Ãḳäĭ Ṡųṅã Ŋō Șẫƃáĸǘ
Una leggera brezza calda attraversò il
cortile del palazzo del Kazekage, alzando un po' di polvere dal
suolo, e carezzò lievemente i capelli di tre ragazzi che lo
popolavano.
Silenzio. Solo quello si sentiva e di
certo era tutto fuorché rassicurante.
“E'... E' un discorso spiacevole,
Kazekage?” provò a chiedere un esitante Hanako.
Gaara deglutì un groppo assai pesante
e rilassò le spalle “Vedi Hanako, durante la tua assenza, un fatto
gravissimo ha coinvolto due membri della tua famiglia...”
“Non vorrà dirmi che è successo
qualcosa a nonno Ebizo ed a zia Chiyo, vero?” sussultò la ragazza
stringendosi una mano sul petto e sentendo il cappio dell'oppressione
sempre più stretto sulla sua gola.
“No, lo stimato Ebizo sta bene ma...”
Matsuri sentì la voce interrompersi in gola e distolse lo sguardo
dall'amica, che si stava innervosendo.
“Ma? Insomma Nobile Kazekage,con
tutto il rispetto, ma vorrei sapere che diavolo è successo alla mia
famiglia!” sbottò innervosita la castana guardando negli occhi il
ragazzo, quella situazione le stava davvero pesando. Hanako, notando
la sua sfacciataggine ritornò in sé e distolse la sguardo da Gaara,
per abbassarlo al suolo. “Mi scusi...” mormorò poi mentre
torturava le dita in una morsa confusionaria e nervosa.
“La Vecchia Chiyo è morta per
salvarmi la vita.” disse poi tutto d'un fiato il ninja del Deserto.
Una doccia d'acqua fredda, mille
coltelli che si conficcavano nel suo cuore, morire bruciata vita
oppure perire di fame e sete... Tutte cose che sarebbero state di
sicuro più piacevoli al confronto di quella notizia tremenda.
Sua zia, la sua adorata zia Chiyo...
Morta?
“No... Non può... Non...” tentò
di dire Hanako ma la voce gli cedette ed i suoi occhi si riempirono
di lacrime calde e salate.
Matsuri s'avvicinò all'amica e
l'abbracciò stretta per permetterle di sfogare il proprio dolore “Il
Nobile Kazekage era morto dopo l'attacco dell'Organizzazione Alba ma
la Vecchia Chiyo, con la Tecnica della Resurrezione, riuscì a
salvarlo ma per farlo dovette sacrificare la propria vita.” le
spiegò la ragazza sciogliendo l'abbraccio e cercando di calmarla.
Hanako sussultò con ancora le lacrime
agli occhi e questo non sfuggì a Gaara. L'Organizzazione Alba?
“La conosci, Hanako?” chiese il
Kazekage affilando lo sguardo acquamarina cerchiato di nero.
“N-No...” rispose esitante la
ragazza guardandosi intorno “Ma voi, perché siete stato attaccato
da questa... Organizzazione?”
“Te lo spiegherò in seguito.”
rispose vago il ninja “Penso che tu voglia vedere il tuo Venerabile
nonno...”
“Oh sì, per favore! Però, chi è
l'altro membro della mia famiglia che è stato coinvolto? Ormai sono
pochi i membri della Sabbia Rossa...” rispose mentre con la manica
della felpa blu si asciugava le lacrime e le scie umide che esse
avevano lasciato sulle sue guance.
Gaara evitò l'ultima richiesta,
facendo un segno di assenso con il capo, e si rivolse alla sua
allieva “Matsuri, aspettami qui. Torno subito.”
“Certo Nobile Kazekage! A presto
Hanako. Coraggio!” rispose la ragazza stringendo una mano intorno
al braccio dell'amica, che le sorrise.
“Seguimi Hanako.” la invitò Gaara
e la ragazza, seppur con qualche incertezza ed un certo malincuore
per aver evitato la domanda, lo seguì all'interno del Palazzo.
Da quello che si ricordava non era
entrata spesso in quel luogo, la maggior parte delle volte erano suo
nonno e sua zia che venivano a trovarla a casa oppure l'aspettavano
fuori l'edificio.
Sua zia Chiyo... Sentì di nuovo le
lacrime pungerle gli occhi e la vista annebbiarsi.
“Kazekage?” richiamò l'attenzione
del ragazzo, che proseguiva avanti a lei per i corridoi, con
dell'incertezza nella voce.
“Puoi chiamarmi Gaara se vuoi...”.
Per lui, era la prima volta che chiedeva a qualcuno di chiamarlo per
nome, ma con lei si sentiva come se fosse in “debito”.
