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Autore: giuly97    23/09/2010    3 recensioni
Bella abita a Phoenix,ma appena compie ventotto anni va a stare dalla nonna,a Forks. In questa cittadina dello stato di Washington conosce Edward,i due non si incontreranno in modo molto piacevole. Un malanno improvviso della nonna però li farà incontrare. La loro storia d’amore sboccerà col tempo,come un prezioso fiore,e sarà da tutti benvoluta,soprattutto da Marie,la nonna di Bella. Ps. Tutti umani
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio | Coppie: Bella/Edward
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun libro/film
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Hemorrhage

 

<< Signorina si calmi >> è la millesima volta che mi ripetono questa frase

<< io mi calmo,ma lei deve dirmi come sta mia nonna! >> dico mettendo a dura prova la mia pazienza

<< per fortuna non è in pericolo di vita,però credo che dovrà restare in ospedale per circa quattro giorni,sa,per gli ultimi accertamenti >>  afferma il medico fissandomi,io annuisco e sconsolata entro nella camera che è stata assegnata a mia nonna.

Appena arrivate in ospedale il dottor Duncan subito l’ha visitata.

Ero agitatissima,infatti ho preso un leggero tranquillante.

Alla nonna è stata assegnata la camera numero sedici,deve rimanere in ospedale per quattro giorni.

Fortunatamente il dottor Cullen mi ha detto che per quattro giorni potevo anche non lavorare.

Per fortuna! Non ho la testa apposto in questo momento per curare delle persone,sono troppo agitata per la nonna,e fino a che non uscirà da questo ospedale dubito che mi calmerò.

<< ciao nonna >> sussurro sorridendo,lei ricambia

<< piccola vai a casa,sei stata qui per sei ore,và a dormire,tornerai domani mattina >>dice dopo,in effetti sono un po’ stanchina,stare sei ore di fila in piedi e in attesa di avere notizie su tua nonna è decisamente stancante.

Decido di dare ascolto alla nonna e la saluto.

<< domattina alle sette sarò qui >> dico prima di uscire dalla porta,ma riesco comunque a sentire la sua risposta

<< riposati cara,puoi anche venire domani sera! >> sento urlare.

La nonna è sempre la nonna!

***

Arrivata a casa mi lavo e indosso il pigiama a fiorellini.

Subito dopo mi infilo sotto le coperte.

Sprofondando in un sonno profondo.

***

Sono le sei precise ed io mi sono appena svegliata.

Scendo ancora in pigiama a fare colazione.

Dopo aver lavato la scodella dei cereali sento il campanello suonare.

Chi sarà?!

Vado ad aprire ancora in pigiama e d’avanti mi ritrovo Alice.

<< Bella vatti a fare una doccia,questi sono i vestiti,hai dieci minuti per fare tutto! >> non riesco nemmeno a rispondere che mi trovo chissà come in bagno.

Dopo aver fatto tutto ed aver pettinato i capelli chiedo ad Alice cosa stia succedendo.

<< te lo dico in macchina >> esclama stavolta più allarmata.

Entrati nella Porche Alice sgomma a tutta velocità sulla strada.

<< Alice,mi stai facendo spaventare,che succede?! >> dico io dopo due minuti

<< i medici hanno detto che tua nonna ha un’emorragia >> sussurra,dopo quest’affermazione vedo tutto nero.

***

<< Bella…Bella ti prego,svegliati! >> la voce di Alice mi giunge ovattata,lentamente apro gli occhi,sono seduta su una sedia in pelle ed Alice mi sta sventolando un foglio d’avanti la faccia.

All’improvviso la conversazione avuta con lei poco prima mi ritorna in mente.

Emorragia.

<< Alice…è grave? >> chiedo flebilmente.

Lei capisce subito e sorride leggermente

<< fortunatamente no,però dovrà rimanere in ospedale per dieci giorni,tu non preoccuparti,fra dieci giorni esatti tua nonna sarà come nuova! >> sorride e io tiro un sospiro di sollievo annuendo.

