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Autore: eleanor89    31/08/2010    11 recensioni
Questa storia racconta dei Malandrini e di tutte le persone venute a contatto con loro a Hogwarts e negli anni successivi; tanti pezzi di vita che possono avere un significato importante nelle loro esistenze o essere episodi di normale quotidianità.
Avanti e indietro nel tempo, momenti di gioia e di dolore: ecco a voi una lunatica e pessimista Lily Evans, Un Frank Longbottom calmo e che non si lascia influenzare dai suoi pazzi amici, una Alice sportiva e dura, una Mary McDonald civettuola e allegra, e naturalmente Severus Snape, Regulus Black, i Lovegood, tutto l'Ordine della Fenice, compresi i magnifici Prewett, la spaventosa Dorcas, e tanti altri ancora.
Ultimo capitolo: Come Alice soprannominò James "Capitano": "James individua Alice da sola il giorno dopo Natale e pensa che avrebbe preferito non aver stampato sulla fronte il segno di una delle pantofole pelose di Remus, che Sirius gli ha lanciato quando ha ripreso a cantare. Le pantofole sono state trasfigurate da lui – ed è abbastanza sicuro che Remus le preferisca così – ed è ingiusto che siano state usate per tentare di stroncare la sua futura carriera."
Genere: Generale, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: I Malandrini, Lily Evans, Severus Piton | Coppie: James/Lily
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Più contesti
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie '70's students.' Questa storia è tra le Storie Scelte del sito.
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Il migliore amico Gryffindor [inizio aprile '80]


James guardò Lily un'ultima volta, poi tuffò la testa nella sostanza argentata.

