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Autore: sabry85    10/09/2010    0 recensioni
Ho cominicato a scrivere questa storia un po' per gioco e dopo l'approvazione
di alcuni amici ho deciso di postarla. Parla di Twilight.. ma è un pò diverso.
Lei, per cause di forza maggiore, si trasferisce a Forks. Non vede l'ora di vedere
i luoghi da cui è tratta la saga narrata da Stephenie Meyer. Ma di certo non si
aspettava che nelle parole della scrittrice ci fosse un fondo di verità.
Genere: Romantico, Commedia, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: AU, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Ciao a tutti!!! 
Chiedo scusa per l'abominevole nonchè disonorevole ritardo!! Lo so, lo so è solo colpa mia!! =(
Il capitolo che trovate postato l'ho finito di scrivere solo oggi, non mi è mai capitato di scrivere un capitolo e di postarlo senza avere pronto il seguito. Ci ho messo molto tempo per sciverlo perchè avevo perso l'ispirazione, tutto quello che scrivevo non mi sembrava abbatanza o abbastanza buono.
Se ne avete voglia lasciatemi un commento sono sempre curiosa di sapere cosa ne pensate.
Grazie 1000 a tutti quelli che seguono questa specie di "storia".
.
Buona lettura.. xD
Baciotti
_Sabry_


P.O.V. Edward







40.    Gelosia..

- Ti sono mancato?- chiesi ad Elisa dopo averle baciato una guancia, non avevo potuto fare di meglio perché Jacob aveva ancora il suo testone peloso appoggiato sulle gambe della mia dolce umana.
- A costo di sembrare smielata, sì mi sei mancato. Perché non mi hai detto che saresti andato a parlare con Tanya?- sembrava preoccupata, e io che credevo che i miei fratelli sarebbero riusciti a tranquillizzarla.
- Non volevo farti preoccupare, ma evidentemente non sono riuscito nel mio intento.- dissi sorridendole. - Sai qualcuno mi ha informato che domani verranno a farti visita i tuoi genitori, quindi immagino che dovrò liberare la stanza dalle mie cose e riportati a casa sana e salva. Se ti va posso anche farlo adesso, non è necessario partire domattina.- Elisa scosse il capo guardando la testa di Jacob e continuando ad accarezzarla. Sembrava totalmente assorta nei suoi pensieri forse nemmeno mi ascoltava. - Eli, tesoro mi ascolti?- le dissi spostandole i capelli dietro la spalla e inspirando il suo profumo.
- Sì, ti ascolto.. solo che.. com’è andata con Tanya?- ecco dove voleva andare a parare!
“Eddy, io vado a fare un giretto così recupero anche i miei vestiti. Anche la nana si sta allontanando. A dopo.” Pensò il mio migliore amico alzandosi per lasciarci un pochino di privacy.
- Abbiamo parlato.- dissi prendendo posto di fronte ad Elisa. Le presi una mano tra le mie accarezzandola dolcemente per rassicurarla. - Le ho spiegato come stanno le cose tra di noi, quello che provo per te e che con un po’ di fortuna ed impegno da parte mia potresti ricambiarmi.- la vidi esitante. Alzò lo sguardo su di me e tentò di parlare ma la anticipai.
- E sai lei cosa mi ha risposto?- Elisa scosse la testa dimentica di quello che voleva dirmi.
- Che si vede chiaramente che sei già innamorata di me e solo io, sciocco vampiro, non me ne sono ancora accorto! Io non voglio metterti fretta immagino che tutta questa faccenda ti intimorisca ma io sono qui per te..- lei sorrise finalmente e si gettò tra le mie braccia con slancio.
- Meno male!! Quindi non è più arrabbiata con me?- disse mentre con una mano mi accarezzava i capelli sulla nuca mentre l’altra mano era appoggiata sulla mia spalla destra.  - Comunque immaginavo che si vedesse ciò che provo per te, anche Jacob se n’era accorto. - d’istinto la strinsi di più a me.
- Diciamo che non ha propriamente gradito il fatto che ci siamo scambiato dolci effusioni in pubblico. Come sai per nostra natura siamo molto impulsivi: la rabbia e la gelosia l’hanno mandata fuori dai gangheri.- la scrutai attentamente probabilmente stava pensando a come comportarsi per non irritare Tanya.
Le accarezzai il viso per tranquillizzarla e le sorrisi.
- D’accordo allora fin quando saremo in pubblico mi asterrò dallo starti troppo vicino.- mi sorrise maliziosa portando le sue mani calde sul mio petto e mi spinse leggermente lontano da lei.
Non mi stava affatto bene la sua proposta, con uno scatto veloce afferrai Elisa per i fianchi portandola a sedere sulle mie gambe.
- No, io non credo che sia una buona idea.- dissi appoggiando la mia fronte contro la sua. Le sue mani tornarono a giocare con i miei capelli ed io accentuai la presa su di lei, che si rilassò in un istante.
- Non capisco come fai ad averla sempre vinta tu.- sussurrò persa nel mio sguardo, mi piaceva più del lecito saperla il mio potere, la guardai con fare innocente come se non capissi il senso della sua affermazione. - E va bene, sono disposta a scendere a compromessi.- mi avvicinai quel tanto che bastava per catturare le sue labbra.


