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Autore: Zack Tartufo    10/09/2010    1 recensioni
Come ha fatto Ninfadora Tonks a conquistare finalmente il cuore di Remus Lupin? Cosa è accaduto realmente il giorno prima del funerale di Silente tra i due?
Quando cerchi sinceramente l'amore, lo trovi che ti sta aspettando.
Genere: Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nimphadora Tonks, Remus Lupin, Un po' tutti | Coppie: Remus/Ninfadora
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
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Ogni cosa, in quel posto, li ricordava Sirius. I quadri, i soprammobili...persino la poltrona dove era seduto in quel momento era quella in cui si sedeva sempre il suo amico scomparso, proprio un anno prima. Lui, Sirius, James e Peter...gli inseparabili Malandrini...quante ne avevano fatto ad Hogwarts...la mappa del malandrino, gli scherzi a Piton, la trasformazione in animagus...ne avevano fatto davvero di tutti i colori a quei tempi...Remus sorrise al pensiero...anche se Peter era diventato un traditore, non potè negare che si era divertito anche con lui quando erano giovani...all'improvviso si chiese se Minus stesse con loro o per vera amicizia, o solo per convenienza, per stare sotto le loro ali prottettive...probabilmente la risposta giusta era la seconda, Remus lo sapeva...e doveva rassegnarsi all'idea...ora poteva dire di essere l'unico Malandrino degno di questo nome a rimanere in vita...ma non l'avrebbe sprecata, l'avrebbe usata per vendicare i suoi amici, e per proteggere colui per cui erano morti anche loro proteggendolo a loro volta...Harry Potter...il giorno dopo l'avrebbe rivisto, a Hogwarts...si chiese come poteva sentirsi il ragazzo ora che Silente non c'era più...aveva paura? No, si rispose da solo...era troppo coraggioso, era troppo determinato, era troppo uguale a suo padre per temere il futuro..era sicuro che anziché fuggirne, lo avrebbe affrontato a testa alta. In quel momento, immerso nei suoi pensieri, l'ex professore non sentì la porta scricchiolare dietro di lui.

Tonks entrò piano nel salotto chiudendo poi la porta piano come l'aveva aperta. Remus non si era voltato, ne aeva detto nulla..."Forse è addormentato" pensò Ninfadora. "Ehi, Remus" disse piano, avvicininandosi alla poltrona su cui era seduto Lupin, che le dava le spalle.

"Ho detto che volevo rimanere solo" le rispose con calma, ma con voce ferma. Tonks arretrò di un passo, poi chiuse gli occhi e si fece coraggio.

-"Dovevo...chiederti...una cosa..."

-"Hmm?"

-"Tu...io...ecco...tu sai cosa provo per te, vero?"

-"Si, me l'hai detto almeno un centinaio di volte, Tonks..."

-"Tu..." la ragazza non credeva a quello che stava per dire, ma questa volta aveva deciso...sarebbe andata sino in fondo...fece il giro della stanza e si mise di fronte a lui.

Remus la seguì curioso con lo sguardo..."Cos'ha in mente di fare questa adesso?" pensò il giovane uomo. Tonks si fece forza: "Tu provi lo stesso per me, vero? Ammettilo!" disse tutto d'un fiato.

Rimase lì, con le braccia tese lungo i fianchi e i pugni serrati. Gli occhi chiusi, come se le fosse costato uno sforzo incredibile dire quelle parole.

Remus era quasi sconcertato...aprì più volte bocca per formulare una frase di senso compiuto, ma non gli uscì nient'altro che un "Io....".

"Ho visto come mi guardi! Anzi...come mi guardavi...non puoi negarlo che anche tu....che anche tu provi qualcosa per....per me!" disse ad alta voce Tonks...forse troppo ad alta voce.

"Si, è vero..." rispose l'altro.

La ragazza non credeva alle sue orecchie...gliel'aveva detto davvero?? Aprì gli occhi e lo guardò...

"Ma...allora perché? Perché non possiamo..."

Lupin la interruppe: "Tu...meriti altro...ben'altro che uno come me." disse piano, voltando lo sguardo verso il muro alla sinistra di Ninfadora.

-"Ben altro?...Uno...come te? Che intendi dire, Remus?"

-"Lo sai benissimo Dora..."

"Mi ha chiamato Dora!" pensò Tonks...Remus non l'aveva mai chiamata così prima d'allora...sentì il cuore perdere un battito...ma dopo un lungo silenzio, cercò di riprendersi, non aveva ancora capito cosa intendeva Remus con quelle parole, doveva chiederglielo...doveva sapere...finalmente era vicina alla verità...mai pensò di arrivare sino a questo punto...non sembrava vero...

-"Remus, che stai dicendo? Perché dovrei meritare ben altro? Per me non esiste un ben altro...io...io ti amo davvero...con tutto il mio cuore" questa volta non dovette credere alla sua bocca, non alle sue orecchie...mai era stata così diretta verso qualcuno...era stata fin troppo timida. Era riuscito a farglielo capire a gesti, con chiari segni, ma mai aveva detto a qualcuno che l'amava.

Anche Remus rimase un pò stordito dalle parole di Tonks, ma scosse velocemente la testa e si alzò dalla poltrona, quasi con una rabbia improvvisa...come poteva non capire...cos'era lui??? Era un lupo mannaro, diamine! Non poteva amare un...