Per prima cosa vide una piccola Lily, sicuramente al primo anno, seduta su una poltrona della sala comune. Aveva i capelli raccolti in due codini e sbuffava con aria annoiata, trasfigurando un fiammifero in un ago e poi di nuovo in un fiammifero.
«Ehi, come hai fatto?» domandò un ragazzo sedendosi accanto a lei. Era molto alto, sembrava del secondo o del terzo anno, e aveva grandi occhi castani e capelli neri un po' troppo lunghi.
Lily si accigliò.
«Mi prendi in giro?»
Lui sembrò sconcertato.
«No, è che io non ci riesco!»
«Ma di che anno sei?»
«Il primo, come il tuo! Sei Lily Evans, no? Quella brava in Pozioni...» rispose lui, sgranando gli occhi. Lei arrossì.
«Oh, scusami... È che...» cominciò, imbarazzata.
«Sembro più grande, lo so.» sorrise lui, «Sono Harry Sanders, comunque, ed ero seduto in fondo all'aula con mio fratello.» si presentò.
«Il mio nome già lo conosci...» mormorò lei, stringendosi nelle spalle.
«Già, sei famosa. L'unica Gryffindor che lavora col nemico!» esclamò lui, e la ragazzina lo guardò con sospetto.
«Ti riferisci al mio amico
«Oh, non guardarmi così, scherzavo! Anche quel Severus è una specie di genio con le pozioni, vero?»
Una mano di Lily andò a torturare un ciuffo dei suoi capelli, mentre lei sembrava più rilassata.
«Sì, molto più di me.»
«Bello! Io sono figlio di babbani e non ho idea di dove mettere le mani!»
Lily si animò: «Oh, anche io, sai?»
«Non ci credo! Sei così brava!» esclamò di nuovo Harry, «Mi aiuteresti?»
«Certo!» rispose lei, con un po' di orgoglio che trapelava dagli occhi che brillavano.
La scena si spostò, si trovavano in una camera, lei seduta su un letto con le gambe sul materasso e qualche cerotto, lui che camminava avanti e indietro. James si avvicinò velocemente per ascoltare.
«Il Cappello Parlante non stava bene. Non quest'anno. Insomma, ha smistato un Black e poi, peggio, la Doge a Gryffindor!» stava dicendo, e sorrideva.
Lily annuì.
«Ma lei perlomeno ti ha ringraziata per essere andata a salvarla dalle Acromantule? Io non mi aspettavo di certo nulla, ma visto che condividete la camera...»
«No.» rispose lei, cupa, «E Black, per quanto sia un imbecille come quel Potter, perlomeno non l'avrebbe fatto solo perché sono amica di Sev, non perché mi crede stupida o perché sono povera rispetto a lui.» precisò.
«In effetti... Però secondo me è assurdo. Insomma, non si possono condividere certe avventure e poi non diventare amici. Guarda noi due, con tutte le cose che abbiamo scoperto quest'anno siamo più legati che mai! Magari io non sono al livello di Sev,» la stuzzicò, «Però sicuramente sono il tuo Gryffindor preferito.»
«Oh, Harry...» sorrise lei, «Sai benissimo che non faccio classifiche, io voglio bene a entrambi. Ho passato un primo anno bellissimo grazie a voi... Non so come avrei fatto se non ci fosse stati!»
«Ma sì! E poi...» la invitò a continuare con sguardo malizioso. Lily alzò gli occhi al cielo.
«E poi sei il mio Gryffindor preferito.» lo accontentò, scettica. Sembrava che quella frase l'avesse ripetuta già molte volte. Lui rise, e poi si getto ad abbracciarla affettuoso e rude.
«Piano! Ricordati che sono tutta un livido!» lo supplicò Lily, e lui scoppiò a ridere di nuovo, indicandole la garza che gli avvolgeva la testa.
«Sono io che ci ha quasi rimesso il cervello.»
«Quale?»
Lui rispose con una linguaccia.
Di nuovo l'immagine si sfocò, per poi riapparire.
Facevano le scale assieme in quella che sembrava la torre di Astronomia, e Harry sembrava pensieroso. James si affrettò a seguirli.
«Che c'è?» domandò Lily, sembrando contrariata.
«Niente, dicevi?»
«Non dicevo niente, è inutile parlare con te quando sei così distratto! Cavolo, la prossima volta farò la strada con le mie compagne di stanza, avrò gli stessi risultati!»
Harry fece per ribattere, poi la guardò incuriosito.
«Ancora niente grande amicizia con loro?»
Lily si strinse nelle spalle.
«In realtà ora io e Glory di tanto in tanto parliamo. Non lunghissime conversazioni... Non che mi importi, ho te, Severus...»
«Sì, ma anche fare amicizia con le compagne di stanza è importante!... Glory ti parla? Aspetta, ma dalla storia dell'anno scorso? Voglio dire...» abbassò la voce, sussurrando “le acromantule”.
«No, in realtà dopo, prima del viaggio di ritorno, mi ha chiesto di venire nel vagone con loro. Io le ho detto che Sev mi aspettava e abbiamo parlato un po'.»
«Eri da sola con Severus?» domandò Harry, cercando di non apparire geloso.
«Certo! Beh, non totalmente, c'erano anche due Ravenclaw. Ma non ci abbiamo parlato. E tu?»
«Io il solito, ero con Ed, Frank che ormai è inseparabile da lui e mio fratello. Però tu ogni tanto dovresti anche staccarti da Severus. Insomma, per stare con le tue compagne. Lo dico per te.» precisò.
Lily si strinse nuovamente nelle spalle.
Una volta arrivati fuori furono attirati dalle urla di un gruppo di bambini. Lily e Harry si scambiarono solo uno sguardo d'intesa, poi corsero a vedere.
Seguendoli James giunse fino al Platano, dove due si stavano evidentemente sfidando a chi si faceva ammazzare prima dall'albero.
«Sono impazziti?» domandò Lily con voce stridula.
«Non lo sapevi?» domandò Harry, meno preoccupato, proseguendo, «È dall'anno scorso che si sfidano a toccare il tronco.»
James vide anche il se stesso più piccolo, in compagnia di Sirius, avvicinarsi ai due che già si sfidavano.
