Quando Kureha riprese i sensi, si trovava distesa su un morbido letto, la coperta che la copriva fino alle spalle.

Sorrise pensando che era stato tutto un terribile incubo, ma quando aprì gli occhi comprese di non essere nella sua stanza.

Nella stanza governava il caos assoluto, cibo, cianfrusaglie e vestiti sparsi un po' ovunque.... la degna stanza di un ragazzo.

Si tirò a sedere, ricordandosi che dopo lo scontro con il terribile pirata era svenuta di colpo, si passò una mano nei capelli castani, i codini erano stati sciolti e i due nastri si trovavano sul comodino accanto al letto.

Si chiese terrorizzata, chissà cosa le avrebbero fatto...

I suoi pensieri pessimisti vennero interrotti dall'entrata di una ragazza dai capelli ramati corti e dagli occhi marroni, sorrideva, non sembrava cattiva.

-Ciao, io sono Nami-

si presentò avvicinandosi a lei.

Kureha tirò un sospiro di solievo, quella ragazza aveva un aspetto normale e tranquillo.

-P-Piacere, io sono Kureha Fujishima-

si presentò Kureha un po' impacciata.

-Rufy ti ha portato fino a qui in braccio, sei svenuta-

disse la ragazza.

-Ah... quindi anche tu sei un pirata?-

chiese un po' preoccupata Kureha.

Nami annuì e le sorise, cercando di rassicurarla.

-Sì, ma stai tranquilla, non siamo cattivi-

Kureha non ci credette molto, semplicemente perchè era cresciuta con l'idea che la marina era la giustizia, il bene, mentre i pirati erano il male e andavano combattuti.

Ci fu un lunghissimo silezio tra le due ragazze, spezzato poi dal rumore della porta che si apriva e dall'entrata in scena di Rufy.

-Posso entrare..?-

chiese facendo un sorrisone a 32 denti a Kureha.

Kureha cercò di stare calma, infondo l'aveva soccorsa, un ringraziamento era il minimo.

-E-ecco... vorrei chiederti... scusa...-

Kureha pronunciò quelle frasi con grande fatica, non parlava mai con gli uomini, era impacciata e un po' spaventata.

Il sorriso il Rufy si espanse ancora di più sul suo viso, quella ragazza così strana si era decisa a parlargli in un modo civile.

-Bene, allora vi lascio soli...-

disse Nami, Kureha non potè replicare che la ragazza aveva già chiuso la porta dietro di se, lasciando Rufy e Kureha da soli.

-I-io sono Kureha Fujishima...-

si presentò subito, le guancie purpuree, evitava volontariamente lo sguardo di Rufy.

-Io sono Monkey D. Rufy!!-

rispose allegro il ragazzo.

-Lo so... sei un pirata...-

rispose Kureha guardandolo negli occhi per qualche secondo, lo sguardo di Kureha era sempre quello di un animale impaurito, Rufy non riusciva a capirla molto.

Calò il silenzio, Kureha doveva trovare le parole per ringraziarlo, ma non era un impresa facile.

Prima che potesse aprire bocca Rufy la bloccò:

-Mi odi così tanto perchè sono un pirata?-

chiese un po' dispiaciuto.

Kureha sbattè le palebre più volte, quel pirata si era intristito, ma dov'erano i pirati crudeli e spietati?

-Non ti odio perchè sei un pirata...-

rispose scuotendo la testa.

-Ma mi odi lo stesso...-

disse Rufy guardandola negli occhi, era ovvio che voleva una risposta.

-Ti odio perchè sei un uomo-

rispose diretta Kureha, dopo aver preso un po' di coraggio.

Rufy rimase un po' spiazzato da quella risposta, mai in vita sua gli era capitata una cosa simile.

-Ma perchè...?-

chiese sorpreso.

-Perchè...-

Kureha non voleva parlarne però doveva dirgli qualcosa, o quel ragazzo non l'avrebbe lasciata in pace.

-Mio padre... picchia mia madre... gli uomini sanno fare solo del male, per questo odio tutti gli uomini... ne ho paura...-

rispose stringendosi le spalle, era una mezza verità.

Rufy si avvicinò al letto dov'era seduta Kureha che lo guardò confusa.

-Mi dispiace... ma io non sono cattivo, devi credermi...-

disse fissandola intensamente con i suoi occhi neri.

Kureha ricambiò lo sguardo, rimanendo sorpresa dalla sincerità delle sue parole e del suo sguardo, le sarebbe piaciuto davvero credergli ma era davvero impossibile per lei.

Abbassò lo sguardo, accigliata.

-Non riesco a crederti anche se sembri sincero...-

disse sinceramente dispiaciuta.

Rufy si portò un dito al mento, con uno sguardo pensieroso e stranamente serio, poi di botto la sua espressione cambiò in un radioso sorriso.

-Allora farò in modo che tu mi creda!! Ti aiuterò a superare il tuo problemi con gli uomini, vedrai!!-

esclamò tutto contento, sembrava un bambino.

Kureha stentava a crederci che si fosse appena proposto per aiutarla, in effetti lei dentro di se desiderava davvero superare la sua rabbia e paura verso gli uomini.

-Va bene... se credi di riuscirci...-

rispose con un sussurro, guardando dalla parte opposta rispetto a Rufy.

-Certo che ce la faremo!!!-

rispose solare.

Kureha abbozzò un sorriso, aveva usato il "noi", quel ragazzo era davvero sorprendente.

Non sembrava quasi per niente un pirata, sembrava un bambino troppo cresciuto, i suoi sorrisi erano ingenui e i suoi modi di fare erano gentili e giocosi.

-Rufy...-

lo chiamò per la prima volta per nome, il ragazzo la guardò subito interessato.

-Grazie... per tutto...-

disse imbarazzata, giocherellando con una ciocca di capelli, con un piccolo sorriso dipinto sulle sue labbra rosee.

Rufy sorrise soddisfatto e contento, quella ragazza aveva sorriso finalmente, fu molto felice di poterla vedere aprirsi un po' con lui.

-Evviva!! Finalmente hai sorriso!!-

esclamò all'improvviso, facendo arrossire Kureha.

-Rufy...-

lo chiamò di nuovo Kureha guardandolo negli occhi.

-Sì ?-

chiese con uno dei suoi sorrisoni.

-Sei proprio un bambinone-

Angolo autrice:

Oddioooooo!!! Il secondo capitoloo!! Ce l'ho fatta!!! *O*

Allora... questo capitolo è scritto quasi di getto, avevo bisogno di scrivere e postarlo (lo avevo tutto nella mia mente), perchè così potevo dedicarmi alla nuova fanfiction su Fairy tail con il pg inventato.

Io credo che tra Kureha e Rufy ci sia una buona alchimia, voi che ne dite?

Nel prossimo capitolo vedremo Kureha sclerare un bel po' (poverina gliene fanno di tutti i colori!) e farà un bel po' di figuraccie xD

Recensite, voglio sapere cosa pensate della storia!!

Bacioni

Nami-chan