-"Un mostro!" sbraitò Remus. "Un mostro, Dora! Capisci? Non possiamo stare insieme, io e te...una ragazza normale con un lupo mannaro! Non si può Dora!". Remus era quasi provato da ciò che aveva detto. Non voleva essere così...diretto. Ma non poteva farne a meno...anche lui l'amava...forse sin dal primo momento, ancora prima che lei si innamorasse a sua volta di lui...era stato come un colpo di fulmine quasi. E proprio per questo, non poteva rovinarle la vita così...non poteva...

-"Trasformarti in una reietta! Ecco cosa farei...ti distruggerei l'esistenza, tutti ti guarderebbero con occhi diversi...chiunque, anche i tuoi genitori!".

Dora era sconvolta...davvero pensava quello? Era per questo che la rifiutava?

"Remus..." disse piano, con voce roca.

"Io...io vado a dormire...buonanotte Tonks". L'aveva richiamata Tonks...non più Dora...solo Tonks...la giovane sentì il suo cuore spezzarsi...un'altra volta...no, non l'avrebbe più permesso..."NON VOGLIO!" urlò, la voce si ruppe a metà.

Remus, che stava per uscire dalla porta che dava alle scale, si voltò sorpreso. Tonks aveva le lacrime agli occhi, un espressione disperata sul volto pallido.

"Remus....guardami!"disse tra le lacrime lei. " G-guardami attentamente! Cosa...ti...COSA TI SEMBRO ORA?"

Lupin rimase lì a fissarla...i suoi capelli grigi e spenti, lunghi e gonfi le ricadevano sulle spalle. Il suo bel viso a forma di cuore, da sempre allegro e vivace, quello che lui adorava, da un pò di tempo era diventato depresso e malinconico. Non più un sorriso aveva solcato quel bel visetto. Le lacrime che le scendevano ora incorniciavano solo una persona abbandonata, triste, rifiutata...

"S-sono u-una reietta! S-sono una reietta solo se t-tu continui a ignorare ciò che c'è tra n-noi due! Hai v-visto come mi hanno ridotto....i...tuoi rifiuti? R-remus..." adesso aveva cominciato anche a singhiozzare. Fece una lunga pausa prima di continuare.

"...io...ti amo per quello che sei dentro, non...per quello c-che sei o puoi sembrare all'esterno! Io...io non posso vivere felice senza di te, l-lo...lo capisci?".

Remus cominciò a sentirsi un verme dentro di sé...."Ha ragione...non poterebbe mai stare peggio di così, l'ho totalmente trasformata...prima era allegra, spensierata. Ora, non posso più sopportare di vederla in questo stato; forse...forse..." pensò, ma l'ultima parte l'avrebbe detta direttamente a lei:

"Potrei iniziare da adesso a usare la mia vita per far del bene!"

"C-che cosa?" disse Tonks, asciugandosi piano le lacrime.

Remus corse verso la giovane e la abbracciò, come mai aveva abbracciato nessuno...non perché le voleva bene, non perché si sentiva costretto...ma perché l'amava...l'amava più di ogni altra cosa...Tonks non capiva, ma dopo un attimo di confusione, ricambiò anch'essa l'abbraccio, stringendo forte la persona che aveva sempre amato, e chiudendo gli occhi ancora grondanti di lacrime, ma questa volta di felicità, appoggiò la testa contro il petto di Remus. Ora, si sentiva più sicura che in qualunque altro momento nella sua vita. L'abbraccio dell'ex-Malandrino la rassicurava, la faceva sentire prottetta da ogni cosa.

L'abbraccio durò a lungo e nessuno dei due disse una sola parola...alla fine, Remus, sciolse l'abbraccio e mise le mani su entrambe le spalle di Tonks.

-"Dora, io ti amo e ti ho sempre amato...potrai mai perdonare un vecchio inutile lupo mannaro?".

-"Io...sì...come non potrei?" disse lei tra le lacrime, non sicura di quello che volesse dire.

In quel momento, inaspettatamente, Remus John Lupin la baciò.

Tonks non capì più nulla, era insieme confusa ed euforica, sorpresa e felice.

Ce l'aveva fatta..."Missione compiuta", disse piano quando Remus finì di baciarla.

-"Cos'hai detto, Dora?" disse Remus con un cipiglio di confusione.

-"Lascia perdere.." disse piano Tonks, e questa volta fu lei a baciarlo.

Dietro la porta chiusa che portava alle scale, appoggiato al muro vicino, Malocchio Moody ridacchiò silenziosamente. "Eh si, Ninfadora...finalmente...missione compiuta..." Sorrise, e si allontanò silenziosamente (per quanto possibile) verso il piano superiore.

Dora, dopo tantissimo tempo, dopo mesi e mesi di tristezza, aveva finalmente trovato la sua via verso un sorriso, la via verso la vera felicità.

E Remus aveva finalmente capito che il suo scopo non era più soltanto di proteggere Harry Potter e vendicare i suoi amici, ma era anche dare un senso alla vita di colei che l'amava, e forse darlo anche alla sua stessa vita. In quel momento, sentì che non si sarebbe mai pentito di ciò che aveva deciso di fare alla sua vita. Quanto si sbagliava...

 

 

 

 

 

Salve! Sono tornato con questo capitolo, credo uno dei più importanti dell'intera Fanfiction...spero di aver espresso abbastanza bene i pensieri di Remus e specialmente quelli di Tonks e di aver fatto un lavoro decente ^_^"...grazie a -nin- e anche a tutti quelli che leggono.

Ciao, e alla prossima!

  
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