«Ecco, loro sono i campioni indiscussi! Sono fantastici, non hanno per niente paura!»
«Sono degli idioti!» protestò Lily, impallidendo alla vista di un grosso ramo che si abbatteva tra due ragazzini.
James ricordò cosa stava per succedere, e guardò direttamente Lily, che cacciò un grido spaventato portandosi una mano alle labbra. Harry si coprì gli occhi, e giunsero altri strilli.
Sentì la voce di Sirius gridare: «L'ha colpito! Un ramo l'ha colpito!» e poi Lily guardò Harry: «Dobbiamo fare qualcosa!»
La ragazzina scattò velocemente verso il Platano, seguita da Harry. James vide da lontano un Caposcuola arrivare di corsa e dare seccamente ordini alla folla di mocciosi spaventati, alcuni in lacrime.
Poi ricomparve Lily, che aiutava a camminare il piccoletto che si teneva una mano sul viso pieno di sangue e singhiozzava.
«Come ti chiami?»
«David... Gudgeon.»
«Ascolta David, sta tranquillo.» lo rassicurò Harry seguendola, e il Caposcuola, a James sembrava di ricordare che si chiamasse Alan, li raggiunse, «Adesso andiamo in infermeria, Madama Pomfrey è bravissima e non ti resterà neppure un segno. O forse sì, ma sarà come una cicatrice di guerra, le ragazze ne vanno matte!»
Lily lo fulminò con un'occhiataccia.
E di nuovo l'immagine cambiò.
«Rischiava di perdere un occhio!»
«Cosa dovevo dirgli, che sarebbe rimasto sfregiato a vita?»
Harry e Lily si fronteggiavano davanti al camino, sotto le pigre occhiate di un ragazzo che somigliava tantissimo all'altro e di Edgar che sembrava impaurito. James notò Glory Doge che seguiva dalle scale, e dietro di lei gli parve di vedere Mary Elizabeth.
«Dovresti essere un minimo più maturo! I più piccoli osservano noi, ci sono Potter e Black che danno l'esempio da non seguire, non puoi mettertici anche tu!»
«Sei ridicola!» sbottò Harry, «Solo perché ce l'hai con loro due non puoi prendertela con me, io ho fatto la cosa giusta!»
Lily si passò una mano tra i capelli, nervosa. Era così pallida che le lentiggini di solito molto chiare spiccavano sul suo viso. «Quanto sei testardo...» commentò.
Harry rise: «Io?»
«Avete finito?» domandò il ragazzo che somigliava molto a Harry.
«No, Jul.» risposero entrambi.
«Non chiamatemi in quel modo...» si lamentò.
Harry rise di nuovo, Lily gli scoccò un'occhiata esasperata.
«Non si può neanche litigare con te.»
«È un problema?»
E James si ritrovò di nuovo in un altro ricordo.
Era Natale, si capiva dagli addobbi e dai jingle canticchiati a mezza voce. C'era quel Jul seduto sui gradini, e Lily saltellò verso di lui, coi capelli tenuti da un fermaglio colorato e vestiti da libera uscita. Gli piombò alle spalle, trillando: «Ciao Julian!»
«Lily.» la salutò lui, e lei gli si sedette accanto, con aria così malandrina che James sorrise di riflesso.
«Allora...» cominciò la ragazzina.
«Allora?»
«Hai passato la mattina a fare i dispetti a Mary Elizabeth. Ti ho visto, sei tu che le hai lanciato le uova di rana.»
Lui si portò una mano sugli occhi, e rantolò: «Saresti un ottimo Prefetto.»
Lily gli gettò un braccio dietro le spalle: «Dicevo... Allora... Così ti piace, eh?»
«Cosa?» squittì Julian, guardandola esterrefatto. Un rossore si diffuse per le sue guance a riprova delle sue parole.
«Eh, sì sì.» approvò Lily, entusiasta.
«Come... Harry!» strillò Julian, esasperato, «Possibile che non sai tenere la bocca chiusa?»
«Ma lei è la nostra sorellina!» protestò Harry, raggiungendoli con un sorriso maligno e dando il cinque a Lily, «Lei deve sapere!»
«Io devo.» ribadì lei, e poi Harry le tolse il fermaglio, lasciando che i capelli le cadessero in una cascata sulle spalle.
«No!» strillò lei, «Harry Sanders, sei morto!» minacciò, correndo via.
Julian sollevò lo sguardo e vide, con orrore di James, Snape in avvicinamento.
«Ehi, Snape!» lo chiamò, e lui sobbalzò e si guardò attorno, cadendo dalle nuvole, «Guarda che la tua compagna di Pozioni sta per finire ad Azkaban, salutala.»
Snape notò in quel momento la presenza di Lily che colpiva Harry sulla schiena, saltellando per arrivare più in alto.
«Maledetto!»
Lo Slytherin e il Gryffindor immune all'entusiasmo si scambiarono un'occhiata.
«Beh, non posso dire che mi sorprenda.» ammise infine Snape, osservando Harry scettico.
«In effetti è piuttosto violenta.» convenne Julian.
Lily si accorse in quel momento che l'altro Sanders parlava con qualcuno e notò di Snape.
«Ciao Sev!» salutò, così allegra che il ragazzo, con somma indignazione di James, arrossì e alzò una mano in risposta.
Harry ovviamente approfittò della sua distrazione per afferrarla per i polsi.
«Oh oh, e adesso? Chi sta per fare un tuffo nella neve?»
«No.» fece Lily, diventando improvvisamente mansueta e con un sorriso che le incurvava le labbra, «No, no, no, Harry, caro, non lo fare, ti voglio bene, ti voglio bene!» strillò, mentre lui se la caricava in spalla, «Aiuto Sev!»
Julian scoppiò a ridere e anche Snape non riuscì a trattenere un mezzo sorriso, divertito o più probabilmente fiero che si rivolgesse sempre e comunque a lui.
James non seppe mai se Lily avrebbe fatto un volo all'aperto perché l'immagine si spostò ancora, in mezzo alla neve: lei aveva i capelli un po' più corti e aveva indosso un cappotto. Accanto a lei c'era Snape, come sempre con aria malandata ma con gli occhi accesi. Parlottavano a bassa voce, e James pensò di avvicinarsi a sentire. Poi arrivò Harry in direzione opposta alla loro e lui si accorse che sembrava cresciuto.
