed entra nella stanza segreta continuando a mantenere quell'espressione vacua.
Fantastico. Incominciamo splendidamente la serata.
Il moro viene poi seguito da Nott, Daph, Pansy … Draco non si decide ad entrare, forse vuole dirmi qualcosa perché continua a fissarmi …
Ma che cazzo ha?! È tutto il giorno che lo fa!
Prima che possa parlare mi lancio dentro la porta sfuggendogli senza nemmeno guardarlo.
Apperò, per essere una festa organizzata dai Corvonero non è affatto venuta male.
L’ambiente è decorato bene.
E’ scuro, con al centro la pista da ballo, la cui parte più vicina al palco con il dj , in fondo, ha il pavimento che tutta una luce: fatto da luci bianche. Le uniche luci che illuminano la sala oltre a quelle sono appoggiate su superfici a “bassa quota”, dico così perché il soffitto è molto alto.
Ai lati est e ovest si sono i bar, vicino i quali ci sono dei tavoli, dove è servito cibo, e qualche divano. Mentre ai quattro angoli ci sono, con l’entrata formata da una tenda blu semitrasparente, le quattro stanze dalle quali si accede ai privè. Un angolo per casa, che si riconosce grazie allo stemma sopra ogni tenda.
E’ pieno di gente e la musica movimentata ti fa venire voglia di lanciarti subito sulla pista.
Accorgendomi che anche Malfoy è entrato mi spiccio a raggiungere gli altri, per non lasciargli l’occasione di chiedere nulla.
< Gli altri >, poi, in realtà Daphne e Pansy, perché non ho assolutamente voglia di incrociarlo ancora.
Sto parlando di Blaise ovviamente.
Così scompariamo dalla vista dei ragazzi, e intrufolateci nella folla, iniziamo a ballare.
Ogni volta non ti accorgi del tempo che passa, potrebbero essere secondi oppure ore intere.
Presto, o almeno così mi sembra, Pansy adocchia qualcuno con cui “giocare” e spassarsela e ci lascia da sole.
Dopo un’altra ora (un'ora davvero? boh) decido di fermarmi, causa qualche fitta alla testa.
Le solite da festa.
“Ehi Daph, io vado a prendere qualcosa da bere” urlo per farmi sentire;
“Cosa?!” urla quella di rimando, non capendo, e io gli indico il bar a est.
Annuisce per poi tornare a ballare vicino a Milli.
Riuscita finalmente a raggiungere la fine della pista, tra uno spintone, un "vaffanculo" e l’altro, mi incammino fino al mio obiettivo.
C’è un caldo che tra poco scoppio.
No, aspetta, sono io o è l'ambiente?
Bah, sicuramente mi sento piuttosto accaldata, dopo essere stata in mezzo a quella matassa di studenti indiavolati.
Mi siedo su uno degli sgabelli alti e ordino al barista una burrobirra per rinfrescarmi, ma niente di più pesante perché vorrei mantenermi cosciente, per non fare cazzate.
E non è proprio il momento.
“Guarda chi si vede” si siede di fianco a me una figura conosciuta.
E ti pareva che non potevo starmene tranquilla tre secondi.
Ahh, oramai ci sono abituata.
“Finnigan” faccio un cenno con la testa, per saluto, un po' riluttante.
“Un colpo della strega” ordina; “subito.” Dice il barista appoggiando quello che avevo chiesto sul bancone, davanti a me, tornando indietro a prendere la roba per il grifone.
“Se mettessi da parte l’astio tra le nostre case anche solo per qualche ora non sarebbe male sai?” probabilmente lo dice per il tono che usato nel saluto.
“Al tuo contrario, non cambio la mia indole solo per farmi qualcuno” dico prima di bere.
Il sapore frizzantino revitalizza le mie papille gustative e la mia gola arsa.
Ride. “Non sia mai! Grifondoro nel cuore” dice scherzando e battendosi una mano appunto sul cuore.
Che culo, il suo è ancora integro.
Appoggio il boccale vuoto con un tonfo sordo che però non si sente molto.
“Sai Finnigan, credo che se fossimo della stessa casa potresti starmi
quasi simpatico” Sottolineo con il timbro di voce la parola “quasi”.
Dato che questo qui ci prova con tutte, rimarcherò il fatto che non andrò con lui.
Appoggio i soldi sul bancone.
Da perfetta stronzetta quindi mi lecco le labbra con il pretesto che ho bevuto la burrobirra, ma in un modo sensuale, approfittando del fatto che mi sta ancora guardando dato che gli ho appena parlato, e girandomi sullo sgabello in modo da lasciare vedere per qualche istante più gamba, per poi scendere.
Bene bene bene, è in questi casi che ci si sente serpe in ogni millimetro di tessuto della pelle.
Mi piace questa sensazione.
Ti da l'occasione di farti sentire meno fragile di quel che sei.
“Ci si scanna in giro” ghigno al mio modo di dire < ci si vede >, e lui ricambia avendo sicuramente capito le intenzioni che ho messo nella mossa di prima.
Cammino lungo quel lato della stanza, ogni tanto fermandomi a parlare con qualche Serpeverde;
poi incontro Pansy “Beh, che c’è? Non ti ispirava?” sghignazzo alludendo al fatto che se avessero fatto quello che penso ci avrebbero dovuto mettere molto di più.
Lei ghigna “Abbiamo fatto una cosa veloce” con uno sguardo sadico.
Ehm oook. Non cambierà mai.
La lascio per la sua strada e mi riavvio a camminare, arrivando all’altezza dei tavoli che sono nella parte opposta della sala, a ovest.