Il sole era quasi tramontato completamente, noi eravamo seduti intorno al falò. Ovviamente alla mia famiglia non serviva a nulla ma Elisa sarebbe rimasta al caldo. La osservai con la cosa dell’occhio mentre si stringeva di più nella sua giacca.
- Hai freddo?- lei mi sorrise cercando la mia mano e stringendola.
- No, tranquillo e poi a riscaldarmi c’è già il fuoco.-
- E poi se non le bastasse il fuoco ci sono sempre io!- disse Jacob avvicinandosi ad Elisa, lei si voltò ridacchiando.
Comprendevo perfettamente il senso ironico delle parole di Jacob ma non potei fare a meno di digrignare i denti e mostrarmi aggressivo verso di lui; il motivo di tutto ciò? Semplicemente perché lo vidi allungare un braccio intorno alle spalle della mia Elisa.
“Hey, che ti prende amico?” pensò Jacob fermando il braccio prima che raggiungesse la spalla di Elisa. “Non avrai mica intenzione di staccarmi un braccio! Ed, stavo solo scherzando!”
Cercai di tranquillizzarmi, tutti i miei parenti si erano accorti del mio cambiamento ed ora anche Elisa che si era girata verso di me dopo aver visto l’espressione seria del lupo.
- Edward tutto ok?- chiese lei accarezzandomi una guancia.
- Sì tutto bene.- dissi scostante alzandomi e mormorando un “scusate” lasciai il falò.
Mi allontanai velocemente ma sentivo lo sguardo di Elisa perforarmi la schiena.
Continuavo a chiedermi il motivo del mio comportamento eppure conoscevo perfettamente i sentimenti di Jacob per Elisa, lui la vedeva unicamente come un’amica, ma era bastato solo un gesto appena più intimo del solito a far scattare la bestia gelosa e possessiva che alberga dentro di me. Era bastato così poco per mostrare il lato meno nobile del mio essere.
Non appena fui abbastanza lontano dall’accampamento iniziai a correre: mi serviva per non pensare, per allontanare il senso di vergogna per il come mi ero comportato.
Vergogna verso Jacob: il mio migliore amico si era visto quasi attaccato da me, non riuscivo a capire l’istinto che mi aveva guidato. E vergogna verso i miei famigliari che erano stati costretti ad assistere alla scena, riuscivo persino a rivedere la scena che avevo letto nelle menti di tutti.
Ma soprattutto avevo paura. Paura per Elisa, che si fosse spaventata nel vedere la mia reazione al gesto di Jacob; paura per quello che potrebbe pensare ora di me, ma essenzialmente temevo che potesse avere paura di me. Elisa..
Quando mi fermai mi resi conto di essere in riva al ruscello dove ero stato solo poche ore prima con lei: la mia amata.
Colei che mi faceva sentire nuovamente umano, capace di provare sentimenti tanto profondi; lei che mi faceva nascere in me la voglia di essere ancora migliore per lei, d’ora in poi avrei fatto qualsiasi cosa per meritare il suo amore: io che ormai l’amavo più di me stesso.
Lentamente, senza fretta tornai sui miei passi.
Dovevo scusarmi con Jacob, spiegare ai miei famigliari cosa era successo ma soprattutto chiarire con Elisa.