«Su, raggiungiamo gli altri! Non siete mai andati a Hogsmeade, vero?»
Quindi dovevano essere al loro terzo anno.
«Eravamo occupati l'ultima volta.» rispose Lily, guardando di sottecchi Severus che sembrava contrariato alla vista dell'altro. Lei gli prese una mano, con la spontanea innocenza di quell'età, e Snape arrossì, calando leggermente la testa per lasciare che i capelli lo coprissero.
Lo condusse fino a Harry e poi lo lasciò andare, sicuramente per non fare torto a nessuno.
«Non vedo l'ora di vedere Mielandia!» esclamò allegra.
James si mosse al suo fianco automaticamente, pur non potendo essere visto, e vide Snape e Harry guardarsi con poca simpatia alle sue spalle.
«Cerchiamo di andare d'accordo per lei, non roviniamole la giornata.» sussurrò Harry, e James notò Lily irrigidirsi leggermente, mentre i suoi occhi smettevano di guardare avanti e andavano a un lato della strada, sicuramente in ascolto.
«Sì.» rispose soltanto Snape, e Lily sorrise subito, mordendosi le labbra per non ridacchiare.
L'immagine si spostò dentro i Tre Manici di Scopa, Lily e Harry si trovavano davanti i Malandrini, che erano di casa lì nonostante fosse solo il loro terzo anno. James sorrise, aveva dimenticato quell'episodio.
«Dove lo hai lasciato Snivellus?» cominciò il piccolo se stesso, e James si sentì in imbarazzo.
Lily fece per rispondere con veemenza, ma Harry la precedette.
«Tu sei il cacciatore migliore dei Gryffindor, vero? Ti vedo sempre alle partite, sei un grande!» si complimentò estatico.
«Per l'amor...» cominciò Lily, spostandosi di lato con aria schifata.
James vide il piccolo se stesso guardarlo sorpreso e poi gonfiarsi con aria di darsi molta importanza.
«Sì, lo so. Cioè, grazie.»
Sirius esplose nella sua risata sguaiata mentre Remus e Peter sospiravano.
«No, davvero. Quest'anno dobbiamo vincere la coppa, mi raccomando!» rise Harry, e James annuì con entusiasmo.
«Certo!»
Poco dopo Lily e Harry erano fuori, e lei scuoteva la testa.
«Maschi... Quidditch...»
«È forte. E poi così non ti ha seccata, no? Ma Severus non torna più?»
«Quando incontra i suoi amici scompare per un po'.» rispose lei, chiaramente indispettita. Harry pensò bene di cambiare argomento.
«Comunque il Quidditch secondo me potrebbe piacerti, conosco ragazze a cui piace. C'è Alice al nostro anno e anche...»
«Ancora? Direi proprio di no! Io e Severus abbiamo la stessa idea di quello stupido gioco. E poi secondo me è uno dei motivi per cui Hogwarts è più divisa. Tutta quella competizione... È già abbastanza grave che siamo separati in case diverse senza aggiungere la rivalità sportiva!»
Harry era stupefatto.
Anche James.
«È sbagliato essere divisi in case?» ripeté.
«Pensaci, Hogwarts dovrebbe essere una soltanto, mentre gli studenti fanno parte di quattro case in competizione. Tutto quell'odio tra Slytherin e Gryffindor... Sai che qualche giorno fa uno di loro mi ha dato della sanguesporco?»
«Che cosa?» ringhiò Harry, che evidentemente aveva già sentito quel termine prima di lei.
«È stato Black, Black! Pensa che umiliazione! a spiegarmi il senso di quella parola. Queste divisioni tra maghi sono una vera idiozia...»
«Hai ragione.» convenne Severus, che era tornato da loro. Harry sobbalzò e con lui James.
«Accidenti se sei silenzioso!»
«Sono una serpe, dopotutto.» ribatté Snape, ma dalla sua faccia si poteva intendere che fosse soltanto ironia.
Lily lo guardò con affetto.
«Beh, comunque concordo anche io. Per me Slytherin, Gryffindor, figli di babbani o di maghi purosangue non ha mai contato molto. Sono le persone in sé che possono infastidirmi, non la casa a cui appartengono.» affermò Harry, sicuro e un po' più allegro di prima.
Poi seguirono due scene veloci: in una c'erano soltanto Lily e Snape, e lui stava dicendo: «Beh, tra tutti i Gryffindor senza cervello hai trovato l'unico che non sembra così pessimo, forse. Non lo conosco abbastanza bene da esserne certo, ma se pensi che valga la pena frequentarlo...»
«Grazie del permesso.» disse Lily sarcastica, ma con una dolcezza ben visibile nello sguardo, «E poi ti ricordo che sono Gryffindor anche io.»
«Anche tu hai un cervello, è ovvio.» si affrettò a concordare Snape. Lei non lo guardava più in viso, e l'espressione di Snape divenne infastidita. James si chiese se pensasse davvero una sola parola di quello che aveva detto su Harry o se dipendesse dal non saperle fare un complimento come si doveva.
Poi c'erano soltanto Lily e Harry, ancora in sala comune.
«Hai ragione, Severus fa ridere quando fa le sue battutine...»
Lily annuì, «Te l'avevo detto... Ma non dirgli che ti piace il Quidditch.» lo avvisò.
E entrambi ridevano...
La scena cambiò, ed era di nuovo Natale. Lily era ferma davanti al portone con Harry. Snape era sulle scale, immobile ma sempre presente. James non dubitò nemmeno per un momento della gelosia che i due ragazzi dovevano provare l'uno per l'altro, solo che non lo mostravano come lui, sciocco e impulsivo, aveva sempre fatto.
«Dai Lily, ormai vai d'accordo... più o meno, anche con Doge e le altre, trascorrerai un buon Natale anche senza di me.»
«Sì, però sarà il primo che trascorriamo separati...»
«Beh, quando c'è stato l'incidente nella Foresta Proibita...» Harry lanciò una breve occhiata sospettosa al ragazzo sulle scale, «Comunque, non preoccuparti, il regalo te lo mando lo stesso.» promise, e Lily strillò dandogli un colpo sulla spalla.
