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Autore: _Sister_    27/08/2010    3 recensioni
“Ciao! Mi chiamo Kristen e frequento la ____________. Spero davvero che diventeremo buone amiche!” Mordicchio la penna. Che altro posso scrivere?Dovrei scrivere questa stupida lettera ad un tizio che abita nell’altra parte del mondo parlando di me. E se fosse un maniaco? Un piromane che appena legge il mio indirizzo corre a bruciarmi la casa?! E se.. e se non ne avessi voglia? Sbuffo piano per non farmi sentire dalla prof.- Questa è la mia nuova storia. spero veramente che vi piaccia!
Genere: Commedia, Introspettivo, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta
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Quando mi sveglio Mamma mi chiede come sto. E non riesco a trattenermi. E le sputo in faccia tutti i miei problemi.

  1. Ho dovuto dormire in un letto scomodissimo.
  2. Devo andare a scuola.
  3. La scuola non mi piace neanche un po’.
  4. Appena arrivo dovrò sorbirmi il racconto di Lucy, passo per passo.
  5. Odio il suo ragazzo e non posso farci nulla.
  6. Mi richiederà di pararle le chiappe ancora e ancora.
  7. Non posso dirle di no.
  8. La mia camera è un porcile e non posso mettere a posto.

-Ma a parte questo, mi sento molto meglio, oggi, grazie- le sorrido e vado a fare colazione.

Mi metto una maglietta bianca con l’immagine di Santa Claus ubriaco (la mia preferita in assoluto), un paio di jeans e le immancabili scarpe da ginnastica. I capelli fanno schifo, ma date le circostanze di questi giorni non sono riuscita a sistemarli al meglio.

Arrivo a scuola che sembro uno zombie. Neanche il correttore è riuscito a nascondere le occhiaie. Nonna mi aveva visto e aveva cercato di sistemarle con la sua innata bravura, ma anche lei aveva dovuto arrendersi.

Alcuni ragazzi stanno appendendo dei cartelloni all’entrata. Credo che riguardino la gita in Inghilterra che è stata annullata. Protestano quelli del quarto e del quinto anno. Bah. In fondo una gita vale l’altra. Basta che non si va a scuola, no?

Apro l’armadietto e prendo i libri per la prima ora. E immediatamente vengo investita dalle troppe informazioni che Lucy mi urla contro.

-Come stai?! Stai meglio? Alla fine sei svenuta? Ma.. ti sei annoiata venerdì? Se lo rifacessi ti dispiacerebbe? Nel senso.. non che ti voglia usare come scusa, ma.. mi farebbe piacere se mi aiutassi..-

La guardo male e mi soffio il naso malamente. Ci mancava solo il raffreddore,Lo specchietto che ho messo dentro l’armadio mi mostra in tutto il mio splendore mattiniero.

-Calma- dico solo. E ricomincio a prendere i libri.

-Allora? Ti dispiacerebbe sì o no?-

-E me lo chiedi pure!-

Lucy mi guarda sollevata.

-Lo sapevo che avresti capito!- mi abbraccia e mi da un bacio sulla guancia. Ma che diavolo..? –ci vediamo a lezione, ok? Così posso raccontarti della mia avventura con Leon- mi sorride e tutta contenta se ne va dal suo mostro della Savana. In tutto questo tempo sono rimasta con la faccia più stupita/stupida che ho nel mio armamentario di espressioni facciali. Sembra non averci fatto caso. Scappa in collo al suo amore e scompare tra la folla.

-I suoi hanno avuto molto coraggio a chiamarlo Leon- sento ridacchiare accanto a me –io lo chiamerei più gattino-

Un ragazzo molto, ma molto bello (naturalmente non americano, noi ce li sogniamo ragazzi così), mi sta guardando. Si aspetta qualcosa da me. Ha un forte accento spagnolo e dei pettorali che sbucano fuori della canottiera bianca.

-Come, scusa?- mi esce fuori una specie di vocina minuscola, ma non so dire di meglio.

-Quel ragazzo- parla piano, forse crede di aver sbagliato pronuncia –si chiama Leon, giusto?- faccio segno di si con la testa e la bocca aperta a pesce lesso –ecco, ho avuto l’occasione di conoscerlo nei pochi giorni in cui mi sono trasferito qui, e posso dirti che i suoi hanno completamente sbagliato nome-

-Per me avrebbero dovuto chiamarlo orango tango-

-Più che altro scimmietta!-

-Lo conosci così bene?-

-No, ma- prende lo zaino da terra –dai cinque minuti in cui mi ha rivolto la parola ho capito che è uno smidollato senza cervello. Si dice così?-

-Si, si dice così..-

Rimaniamo un attimo in silenzio.

-Comunque… io sono Salvador Ignacio Garcia de la Muerte Grande-

-Come, scusa?!-

Mi porge la mano e la stringo. È calda e la sua stretta precisa.

-Io sono Kristen.. niente nomi stra lunghi, mi dispiace-

-Non c’è problema- ridacchia.

Mi sembra una favola. Un ragazzo bello come lui che rivolge la parola a ME. E poi.. poi capisco.