“Eddy?? So che mi stai sentendo..” la solita Alice. “Beh, volevo solo farti sapere che Jacob è dovuto rincasare anche perché Sam aveva bisogno di lui, Elisa è andata nella sua tenda era stanca e direi proprio che stia dormendo. E per quanto riguarda noi non ti devi preoccupare, possiamo capire quello che hai provato. E Jazz dice che se non riesci a controllarti ti farà da Vampy-sitter!!” non riuscii a trattenere una risata, il nostro legame era tanto profondo che sapeva esattamente come prendermi anche quando capitavano certi inconvenienti. “Scherzavo, ovviamente Jazzino non ha detto niente di simile ma sapevo che ti avrei fatto sorridere, perciò..” sbucai dagli alberi e mormorai un “grazie sorellina” per poi sorriderle e mi diressi direttamente verso la tenda di Elisa.
Entrai furtivamente, percepivo i suoi respiri lenti e profondi; quindi ero sicuro che dormisse.
Ne ebbi la certezza quando, dopo aver richiuso la tenda alle mie spalle, la guardai. Era completamente avvolta nel sacco a pelo, i capelli ricadevano disordinati sul cuscino e le labbra erano leggermente schiuse. Mi avvicinai fino a sdraiarmi accanto a lei, come avevo fatto la stessa mattina, le scostai una ciocca di capelli che le ricadeva sul viso. Forse percepì quel leggero movimento, inconsapevolmente cercò la mia mano e lasciai che l’afferrasse.
- N-non.. andartene..- sospirò corrugando le sopracciglia. Sperai che sognasse di parlare con me.
- Non ho intenzione di andare da nessuna parte.- le risposi e lei sorrise nel sonno.
Restai ore a guardarla dormire, non volevo disturbare il suo sonno ma desideravo scusarmi.
- Edward?- Elisa sbatté le palpebre più volte tentando di carpire la differenza tra sogno e realtà.
- Sono qui.- dissi solo accarezzandole una guancia. Non si ritrasse a quel contatto ma al contempo rimase impassibile, confusa. Poi si sedette ed io la imitai fronteggiandola.
- Te ne sei andato..- proferì dopo diversi minuti. Passandosi una mano tra i boccoli disordinati. - Cioè.. insomma stavi per attaccare Jake! Edward, io.. perché?? Cos’ho fatto??- chiese preoccupata. Alzai le mani con i palmi rivolti verso di lei per farle capire che non volevo farle alcun male, non volevo spaventarla più di quanto non lo fosse già.
- Elisa ti prego calmati, capisco che tu possa essere spaventata da me ma non voglio farti del male come non avevo intenzione di farne a Jacob!- dissi dispiaciuto.
- Non ho paura di te sono solo preoccupata per te!! Come fai a non capire!!- disse lei prendendo le mie mani e intrecciando le nostre dita.
- Io.. scusa, insomma pensavo di averti spaventato non mi avevi mai visto scattare in quel modo e, a dire il vero, non mi era mai capitato.- abbassai lo sguardo non ce la facevo a sostenere lo sguardo preoccupato e comprensivo di Elisa. - Ma sono fermamente convinto che se Jacob non si fosse tirato indietro o se ci fosse stato qualcun altro al suo posto non so se sarei riuscito a trattenermi.-  
- Guardami Edward.- sollevai lo sguardo trovando la mia bellissima umana che tentava di rassicurami. - Io credo che dobbiamo lavorare su questa tua gelosia, perché è di questo che si tratta vero?- mi limitai ad annuire, non potevo dirle del senso di possesso che provavo nei suoi confronti, io già la consideravo MIA. Il desiderio prepotente di saperla mia in ogni senso possibile si accendeva in me ogni volta che le stavo accanto, e in quel momento fui consapevole che ben altri desideri si stavamo facendo largo dentro di me: noi due, soli in quella tenda, peccato che al di fuori della tenda fossimo tutt’altro che soli. Calma Edward, concentrati. Devi farti perdonare per il tuo comportamento di prima. Anche se io un’idea sul come fare pace ce l’avrei.. BASTA!!