Julian arrivò dall'esterno, «Dobbiamo andare. Ciao, Lily! Divertiti!»
«Anche tu!» lo salutò lei, abbracciandolo. James vide Snape stringere più forte una mano sul passamano delle scale.
«Ciao, sorellina.» la salutò anche Harry, sollevandola quando la abbracciava. Lei gli strinse forte le braccia al collo. Gli occhi le si erano inumiditi, e Harry rise.
«Non ti commuovere, finirei col piangere anche io!»
«Snape.» salutò seccamente Julian, «Harry, sbrigati o Edgar ci ucciderà. Sai che gli prende l'ansia se non ci muoviamo quando abbiamo qualcosa da fare.»
«Arrivo... Severus, mi raccomando, te l'affido. Istruiscila bene, poi dovrà darmi ripetizioni in Pozioni.»
«Non ti salverebbe neppure un aiuto congiunto di tutti i professori e del preside.» replicò lui, sprezzante. Harry ridacchiò, avvicinandosi e porgendogli una mano che Snape strinse con riluttanza.
«Dai, so che riuscirete a salvarmi.» scherzò, e Snape inarcò le sopracciglia. James pensò che non sembrava ostile come quando guardava lui.
«Sparisci, Sanders.»
Harry trotterellò verso Lily, l'abbracciò di nuovo, le schioccò un bacio tra i capelli rossi e sparì ridendo dal portone.
Poi l'immagine cambiò, la voce di Dumbledore giunse triste, e James sentì di avere la pelle d'oca. Ora ricordava bene quel discorso tenutosi al terzo anno, appena rientrati dalle vacanze di Natale, quando il male fino a poco prima sembrava lontanissimo e subito dopo invece si rendevano conto di fare parte di qualcosa di più grande e pericoloso. Allora non avevano capito bene, non avevano parlato quasi mai con quei ragazzi ed Edgar Bones ai tempi era più amico di Frank che loro, quindi non avevano aiutato neanche lui.
«... la famiglia intera. Questo fatto incredibilmente triste però deve portarvi a restare uniti...» stava dicendo il preside, mentre Edgar, appena rientrato, singhiozzava con le mani sul viso e tutti si guardavano spaesati e atterriti. James vide se stesso fissare Sirius, che era pallidissimo e – ricordava - si sentiva in qualche modo colpevole in quanto Black. Fissava Sirius e non aveva notato Lily, ma non l'avrebbe comunque calcolata, correre via dalla Sala Grande. Il James adulto la seguì, col cuore in pezzi, mentre lei usciva e si accasciava tra le braccia di Snape, il cui viso era contratto in un'espressione indecifrabile mentre le sue mani reggevano la ragazza.
Lily non piangeva, si lamentava soltanto a bassa voce, come se delirasse.
«Non può essere... Ci dev'essere un'altra spiegazione... Forse si sono nascosti... Julian era velocissimo con la scopa, deve aver portato via Harry... Sono nascosti...»
E poi James si ritrovò nella stanza di Lily, e lei piangeva fortissimo, singhiozzando straziata e raggomitolata nel proprio letto. Le quattro compagne di stanza la guardavano senza evidentemente sapere come fare, Mary Elizabeth e Sarah piangevano contagiate da lei, Claire si arricciava e tirava i capelli così forte di rischiare di strapparli e Glory le si era avvicinata, sedendosi accanto a lei e poggiando una mano sulla sua gamba.
«Mi dispiace tanto.» disse, seria, «Siamo con te. Ci saremo sempre, lo giuro.»
«Ti vogliamo bene, Lily.» dichiarò Mary, tirando su col naso. Claire e Sarah si guardarono, poi andarono al letto di Lily circondandola, chi facendo comparire dell'acqua, chi tirando fuori fazzoletti.
James si sentì tirare per un braccio e sussultò spaventato. C'era Lily, la sua Lily adulta, che sorrideva tra le lacrime. Gli indicò una foto appesa al muro, e James notò che c'erano lei e Harry, lui che le tirava i capelli e lei che lottava per fermarlo, finendoci davanti e con le sue braccia intorno al collo in una stretta affettuosa.
«Quella foto l'ho data a Edgar. Non potevo sopportare di vederla. Però lui ne ha fatto una copia e me l'ha consegnata l'ultimo giorno di scuola. Vieni.»
Un attimo dopo stavano volando nell'oscurità e poi si ritrovarono nello studio del padre di James, che prima di morire aveva lasciato al figlio anche il pensatoio oltre che il gatto.
Lily ancora piangeva.
«Questo è perché ti ho sempre detto che avrei voluto chiamare mio figlio Harry. Gli piacevi e mi considerava sua sorella, era il mio migliore amico Gryffindor, come amava ripetere... Ed era sempre così dolce con me, un po' imbranato forse, ma aveva più cuore lui di chiunque altro... Sai, a volte Remus me lo ricorda.»
«Harry è un bellissimo nome. E poi dopo avremo anche un Sirius, mi sembra corretto.» commentò James, abbracciandola con le lacrime agli occhi. Erano ragazzi, non era giusto che avessero già vissuto tante tragedie, «Tra l'altro, e mi ucciderò per averlo detto, ma io sembravo veramente un idiota.»
Lily ridacchiò e si asciugò le lacrime, bofonchiando un: «Sembravi
«Lo ero, d'accordo.» ammise, dandole un bacio, «Harry James Potter.»
«I miei figli avranno i nomi delle persone che amo di più.» sorrise lei, sfiorandosi il ventre con una mano, «A cominciare da lui.»
In quel momento arrivò la voce di Sirius che lo chiamava e James estrasse lo specchietto dalla tasca con un sorrisetto di scuse.
«Che succede, Pads?»
«Dumbledore vi vuole alla sede dell'Ordine.»
«Oh no.» sfuggì a Lily.
«Tranquilla, non è morto nessuno dei nostri. Ha detto qualcosa su una Profezia a Frank ma non sono riuscito a origliare altro.» la rassicurò Sirius, «Sbrigatevi.»
«D'accordo, arriviamo.» disse James, «Pronta, amore?»
«Pronta.»