Insomma me ne sto per i cazzi miei quando qualcuno mi chiama. 
Sono sicura si riferisca a me, perché quella voce la riconoscerei ovunque, talmente è odiosa.
“Ehi bella” mi giro scocciata: solo una persona è riuscita a rompermi talmente il cazzo chiamandomi già un’altra volta così.
“Dawson, giusto?” uso una voce infastidita, facendo finta di non ricordare perfettamente.
“Esatto bambola.” Sorride anche lui sadico come Pansy poco prima, i capelli sfavillanti castano chiaro e gli occhi blu.
Inutile dire che mi sta ancora più sui coglioni.
Ogni volta che da aria a quella sua boccaccia peggiora la sua situazione.
Mi afferra i polsi e mi trascina verso di lui iniziando immediatamente a baciarmi il collo.
Ah ma prego, fa pure! Mah, io non lo so come certa gente si prenda ste libertà.
Soprattutto con me, devono evitare di dare tutto per scontato.
… E se …
Dopotutto quali erano i miei piani per la festa?
Ma si, giocare un po’ con sto qui non può fare male.
Ma non arriverò a dargli la soddisfazione di portarmi a letto, proprio no.
Poco dopo mi spinge contro il muro, distante un paio di passi, e inizia a baciarmi le labbra, forzandone l’apertura.
Ed è lì, che sento il sapore nauseante di una percentuale troppo alta di alcool.
Porca miseria, questo è totalmente sbronzo!
Tuttavia ricambio il bacio, giusto per sfogarmi un po’;
Insomma, cercate di capirmi: se non smetto di pensare a Blaise chissà che cazzo mi può saltare in mente..
Lui deve interpretare male, ovviamente, e porta le mani sul mio sedere, spingendo il suo bacino contro il mio.
Hm, la cosa non mi convince. Per niente.
Preso dalla foga torna a baciarmi il collo come prima, passando poi a morderlo direttamente.
Cazzo però, così mi fa male.
Porca troia, MOLTO male.
Ma che minchia di canini ha?!
Se non mi ha lasciato dei segni è un miracolo!
Adesso basta, il gioco è bello quando dura poco.
Gli afferro le spalle e cerco di allontanarlo decisa.
Lui, l'opposto di me, confuso, continuando a tenermi il sedere mi guarda allucinato, come se considerasse già ovvio dove saremmo andati a finire.
No. Semplicemente no.
“Ok, ti sei divertito. Ora basta.” sbotto mentre faccio per andarmene, ma quello mi trattiene per un braccio.
Mi giro furiosa verso di lui scandendo bene “Mollami. subito.”
“Non ci penso nemmeno” ridacchia totalmente fuori di testa;
Ah, perfetto.
Fa per riattirarmi a sé.
Mossa sbagliata.
Gli tiro uno schiaffo in piena guancia, lasciandogli il segno rosso della mano.
“Cosa cazzo non ti è chiaro nella parola < mollami >?!” urlo a questo punto.
Duri di comprendonio, i corvi.
Riporta la testa deviata dallo schiaffo verso di me, ed è piuttosto incazzata.
“Ora mi hai proprio stufato stronzetta.” Dice con un tono duro.
Senti chi parla.
Rafforza la stretta al mio braccio. Ahia.
Corrugo la fronte senza volerlo, in reazione.
Prima che possa fare altro, mi sbatte di nuovo contro il muro, molto più forte di prima e torna a baciarmi furiosamente le spalle.
Ah, ma certo, come se non avessi abbastanza problemi.
...
Devo ammettere che comincio ad avere un tantino di paura … 
Si lo so, sono una serpe, e con questo?
Io non voglio andarci con questo qui. Punto.
Cerco con gli occhi tra la folla Daphne ma la trovo ancora sulla pista da ballo e non mi sentirebbe o vedrebbe mai.
Solita sfiga marcia.
Passo allora al piano b: cerco di dimenarmi “Lasciami, porca troia! Trovati un'altra, ce ne sono tante” ma questo verme mi prende entrambi i polsi con la mano sinistra e li tiene fermi sopra la mia testa.
Ok, ho
davvero paura ora. E sono davvero brava a cacciarmi nei guai.
Ma sono proprio cretina o cosa?! Che minchia m'è saltato in mente di stare al suo gioco?!
“Sei eccitante quando sei incazzata lo sai?”pure la sua voce mi fa paura.
Non sembra nemmeno umana.
Prepotentemente si lancia di nuovo sulla mia bocca.
Sento la sua mano destra appoggiarsi sulla mia coscia sinistra.
Oddio.
Chiudo gli occhi mentre lui torna al mio collo.
Non voglio più vedere, provare e udire.
Oramai non c’è più niente che io possa fare per liberarmi da questo idiota, perché la bacchetta non la raggiungerò mai, con le mani bloccate così.
Pensa a qualcosa Rin, in fretta.
Gli tirerei un calcio dove so io, ma è totalmente appoggiato a me e mi impedisce movimenti di qualsiasi genere.
Ora la sua di mano, invece, salendo sulla mia pelle, ha incontrato il bordo del vestito, e si sta insinuando sotto.
Bene, auguri a me stessa.
Poi di colpo si blocca.
Cosa? Che succede? Si è reso conto di essere un idiota totale, che più di così non si può?
No, non credo.. sarebbe troppo maturo da parte sua.
Allora che c’è?
Apro gli occhi. Una mano ha afferrato il suo polso: sembra quasi stia per romperglielo.


Abbandono la pista dopo una sana limonata con quella Tassorosso, anche se palpava un po’ troppo. D'altronde modestia a parte sono un gran pezzo di figo, come biasimarla?
