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Autore: machi    14/09/2010    7 recensioni
A lei piaceva definirsi una ragazza riservata. Lui adorava essere definito l’”Irraggiungibile”. Per lei lo studio era essenziale e importante. Lui adorava il motto prima il piacere poi il dovere. che tipo di rapporto potranno mai avere due come loro?leggetelo, scopritelo e commentatelo!!!
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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A lei piaceva definirsi una ragazza riservata

 

Non Ignorarmi...

 

 

 

Lui e Lei

 

Decisamente non sopportava più quella situazione.

Non riuscire a smettere di arrossire ogni volta che la guardava, non riuscire a emettere suono quando le parlava e non riuscire nemmeno a difendersi quando la provocava era diventato frustrante.

Sapeva come metterla a disagio e non si faceva scrupoli a farlo e per questo lei lo odiava o perlomeno ci provava.

Non era sicura di poter resistere a quel fascino per un altro anno ma avrebbe dovuto farlo.

Per fortuna lei conosceva fin troppo bene i ragazzi come lui: superficiali, mascalzoni, donnaioli, eccetera, eccetera, eccetera e sapeva che non era lui il tipo di ragazzo a cui avrebbe potuto donare il suo cuore.

Donarlo a lui avrebbe voluto significare sofferenza assicurata al cento per cento, di questo ne era ben certa e lei questo non lo voleva.

 

Ma nonostante lei sapesse questo e non lo volesse non poté evitare di provare uno sgradevole fastidio allo stomaco quando una ragazzina del terzo si era avvicinata a lui.

 

Si stava infatti recando alla fermata degli autobus quando li vide e si era fermata per qualche secondo ad osservarli, ma si riscosse presto per continuare per la sua strada.

A passo spedito li sorpassò sperando in cuor suo di non essere vista perché sapeva quanto lui si divertisse con lei e non voleva che questa fosse l’ennesima occasione per farlo.

Ma purtroppo per lei lui la vide perfettamente e sorrise notando che stava praticamente correndo per evitarlo.

Decise di farle credere di essere riuscita nel suo inutile tentativo e che avrebbe attaccato quando meno se lo sarebbe aspettato.

Si fece infatti dare il numero della biondina per richiamarla e la congedò con la promessa che si sarebbe fatto sentire, dopodiché si diresse alla fermata degli autobus in sella alla sua moto.

Non aveva fatto molta strada per cui la raggiunse in pochi secondi.

Stava camminando tranquillamente lungo il vialetto e non si era nemmeno accorta di lui che le era praticamente affianco.

-posso offrirti un passaggio?

La vide sussultare al suono della sua voce.

Lo divertiva vederla in quel bizzarro imbarazzo.

-Sali?

Lei però continuava ad avanzare aumentando la sua velocità e cercando di ignorarlo per cui decise di sbarrarle il cammino come un teppista della strada.

 -che fai?

Chiese la ragazza timorosa e perplessa.

Finalmente gli aveva parlato! Per un momento aveva creduto di essere invisibile.

-ti porto a casa.

La ragazza si portò una mano al cuore. Aveva paura di quel ragazzo, non tanto perché temesse chissà che atti violenti da parte sua, ma perché aveva paura del suo sentimento nei suoi confronti…un sentimento che lei si ostinava a cacciare via, in un abisso profondo del suo essere.

Non voleva nemmeno salire su quel mezzo su cui avrebbe anche potuto perdere la vita conoscendo la velocità a cui spesso l’aveva visto correre.

-l’autobus mi porta a casa, non tu.

-ti sbagli. Oggi lo farò io.

Le passò un casco blu che si portava sempre dietro per le sue avventure notturne ma lei era ancora riluttante.

-non hai scelta.

-potrei urlare…

La guardò divertito. Sapeva che non ne sarebbe mai stata capace, era troppo timida per farlo ma apprezzò il tentativo.

E infatti due secondi dopo si stava mettendo il casco in testa con qualche difficoltà. Era incredibile quella ragazza.

L’aiutò e la vide arrossire sotto quel aggeggio ma fece finta di non averlo notato.

-dai,Sali.

Lei montò su ma cercando sempre di stare il più lontano possibile dal corpo di quel casanova. Le sue mani infatti erano appoggiate sulle sue spalle per pura precauzione.

-guarda che dovresti tenerti forte a me se non vuoi rischiare di cadere.

-è quello che sto facendo…

-io ti ho avvertita.

E partì in quarta facendole perdere subito l’equilibrio e costringendola a cingergli l’addome con tutte e due le mani.

La paura infatti era diventata più forte del pudore e aveva appoggiato la guancia sulla sua schiena. Cosi lui riuscì anche a percepire il suo seno morbido e questo tipo di contatto stranamente lo fece irrigidire.

Si sentì un idiota visto che lui doveva essere abituato a ben altro. Di ragazze ne aveva viste e “conosciute”molte, allora perché questa fastidiosa sensazione?

Prese un lungo respiro e scosse la testa come se cosi facendo avesse potuto scacciare anche quella sensazione.

Funzionò e questo gli fece credere che probabilmente era stato qualcos’altro a provocare quella sua strana reazione.

Riusciva però lo stesso a percepire anche il battito del cuore della ragazza che andava a mille.

Lei non aveva mai viaggiato a quella velocità e non era neanche mai salita su una moto.

Non a caso passarono due minuti buoni prima che la povera trovasse il coraggio di aprire gli occhi, uno alla volta.

Sentiva una certa adrenalina percorrerle lungo la schiena e sul suo viso si era disegnato un sorriso appena, appena visibile.