Harry era una persona normale e che tirava il meglio fuori dagli altri, compreso Snape, e che nella sua ingenuità era impossibile non voler bene. Corredato di Julian, fratello che era un pochino meno entusiasta del mondo – non era come un cane scemo -, se vogliamo figo, che lo teneva coi piedi per terra o almeno ci provava.
Harry è stato il migliore amico Gryffindor di Lily, quello che l'ha aiutata a pensare che Slytherin e Gryffindor non fossero necessariamente nemiche, che piaceva a tutti, che rappresenta il nato babbano felice di essere nel mondo magico e senza particolari ombre.
Forse Harry Potter ha preso da Harry Sanders un po' di candore, chissà XD ad ogni modo so che Harry non era particolarmente intelligente o bello o simpatico, ma era proprio lì il suo essere speciale: essere così semplice da non avere nemici.
E se dimentico di rispondere alle vostre recensioni fatemelo sempre notare.
La Profezia finale è quella che state pensando, sì, ed è stata inizialmente riferita solo ai Potter e ai Longbottom.
Insomma, non si possono condividere certe avventure e poi non diventare amici. ” ← Ron, Hermione e Harry ne sanno qualcosa.
David Gudgeon lo nomina Remus nel terzo libro, è vero che ci ha quasi rimesso un occhio.
Le acromantule le ritroverete più avanti.
Prossimo capitolo: “Profezia [novembre '80]”.