Mi avvicino ai tavoli nella zona est, dove intravedo Blaise, affiancato ora da Nott.
Li raggiungo seminando dietro di me una serie di svenimenti da parte di alcune ragazze.
“Ehi Draco come è andata con quella bionda?” ghigna Nott complice;
“Non è il mio tipo … ma non l’ho disdegnata totalmente, come hai visto” ricambio il ghigno. Sghignazza.
Blaise sembra un morto invece. Che novità.
E’ stato tutto il tempo a bere in questo metro cubo della sala, e mi stupisco che non sia ancora ubriaco.
In oggi, tra fumo e alcool, potrebbe essersi fottuto sia polmoni che fegato in un colpo solo.
Entrambi lo fissiamo mentre lui guarda un punto imprecisato nella folla.
“Mi fa piacere per te Draco” dice col tono piatto come una sogliola, lasciando il bicchiere che aveva in mano
, vuoto per l’ennesima volta, sul tavolo al quale è appoggiato, dietro di lui.
Alla faccia dell'allegria.
“Non era male” continua, sempre come se non avesse un’anima.
Sto per dirgli qualcosa del tipo < smettila di affogarti nel dispiacere e fai vedere che hai le palle >,
quando Nott ci interrompe.
“Ragazzi, vi risulta che Rin si sia ubriacata?”
Che?
Lo guardo interrogativo, ma non mi caga, sta osservando dalla parte opposta della sala.
Così giro la testa nella sua direzione per vedere, vagando con gli occhi sulla gente.
La individuo presto: sta limonando con …
Affino la vista.
Ah, ma quello è quel Dawson dell’altro giorno.
Volubile la ragazza.
Prima non ne vuole sapere di quel depravato, e poi se lo fa. Bah. Contenta lei..
“L’ultima canzone e poi si passa a qualche lento yeahh” rimbomba la voce del dj, al quale però faccio poco caso.
Sia io che Nott portiamo lo sguardo su Blaise, che li fissa senza battere ciglio.
Immobile. Non dice niente.
E la cosa è assai preoccupante.
Torno a guardarla.
Si sta allontanando, bene, ci godo, così quello rimane a becco asciutto.
Cosa … ma che fa?!
La trattiene: mossa sbagliata amico.
Ed infatti, come dicevo lei gli urla contro.
Se c'è una cosa di cui sono sicuro su Rin, è che odia con tutta se stessa chi gli impone qualcosa che non vuole, o un ordine.
Si beh, noi serpi siamo i migliori, è giusto che non ci diano ordini.
Nott si gira verso di me, perplesso “Ma che..?”.
Mi rivolgo a quel coglione che ora sta facendo finta di niente: “Blaise, non pensi che dovresti fare qualcosa?!”
Non cambia espressione, anzi, sembra rilassato.
“E cosa? Non posso dirle niente. Lo sta facendo di sua volontà.”
Mi rigiro verso Rin, che ha appena tirato uno schiaffo al tipo. “Si, sto cazzo, di sua volontà.” Commento infastidito, non so bene da cosa.
Scambio un’altro sguardo con Nott che mi sembra assai inquietato, non so se per Erinn o per la reazione che può avere Blaise.
Magari per entrambe le cose. 
Quell’idiota la risbatte contro il muro e di nuovo si getta su di lei, anche se stavolta senza il suo consenso a quanto pare. Ora sta oltrepassando il limite.
Mi giro furioso verso Zabini che non accenna a muovere un muscolo, e ha l’aria pacata.
Mi ci piazzo davanti e lo strattono per la cravatta: qui bisogna che si svegli. E subito.
“Stammi a sentire idiota!” sbotto mentre questo non cambia espressione;
Porco Godric non lo sopporto quando fa così.
Che cazzo gli prende?!
Il Blaise che conosco non ci avrebbe pensato due volte ad andare là e fare secco quel bastardo.
Che minchia è successo ieri, per far si che cambiasse così radicalmente?!
“Se non ci vai tu a fermarlo ci vado io, mi hai sentito?!” sbraito;
e lo farò davvero.
Insomma, dopotutto lo farei anche per Daphne o Pansy, siamo un gruppo ma se non facessimo nemmeno questo l'uno per l'altro saremmo un vero fallimento.
Mentre quegli sfigati dei grifoni si perdono nelle loro effusioni da quattro soldi, noi siamo qui a farci un culo così perchè il rispetto verso ciascuno di noi non cali.
Non deve succedere.
E Blaise sta marciando verso la direzione opposta, spero se ne renda conto finchè può.
“Accomodati. Non sai che le ho detto. … Non posso, davvero. Non ho più diritto su di lei.” sempre con quell’aria da deficiente.
Sbuffo “Andiamo, svegliati Blaise! Quello non si limiterà a sbaciucchiarsela! Se la vuole portare a letto, senza che lei voglia, ci arrivi?! La ami? E che cazzo, dimostralo! Reagisci, porca puttana!” Gli lascio la cravatta, per scuoterlo per le spalle.
Niente.
Assolutamente niente.
Mi sono davvero rotto le palle di vederlo così.
Sbatte le palpebre, continuando a guardarmi come se nulla fosse.
Non so se è a causa di tutto quello che s'è fumato, in ogni caso..
“Mi aspettavo qualcosa di più da te.” dico secco. Decisamente.
Lui si mette a posto la cravatta e torna nella posizione di prima.
Come si fa ad avere stima per lui in questo momento?!
Non mi rende facile la cosa.
