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Autore: AdryaM    09/09/2010    4 recensioni
Bella vive a Forks con suo padre. Seduta alla tavola calda, aspetta impazientemente l'arrivo della sera, consapevole che la sua vita cambierà. Ma non ha idea che il destino a volte gioca brutti scherzi e che presto le sue speranze saranno disattese. Partirà così alla volta di New York per cercare di rifarsi una vita, e proprio lì incontrerà il famoso attore Edward Cullen, noto per il suo carattere scostante, che le sconvolgerà completamente la vita. E quando tutto sembra tornare a girare finalmente di nuovo per il verso giusto, arriverà il fato che ancora una volta scompiglierà tutte le carte in tavola.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Alice Cullen | Coppie: Bella/Edward
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun libro/film
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1. Cambiamenti CAPITOLO 1
Cambiamenti
 
Seduta sulle comode sedie della tavola calda come ogni giovedì pomeriggio, guardavo fuori dalla vetrata distrattamente. Mentre osservavo dei bambini giocare, ripensai velocemente ai fatti che mi avevano portato in quel luogo sperduto dell’America. Erano passati quasi 8 anni da quando avevo messo piede a Forks
Avevo odiato mia madre con tutta me stessa per avermi parcheggiato da mio padre. Avevo 14 anni, ed essere strappata ai miei amici e dalla mia vita a Phoenix era stato tremendo. A maggior ragione per il fatto che da circa 7 anni non avevo avuto più nessun rapporto con mio padre. Qualche telefonata o visita sporadica, ma potevo dire con certezza di non conoscerlo.
Ma lei era troppo impegnata a vivere la sua nuova storia d’amore con il suo nuovo baby fidanzato per potersi occupare di me. Non mi voleva tra i piedi, ed io, in fin dei conti, preferivo stare con un estraneo, piuttosto che con una persona che poco gradiva la mia presenza in casa.
Così mi aveva messa su un aereo e mi aveva spedita a Forks.
I primi tempi erano stati orribili. Mio padre era sempre stato un tipo taciturno, e comunicare con lui era difficile, ma dopo l’iniziale diffidenza l’uno nei confronti dell’altra, avevamo imparato a comprenderci. Dopo neanche un anno, non potevamo più vivere separati. Imparando a conoscerlo, capii quanto io assomigliavo a lui e quanto entrambi eravamo state vittime di quell’uragano di mia madre. Con il passare del tempo avevo compreso che la decisione di mia madre di farmi vivere con Charlie, era stata la migliore che avesse preso nella sua vita e cercai di perdonarla per il suo egoismo.
Forks era un piccolo paese sperduto tra le montagne, non c’era mai il sole e pioveva quasi ogni giorno, ma dopo un’iniziale titubanza, mi ero abituata a questo clima. Per di più avevo trovato degli amici migliori di quelli che avevo quando stavo a Phoenix.
“A cosa pensi Bella?” Esordì Angela sedendosi accanto a me. Non l’avevo sentita arrivare, ero troppo immersa nei miei pensieri.
“A niente di particolare.” Le sorrisi per rassicurarla. Tra tutte le persone che avevo conosciuto, lei era stata sicuramente uno degli acquisti migliori. Angela era la ragazza più altruista, simpatica, carina che avessi mai incontrato. E di sicuro era la migliore amica che avessi mai avuto.
“Avevi una faccia così assorta.” Strinse gli occhi, come a cercare di leggere le mie espressioni.
“Sei andata poi al cinema?” Le chiesi per cambiare argomento.
“Certo! Peccato che non sei venuta! Quell’attore è proprio uno sballo assoluto!” I suoi occhi si erano trasformati in due cuoricini che sprigionavano amore.
