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Autore: wingedangel    08/09/2010    6 recensioni
un brutto incidente che ha portato alla morte di tre persone mi ha fatto riflettere, e mi ha dato l'ispirazione per cominciare a scrivere questa storia: Nick uccide in un incidente stradale il padre e il fratellino di Harley. Distrutto dai sensi di colpa cerca il perdono di Harley. Lei invece non lo vede che come l'assassino di suo padre e suo fratello. Che succederà?
Dal 5 Capitolo:
Nick ci pensò su un momento, sarebbe stato un impegno serio ma capiva le paure di Emily, teneva a sua figlia come solo una madre poteva fare. Spostò lo sguardo dalla ragazza che piangeva stretta al suo petto alle lapidi di quelle persone cui aveva involontariamente tolto la vita e non ebbe più dubbi. Aveva portato via il padre a quella ragazza ed era suo compito rimediare. Con un dito sollevò il volto di Harley, rigato dalle lacrime. Guardandola negli occhi asciugò con un dito quelle lacrime lasciando la ragazza stupita, avvicinò il volto a quello di lei e le sussurrò:
“so che stai soffrendo, ma riesci a farmi vedere il tuo sorriso?”
Le labbra di lei si curvarono lentamente in un timido sorriso e a Nick bastò uno sguardo per capire che avrebbe smosso le montagne per vedere il sorriso su quel volto, Harley diventava davvero una ragazza carina con quel timido sorriso sul volto. Una lacrima solitaria le solcò la guancia, lui si chinò su di lei e gliel’asciugò con un soffice bacio.
“ sì, non potrei essere più sicuro della mia decisione.”
Sorridendo, la strinse nuovamente a sé.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta | Contesto: Contesto generale/vago
Capitoli:
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Capitolo 1



Capitolo 1

Harley fissava la persona che si trovava davanti, era quasi una sconosciuta per lei. Una ragazza di vent’anni, i capelli ramati a caschetto le ricadevano arruffati sul viso. Scostò una ciocca di capelli che si era posata sui suoi profondi occhi verdi, le labbra rosee e sottili non osavano anche solo abbozzare un sorriso, quasi come se non fosse loro concesso sorridere a una tal bella visione.

Harley continuava a fissare il suo riflesso nello specchio del bagno di casa sua e rifletteva. Quella persona nello specchio avrebbe dovuto essere lei, eppure, in qualche modo Harley non vi si riconosceva. Vedeva davanti a sé solo un corpo, un corpo senz’anima; come poteva quel riflesso essere lei? Tutti i suoi sogni frustrati (ma pur sempre sogni), i suoi desideri e le sue emozioni quel riflesso non le conosceva. Come poteva lei riconoscersi in quel vuoto contenitore che di suo aveva solo le sembianze? Se solo avesse potuto riempire quel contenitore a suo piacimento, con i suoi sogni e i suoi desideri realizzati e poi scambiare il posto con il suo riflesso e vivere la vita che aveva sempre desiderato. Si ritrovò a fantasticare su quella che sarebbe stata la sua vita se i suoi sogni si fossero realizzati: sarebbe stata un’affermata ballerina, con un uomo da favola che la amava follemente al suo fianco e la sua migliore amica che come sempre le era stata accanto e non l’aveva abbandonata appena le cose si erano fatte difficili.

In realtà Harley avrebbe voluto premere il tasto “RESET” nella sua vita e ricominciare da capo, avrebbe voluto avere un’altra occasione per realizzare i suoi sogni. Quei sogni che conosceva solo Hope, la sua migliore amica, non aveva mai detto niente nemmeno a sua madre, consapevole che si sarebbe presa gioco di lei distruggendo ogni sua speranza. Solo Hope era disposta ad aver fiducia in lei, nonostante anche Hope sapesse bene che non sarebbe stato facile aveva quasi più fiducia della stessa Harley nel suo sogno. Harley lo sapeva bene, in un periodo nero come quello che stava passando era la sua unica certezza, Hope sarebbe sempre stata al suo fianco, pronta ad aiutarla con ogni mezzo a sua disposizione, anche se avesse dovuto sacrificare la sua felicità per raggiungere tale scopo. Harley sapeva di essere fortunata ad avere un’amica così, che teneva alla sua felicità più che alla propria, e per Harley era lo stesso.

E fu proprio alla sua amica Hope che andò il pensiero di Harley quella mattina davanti allo specchio. Ricordava ancora molto bene il giorno in cui l’aveva conosciuta, cinque anni prima.

***

Era andata con due sue amiche a una festa in discoteca, poco dopo però le sue amiche trovarono due ragazzi carini e andarono a fare un po’ le gatte morte per cercare di passare una serata più intensa delle altre. Harley, che non aveva nessuna intenzione di passare la serata nella macchina di qualche ragazzo appena incontrato, si ritrovò così da sola sul divanetto vicino alla pista. E dire che amava tanto ballare, ma il fatto che le sue amiche si fossero dimenticate di lei appena avevano visto dei ragazzi carini, la demoralizzava e le faceva passare ogni voglia di ballare. Poco dopo una ragazza le si avvicinò.

“scusa, posso sedermi?”

Harley le fece posto, notò che lei fissava una ragazza che era stata presa di mira da un ragazzo molto carino, decise di scambiare due parole con lei.

“ anche tu sei stata lasciata sola dalla tua amica?”

“sì, ma sembra che si diverta, almeno lei può essere felice, è quello che conta”.

Harley non si aspettava una risposta del genere, sembrava interessata più alla felicità degli altri che alla propria.

“ vedi quelle due lì? Anch’io ero con loro ma poi hanno trovato quei ragazzi più interessanti della loro amica, non mi sembra molto corretto”.

“ ma almeno loro possono divertirsi, magari tra loro e i ragazzi nascerà qualcosa”.

Harley rimase stupita un’altra volta da quella ragazza, vedeva solo il bello di quello che aveva davanti, cosa che però la rendeva un po’ ingenua.

“ credo che non sperino che nasca qualcosa, vogliono solo divertirsi un po’ stanotte. E sai una cosa?”

“cosa?”

“ dovremmo divertirci un po’ anche noi, che dici? Balliamo?”

Harley la conosceva da pochi minuti ma le aveva fatto tornare il buonumore, e la voglia di ballare.

“certo, siamo qui per questo! A proposito, io sono Hope”

“ io Harley”

E insieme andarono in mezzo alla pista a ballare, come se si conoscessero da una vita. E fu proprio quel giorno che nacque la loro splendida amicizia, che nei cinque anni successivi non aveva fatto che rafforzarsi.

***

Harley fissò un'altra volta il suo riflesso nello specchio e finalmente le sue labbra si curvarono in un sincero sorriso, dando il tocco finale a rendere Harley la ragazza stupenda che era. Ripensare alla sua amica la fece sentire meglio, finì di truccarsi e di prepararsi poi uscì dal bagno. Era pronta a uscire con la sua migliore amica, si sedette in soggiorno aspettando che lei venisse a prenderla. A casa con lei c’era solo sua madre, e fu proprio lei che andò ad aprire quando sentirono suonare al campanello.

Harley corse alla porta impaziente di rivedere la sua amica.

“è Hope?” chiese a sua madre entrando nella stanza.

Si fermò all’istante quando vide che alla porta non c’era la sua amica, bensì la polizia.

 

ANGOLO AUTRICE:

Questa è la prima originale che scrivo, quindi mi farebbe piacere sapere che ne pensate, se vale la pena o meno continuare, quindi per favore recensite (sempre se volete), anche per critiche costruttive, spero comunque che questa storia vi piaccia, alla prossima! 

   
 
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