Lo so che merita il nostro rispetto. Ma deve dimostrarlo, cazzo. So che può farlo.
Tantissime altre volte c'è riuscito, e non deve smettere.
Mi giro per attraversare la sala, verso il coglione numero due.
Qualcuno lo dovrà pur sistemare.
E se non lo fa chi deve, lo farò io.
Lei cerca di dimenarsi. Accelero il passo.
Come volevasi dimostrare quello è un altro che vuole solo fare sesso.
Mio dio ora capisco quello che intendeva dire sulla torre.
Una volta ogni tanto me ne fotto di tutte le ragazzette che cercano di aggrapparsi a me e tiro dritto.
Appoggia la mano sulla sua coscia. Sento che non mi riuscirò a trattenere: come si permette di toccarla senza che voglia?! Santo cielo, è da vermi schifosi.
Nè a me, nè agli altri due verrebbe in mente di fare una cosa del genere.
Bastardo. Manca qualche metro.
La mano arriva sotto il vestito.
Ci sono.
Gli afferro il polso sperando vivamente di romperglielo.
Addio Dawson, sei fottuto.

Giro lo sguardo verso la persona che ha fermato questo deficiente.
Malfoy.
Non sono mai stata più felice di vederlo.
Dawson si gira verso di lui spaesato “E tu che cazzo vuo …”
Draco gli sferra un pugno in piena faccia “Brutto pezzo di merda!” gli urla mentre l’altro cade violentemente a terra per il colpo.
Io rimango dove sono, contro il muro.
.. Ehm, leggermente colta di sorpresa.
“Bastardo, vuoi rissa?!” ribatte con un altro urlo Dawson, il naso sanguintante;
santo cielo quanto ci godo a vederlo soffrire. Mi sento molto assetata di vendetta.
Il biondo gli si riavvicina per tirargli un calcio nello stomaco parecchio forte “Se accettassi saresti morto” lo dice quasi sputando.
Mi sento estremamente soddisfatta a vederlo pestato.
Oh, voi non sapete quanto.
Quasi nessuno se ne è accorto, perché c’è un casino infernale, e gli altri fanno finta di niente.
Draco mi si sta avvicinando quando quello a terra, che si tiene lo stomaco con una mano, e con l’altra il naso rotto, parla nonostante tutto: “Figlio di puttana quella l'avevo vista prima io!”
Cheeee?!
Oh, ma vai a fare in culo a qualcun altro idiota che non sei altro!
Draco si ferma.
Nei suoi occhi saetta un fulmine di rabbia cieca, che un po’ mi fa strano vedere.
Stringe i pugni in un modo che non ho mai visto.
Torna verso di lui, lentamente.
Esasperatamente lentamente.
Sono rimasta zitta per tutta la durata della scena e ogni tanto manco di un respiro.
Ancora non ci posso credere di non essere più tra le sue sudice braccia: stavolta devo davvero ringraziare Draco. Senza di lui.. beh, si sa che sarebbe successo.
Hm, però non mi piace affatto indebitarmi con la gente. 
Arrivatogli di fianco: “Prova. a. ripeterlo.” sussurra con tutta la rabbia concentrata in ogni singola lettera, mentre guarda Dawson dall’alto al basso.
Il porco si mette a ridere sguainatamente, essendo totalmente brillo; e questo lo fa infuriare.
Occazzo, questo fa male.
Malfoy gli ha appena tirato un altro calcio, e stavolta proprio lì dove pensate voi, con un tot di forza aggiungerei.. molta.
Precisamente quello che volevo fare io prima.
L’individuo che fino a poco fa rideva ora è svenuto a terra inerme, probabilmente dal dolore.
Resta a fissarlo ancora qualche secondo, forse incerto se dargli un altro colpo, ma un mio “Grazie” in sussurro, e non so come riesce a sentirmi, in questo casino, lo distrae dalle sue idee.
Si gira verso di me e inizia ad avvicinarsi lentamente, ancora con l’espressione scocciata, massaggiandosi appena le nocche della mano destra.
Fa un cenno con la testa a dire < niente >.
“Come stai?” chiede con un tono infastidito.
Annuisco leggermente, guardando per terra “Tutto ok.” Mi si rompe la voce.
Come sempre, nei momenti meno opportuni.
“Come ti è saltato in testa di dargli corda?” adesso invece è più arrabbiato;
Dato che non l’ho ancora guardato negli occhi, mentre lui si ostina a fissarmi, trovo sia il momento giusto per ricambiare, in modo che capisca il sottinteso.
Alzo quindi la testa e vengo intrappolata da quegli occhi.
Lui capisce, eccome se capisce.
Vado a fissare la gente sulla pista, davanti a me di qualche metro. “In ogni caso non avevo intenzione di dargli la soddisfazione di portarmi a letto. Peccato che non mi fossi accorta subito del fatto che fosse ubriaco.”;
in risposta sbuffa, poi: “Ti stava per stuprare! Non credi che avresti dovuto fare più attenzione?” ancora una volta si dimostra irritato quanto la pelle di Weasley al sole cocente.
Ohi ma poi a lui che gliene frega?!
“E che cazzo potevo fare?! Appena me ne sono accorta ho cercato di allontanarlo!” Anche io adesso mi sto incazzando;
si comporta come se fossi una patetica e sprovveduta tassorosso.
“Lo so. Ti ho vista.” Secco.
Adesso sono io che sbuffo.
Con tutta sta gente proprio me doveva vedere?! Appena in tempo per vedere tutto! Bah.
“Bene, che ti devo dire, ti sei goduto la scena.” E si incazza ancora di più.