“Già, sarà. Ma a me da sui nervi!” Angela e Jessica si erano prese una cotta assurda per un attore che andava in voga in quel periodo, Edward Cullen, che io invece detestavo. Era così pieno di se nelle interviste che rilasciava, e poi ogni giorno gli attribuivano una fidanzata diversa. Non che lui facesse nulla per avere una vita privata in effetti.
“Non capisco come faccia a non piacerti!” Continuò lei.
“Ho bel altro per la mente, io, che stare dietro ad un tipo che di certo non incontrerò mai nella mia vita!” Esclamai, e vidi Angela intristirsi. “Bè, ma magari tu lo incontrerai!” Le feci l’occhiolino e scoppiò a ridere, diventando rossa per l’imbarazzo.
“Magari!”
“Ehi, cosa succede qui?” Nel frattempo era arrivata anche Jessica e si era seduta accanto ad Angela, cominciando a parlare, come suo solito, a ruota libera. Anche lei era una buona amica. C’era sempre stata nei momenti difficili ed era anche stata la seconda persona che avevo conosciuto quando ero arrivata al liceo di Forks. La prima era stata Mike, che mi aveva sbavato dietro fin dal primo momento. Non che fossi chissà che, ma ero la novità, e quindi una specie di trofeo da ottenere. Con Jessica eravamo diventate amiche così. Non avevo mai accettato le avance di Mike, e lei lo aveva sempre apprezzato, visto che era innamorata di lui e non aveva mai avuto il coraggio di confessarglielo. Le sorrisi quando mi guardò.
Le sentivo discutere sul film, ma non facevo caso alle loro parole. Pensai improvvisamente all’appuntamento che avevo stasera con Mike.
Già, Mike. Stavamo insieme da 5 anni adesso.
Era il ragazzo più desiderato della scuola quando era arrivata, e dopo un po’ avevamo cominciato ad uscire insieme. Inizialmente non volevo legami seri e stabili, ma con il tempo c’eravamo innamorati.
“Ragazze, scusate ma io devo andare!” Le interruppi alzandomi in piedi.
“Come?? Ma io sono appena arrivata!” Si lamentò Jessica.
“Jess, questa sera, è QUELLA sera!” Disse ammiccando Angela. Io diventai rossa per l’imbarazzo.
“Oh cavolicchio.. Cioè, QUELLA sera, QUELLA sera?” Mi guardò sconvolta.
“Bè, sembra di si.” Risposi timida.
“Ma allora, da domani, avremo un matrimonio da organizzare!” Urlò Jess.
“SHHHHH!” Le tappai la bocca con tutte e due le mani. Alla tavola calda, anche i muri avevano le orecchie, e non volevo che qualcuno lo venisse a sapere prima che fosse realmente accaduto.
“Ops.. scusa.” Jess mi rivolse un largo sorriso. Le baciai entrambe, prima che potessero aggiungere qualsiasi cosa e uscii.
Aveva piovuto da poco e l’aria era fresca e odorava di terra. Respirai a fondo. Un giorno tutto questo mi sarebbe mancato.
Salii sul mio bel furgone rosso e mi diressi lentamente a casa. Guardai l’orologio, le cinque e dieci. Mike sarebbe passato alle sei e trenta. Avevo tutto il tempo per prepararmi.
Arrivata a casa, notai che la macchina di mio padre non c’era. Era lo sceriffo della città, quindi capitava spesso che anche nelle ore in cui non era di turno, andasse in centrale. E dire che a Forks non succedeva mai nulla.
Salii  le scale e entrata in camera mi coricai sul letto, e mi misi distrattamente ad osservare il soffitto. Non mi accorsi del tempo che passò finchè non guardai l’orologio, notando che erano le sei passate. Cominciai ad urlare e correre per casa. Avrei fatto tardi. Di nuovo.
Mentre mi preparavo sentivo l’ansia crescere in me. Sapevo che non avrei mai dimenticato quella sera. Stava per succedere qualcosa di i mportante.
Persa tra i miei pensieri, non mi ero resa conto che il cellulare squillava sul letto.