- Con me puoi parlare, cosa c’e che non va?- mi ritrovai con lo sguardo piantato sul fondo della tenda appena Elisa aprì bocca. - Capisco che ripensando a quello che è successo tu possa sentirti ancora arrabbiato, me ne sono accorta perché i tuoi occhi.. sì insomma sono diventati quasi neri.- immediatamente tornai a guardarla. - Sì, neri.- sorrise appena. - Non so per quale strano motivo ma non riesco ancora ad avere paura di te. Anzi temo di trovarti ancora più sexy!- disse arrossendo e chinando la testa. Sorrisi, se sapesse il motivo del mio sguardo.. altroché rabbia, il mio era desiderio allo stato puro.
- Comunque, prima del falò mi hai spiegato il motivo della reazione di Tanya ed io, non appena ho visto la tua reazione nei confronti di Jake, ho capito che ti era successa la stessa cosa. Perciò non sono arrabbiata con te e nemmeno ti temo. Quindi per favore, la prossima volta preferirei che ne parlassi con me, non voglio che ti allontani come hai fatto oggi.- Elisa non aveva tutti i torti, ero stupito dal fatto che la mia umana mi conoscesse così bene. Carlisle aveva ragione quando diceva che era una buona osservatrice, aveva un’ottima memoria ed era intelligente. Per ora a parte il fatto di essere testarda non riuscivo a trovarle altro difetto.
- Ti chiedo scusa, hai ragione non dovevo andarmene. E’ solo che mi sono comportato male e non volevo sentire cosa gli altri pensassero di ciò che avevo fatto. Mi sono sentito così vulnerabile, così.. maledettamente umano!- ringhiai frustrato.
- Edward è tutto ok.. tranquillo.- disse Elisa accarezzandomi una guancia e invitandomi a sdraiarmi accanto a lei. Mi lasciai guidare per poi farmi avvolgere nel suo caldo abbraccio.
Sospirai tentando di calmarmi, Elisa non lasciava che il suo sguardo cioccolatoso si allontanasse dai miei occhi, probabilmente ancora neri. Le sistemai il sacco a pelo in modo che fosse coperta fino alle spalle e stranamente non protestò, infine l’abbracciai stringendola di più a me mentre lei continuava ad accarezzarmi il viso e i capelli: tentava di calmarmi e ci stava riuscendo benissimo, se fossi stato un gatto avrei iniziato a fare le fusa da un pezzo!
- Va un po’ meglio?- chiese appoggiando la sua fronte alla mia.
- Mnh mnh..- mugugnai in risposta perso il quel contatto. - Dimmi la verità, sei piuttosto stanca ma tenti di stare sveglia, perché?-
- Solo perché voglio che tu stia bene, che ti renda conto che non hai fatto nulla di male e perché non ti sei ancora fatto perdonare.- sorrise maliziosa. - In fondo mi hai lasciata in pasto a un licantropo e a un folto clan di vampiri!- era adorabile quando metteva su quel buffo broncio.
- Hai ragione ancora non mi sono fatto perdonare..- accennai annullando la distanza tra i nostri visi. Bastò poco per riaccendere il desiderio di lei che con fatica avevo tentato di far calmare dentro di me, ora ero centro che si sarebbe accorta del vero motivo che celavo dietro al colore dei miei occhi. Il nostro bacio fu più audace degli altri scambiati durante la giornata, ma grazie al mio autocontrollo riuscii a fermarmi in tempo.
- Non riesco ad immaginare lo sforzo titanico che ci sia dietro al semplice distacco.- disse Elisa col fiato corto mentre con le mie labbra accarezzavo il suo collo, lentamente percorrevo il tratto dalla mascella alla clavicola. - Se dipendesse da me non credo che smetterei mai di baciarti..- era il momento delle confessioni?
- Nemmeno io vorrei mai smettere, non sono ancora totalmente abituato alla fragranza del tuo sangue ma questa non è l’unica variante in gioco, ci sono altre cose che mi distraggono di te, altre cose che mi attraggono a te.- terminai criptico come mio solito.
- Ma ora che abbiamo fatto pace è ora di dormire, ti prometto che starò qui, chiudi gli occhi.- le sorrisi.
Come avevo immaginato il suo sguardo era confuso per le parole di poco prima, ma fece come le avevo chiesto. Chiuse gli occhi, inevitabilmente stanca, baciai le sue palpebre chiuse.
- Sogni d’oro, amore mio.-    

