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Autore: velvetmouth    02/09/2010    4 recensioni
[Nightmare]
[A Nightmare On Elm Street.] Freddy Krueger è tornato a colpire nei sogni, luogo di riposo e tranquillità per eccellenza. La protagonista della storia è una ragazza che scopre ben presto quanto un incubo possa essere reale.
Genere: Horror | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Here comes the Boogeyman!

Aprendo gli occhi avrebbe giurato che fosse già mattina. Invece a svegliarla non era stato, come al solito, un flebile fascio di luce che penetrava dalla finestra, bensì un qualcosa di caldo che le era colato lentamente sul viso. Ancora intontita dal sonno si portò una mano sulla fronte, tastando la sostanza viscida che l'aveva bagnata. Intorno a lei il buio completo, riusciva però a distinguere il fondo del letto e, poco più in là, il cassettone con i calzini. Osservò sopra la sua testa. Cosa poteva essere colato dal piano superiore? Strizzò gli occhi, cercando di vederci qualcosa, ma tutto attorno appariva sfocato e immerso in un'irreale ombra scura. Sollevandosi sui gomiti, avvicinò la mano all'interruttore della luce. Appena l'elettricità raggiunse la camera, tutto riprese il suo abituale aspetto, rivelando che ciò che bagnava e colava dal soffito, non era altro che una grossa pozza d'acqua, forse perneata attraverso la moquette del piano superiore.
Scosse la testa, sorridendo di rimando.
Come al solito papà si è dimenticato di chiudere il rubinetto.
In effetti tappezzare il bagno con un materiale assorbente non era stata proprio una scelta saggia, specie se hai un padre con la memoria da un pesce rosso in coma!
Così Rose, sospirando scocciata si fece strada fuori dalla sua camera, non prima di aver dato una rapida occhiata alla strada di fronte. I lampioni proiettavano una flebile luce, rendendo le ombre molto più oscure e incalzanti. La quiete che adornava il quartiere era quasi surreale, una sorta di tranquillità onirica.
Rose richiuse le tendine, sbuffando nuovamente verso la sveglia, che faceva le 3.30.
A piedi nudi sul parquet si incamminò verso la scala di legno, a pochi passi dall'entrata di camera sua. Pose il primo piede sullo scalino, sentendo scricchiolare sinistramente l'intera struttura. Si morse il labbro, sperando di non aver svegliato nessuno con quel rumore infernale. Di giorno era un conto, ma la notte quel suono sembrava così spaventoso, persino per una diciassettenne come lei!
Odiava quella scala! Non sapeva fare altro che rumore e (era sicura di questa cosa) di sicuro era marcia fino al midollo... Già si immaginava di, mentre saliva o scendeva, sprofondare nelle fondamenta. Scosse la testa, facendo un balzo fino a metà della scalinata. Una specie di muggito si scatenò sotto i suoi piedi.
Quest'affare sembra posseduto!
Pensò Rose, sprezzante ed ironica, osservando con disgusto in fondo alle scale. Con un ultimo scatto arrivò al pianerottolo al piano di sopra, pronta ad entrare nel bagno.
Non sapeva perchè, ma aveva una strana e sinistra sensazione... Ogni volta che si trovava, di notte, lassù da sola (con la camera dei suoi dalla parte opposta) provava un antico timore. Da piccola era terrorizzata da quella parte di casa, dal modo in cui la luce lunare filtrava dall'unica finestra in cima e di come tutto le sembrasse spaventoso. Scossa dagli incubi faceva spesso una lunga corsa da camera sua a quella dei suoi, senza mai aprire gli occhi e poi, si accoccolava beata nel lettone dei genitori.
Ovviamente dopo gli 8 anni non sarebbe stato carino presentarsi in camera dei suoi alle 4 di notte! Perciò fece un lungo respiro e pose la mano sul pomello della porta del bagno, scacciando quelle assurde paure.
La porta si aprì con un *clanc* rumoroso, che fece sobbalzare Rose. Sentendosi una sciocca, la spalancò completamente trovandosi di fronte, come pensava, il lavandino traboccante d'acqua che continuava a scorrere a velocità media dal rubinetto.
Sempre il solito, papà!
Riflettè Rose, increspando le labbra in un sorriso rassegnato. Tolse il tappo, creando un vortice che risucchiò tutta l'acqua accumulata e richiuse la valvola del rubinetto. Osservò per terra. C'era una grossa pozza, completamente assorbita dalla moquette celeste.
Cercò di tamponarla un pò con uno straccio, ma, presa dalla stanchezza, decise di tornare a letto... Si sarebbe asciugata da sola.
Tirandosi su dalla posizione accovacciata in cui si trovava, ebbe come la sensazione di avere qualcuno alle spalle e un riflesso strano sullo specchio, posizionato sopra la sua testa. Si volse di scatto, ma le sue paure furono presto sopite.
Dietro di lei non c'era altro che la doccia, con la tendina tirata. Rose increspò la fronte, in un'espressione di dubbio. La lucina mezza fulminata del bagno, creava come un riverbero all'incontro con la tendina gialla della doccia e, le sembrò, che ci fosse un'ombra al suo interno.
Scossa da un'ostinata quanto immotivata paura, Rose scostò la tendina, pronta a dare uno schiaffone ai suoi due fratellini gemelli : George e Chris... Ma, appena ebbe guardato all'interno... Non vide niente, assolutamente niente, se non l'interno trasparente e pulito.
Uno sbuffo di risata si fece largo dalla sua gola.
Che scema!