 ali_smile [Contatta] Segnala violazione
 31/08/10, ore 14:29 - Capitolo 57: Stoccafisso.
Benvenuta!!! sono felice che ti piaccia il modo in cui scrivo e che tu abbia notato che cerco sempre di essere il più canon possibile, esclusi alcuni compleanni che ho sbagliato e mi hanno un po' incasinat tutto!
Credo di sì, potrei parlare anche di Remus e Sirius adulti, vedremo come l'ispirazione va'!
 Alohomora [Contatta] Segnala violazione
 31/08/10, ore 08:25 - Capitolo 57: Stoccafisso.
James e Sirius erano malvagi, per me, fino al quinto anno. Perchè ciò che fanno è malvagio esattamente quanto i Mangiamorte che sollevano i babbani per aria alla Coppa del Mondo, ecco. Certo, ci saranno stati anche babbani cattivi tra loro, ma questo non li giustifica come non giustifico James e Sirius. Sono a favore delle secondo possibilità, ovvio, quindi se sono cambiati posso andare d'accordo con quelli nuovi ma non perdono quelli vecchi.
Sì, James stava impazzendo davanti a Lily, e Lily era a metà tra il sentirsi lusingata e il preoccupata XD


 carota [Contatta] Segnala violazione
 31/08/10, ore 01:14 - Capitolo 57: Stoccafisso.
Che bella immagine di lettrice che prosegue imperterrita contro le avversità della vita XD
(Minfadora alè alè) Per Remus manca ancora il vedere Harry sano e salvo e poi sì, Ninfadora, di cui peraltro parlerò!
È tutto volontario il farvi affezionare, non credere! Anche io sono pro-HP alla Mulino Bianco con salvataggio in extremis di Fred, dei Malandrini, Lily e pure Snape. E magari avrei ucciso uno dei principali a caso, ecco XD oppure nessuno, al diavolo, solo quelli di contorno. Percy alla stazione... io avrei voluto vedere Luna coi gemelli o George con Angelina e il piccolo Fred o chiunque, maledizione!
Remus per sempre, non lo scorderò XD