In effetti ho detto una stronzata madornale perché lui in realtà è intervenuto; e di quel po' anche.
Si trattiene, credo pensi che io sia shockata, mah.
Beh, si sbaglia.
“No. Quello era Blaise.” Dice con un tono di puro disprezzo.
C-cosa?
Blaise mi ha visto?
Ah, grandioso.
Di bene in meglio.
Dalla padella alla brace.
Dal.. Basta.
D'altronde piuttosto che beccarmi la ramanzina da lui è meglio così, che sia venuto Draco.
Sai che figura di merda?
< Sai, grazie mille per aver frenato il tipo con cui stavo slinguazzando animatamente al fine di dimenticare ieri sera. >
.. epic fail.
“Non lo biasimo.” La mia voce risulta bassa a causa del rumore.
Mi guarda ..hm.. non saprei definire in che modo.
Curioso? Serio? entrambe le cose.
Si appoggia con la schiena al muro, di fianco a me “Che vi siete detti ieri sera?”,chiede dopo un po’;
anche lui guarda davanti a sé.
Me l’aspettavo questa domanda, ma non so perché, dato che io degli affari miei, tranne l’altro ieri sera, non gli ho mai detto niente di chè.
Quindi perché incominciare ora? Mah..  
“Perché non lo chiedi a lui.” Gli dico, in quanto tra l’altro non ho molta voglia di parlarne e soprattutto di fargli sapere che si è parlato anche di lui.
“Io e Theo ci abbiamo già provato: quando è tornato in camera dopo aver discusso con te. E ci ha urlato contro.” Sto zitta.
Non mi stupisco affatto.
E' quello che avrei fatto anch'io se Pansy o Daph si fossero azzardate a dire qualcosa.
Sospiro “… Non è stato esattamente piacevole.”
Capitan ovvio, Rin. 
“L’avevo leggermente intuito da come l’abbiamo trovato stamattina.” Dice serio, con un velo di sarcasmo, ma lo stesso serio, forse anche incazzato con me, dato che ne sono la causa.
Una morsa si stringe il cuore.. è colpa mia se stava così.. e non ci sono scusanti.
“L’ho visto anche io.”
Sta per aprire la sua bocca per dirmi su per non aver fatto niente, immagino, ma lo precedo: “E appena mi ha vista mi ha rivolto uno di quegli sguardi per il quale ti sotterreresti nella merda all'istante. Quindi me ne sono andata.”
Richiude le labbra.
Parte una canzone lenta e tutti gli scatenati in pista rallentano i movimenti, formando, all’80%, delle coppie, che iniziando a dondolarsi.
Dopo un po’ di silenzio mi prende il polso e io mi lascio trascinare, avendo tra l’altro esaurito la forza dimenandomi prima.
Ben? Che combina ora?
Mi porta più a sud della stanza enorme, nella parte della pista da ballo un po’ più lontana dal palco.
Dopo aver superato un po’ di gente e parecchie ragazzette inferocite a causa mia, si ferma e mi afferra i fianchi avvicinandomi a lui.
Ehm..??
Deglutisco, anche se non visibilmente per fortuna.
Che cazzo vuole fare?
Inizia a cullarmi a tempo della musica.
Ah grazie per avere chiesto se volevo eh.
Odio i lenti.
Mi ricordano troppo quando li ballavo con Blaise a ste feste.
E si sapeva dove finivamo sempre, dopo.
Cerco di allontanare il ricordo, per il mio bene.
Sfuggo ai suoi occhi, così accosta la testa al mio orecchio destro: “Ti va di raccontarmi?” dice con voce tenebrosa in un sussurro che mi fa venire i brividi.
Porto le braccia al suo collo per confermare che avrei < ballato > con lui.
Dopo tutto che sarà mai.. e poi almeno se rinvenisse Dawson, si terrebbe alla larga.. spero.
Tra l'altro gli devo qualcosa, ed è meglio sdebitarmi andando a soddisfare la sua curiosità, che non in altra maniera.
Ehi, non pensate male!
Ne sembra compiaciuto e rialza la testa con un ghigno trionfante.
Cappero, si gasa per poco eh?
Ma tempo qualche secondo e mi fissa concentrato la spalla sinistra.
Beh? Che c'è?
“Che sono quelli?” chiede corrugando la fronte.
Giro la testa per arrivare a vedere i segni rossi che mi ha lasciato appunto Dawson.
“Ah, Dawson mi mordeva.” Rispondo schifata dopo essere arrivata all’unica conclusione possibile.
Lo dicevo io, che mi avrebbe lasciato il segno.. che palle.
Porta le mani dai fianchi a poco più sopra del mio sedere, e mi avvicina di più, serrando la mascella.
Il mio cuore sussulta.
Da quando in qua si prende tutta questa confidenza il giovanotto? Bah.
Tra l'altro sa benissimo che in qualsiasi momento potrei prenderlo a mali parole, per un solo passo falso.
Passa qualche minuto, senza che lui insista, passato a dondolarci piano, a ritmo, come le altre persone intorno a noi;
poi mi decido a parlare: “Ha ribadito che non era andato con la Vane e io gli ho detto che anche se adesso ci credevo, all’inizio ero stata accecata dalla rabbia.” Rimane muto esortandomi così a continuare. Continuo a non guardarlo “Ha anche riferito che" deglutisco per cercare di togliermi il groppo dalla gola "si era accorto che non aveva mai smesso di amarmi quando.. Dawson” pronuncio il nome con il mio più totale disprezzo “ci aveva provato al tavolo; ma che non era per niente certo che io provassi più le stesse cose. Ed infatti è quello che gli ho detto, e che avevo detto anche a te, ovvero che è troppo tardi.” 