“Sentite Gaara, voi avete detto che
mia zia si è sacrificata per voi...” la ragazza si fermò un
attimo per constatare se il ninja la stesse ascoltando “Vorrei
sapere come è successo...”
“Non sai niente sul mio conto?”
“No... Vedete, io non sono tipo da
chiacchiere e pettegolezzi cittadini e poi sono anche mancata dal
villaggio...” si giustificò Hanako e maledisse dentro di se la sua
ignoranza verso di lui, il nuovo Kazekage.
“Quindi non sai che venivo
considerato, e forse tutt'ora, un... Mostro...” concluse
tristemente il rosso voltandosi verso la sua interlocutrice, che
scosse il capo visibilmente sorpresa da quelle parole.
“Dentro di me era racchiusa la
reliquia dell'Ichibi, il Demone Tasso. E' stata proprio la Vecchia
Chiyo a sigillarla nel mio corpo.” spiegò Gaara guardandosi le
punte dei calzai “L'Organizzazione Alba è una associazione
criminale, formata da vari ninja traditori di diversi villaggi, che
intende sfruttare le forze portanti esistenti nel mondo. E' ancora
ignoto a quale scopo. Tra i membri di questa organizzazione c'era
anche Sasori della Sabbia Rossa. Penso che tu lo conosca...”
“S-Sasori? Ma non era scappato più
di vent'anni fa dal villaggio?” chiese sconvolta Hanako stringendo
i pugni.
“Tranquilla, è stata la stessa
Vecchia Chiyo ad ucciderlo...” la tranquillizzò il Kazekage.
“Questa... Alba... Mi chiedo, come
può far liberare uno di questi...” non riusciva trovare la parola
giusta e sarebbe stato irrispettoso usare il termine “mostro” nei
confronti di una persona che forse l'aveva sentita tante, troppe
volte.
“Con una grande quantità di tempo ed
una tecnica di confinamento ma la forza portante a cui viene estratto
il cercoterio, così si chiamano quegli esseri, muore.”
“Quindi voi, se non fosse stato per
l'intervento di zia Chiyo, sareste...”
“Lo ero già. Mi dispiace...”
concluse Gaara amaramente. Come poteva sentirsi quella ragazza avendo
di fronte la persona a cui una sua famigliare aveva ceduto la sua
vita? Di sicuro non bene ma lui non era certo un tipo estremamente
bravo a consolare le persone, dato che queste con lui non l'avevano
mai fatto.
Si aspettava che ricominciasse a
versare lacrime ma si dovette ricredere: Hanako sospirò tristemente
e si rivolse con un leggero sorriso verso di lui.
“Non preoccupatevi...” le rispose
la ragazza per poi riprendendo a camminare. Poi si fermò di scatto e
si girò verso il Kazekage “Ehm... Forse dovreste andare avanti voi
perché io non so la strada...” ammise imbarazzata Hanako
grattandosi la guancia sinistra con l'indice.
Gaara la guardò stupito mentre le sue
labbra s'incurvavano in un tenue sorriso che gli illuminava il volto dai tratti perfetti.
Continuarono a camminare nel silenzio
più totale. Hanako osservava la schiena del Kazekage: doveva avere
più o meno la sua età ma se era diventato il capo del Villaggio
della Sabbia era davvero forte anche se dall'aspetto un po' delicato,
come i tratti del viso bellissimi. Un lieve rossore si spruzzò sulle
gote della ragazza, che scosse violentemente la testa.
Che diavolo
le veniva in mente di fare apprezzamenti sul fisico del Kazekage?
Gaara, dal canto suo, ero curioso di
sapere le origini di quella ragazza. Come sapeva e come aveva letto
in uno dei suoi libri per la sua formazione, la Sabbia Rossa era
contraddistinta dalla sua chioma rossa e dagli occhi scuri mentre lei
era molto diversa: capelli tendenti al castano-rosso e gli occhi
grandi e verdi, con una linea spessa intorno all'iride. Avrebbe
chiesto poi, le sue origini.
Raggiunsero poco dopo una stanza quasi
circolare completamente di roccia rossa, con all'interno un piccolo
rialzo ed un cerchio d'acqua limpida, vicino ad esso un vecchietto a
capo chino, intento a fissare lo specchio d'acqua.
“Venerabile Ebizo.” lo chiamò
cordialmente Gaara facendo cenno con un braccio ad Hanako di rimanere
dietro di lui “C'è una visita.”
“Chi vorrà mai vedere un vecchio
manoscritto come me tanto da far scomodare il Kazekage?” chiese
l'anziano alzando un poco lo sguardo dall'acqua.
