[Nightmare] [A Nightmare On Elm Street.] Freddy Krueger è tornato a colpire nei sogni, luogo di riposo e tranquillità per eccellenza. La protagonista della storia è una ragazza che scopre ben presto quanto un incubo possa essere reale.
Genere: Horror | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Aprendo
gli
occhi avrebbe giurato che fosse già mattina. Invece a
svegliarla
non era stato, come al solito, un flebile fascio di luce che penetrava
dalla finestra, bensì un qualcosa di caldo che le era colato
lentamente sul viso. Ancora intontita dal sonno si portò una
mano sulla fronte, tastando la sostanza viscida che l'aveva bagnata.
Intorno a lei il buio completo, riusciva però a distinguere
il
fondo del letto e, poco più in là, il cassettone
con i
calzini. Osservò sopra la sua testa. Cosa poteva essere
colato
dal piano superiore? Strizzò gli occhi, cercando di vederci
qualcosa, ma tutto attorno appariva sfocato e immerso in un'irreale
ombra scura. Sollevandosi sui gomiti, avvicinò la mano
all'interruttore della luce. Appena l'elettricità raggiunse
la
camera, tutto riprese il suo abituale aspetto, rivelando che
ciò
che bagnava e colava dal soffito, non era altro che una grossa pozza
d'acqua, forse perneata attraverso la moquette del piano superiore.
Scosse la testa, sorridendo di rimando. Come al solito
papà si è dimenticato di chiudere il rubinetto. In effetti tappezzare il bagno con un materiale assorbente
non
era stata proprio una scelta saggia, specie se hai un padre con la
memoria da un pesce rosso in coma!
Così Rose, sospirando scocciata si fece strada fuori dalla
sua
camera, non prima di aver dato una rapida occhiata alla strada di
fronte. I lampioni proiettavano una flebile luce, rendendo le ombre
molto più oscure e incalzanti. La quiete che adornava il
quartiere era quasi surreale, una sorta di tranquillità
onirica.
Rose richiuse le tendine, sbuffando nuovamente verso la sveglia, che
faceva le 3.30.
A piedi nudi sul parquet si incamminò verso la scala di
legno, a
pochi passi dall'entrata di camera sua. Pose il primo piede sullo
scalino, sentendo scricchiolare sinistramente l'intera struttura. Si
morse il labbro, sperando di non aver svegliato nessuno con quel rumore
infernale. Di giorno era un conto, ma la notte quel suono sembrava
così spaventoso, persino per una diciassettenne come lei!
Odiava quella scala! Non sapeva fare altro che rumore e (era sicura di
questa cosa) di sicuro era marcia fino al midollo... Già si
immaginava di, mentre saliva o scendeva, sprofondare nelle fondamenta.
Scosse la testa, facendo un balzo fino a metà della
scalinata.
Una specie di muggito si scatenò sotto i suoi piedi. Quest'affare sembra
posseduto!
Pensò Rose, sprezzante ed ironica, osservando con disgusto
in
fondo alle scale. Con un ultimo scatto arrivò al
pianerottolo al
piano di sopra, pronta ad entrare nel bagno.
Non sapeva perchè, ma aveva una strana e sinistra
sensazione...
Ogni volta che si trovava, di notte, lassù da sola (con la
camera dei suoi dalla parte opposta) provava un antico timore. Da
piccola era terrorizzata da quella parte di casa, dal modo in cui la
luce lunare filtrava dall'unica finestra in cima e di come tutto le
sembrasse spaventoso. Scossa dagli incubi faceva spesso una lunga corsa
da camera sua a quella dei suoi, senza mai aprire gli occhi e poi, si
accoccolava beata nel lettone dei genitori.
Ovviamente dopo gli 8 anni non sarebbe stato carino presentarsi in
camera dei suoi alle 4 di notte! Perciò fece un lungo
respiro e
pose la mano sul pomello della porta del bagno, scacciando quelle
assurde paure.
La porta si aprì con un *clanc* rumoroso, che fece
sobbalzare
Rose. Sentendosi una sciocca, la spalancò completamente
trovandosi di fronte, come pensava, il lavandino traboccante d'acqua
che continuava a scorrere a velocità media dal rubinetto. Sempre il solito,
papà! Riflettè Rose, increspando le labbra in un
sorriso
rassegnato. Tolse il tappo, creando un vortice che risucchiò
tutta l'acqua accumulata e richiuse la valvola del rubinetto.
Osservò per terra. C'era una grossa pozza, completamente
assorbita dalla moquette celeste.
Cercò di tamponarla un pò con uno straccio, ma,
presa
dalla stanchezza, decise di tornare a letto... Si sarebbe asciugata da
sola.
Tirandosi su dalla posizione accovacciata in cui si trovava, ebbe come
la sensazione di avere qualcuno alle spalle e un riflesso strano sullo
specchio, posizionato sopra la sua testa. Si volse di scatto, ma le sue
paure furono presto sopite.
Dietro di lei non c'era altro che la doccia, con la tendina tirata.
Rose increspò la fronte, in un'espressione di dubbio. La
lucina
mezza fulminata del bagno, creava come un riverbero all'incontro con la
tendina gialla della doccia e, le sembrò, che ci fosse
un'ombra
al suo interno.
Scossa da un'ostinata quanto immotivata paura, Rose scostò
la
tendina, pronta a dare uno schiaffone ai suoi due fratellini gemelli :
George e Chris... Ma, appena ebbe guardato all'interno... Non vide
niente, assolutamente niente, se non l'interno trasparente e pulito.
Uno sbuffo di risata si fece largo dalla sua gola. Che scema!
Pensò voltandosi nuovamente verso la porta, pronta a
tornarsene a letto.
