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Autore: La Matta    12/09/2010    3 recensioni
Abbiamo lasciato i nostri eroi nel cuore di Moria, li ritroviamo sulla strada per la foresta di Lothlorien, con Konstantin e Boromir che ancora non hanno capito come gestire il loro curioso rapporto, con Andael che ancora non ha azzeccato un incantesimo che fosse uno, con Vanamir che spara cazzate a manetta e con l'intera Compagnia sull'orlo di una crisi di nervi. Ecco il secondo capitolo delle "Cronache di Andael", in cui l'imbranato apprendista di Saruman, nonché spia del cattivo e amico dei buoni tenterà, ancora una volta, di distruggere il mondo con tutta quell'incoerenza che abbiamo imparato ad amare!!
Genere: Romantico, Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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andael 2 - 25 FINE

CAPITOLO VENTICINQUESIMO

LA COMPAGNIA SI DIVIDE

 

E fu allora che Charanna in persona scese fra i comuni mortali, a prendere a calci qualche culo orchesco. Inutile dire come la battaglia si concluse.

Ma no, che avete capito!

Non per merito di Charanna, lei è solo arrivata per sbraitare un po’!

Oltretutto ad un certo punto si è rotta un tacco, ha messo su il muso e ha lasciato che gli altri se la sbrigassero da soli. Insomma, è la solita Charanna.

 

A scontro ultimato, la Compagnia si riunì per controllare eventuali danni.

A parte il danno ormai irrimediabile ai vestiti di Konstantin, che dopo lo strisciare fra il fango ed i cespugli, dopo essersi fatti prendere a schiaffi da un albero, dopo essere crollati addosso ad un orco e persino sopravvissuti ad una battaglia, avevano chiaramente perso la speranza di tornare, un giorno, dei vestiti normali, a parte questo, dicevo, tutto sembrava andare piuttosto bene.

- Dove sono gli Hobbit?- domandò Aragorn, esasperato, quando si accorse che nessuno degli altri sembrava interessato alla loro assenza

- Ho lasciato Sam a controllare il campo!- si giustificò Konstantin – ma degli altri non so niente.-

Il Ramingo sospirò, alzando gli occhi al cielo

- Meraviglioso. O ci siamo persi gli Hobbit, o se li sono presi gli Orchi, prima di battere in ritirata. E, naturalmente, di Frodo non abbiamo la benché minima notizia. C’è altro?-

- Abbiamo perso anche i due minorati mentali.- gli ricordò Boromir

- Fantastico!- proruppe Aragorn, ormai sull’orlo di una crisi di nervi

 

(lungo il fiume, piccola barchetta malridotta)

 

- Padron Frodo?-

- Dimmi, Sam.-

- Ma la sappiamo, la strada per Mordor?-

- A dir la verità… no. Ma Aragorn è stato tanto gentile da segnarcela su questa mappa, quando siamo ripartiti da Caras Galadhon.-

- Ptifullo berilli. Ma quante margheritine colorate…-

- Hai detto qualcosa, Sam?-

Il giardiniere si guardò attorno, perplesso

- No… state nascosto, padron Frodo, potrebbe essere un inganno del Nemico!-

- Sam!- il Portatore alzò gli occhi al cielo – Il Nemico non parlerebbe di margheritine colorate!-

Poi, una gelida consapevolezza si fece largo nell’animo dell’Hobbit

- O porca…-

Afferrò la coperta che aveva gettato all’interno della barca e la sollevò.

Sotto, ovviamente ubriaco fradicio, c’era Vanamir che discuteva con sé stesso

- Miseriaccia!- obbiettò Sam – Ora che facciamo?-

- Di tornare indietro non se ne parla.- ribadì Frodo.

 

E quando Sauron seppe (e lo seppe) che Vanamir di Gondor avrebbe accompagnato gli Hobbit a distruggere l’Anello, rischiò seriamente di prendere un infarto per le risate.

 

(il solito boschetto di Amon Hen, di cui sentiremo la mancanza quando finalmente la Compagnia si sarà degnata di ripartire)

 

Non c’era molto tempo per i saluti e ulteriori preparativi.

Ormai era sicuro che gli Hobbit erano stati rapiti mentre, molto probabilmente, Frodo si era diretto verso Mordor, da solo, come aveva già accennato di voler fare.

Che fine avessero fatto Vanamir ed Andael, questo la Compagnia lo ignorava, ma propendeva per l’ipotesi secondo la quale anche loro erano stati rapiti dagli Orchi

(“Stupidi Orchi” aveva detto Gimli “se li hanno presi loro, non sanno in che guaio sono andati a cacciarsi”).

In quegli ultimi minuti di pace, Charanna raggiunse Aragorn, per coordinare con lui le mosse successive. Dovevano organizzarsi bene e in fretta, se volevano avere qualche chance di salvare gli Hobbit dalle grinfie degli Orchi e gli Orchi dalle cazzate di Vanamir e dagli incantesimi di Andael (poveri Orchi, arrivano persino a farmi pena)

- Charanna, tu e Haldir che intendete fare?-

- Pensavano di tornare a Caras. Dobbiamo far sapere agli altri Elfi che la situazione è peggio del previsto. Inoltre, lo sanno anche i cretini che Sauron non si farà fermare senza opporre resistenza. Persino la matta sostiene che, se vogliamo avere qualche speranza, noi Elfi dobbiamo scendere in battaglia al fianco degli Uomini, come ai vecchi tempi. E credimi, io c’ero a quei vecchi tempi. Mi scoccia dirlo, ma la psicopatica ha ragione, su questo punto.-

- Bene. Di sicuro io, Legolas e Gimli seguiremo gli Orchi. Sai qualcosa su come si comporterà Ikar?-

- Vengo con voi.- la Mezz’Aquila apparve alle spalle di Aragorn, con un’espressione che sfidava chiunque a contestare la sua decisione.