Appena vede che mi abbasso a prendere i libri rivolge lo sguardo ad un’altra ragazza, la saluta o le fa l’occhiolino. E ti pareva.

-E così.. sei nuovo, eh?-

-Già, già..- dice intento a guardare ogni ragazza che gli passa accanto. Loro non sembrano infastidite, anzi, hanno la mia stessa reazione. Apprezzano l’essere guardate, ma soprattutto chi le sta guardando.

Mi schiarisco la gola. Salvador si gira a guardarmi di malavoglia, staccando gli occhi da Melanie Del Russo, una troia italiana con cui condivido un corso.

-Non mi sembra molto male questa scuola, no?-

Sospiro e lo supero. Sono tutti uguali. Neanche uno stupido ragazzo che mi guardi per quello che sono. O che almeno guardi solo me, e non metà della scuola femminile.

-Aspetta che finisca almeno il tuo primo giorno per commentare- gli dico. La mia voce appare stanca e piuttosto arrabbiata.

-Forse hai ragione te. Speriamo almeno che la gente sia più simpatica di quello che sembra-

Mi giro e lo guardo.

-Non hai detto che conoscevi quelli della squadra di football? Te lo garantisco, sei molto avanti nella scala sociale della scuola-.

Scuote la testa –No, ho detto che ho avuto l’occasione di vedere il gattino decelebrato all’azione. Ma sai com’è, quando ti viene insegnata l’educazione, è difficile cambiare-

-Se magari ti spieghi meglio capisco anch’io, sai?-

-Ero appena arrivato e stavo facendo un giro. Poi vedo il Gattino- con Gattino credo intenda Leon, e in effetti non c’è soprannome migliore! –stava pestando un ragazzino, e gli altri della squadra se la ridevano, e non facevano altro che sputare-

-Benvenuto in America, amico!-

-Oh, che bel benvenuto…-

Sono arrivata davanti all’aula. Sto per entrare, ma Salvador mi ferma.

-Ehi, senti… mi daresti il tuo numero?-

-Lo chiedi a tutte le ragazze a cui parli?-

-No… sei la prima con cui ho il coraggio di chiacchierare- mi guarda da sotto la frangetta di capelli neri come la pece. Sembra così timido in questo momento..

-Ok…- gli do il mio numero e anche l’e-mail. Tanto non entro praticamente mai.

-Allora.. a dopo!- mi sorride. È così raggiante, sembra un bambino. Il suo sorriso è fantastico. Peccato non dia propriamente il mio tipo… ma i gusti cambiano…

-A dopo- lo saluto e appena mi giro Lucy mi investe. La guardo strabiliata e lei mi sorride tutta contenta.

-E quello chi era?????????-

Mi sembra di essere tornata in prima media, quando appena parlavi con un ragazzo subito tutti fraintendevano. Non è cambiato molto da allora.

-Adesso ti spiego, basta che entri in classe. Siamo in ritardo!-

La spingo dentro l’aula. Adesso non dovrò semplicemente sorbirmi il suo racconto, ma anche cercare di spiegarle qualcosa su Salvador. Uffa. Che fatica.

 

Oh mio dio ragazze, sono in super ritardo!!! Internet ha deciso di andare in coma e in questo momento sto finendo di scrivere il capitolo a casa di una mia amica.. l’inizio l’ho scritto tra sabato e domenica. Sono andata in montagna a fare trekking (-.-‘’ non è esattamente una cosa consigliabile per una sportiva come me…xD), ma ci ho provato… e quando sono tornata a casa internet non ne ha volute sentire! Oggi dovrebbero sistemarlo, ma non ne sono sicura… tanto il prossimo capitolo è praticamente finito, devo solo riscriverlo al pc… forse avrei dovuto metterli insieme, ma veniva tropo lungo per i miei gusti…

Tornando a noi… siamo aumentate!!! Voglio ringraziare tutti, e ripeti TUTTI quelli che hanno letto questa storia, chi l’ha messa tra le preferite e chi alle seguite, Miriam (Queen Miriam X Cullen), senza la quale non l'avrei neanche cominciata, Drops of Jupiter, a cui sembra piacere molto (grazie per le tue fantastiche recensioni ad ogni capitolo!) , e *rullo di tamburi*… Kefiah! Sei una nuova lettrice! Grazie mille per i complimenti! Spero che la storia continui a piacerti!

Se aveste in ogni caso qualche consiglio, critica (naturalmente costruttiva) o anche domanda sarei felice di rispondervi! E poi avrei io da farvi una domanda… vi piacciono i film? Guardarli mi aiuta molto con la storia, mi da ispirazione… avreste qualche film da consigliarmi? Qualche film drammatico o, al contrario, mezzo demenziale (ho visto l’altro ieri “L’uomo che fissava le capre” e “I love radio rock”.. meravigliosi!). grazie mille a chiunque mi risponderà!!

Basta dilungarsi…Nel prossimo capitolo riappariranno alcuni segreti di Kristen e vedremo un po’ il carattere di Salvador… ;) spero di avervi incuriosito…

Alla prossima!

Francesca.

  
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