Ancora con il sorriso sulle labbra, scorse, in fondo alla stanza, o
meglio, fuori dalla porta, un'ombra sospetta e stavolta, c'era
veramente.
Sbattè varie volte le palpebre, lasciando morire il sorriso
sul
viso, l'ombra rimaneva nell'oscurità imperterrita. C'era
veramente.
Sebbene abitasse in casa con altre 4 persone, Rose ebbe come l' orrendo
presentimento che non si trattasse di nessuno della sua famiglia. Prese
da sotto il lavabo, in un movimento lesto e agile (sapeva di non poter
vedere la persona, ma sapeva altrettanto di essere molto visibile) una
chiave inglese bella grossa, che il padre usava per i lavoretti.
-Chi c'è? Mamma? Papà? Se siete voi due, giuro
che vi spacco la testa!-
Minacciò la ragazza, seppur con la voce tremolante, ma
tenendo ben salda tra le mani l'arma.
Una risata roca e infernale si diffuse dalla porta verso l'interno del
bagno. No, quella voce (o meglio) quel verso quasi animalesco, non
apparteneva a nessuno dei suoi familiari, neppure ai pestiferi
fratellini, che avrebbero provato a spaventarla in ogni modo.
No, quel rumore sgradevole era di un perfetto sconosciuto.
Rose provò un senso di angoscia crescente, era intrappolata
lì dentro! Senza vie d'uscita, con un probabile
ladro-assassino
davanti.
-Chi sei?-
Chiese, cercando di tenere a bada l'emozione che le incrinava la voce.
Avrebbe voluto soltanto ritrovarsi nel letto, scoprendo che tutto
quello che le stava accadendo non era altro che uno stupido incubo.
A quel pensiero, spalancò gli occhi incredula. Alla debole
luce
della lampadina fulminata era avanzato un mostro terribile, un uomo con
le sembianze sfigurate da un disastroso incidente.
Il respiro le si strozzò in gola, constatando che
quell'essere
portava il guanto descritto da Emma. Il viso sfregiato era quasi
completamente coperto da un cappello nero e il corpo infilato in un
pesante maglione a strisce, mezzo bruciacchiato.
Un urlo di terrore attraversò il silenzio, lasciando Rose in
uno
stato d'incoscienza terrificante. Le grosse e affilate lame si
avvicinavano a lei sempre più, costringendola a spingersi
contro
la doccia, in trappola.
Il ghigno serafico del mostro sembrava penetrarle nel cervello,
rendendo la sua paura un tremendo singhiozzo, scosso dagli spasmi. Con
le mani cercava un appiglio, un qualcosa che potesse salvarla, ma
adesso persino la chiave inglese le sembrava tanto inutile.
-Cosa vuoi da me? Chi sei?-
Pianse, distrutta, rassegnata ad una fine atroce ed imminente. Per
tutta risposta l'essere le balzò addosso, continuando con
quella
sua risata raccapricciante, il guanto a pochi millimetri dal viso di
Rose. Lei scalciava, graffiava e mordeva, cercando con più
forza
che aveva di allontanare quel maledetto arnese dal viso. Si ritrovarono
abbracciati in una morsa di combattimento, per terra sulla moquette
fradicia.
Gli urli di Rose si fecero più forti, quasi disumani.
-E' inutile, piccola Rose... Rassegnati alla tua fine! Non mi
sfuggirai!-
Quelle parole, quella voce da far rizzare i capelli!
Rose si sentì persa in una lotta inutile! Cosa avrebbe
potuto
fare contro un mostro demoniaco, che entrava nei sogni? Adesso
sì, adesso credeva a quello che Emma le aveva raccontato!
Cercò di combattere ancora, allo stremo delle forze, anche
se
proprio in quel momento la corrente iniziò a saltare,
intervallando momenti di luce a ombra assoluta, come in una sorta di
discoteca mostruosa.
Il terrore era così esagerato da renderla insensibile a
quello
che le succedeva, ormai stringeva le braccia del mostro, cercando di
allontanarlo come in un istinto di sopravvivenza senza uguali.
Un secondo prima era nel buio, poi un lampo di luce le faceva
individuare il viso ustionato dell'essere, per poi sprofondare di nuovo
nel buio per altri 3 interminabili secondi, durante i quali Rose doveva
evitare i fendenti che l' uomo dal maglione a righe le indirizzava alla
cieca.
In quel momento di estrema disperazione, di ansia e terrore, quei
coltelli che usava al posto delle dita e che stavano cercando di
ucciderla, le sembrarono simili ad artigli di animali e le ricordarono
una strana filastrocca inquietante. Una filastrocca che, se l' avesse
sentita canticchiare, avrebbe sicuramente cambiato strada e non avrebbe
mai ammesso di conoscere. Eppure, in un momento simile, di tale
incapacità di raziocinio, le si riavvidero nella memoria le
parole e persino la melodia:
''L'uomo
nero non è morto ha
gli artigli come un corvo fa
paura la sua voce, prendi
subito la croce. Apri
gli occhi resta sveglio, non
dormire questa notte!''
Insensata e troppo macabra per essere una canzone di bambini!! E
insensato il fatto che le tornasse nella memoria proprio adesso, che
stava per essere massacrata da un'orrendo mostro!! Chiuse gli occhi,
lasciando che l'essere facesse quello che doveva, lei non ce l'avrebbe
mai fatta. Prima di soccombere, recitò una breve preghiera a
fior di labbra.
@483screams of a humanoid: ciao! :) grazie dei complimenti
e grazie per aver seguito la storia fin qui!
Sono
contenta che ti piaccia e che almeno con te, sia riuscita a
trasmetterti le emozioni che volevo! Fino ad adesso non è
morto nessuno
perchè volevo creare un pò di suspence ma a breve
ci sarà un bel
massacro :D
continua a seguirmi!!! bye <3