Penso proprio che salterò la parte in cui parliamo di lui.
Si accorge che c’è qualcosa che non voglio riferire,probabilmente, a causa della mia esitazione.
Che palle, capisce sempre tutto, dannazione!
Fanculo: ogni volta che cerco di nascondere qualcosa, che non siano i miei sentimenti, fallisco miseramente!
Almeno, non è così tanto intuitivo come Daph, e quindi non immaginerà la cosa giusta. Spero.
Io comunque me ne rimango muta, per il beneficio del dubbio.
Silenzio.
Parziale, a dire il vero, dato che c'è comunque la musica.
Appoggio la fronte appena sotto l’altezza della sua spalla sinistra, ma più verso il petto (sarò circa .. boh, una decina di centimetri in meno di lui..?), per evitare di guardarlo, e che lui pure mi veda.
“Poi mi ha baciato.” Dico piano.
Aspetta, perchè glielo sto andando a dire?! Posso omettere anche questo.
Tuttavia il mio cervello impedisce al ricordo di tornarsene da dov'è venuto.
Non dice niente quindi aggiungo “ … io ho ricambiato.”
Ancora qualche secondo di silenzio durante il quale, le immagini di ieri sera mi scorrono come flash davanti agli occhi.
Hm, fitta al cuore. Di questo passo morirò giovane per infarto.
Piano piano si sta consumando. Sempre più coltelli lo recidono.
“Che hai provato mentre vi baciavate?” chiede serio; appoggiata così sento la voce rimbombare.
E perchè lo vuole sapere? Boh.
“Ho pianto. E mi sono odiata dal più profondo quando ho sentito che lo stava facendo anche lui.”
Mi risulta facile raccontarglielo, questo, non ho idea del perché.
Sussulta, anche se pianissimo, e sento la sue mani allentare la presa per qualche istante, poi torna come prima: come si sentisse in colpa.
E di che poi?!
“Sei sicura che fosse quello che volevi?” chiede ancora atono.
Evvai, oltre a Daph, anche lui!
Però ora so la risposta da dare, senza ripensarci un’altra volta. Anche perchè non voglio ripensarci.
“Si, non lo amo più, anche se ci tengo molto. Gli voglio bene. Santo Salazar, un bene enorme. Spero lo sappia. L’ho considerato il bacio di addio, ecco.”
Rimane in silenzio.
Io quando sono certa di non essere più a pericolo lacrime, rialzo la testa, ma continuo comunque a non guardarlo, ma piuttosto a fissare le persone dietro la sua spalla.
La punta delle mie dita arriva alla base suoi capelli, messa in questa posizione, e mi viene voglia di accarezzarli, è una sensazione piacevole, ma meglio se mi trattengo per non dare impressioni sbagliate.
Decisamente sbagliate.
Dopo poco ecco un suo tentativo di sdrammatizzare, al solito: “E’ un miracolo, non ho ancora incontrato né lo sfregiato né i suoi amichetti grifoni” alza un angolo della bocca, per alleggerire l’atmosfera.
Fortunato lui.
“Io si, purtroppo: Finnigan. Al bar.”;
rotea gli occhi: è uno di quelli che gli rompe più le palle, dopo Lenticchia e Potter.
“Quello per me è un depravato quasi peggio di questo Dawson del cazzo.”
Faccio un’espressione divertita a questa sua frase, totalmente d'accordo.
“E che voleva?” chiede ghignando un po'.
“ < Se mettessi da parte l’astio tra le nostre case anche solo per qualche ora non sarebbe male sai? >” lo imito.
“Insomma ci provava.” Conclude.
“Lo fa con tutte. Gli ho dato il ben servito e me ne sono andata.” annuncio orgogliosa di me stessa.
Sulle prime ghigna di nuovo divertito, poi torna serio: “Cosa che non hai fatto con l’altro. Se proprio dovevi sbaciucchiarti qualcuno, almeno fallo con qualcuno non sbronzo.” Scuote la testa, a occhi chiusi, sempre per scherzare, ma sotto sotto sta ancora pensando a prima, e quindi per una parte è severo.
“Cioè stai dicendo che piuttosto sarei dovuta andare con un Grifondoro anziché che con un Corvonero?”Alzo una sopracciglia.
Ma proprio non direi.
Fa finta di pensare.
“No hai ragione. Dovevi proprio startene buona.” Ghigna, avvicinando la faccia.
Pericolosamente aggiungerei: le fronti si sfiorano come ieri.. Certo che è sexy.
Bene Rin, vai a pensare una cosa del genere dopo quello che ti è appena capitato, brava, complimenti. Mah.
E poi la verità è che in certi aspetti mi ricorda Blaise.. Nonostante siano comunque diversi.
Ricambio il ghigno, a qualche millimetro dal suo volto, immersa nel colore ghiaccio dei suoi occhi un'ennesima volta.
Ma la mia attenzione viene poi attirata da altro.
Intravedo con la coda dell’occhio Nott vicino a una delle stanza che da sui privè, con una che mi pare Grifondoro, mentre si sbaciucchiano a go go.
“Hmm a Nott non sembra dispiacere quella grifona. Forse è vero, avrei dovuto provare con Finnigan.” Ghigno un’altra volta.
Lui volta la testa, tornando alla normale distanza, per vederlo coi suoi occhi.
“Ebbravo Theo. Hai capito lui.” Torna a voltarsi nella mia direzione, portando le mani più su sulla mia schiena, dove finisce il vestito e c’è la pelle; sento le sue dita
, un leggero tocco, che la sfiorano.
