Io e Sam

“ciao bambina!”
“mmhh..ciao.”
  mugugno qualcosa ancora sotto le coperte ;sono le undici del mattino ma per me è ancora presto per svegliarmi dato che ieri notte ho lavorato fino a tardissimo.
“ciao bambina.” mi sussurra dolcemente vicino l’orecchio conquistando una buona parte della mia attenzione.
“vuoi essere la mia regina?sposami!”
 Sorrido nell’udire quelle parole che 15 anni fa gli rivolsi io stessa per gioco e che inconsapevolmente ci avrebbero unito per sempre.
“allora??”
“…”
per me era solo un gioco.


-un giorno di quindici anni fa…-

“mamma sbrigati!farò tardi e io non posso fare tardi!devo fare la regina!”
“si tesoro,ormai lo ripeti da una settimana.”
“dai facciamo presto così potrai vedere chi sceglierò come mio re.”
“allora è di questo che parlavate tu e tuo padre ieri sera?”
“esattamente e stanotte ci ho pensato .Ho deciso chi sarà il mio re”.
“e chi sarebbe il fortunato?”
“non te lo dico è una sorpresa e ne resterai sorpresa”
“va bene mi fido”
“sai mamma? ieri papà era triste perché diceva che un giorno qualcuno mi avrebbe presa per mano e  portata via da lui e quel giorno sarebbe stato il più brutto e il più triste ,ma io non voglio andare da nessuna parte”
“vedi tesoro papà  ama te e tuo fratello più di ogni altra cosa e più di se stesso;sei la sua bambina,sei la sua gioia più immensa e soprattutto sei sua e  vorrebbe tenerti così per sempre.
Forse alla tua età non riesci ancora a capire bene questo concetto ma ti assicuro che quando avrai anche tu dei figli capirai.”
“per questo eri sorpresa quando mio fratello ha detto che usciva con una sua amica?”
“tuo fratello sta crescendo ed è giusto così.
È in fase adolescenziale ed è in questo periodo che si iniziano a fare queste esperienze”
“gli adolescenti sono pazzi”
“si concordo”
“mio fratello non si comporta da adolescente”
“no tuo fratello è unico nel suo genere”
“mamma!siamo arrivati dai vai a sederti sulla panchina”
“d’accordo…”
“io adesso vado.”
“hey regina hai dimenticato la tua corona tieni!”
“grazie mamma!ti voglio bene!”


Recuperata la corona che mia madre aveva fatto con le sue mani utilizzando qualche cartone e un po’ di colore, mi inoltrai nel parco alla ricerca dei miei amici che per quel giorno mi avrebbero trattato come una regina ; e tra tutti i bambini che urlavano e giocavano io vidi solo lui l’oggetto dei miei desideri , Sam, il mio nuovo vicino di casa che spaesato e un po’ solo si dondolava distrattamente sull’altalena.

“ciao bambino!”
“c-ciao!”
“vuoi essere il mio re?sposami!”
“i-io…”

Senza attendere oltre gli misi la mia corona e lo trascinai delicatamente verso gli altri bambini.


Non ho mai capito come io abbia fatto innamorare Sam in questo modo.
Neanche dopo tre anni che stiamo insieme.
L’unica cosa che so è che l’ho sempre amato inconsapevolmente dal giorno in cui gli chiesi personalmente di sposarmi.
E adesso me lo ritrovo qui,in ginocchio vicino al letto su cui io sono ancora distesa,con un mestolo come scettro e una corona di cartone sulla testa.
È cresciuto:è quasi un uomo quello che attende una mia risposta sorridendo come ha fatto sempre fin da bambino;il mio bambino,la mia gioia più immensa e soprattutto mio per sempre ,colui che amo più di ogni altra cosa e più di me stessa.

Sorrido come un’ebete e riprendo a respirare facendo arrivare nuovamente aria al cervello.
Non riesco a parlare e allora pongo fine alle sue sofferenze abbracciandolo più forte che posso.
E lui capisce,sa che non riesco mai ad esprimere a parole quello che voglio dirgli.
Sa che per me le parole per lui non sono mai abbastanza.

“sei una sciocca…”
“lo so ma ti amo anche io”

Mi mette un anello al dito,è raffinato e molto semplice.
Sa che non mi piacciono i gioielli vistosi.

“tieni questa è tua”
“come hai fatto a fare una corona finta??lo sanno tutti che non sei bravo con queste cose”
“questa non l’ho fatta io. Sai? È da un bel po’ che desideravo restituirtela”

Sul retro della corona c’era un messaggio:
alla mia regina,mi auguro che tu non distrugga anche questa.
Lunga vita alla regina! Tua,la mamma.


Hai visto mamma? Alla fine ho capito anche io che vuol dire amare veramente qualcuno.
Grazie per avermi amato fino a che hai potuto.