Mi ci fiondai e vidi che era lui.
“Arrivo!” Urlai, senza dargli il tempo di parlare.
“Ok.” Rispose velocemente. In men che non si dica fui fuori.
Mike mi osservava da dentro la macchina e sorrideva, ma aveva qualcosa di strano in viso.
Probabilmente l’emozione stava giocando dei brutti scherzi anche a lui. Salii e lo baciai, ma lui ricambiò distrattamente. Era teso.
“Dove andiamo di bello?” Chiesi allegramente.
“Non lontano.” Tagliò corto e accese la radio ad un volume più alto del solito. E questo voleva dire che non aveva voglia di parlare. Cominciai quindi a fissare la strada, in attesa di arrivare in chissà quale posto romantico. Ma le mie aspettative furono disattese. Dopo pochi minuti in auto, Mike si infilò in una stradina sterrata della statale e spense il motore. Non era assolutamente un posto romantico.
“Isabella, ti devo parlare.” Disse serio. Brutto, bruttissimo segno quando mi chiamava per nome. Di solito erano rogne, ma ultimamente non avevamo avuto nessun tipo di problema, quindi mi trovai spiazzata.
“Sono qui, parliamo.” Risposi telegrafica.
Mike cominciò a contorcere le mani per il nervosismo. Lo vedevo indeciso, e stava sicuramente scegliendo con cura i termini da utilizzare.
“Vedi, ho riflettuto sulla nostra storia, e alla luce di quello che mi è accaduto, penso che sia meglio che la chiudiamo qui.” Fece una pausa, mentre io boccheggiavo, fissandolo, incredula delle parole che aveva appena pronunciato. “Piccola, questo nuovo lavoro è molto importante per me, e in questo momento sento la necessità di stare da solo. Dovrò trasferirmi lontano e non credo che il nostro rapporto reggerebbe alla distanza.” Mi guardava fisso negli occhi. Ero senza parole.
Le lacrime cominciarono a scendere lente senza che neanche me ne rendessi realmente conto.
Non sapevo cosa dire. Io pensavo che mi avrebbe chiesto di sposarlo, e invece lui mi stava lasciando. Provai un paio di volte a parlare, ma balbettai parole senza senso.
“Tu.. io.. noi.. portami a casa.” Furono le uniche cose che riuscii infine a dire tra i singhiozzi.
“Bella, io voglio che rimaniamo amici. Cioè, io ti amo e ti amerò sempre, questo non cambierà le cose, ma finchè non mi sistemo, ho bisogno di pensare solo a me stesso.” Mentre ci dirigevamo verso casa mia, lui continuava a parlare, cercando di giustificarsi, ed io in silenzio, stretta contro lo sportello della macchina, ascoltavo i suoi inutili tentativi di discolparsi.
Per fortuna arrivammo in men che non si dica, e quasi senza aspettare che si fermasse, scesi al volo dalla macchina, sbattendo lo sportello con tutta la forza che avevo in corpo.
Non volevo più vederlo, per tutto il resto della mia vita.
“Addio, Mike.” Furono le ultime parole che lui mi sentì pronunciare, prima che entrassi in casa e mi richiudessi la porta dietro.
Appena misi un piede dentro, scoppiai in lacrime. Era stata la serata più brutta della mia esistenza.

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Grazie mille a tutti voi che avete letto il prologo, per la fiducia... spero di non deludervi :)

@Ciccinella/Fatina: i tuoi commenti mi commuovono davvero.. grazie per tutto (te l'ho scritto anche su twitter ^^ )

@yara: grazie *__* spero che il primo capitolo sia all'altezza delle tue aspettative!

@giova: felice di aver stuzziacato la tua fantasia ^__^

Non mi rimane che dirvi che posterò un capitolo a settimana più o meno il giovedì, ed augurarvi una buona lettura <3

Grazie!

A.

 

   
 
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