Per un po’ ci fissiamo negli occhi, a causa di questo contatto.. hm strano, in questo caso.
Non è mai capitato. E sinceramente avrei preferito non succedesse.
Specie in questo periodo precario.
Sento come se non potessi distogliere lo sguardo. Come se i suoi occhi fossero davvero il polo e il loro campo magnetico attirasse i miei.
Poi interrompe questo silenzio: “Forse anche io dovrei trovarmi qualcuna a quest’ora” Ghigna avvicinandosi di nuovo, mentre finisce la seconda canzone che stavamo ballando.
… Forse …
potrei …
No. No. NO. Ma sono rincoglionita forte vero? Nemmeno quella singola burrobirra dovevo prendere, guarda che idee del cazzo mi spuntano fuori adesso!
I suoi occhi mi chiudono in gabbia.
Le mie idee vacillano.
Poi mi torna in mente quello che aveva detto Blaise.
No … non posso.
Non posso.
La sensazione è così forte che probabilmente mi legge in faccia il dubbio.
Oh beh. Poco ma sicuro, non voglio perdere Blaise. Stop.
Questo è tutto quello che c'è da dire.
“Allora, forse, dovrei lasciarti stare. Non credi?” sorrido amara, nemmeno io so perché. 
Subito dopo averlo detto mi stacco da lui: allontanando piano il mio busto dal suo, facendo sciogliere le dita intrecciate dietro il suo collo, e facendole scivolare sulle sue spalle mentre tornano ai miei fianchi.
Lui ancora mi tiene e mi guarda serio.
Io sto ferma, non muovo un muscolo.
Ma lo sguardo mi si è spento suppongo; ho messo la mia maschera e non intendo toglierla.
Le sue mani scendono piano, scorrendo sulla schiena, fino ad arrivare a dov’erano prima, poco più su del fondoschiena, per poi lasciarmi andare;
e quando succede, dopo i brividi, sento uno strano vuoto, un senso di abbandono a me stessa.
Rimaniamo l’uno di fronte all’altra per mezzo minuto, il volto completamente immobile.
Come se qualcuno avesse premuto il tasto < pausa >.
Vorrei sapere a che sta pensando … e soprattutto che sta saltando in mente a me.
Poi mi decido.
Mi giro e inizio a camminare verso la parte opposta, insinuandomi tra la gente.
Voltando a destra verso la parte ovest, sbircio con la coda dell’occhio verso di lui, che in questi secondi è rimasto ancora fermo.
Continuo a camminare senza più girarmi.
Ma che sto facendo? Scherzo col fuoco?
Scotta troppo.

Rimango fermo.
Ma che cacchio mi è passato per la testa?
… Quando le sue dita sono scorse dal collo alle spalle ho sentito un brivido …
e anche quando l’ho lasciata andare.
Che mi è preso? Mah, meglio non farsi troppe domande.
Una riprova ne è Blaise.
Piuttosto, io devo cercare qualcuna al più presto, a rimpiazzare  quella  schiena …
Noto di fianco a me, a un paio di metri, una ragazza del quarto credo, Serpeverde, mora e abbastanza bassa, che mi guarda come se mi si volesse gettare addosso, ma pare esitante.
Ben venga, che ti devo dire.
Mi avvicino a lei esibendomi in un eccellente ghigno “Tutta sola una bella ragazza come te?”
Lei arrossisce.
Oh no, è una timida.
“Mi concedi un ballo?” chiedo galante.
Lei annuisce “Certo”.

Non serve molto tempo perché finisca a baciarla, anche perché è insopportabile e non vedevo l’ora di farla tacere;
ma mi pare abbastanza inesperta.
E sussulta ogni volta che muovo le mani: cioè sempre.
Senza smettere di giocare con la sua lingua alzo lo sguardo verso i tavoli, per controllare che Blaise non faccia cazzate.
È dov’era prima ma … guarda verso sud.
Seguo la traiettoria del suo sguardo. … Rin.
I loro sguardi si sono incrociati, e Blaise la sta guardando davvero molto male.
Lei, con la sua maschera, sta seria e ferma, vicino a Pansy che sta parlando senza fermarsi un secondo, con lei e Milli.
Di colpo di allontana a gran passi verso la porta principale, premendosi le mani sulle tempie.
Sparisce alla vista.
La visione della scena mi ha dato non poco fastidio.
È ovvio che Blaise con quelle occhiatine alludeva a qualcosa che si sono detti; e sono certo che sia quello che lei non ha intenzione di dirmi.
Probabilmente per distrarmi , metto più foga nel baciare questa ragazzetta, in modo da scaricarmi.
Non dovrei, ma lo faccio lo stesso.
Se uno non si lascia andare alle feste, quando lo fa?
Inizio a spingerla verso i privè, dal momento che oramai non stiamo più ballando ma solo baciandoci.
Entro in una stanza libera continuando la mia opera.
Per quello che vedo di sfuggita è tonda, bianca a parte le lenzuola del letto e i cuscini del divano, verdi. Devo essere entrato nell’angolo riservato alla nostra casa.
La spingo sul letto quasi con rabbia, come se non mi interessasse chi è, me ne rendo conto.
Infatti è così.
Regola numero uno se vuoi andare col principe delle serpi, alias me: non pretendere niente in seguito.
Ma questa non aiuta: sta sempre a farsi far tutto non reagendo, e se ne sta ferma.
Oddio, detto così mi ricorda Blaise stasera.
..Chissà se è vergine 'sta qui.