Pensò voltandosi nuovamente verso la porta, pronta a tornarsene a letto.
Ancora con il sorriso sulle labbra, scorse, in fondo alla stanza, o meglio, fuori dalla porta, un'ombra sospetta e stavolta, c'era veramente.
Sbattè varie volte le palpebre, lasciando morire il sorriso sul viso, l'ombra rimaneva nell'oscurità imperterrita. C'era veramente.
Sebbene abitasse in casa con altre 4 persone, Rose ebbe come l' orrendo presentimento che non si trattasse di nessuno della sua famiglia. Prese da sotto il lavabo, in un movimento lesto e agile (sapeva di non poter vedere la persona, ma sapeva altrettanto di essere molto visibile) una chiave inglese bella grossa, che il padre usava per i lavoretti.
-Chi c'è? Mamma? Papà? Se siete voi due, giuro che vi spacco la testa!-
Minacciò la ragazza, seppur con la voce tremolante, ma tenendo ben salda tra le mani l'arma.
Una risata roca e infernale si diffuse dalla porta verso l'interno del bagno. No, quella voce (o meglio) quel verso quasi animalesco, non apparteneva a nessuno dei suoi familiari, neppure ai pestiferi fratellini, che avrebbero provato a spaventarla in ogni modo.
No, quel rumore sgradevole era di un perfetto sconosciuto.
Rose provò un senso di angoscia crescente, era intrappolata lì dentro! Senza vie d'uscita, con un probabile ladro-assassino davanti.
-Chi sei?-
Chiese, cercando di tenere a bada l'emozione che le incrinava la voce. Avrebbe voluto soltanto ritrovarsi nel letto, scoprendo che tutto quello che le stava accadendo non era altro che uno stupido incubo.
A quel pensiero, spalancò gli occhi incredula. Alla debole luce della lampadina fulminata era avanzato un mostro terribile, un uomo con le sembianze sfigurate da un disastroso incidente.
Il respiro le si strozzò in gola, constatando che quell'essere portava il guanto descritto da Emma. Il viso sfregiato era quasi completamente coperto da un cappello nero e il corpo infilato in un pesante maglione a strisce, mezzo bruciacchiato.
Un urlo di terrore attraversò il silenzio, lasciando Rose in uno stato d'incoscienza terrificante. Le grosse e affilate lame si avvicinavano a lei sempre più, costringendola a spingersi contro la doccia, in trappola.
Il ghigno serafico del mostro sembrava penetrarle nel cervello, rendendo la sua paura un tremendo singhiozzo, scosso dagli spasmi. Con le mani cercava un appiglio, un qualcosa che potesse salvarla, ma adesso persino la chiave inglese le sembrava tanto inutile.
-Cosa vuoi da me? Chi sei?-
Pianse, distrutta, rassegnata ad una fine atroce ed imminente. Per tutta risposta l'essere le balzò addosso, continuando con quella sua risata raccapricciante, il guanto a pochi millimetri dal viso di Rose. Lei scalciava, graffiava e mordeva, cercando con più forza che aveva di allontanare quel maledetto arnese dal viso. Si ritrovarono abbracciati in una morsa di combattimento, per terra sulla moquette fradicia.
Gli urli di Rose si fecero più forti, quasi disumani.
-E' inutile, piccola Rose... Rassegnati alla tua fine! Non mi sfuggirai!-
Quelle parole, quella voce da far rizzare i capelli!
Rose si sentì persa in una lotta inutile! Cosa avrebbe potuto fare contro un mostro demoniaco, che entrava nei sogni? Adesso sì, adesso credeva a quello che Emma le aveva raccontato! Cercò di combattere ancora, allo stremo delle forze, anche se proprio in quel momento la corrente iniziò a saltare, intervallando momenti di luce a ombra assoluta, come in una sorta di discoteca mostruosa.
Il terrore era così esagerato da renderla insensibile a quello che le succedeva, ormai stringeva le braccia del mostro, cercando di allontanarlo come in un istinto di sopravvivenza senza uguali.
Un secondo prima era nel buio, poi un lampo di luce le faceva individuare il viso ustionato dell'essere, per poi sprofondare di nuovo nel buio per altri 3 interminabili secondi, durante i quali Rose doveva evitare i fendenti che l' uomo dal maglione a righe le indirizzava alla cieca.
In quel momento di estrema disperazione, di ansia e terrore, quei coltelli che usava al posto delle dita e che stavano cercando di ucciderla, le sembrarono simili ad artigli di animali e le ricordarono una strana filastrocca inquietante. Una filastrocca che, se l' avesse sentita canticchiare, avrebbe sicuramente cambiato strada e non avrebbe mai ammesso di conoscere. Eppure, in un momento simile, di tale incapacità di raziocinio, le si riavvidero nella memoria le parole e persino la melodia:

''L'uomo nero non è morto
ha gli artigli come un corvo
fa paura la sua voce,
prendi subito la croce.
Apri gli occhi resta sveglio,
non dormire questa notte!''

Insensata e troppo macabra per essere una canzone di bambini!! E insensato il fatto che le tornasse nella memoria proprio adesso, che stava per essere massacrata da un'orrendo mostro!! Chiuse gli occhi, lasciando che l'essere facesse quello che doveva, lei non ce l'avrebbe mai fatta. Prima di soccombere, recitò una breve preghiera a fior di labbra.

@483screams of a humanoid: ciao! :) grazie dei complimenti e grazie per aver seguito la storia fin qui!
Sono contenta che ti piaccia e che almeno con te, sia riuscita a trasmetterti le emozioni che volevo! Fino ad adesso non è morto nessuno perchè volevo creare un pò di suspence ma a breve ci sarà un bel massacro :D
continua a seguirmi!!! bye <3
  
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