“Nonno Ebizo?” chiese la ragazza
sporgendosi lievemente da dietro le spalle del rosso.
“Nonno? E' da tanto tempo che non mi
sentivo chiamare così... Che fosse...” Il vecchio volse lo sguardo
verso l'entrata e vide le testa castana di Hanako fare capolino dalle
spalle di Gaara.
“Tu... Hanako! Quando sei tornata?”
chiese basito Ebizo alzandosi da terra. La ragazza gli corse incontro
e l'abbracciò stretto e piangendo di felicità.
“Hanako, non piangere. Il Kazekage
penserà che siamo dei piagnucoloni!” disse leggermente commosso
l'anziano dando delle lievi ed affettuose pacche sul braccio della
nipote.
“Nonno ti trovo in ottima forma.”
“Eh diciamo...” rispose vago Ebizo
volgendo uno sguardo verso l'altro lato del laghetto ed assumendo
un'aria triste.
“Gaara mi ha informato dell'accaduto.
Mi dispiace nonno, so quanto eri affezionato a Chiyo...”
“Come non potrei non esserlo? Era la
mia amata sorellina!” borbottò l'anziano deciso. Hanako sorrise
nel sentire suo nonno pronunciare quell'affettuoso nomignolo che
riservava solamente alla sua defunta zia, tante volte da piccola
l'aveva sentito uscire dalle labbra di Ebizo quando parlava di Chiyo
e le provocava la stessa tenerezza che ora le attraversava il corpo
nel ricordare i due fratelli insieme.
“Vedo che sei cresciuta tantissimo e
che sei diventata molto carina. Perfetta per diventare moglie del
Kazekage!” disse pacato l'anziano osservando meglio la nipote con i
suoi occhi celati ed indagatori.
Gaara si ritrovò a distoglie lo
sguardo da quella scena ed a guardare le mura di roccia rossa,
imbarazzato da quella affermazione così tranquilla del vecchio.
Hanako sospirò rassegnata “Nonno, ma
che figure mi fai fare con il Nobile Kazekage!”
“Oh, era solo un pensiero da nulla.”
si giustificò Ebizo con un sorrisino furbo sul volto.
“Si, da nulla...” commentò
sarcastica la ragazza, poi si volse verso Gaara “Lo scusi...”
“Non c'è problema.” rispose serio
il ragazzo, dopo essersi ripreso dal leggero imbarazzo.
Hanako sorrise riconoscente e tornò
seria a tutt'uno tratto, voleva porre una domanda spinosa al
Kazekage.
“Gaara, potrei sapere dov'è sepolta mia zia Chiyo?”
“Certo, vi accompagno...” rispose
cordiale il rosso, cominciando ad andare. Hanako cercò di replicare,
ma riuscì solamente ad alzare una mano in direzione della schiena
del ragazzo perché il nonno la bloccò per un braccio.
“Lascia stare.” le disse sorridente
“Dopo ho da proporti una cosa, davanti a tua zia!”
Quel sorrisino che sia era dipinto sul
volto del suo adorato nonno Ebizo era poco rassicurante.
Salve,
eccomi di nuovo qui con un nuovo capitolo. Questo era praticamente
già pronto perché mi serviva per deliniare le parentele e
un po' la trama, dato che è tutta una sorpresa anche per me! ^^
Naturalmente rinnovo il mio avviso per sapere se il mio tentativo di
renderli più IC possibile è in parte giusto, altrimenti
fucilatimi!
Il Vecchi Ebizo mi è sempre piaciuto solo che, essendo non
apparso molte volte, non ho una linea molto definita del suo carattere
e spero di non averlo descritto malissimo e commesso orrorri nei suoi
confronti!
Per quanto riguarda il contesto... Io ho messo Shippuden in quanto ho
intenzione di seguire questa linea temporale, ma non so fino a quando
riuscirò a mantenere questa traiettoria. Se avrò bisogno
di un aiuto esterno, credo che lo chiederò proprio.... XD
Ringrazio infinitamente chi ha letto il primo capitolo, Elena_chan e KaZe_Hi che hanno inserito la fic tra le seguite e Esha e Sabaku_No_Sary che invece l'hanno inserita tra le preferite! Wow, grazie!
Poi ringrazio nuovamente Ele-chan (Sì cara, metto radici anch'io in questo fandom! XD E per quanto riguarda la tua fic, l'ho cominciata a leggere e devo dire che mi piace, anche se Sasuke non sia il mio massimo del cool!XD Spero di trovarti nuovamente! ^^) e la mia Love Soryl che hanno recensito il primo capitolo! ^^ Grazie carissime ed un bacione fortissimo! =*