Le sfilo la maglia facendola e le bacio il collo, poi la spalla destra e poi la sinistra.
Una cosa insensata, stupida e assolutamente anormale mi arriva sparata in testa.
Un flash attraversa la mia mente: i morsi sulla spalla di Rin.
Che caz?!
Confuso mi fermo qualche secondo, e la tipa nemmeno se ne accorge.
Riattacco a baciarla, ignorando ciò che mi è accaduto, ma quando le sfilo anche i pantaloni un’altra immagine mi occupa la mente: i suoi occhi verdi … si, talmente profondi da caderci dentro.
Ma che sto dicendo!?
Con sempre più irritazione a causa di questi intermezzi mentali dico, o meglio, ordino, alla ragazza di aiutarmi a togliermi i vestiti, e quella fa una faccia sconvolta.
Ok, è vergine.
Appena mi sono sbottonato la camicia, altro flash: quando si è appoggiata con la fronte al mio petto. Perché cazzo mi viene in mente ora?!
Non posso stare tranquillo cinque, dico, CINQUE minuti?!
E di nuovo quegli occhi.
Ah… Sto … impazzendo vero?
Vorrei proprio sapere che minchia ho bevuto per vederla mentre sto cercando di soddisfare il mio istinto, porco Godric!
Mi alzo dal letto furibondo.
Ecco Dawson mentre si infiltrava sotto il vestito.
Dio, avrei voluto tirare più forte quel calcio, così che non avrebbe più avuto motivo per cercare di stuprare qualcuna.
Dannazione!
Come se non bastasse, rivedo la scena mentre lei si dimena.. Basta, basta, basta, cazzo!
Mi prendo la testa tra le mani.
Fermatevi immagini di merda! Ora!
Lasciatemi in pace!
La mora mi guarda strano “P- perché ti sei fermato?” tutta accaldata.
E di nuovo, ecco la mia mano sulla sua schiena, mentre mi raccontava di lei e Blaise … Faccio un urlo sommesso e soffocato ed esco dal privè lasciando sola la tipa.
Ok.
Anzi, no.
Che. Cazzo. Mi. Prende?!
Devo prendere aria.
Cerco di concentrarmi sul mio respiro affannato, per utilizzarlo come via di fuga da sti pensieri a dir poco anormali.
Che due coglioni.
Tiro un calcio al muro con tutta la forza che ho. 
Dio!
FANCULO CHE MALE.





Buon salve a todos! 8D Altro capitolo pubblicato :3 Dunque, dunque..volevo chiedervi una cosa (se volete rispondete oppure se mi lasciate carta bianca farò io) : preferite avere le pubblicazioni dei capitoli già scritti con breve distacco l'uno dall'altro, con possibilità di lieve ritardo quando diventerà mensile (ovvero quando esaurirò i capitoli già completi), oppure mettere mensili anche questi già finiti, con maggior probabilità di aggiornamenti in orario per tutti i capitoli a seguire? Vi dico subito che la ff è moolto lunga, almeno fino a dove sono arrivata a programmarla, e quindi se anche si accelerassero i primi tempi non rischiereste di non riuscire a godervela 83 Chi vuole mi dirà x3
 Poiii ovviamente le recensioni, sentitevi liberi di lasciarne o meno, ma mi farebbe molto piacere! ;D
Ringrazio le persone che si sono aggiunte alla lettura della ff e anche le altre che l'hanno aggiunta alle seguite x3

Ringrazio anche (in ordine dal meno al più recente):

Bastii: Omg, grazie! Davvero ti piacciono? °w° Che bello! Sono contentissima perchè di solito è più difficile accettare un personaggio nuovo (anche se di Rin, per saperne proprio tutto bisogna aspettare)!   "Sapere che anche loro soffrono e amano, anche se a modo loro..." beh, hai precisamente centrato il punto a cui volevo arrivare! x3  Per quanto riguarda Blaise, vedrai che anche lui avrà varie occasioni, eheh (anche se pure per questo bisogna aspettare)! A propooosito, come vedi s'è piuttosto depresso poverello D: Tanto che fa una cazzatella, senza cattiveria, ma una cazzatella, perchè si lascia sopraffare dalla situazione sentimentale. D8  Che ne pensi di questo capitolo? :3 E per l'organizzazione di quelli successivi? Attendo il tuo parere! ;D (Mi fa piacere che qualcuno sia del partito Blaise! Se lo merita xD)  

Pomella:
Sono felice che ti piaccia la storia!! x33  Anche se questa parte iniziale  (ovvero i capitoli già finiti di scrivere) sono meno movimentati del resto >w< Si, in effetti è dispiaciuto parecchio pure a me per lui! D: Infatti è molto legato a Rin, peccato che non s'era ripreso a sufficienza (ok, non s'era ripreso per niente xD) per poter intervenire la sera della festa, era un po' "annebbiato" (d'altronde, con tutta la roba che s'è fumato.. D: ). A proposito di quella festicciUola, viene fuori lo spirito festaiolo di Hogwarts xD S'è rivelata giusta la sensazione di Draco che supponeva non mollasse la presa, Dawson D: Beh, in ogni caso ha avuto il ben servito eh? xD Adesso però Malfoy è curioso di sapere la cosa omessa da Rin, nel racconto.. ma almeno ha capito che diavolo era preso a Blaise xd Che mi dici di questo capitoletto? :D Per la pubblicazione degli altri? Fammi sapere!  ciauu 8DD


Ultima cosa: per chi vuole, di solito, sul mio "profilo", dico quando aggiorno x3 Al prossimo capitolo, Byee :D



   
 
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