La sensazione che provava le piaceva e le faceva dimenticare di star viaggiando a cento all’ora appiccicata a lui…

-volta a destra!- urlò per farsi sentire dal ragazzo alla guida.

Quello ubbidì alla sua indicazione e a quelle che seguirono fino a quando non arrivarono davanti a una villetta molto graziosa.

-abiti qui?

Gli chiese infatti mentre lei scendeva il più velocemente possibile.

Sapeva infatti che se qualcuno li avesse visti per lei sarebbe stata la fine, sia perché gli era stato categoricamente proibito accettare passaggi in mezzi come moto e motorini, sia perché sapeva che la gente poteva anche pensare cose sbagliate riguardo a loro due e dirle in giro…

-si…ora puoi anche andartene.

-no, non posso.

-perché?

-il casco…

Non si era accorta di averlo ancora addosso.

Si diede della stupida mentre se lo toglieva alla svelta cercando di farsi il meno male possibile.

Quando finalmente l’impresa fu compiuta notò che il ragazzo era sceso anche lui e la guardava curioso.

Lei semplicemente gli porse l’oggetto con gli occhi bassi.

Non riusciva infatti a sostenere il suo sguardo senza fare figure imbarazzanti.

-puoi andare ora

-è una mia impressione o mi stai cacciando?

-no, ti sto chiedendo di andartene- gli occhi fissi a terra.

-e che differenza c’è?

-come lo dico io suona meglio…

Lo sentì ridere mentre si avvicinava pericolosamente a lei. Stava iniziando il suo gioco.

Sentì le sue dita sul viso e fu costretta ad alzarlo per vedere i suoi occhi verdi molto vicini ai suoi. Troppo vicini ai suoi.

Sentì anche come le accarezzava il viso, con un lentezza che la faceva tremare.

La stava tormentando.

Ecco perché il suo naturale meccanismo di autodifesa si attivò e lo spinse indietro per poter avere quella distanza di sicurezza a cui lei teneva molto.

Lui non sembrò sorpreso da quella mossa in quanto non era di certo la prima volta che lo faceva. Ed era proprio per quello che lui aveva particolare riguardo per lei. Era l’unica infatti che lo rifiutasse, anche se in un modo molto particolare, visto che era palese che non le era indifferente.

-se fai cosi difficilmente troverai un ragazzo.

Commentò mentre risaliva sulla sua fidata amica.

-se faccio cosi difficilmente diventerò una bambolina usa e getta.

Era la prima volta in assoluto che replicava a una sua provocazione dando voce al suo pensiero e forse lei per prima fu quella più sorpresa.

-credi davvero di essere diversa dalle altre ragazze?

-no, ma io non voglio essere una in più nella lunga lista di Chad Devon.

Chad la vide mentre si tormentava le mani. Era ovvio che stava facendo ricorso a tutto il coraggio che aveva in corpo per potergli parlare in quel modo, ma non fu per questo più delicato nella sua risposta.

-tu non corri quel rischio. Non essere cosi illusa.

Era stato forse troppo aspro perché gli sembrò di aver visto uno scintillio negli occhi da cerbiatta della ragazza ma non ci fece troppo caso.

Non doveva farci caso.

Lui si divertiva con lei e nient’altro.

Gli piaceva vederla in difficoltà, tutto qua.

Non voleva certamente che quel gioco diventasse come quello a cui era avvezzo, in cui la ragazza cedeva troppo facilmente alle sue parole e finiva letteralmente su un letto a sua disposizione.

No. Lui voleva continuare come in quegli anni…parlarle, sfiorarla, sentirla completamente attratta da lui ma senza che quella ceda.

-io non mi illudo. Però vorrei che tu cominciassi a ignorarmi…

-lo farò quando ti troverai un ragazzo. Trovane uno e io non ti rompo più ma fino ad allora ci vediamo domani.

E fu cosi che la lasciò in mezzo al vialetto da sola e umiliata.

 

Angolo Autrice:

 

Ebbene ecco a voi il primo capitolo di questa fic che spero sia di vostro gradimento.

Ho notato con enorme stupore che è seguita da molte di voi che spero sprechino un po’del loro tempo per un commentino che per me è davvero importante.

Ecco perché ringrazio con tutto il cuore le quattro ragazze che hanno recensito di cui due conosco già in quanto accanite lettrici della mia storia precedente XD: Se7f ed Ellie.

Ma andiamo con ordine.

 

Sciona_ciao!meno male che ti sei intrufolata nel prologo e credimi se ti dico che non mi dispiacerebbe se lo facessi anche per questo chappy! ;D. nonostante tu sia una accanita per questo tipo di storie spero comunque di poter sorprenderti nei prossimi capitoli.

 

Se7f__ciao bellissima!è proprio pensando ai tuoi poveri libri che mi sono data da fare per scrivere una nuova fic, e spero che la protagonista ti sia da esempio, a lei piace studiare hihihi!dimmi cosa ne pensi di questo chappy!

 

Ellie__oh no!!!ancora tu???credevo che finendo l’altra storia non ti avrei più avuta alle calcagna XD. No, a parte gli scherzi. Seguimi, seguimi finchè non ti stuferai e mi dirai: non ne posso più di te!!spero di poterti emozionare anche questa fic che è ancora all’inizio.

 

Elly__ciauz!!piacere di conoscerti Elly!spero che anche questo chappy sia stato di tuo gradimento e che continui a recensire esprimendo le tue sensazioni!

 

 

  
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