- Bene.- Charanna sospirò - Anche se lui non lo ammetterà mai, le ferite di Boromir non sono affatto leggere. Gli ci vorrà un po’ di tempo per riprendersi del tutto. Ed io…- alzò gli occhi, fissando il Ramingo. Per la prima volta, Aragorn resse il suo sguardo come quello di una donna matura, di una guerriera. Per una manciata di secondi, Charanna non fu più una bambina viziata, in perenne lite con il mondo. -… io credo che dovrebbero tornare verso Caras, con me. Inoltre, voi dovete inseguire i vostri nemici, e non potete farlo, con un ferito ed una bimba che inciampa su ogni radice sporgente. Davvero, non è il caso.-

Aragorn rise – Mi ammazzeranno, se li lascio qui.-

- Non è una vera e propria separazione, se ci pensi. Proseguite fino ad incrociare gli Orchi, li ammazzate, riprendete i vostri amici e poi andate verso la Breccia di Rohan. Stabiliremo di ritrovarci lì, ed io farò in modo che Connie e Boromir non si perdano lungo la strada.-

- Sei una brava ragazza, Charanna.-

- Ragazza? Ma hai una vaga idea di quanti anni io abbia? Ma senti questo, “ragazza” mi deve chiamare!- finse di imbronciarsi, serrano le braccia davanti al petto – non crescerai mai.-

- Bene. Ci siamo organizzati.-

- Bene. Vi siete organizzati.-

 

(da qualche parte fra Isengard e il boschetto di Amon Hen)

 

- Gentile signor Orco, per quanto non sia un patito delle scampagnate in montagna, preferirei mi mettesse giù all’istante.-

L’Orco grugnì, ma non diede cenno di aver ascoltato.

Andael sospirò. Questa era bella da morire.

Gli Uruk l’avevano rapito.

E lo stavano portando ad Isengard, da loro capo.

Che poi era anche il suo capo.

Che però avrebbe dovuto far finta di non esserlo, perché gli Hobbit non lo sapevano.

E anche gli Hobbit erano stati rapiti dagli Uruk, che li portavano dal loro capo.

Che probabilmente si sarebbe incazzato, dato che non erano gli Hobbit che stava cercando.

- Che mal di testa!- si lagnò l’apprendista stregone.

Si sforzò tuttavia di guardare il lato positivo.

Stava tornando ad Isengard, dove avrebbe potuto salutare il suo maestro!!

E avrebbe pure chiesto se i crebain si erano ripresi dal loro ultimo incontro.

Ovviamente, la situazione era piuttosto seria. Non poteva collaborare coi cattivi perché comunque si era affezionato ai buoni, e non poteva collaborare coi buoni perché, inutile ribadirlo, lavorava per i cattivi!

Eppure c’era qualcosa di perversamente divertente, in quella situazione.

Tanto che Andael, portato rudemente in spalla da un Orco, non riuscì a trattenersi, e pure lui scoppiò a ridere, come, molto lontano da lì, aveva fatto anche suo padre.

 

FINE CAPITOLO VENTICINQUESIMO

 

La Coda

 

SANTO CIELO!!! E’ FATTA.

La Compagnia si è divisa, io domani torno a scuola, anche questo capitolo della “saga di Andael” può dichiararsi concluso. Lo so, dovrei fare un lungo discorso edificante, ma passerò ai soliti ringraziamenti.

 

GRAZIE

ad EVENING_STAR per la sua fedeltà insormontabile, per le risate fatte insieme, per i suoi commenti che mi hanno risollevato il morale nei momenti di depressione.

in generale A CHI HA SEGUITO QUESTA STORIA, perché capisco possa essere difficile seguire una parodia che a) non è poi tanto innovativa e b) a volte si blocca senza che l’autrice dia più segni di vita. Non la smetterò di scusarmi, mi dispiace per i momenti morti, ma l’ispirazione o c’è, o non se ne parla nemmeno

A TOLKIEN, che ha creato questo mondo e che non smette mai di sorprendermi

AGLI EROI DI TURNO, che si prestano notte e giorno ai miei scleri

ALLA MUSICA, AL MIO COMPUTER, AL MIO GATTO, ALLA MAMMA, AL PAPA’, A SCRUBS E A TUTTI LE COSE CHE MI HANNO FATTO RIDERE

AI MIEI AMICI, Nischino11, Aly e, di recente, Coso, che senza di loro non avevo neanche metà della voglia di ridere che ho adesso

A SAURON, che si sta’ rivelando un personaggio divertente e a cui mi sto affezionando e AI VALAR, che ancora non mi hanno incenerita.

Infine, grazie AD ANDAEL, per la sua incapacità di far funzionare la magia, il suo eroismo nel non essersi mai trasformato in un Gary Stu, le sue battute, i suoi momenti di delirante saggezza.

e, infine, GRAZIE, sentite GRAZIE, a TUTTI COLORO DI CUI MI SONO DIMENTICATA, e che non figurano in questo elenco.

 

CI VEDIAMO, COL PROSSIMO CAPITOLO DELLA SAGA!!!!!!

 

CHAR--

 

 

 

 

 

 

FINE

  
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