 lady musa96 [Contatta] Segnala violazione
 30/08/10, ore 22:38 - Capitolo 57: Stoccafisso.
Benvenuta! Sono felice che ti piaccia tanto Mary, è quasi una originale quindi mi sento orgogliosa come una mamma XD per la storia alternativa immagino che si vedrà! Grazie dei complimenti!

 glumbumble [Contatta] Segnala violazione
 30/08/10, ore 21:26 - Capitolo 57: Stoccafisso.
Tra l'altro Sirius non è esattamente così sensibile da distrarre Lily, glielo fa proprio notare che James sta sbavando XD
Lily li ha giustamente puniti come meritavano dopo XDD del resto James e Sirius sanno benissimo che esattamente come loro si difendono fra loro anche Lily difende la gente, quindi si aspettano sempre ritorsioni!

 Nymphy Lupin [Contatta] Segnala violazione
 30/08/10, ore 19:14 - Capitolo 57: Stoccafisso.

Lily è malvagia, non dimentichiamocelo XD
Probabilmente hai ragione sul nonno paterno, infatti per sicurezza ho tolto la parte “vedova di guerra”. Certo, sfigato com'è, Neville potrebbe aver visto morire tutti i nonni XD ti aspetterò anche fino a mezzanotte allora!


 small [Contatta] Segnala violazione
 30/08/10, ore 16:28 - Capitolo 57: Stoccafisso.
Ho letto di corsa tutti i capitoli!!! Mi piace tantissimo la tua storia e questo capitolo è straordinario... finalmente James vide la luce!!! XD

 lolly puwerpuff girl [Contatta] Segnala violazione
 30/08/10, ore 15:55 - Capitolo 57: Stoccafisso.
Non so perché ma ho riso un sacco pensando a te e tuo fratello che leggete e commentate in contemporanea XD fratello minore? Perchè in quel caso capisco ancora meglio!
No, questo è il momento in cui James decide che sarà sua, come ho detto, ma capirà di amarla un po' più avanti e non ci vorrà neanche molto tempo XD
ho capito benissimo e anche io mi diverto un sacco quando è “l'amico” a fare i commenti sulla ragazza, anche se devo ammettere che poi spesso finisco per tifare per l'amico XD
Questo capitolo era meno felice, immagino, ma vabbè XD


 Foolfetta [Contatta] Segnala violazione
 30/08/10, ore 15:51 - Capitolo 57: Stoccafisso.
Neville non era bravo di per sé, senza aver preso dai genitori le tare XD del resto non è che necessariamente un figlio di ragionieri è bravo in matematica, e se i genitori erano Auror dovevano cavarsela bene in Pozioni! (povero Neville, è anche colpa di Snape, ai G.U.F.O. è andato a meraviglia!)
Severus se la prende SEMPRE con James e contemporaneamente è sempre Sirius a rispondere, quindi pure lui... XD
adesso ho risposto alla tua recensione sul capitolo precedente, scusami, è arrivata mentre postavo!

 RF09 [Contatta] Segnala violazione
 30/08/10, ore 15:48 - Capitolo 57: Stoccafisso.
La prima guerra magica è stata anche più lunga, però ho l'impressione che tutte le morti si sono concentrate praticamente negli ultimi due anni, dato che l'Ordine nel 78 era tutto intero! Moody credo che ne parli con noncuranza solo perché è Moody, e in quanto tale ha perso tutti quanti e si è indurito... o qualcosa del genere!
Anche io odio James e Sirius quando fanno i bulletti, io ero vittima di quello psicologico soltanto eppure ero a pezzi, quindi figurarsi Severus! Innocente o meno che fosse non lo meritava!
James non ha bisogno di filtri d'amore per perdere colpi, come vedi XD anche se lo fa in modo simpatico XD e Lily ha compiuto un azione non esattamente da Prefetto – poteva ucciderli- quindi lui è ancora più alla “è degna di me” XD
È vero, Mary è il Neville scolastico XD Alice e Frank invece, essendo Auror, dovevano cavarsela bene!


 Gixi [Contatta] Segnala violazione
 30/08/10, ore 14:29 - Capitolo 57: Stoccafisso.
Eh, aspetta però, deve ancora capire che ne è proprio innamorato XD
grazie mille!

 Foolfetta [Contatta] Segnala violazione
 30/08/10, ore 13:56 - Capitolo 56: Altalena.

Lo dice Dumbledore nel settimo libro, mi pare, nella mente di Harry! E figurati che io ci ho fatto la tesina su quel tema XD
È vero che quelle persone morte sono in pace, però se penso che Lily e James sono morti pensando che di lì a poco sarebbe morto anche Harry e tutti i loro amici, mi vengono comunque i brividi...
Io vedo solo Alice incapace di parlare, ho sempre pensato che Frank fosse impazzito in modo diverso e che si stesse solo riposando a letto, ma non sottovaluterei neppure il potere spaventoso di uno sguardo allucinato perenne, eh...
Ho corretto la parte dove dico che Augusta è vedova di guerra, anche se io ho sempre pensato che Neville avesse visto morire il nonno materno!





   
 
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