Quel mattino la lasciai riposare un po’ di più, se lo meritava dato che per colpa mia aveva perso preziose ore di sonno per ben due notti consecutive.
Jacob aveva detto ad Elisa che i suoi genitori sarebbero arrivati per l’ora di pranzo perciò permisi che le braccia di Morfeo cullassero la mia umana fin verso le 10 del mattino poi mi apprestai a svegliarla nel modo più dolce possibile, regalandole mille baci sulla sua pelle calda: in viso, lungo il collo fin dove mi era accessibile.
Mentre compivo la mia opera potei sentire quando il suo cuore decise di aumentare i battiti e, con un respiro profondo, il mio miracolo personale aprì i suoi bellissimi occhi color cioccolato.
- Buongiorno.- le feci il sorriso sghembo che sapevo piacerle tanto.
- ‘Giorno, sai che un risveglio così potrebbe essere considerato illegale?- ridacchiai e io che pensavo che le potesse far piacere. - Non fraintendermi non sto dicendo che non mi sia piaciuto, anzi, ma potrebbe essere pericoloso per la mia salute.- ridacchiò anche lei. - Poi con quel sorriso.. di la verità volevi attentare alla mia vita!- terminò scoprendosi le braccia e intrecciando le dita ai miei capelli.
- No, niente di tutto ciò volevo solo svegliarti dolcemente, in modo piacevole. Forse non ci sono riuscito?-
- Il modo era senz’altro piacevole, il problema è che non so se sono ancora sveglia magari siamo ancora in uno dei miei sogni..- ci sorridemmo complici.
- Allora forse mi devo impegnare un po’ di più.- dissi impadronendomi delle sue labbra, attirandola sempre più vicino a me.
- EMNH, EMNH..- chi era che disturbava, adesso?!?
“Edward Anthony Masen Cullen!! Fai uscire immediatamente quella povera umana da quella tenda prima che venga IO dentro a prenderla di prepotenza, non vorrai mica farla arrivare in ritardo a casa, non è così??”
Mi allontanai leggermente da Elisa sedendomi poi non riuscii a trattenere un basso e flebile, almeno così pensavo, ringhio puntando il mio sguardo verso l’apertura della tenda. Lei si sedette accanto a me posando una mano sul mio petto, proprio dove era nato il rumore scatenato dalla mia frustrazione, non si riusciva mai a stare un momento in pace!!
- Cosa c’è??- chiese.
- Mia sorella, e sai di quale sto parlando, pensa che se non faccio immediatamente uscire la MIA povera umana dalla tenda, sarà costretta a venirla a prendere.- dissi continuando a fulminare la persona che stava fuori dalla tenda. Con un braccio circondai i fianchi di Elisa, sarebbe stata sua la scelta di cosa fare né io né Alice dovevamo imporle niente.
- Bene, allora la TUA umana ha deciso che vuole starsene altri cinque minuti al calduccio nel suo sacco a pelo per farsi coccolare e per coccolare il suo ragazzo vampiro!- disse schioccandomi un bacio sulla guancia.
“Ma bravi schieratevi contro di me!! Poi però non dire che non ti avevo avvertito, Edward!!”
Non mi preoccupai più di tanto anche perché Alice era solo arrabbiata, ed io avevo altro a cui dedicarmi; la mia umana, lei stessa si era definita così.. potevo essere più felice??


Capitolo non betato




Grazie anche a chi legge soltanto!! XD


Grazie alle 40 persone che hanno messo la FF tra i preferiti!!


Grazie alle 2 persone che hanno messo la FF tra le ricordate!!


Grazie alle 62 persone che hanno messo la FF tra le seguite!!

  
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