<< ora sta dormendo,lo ha detto mio padre >> dice,ed io annuisco nuovamente

<< ok,ma dove sono? >> chiedo facendo scorrere il mio sguardo nell’ufficio in cui mi trovo.

<< è l’ufficio di mio fratello Edward,lui ora sta controllando dei pazienti,ma fra due ore dovrebbe finire il turno >> io mi alzo e mi avvio alla porta

<< ok,allora andiamo >> dico,lei mi segue,ma dopo un po’ si ferma

<< Bella mi spiace,ma oggi la mia datrice di lavoro ha una sfilata,ed ha detto che se io mi presento in tempo farà sfilare anche un abito creato da me >> dice rammaricata

<< và Alice,non preoccuparti >> sussurro,lei mi abbraccia e poi corre all’uscita.

Io intanto vado nella camera di mia nonna,appena entro la vedo aprire gli occhi.

<< Bella >> sussurra,io le sorrido

<< come và nonna? >> chiedo

<< tutto bene piccola,non preoccuparti >> dice ancora lei,poi mi fa segno di sedermi sul bordo del letto.

Passiamo la seguente ora a parlare,quando poi mi ricordo di una cosa.

<< nonna,vado a chiamare mamma e papà,gli dico che non hai nulla di grave >> lei annuisce ed io esco dalla camera.

Quando la nonna stette male chiamai i miei genitori,loro si preoccuparono,ma ora voglio dirgli che non è nulla di grave.

Mi avvicino alla finestra dove c’è più segnale e chiamo a casa.

<< Pronto? >> la voce di mio padre mi raggiunge dopo due squilli

<< papà,sono Bella >> esclamo,per poi dire che la nonna sta bene.

Dopo circa mezz’ora mio padre finalmente attacca ed io mi avvio alla camera di mia nonna.

Dal vetro della porta riesco a scorgere un ragazzo che parla con la nonna.

E’ girato di spalle,quindi non riesco a vederlo bene.

La nonna sembra accorgersi di me,perché sorride nella mia direzione,subito dopo il ragazzo si alza e raggiunge la porta.

La nonna mi fa un occhiolino e chiude gli occhi.

<< ciao >> una voce profonda raggiunge le mie orecchie,giro la testa verso il ragazzo,e quello che vedo mi fa spalancare la bocca.

Colui che ho d’avanti non è un ragazzo,è un Dio!

Occhi verde smeraldo,capelli ramati tratti spigolosi.

Credo di essere morta,perché d’avanti gli occhi ho un angelo!

<< ciao >> sussurro arrossendo

<< tu sei Bella? >> annuisco << tua nonna mi ha detto che devo assolutamente portarti a prendere un frappé,quindi…ti va di venire con me? >> domanda arrossendo leggermente,io sorrido e con un occhio scorgo la nonna fissarmi e mimare con le labbra – vai o ti ammazzo –

Io sorrido a questo ragazzo sconosciuto e annuisco

<< comunque piacere,io sono Edward >> dice lui allungandomi la mano,io la stringo ed insieme ci dirigiamo fuori dall’ospedale.

<< vieni,conosco un bar che fa dei frappé ottimi >> esclama avviandosi verso la stradina principale.

Dopo dieci minuti di cammino entriamo in un piccolo ma accogliente bar.

Ci accomodiamo in un tavolo appartato e dopo un po’ arriva una ragazzina sui diciotto anni a prendere le ordinazioni.

<< per me un frappé alla nocciola con panna >> dico dopo aver rapidamente letto il menù

<< due,grazie Laureen >> sussurra Edward sorridendo alla ragazzina

<< di nulla >> dice Laureen andandosene.

<< allora Bella,perché non mi parli un po’ di te? >> domanda Edward dopo un po’

<< bè,ho vent’otto anni,e sono una pediatra >> esclamo << tu? >> domando,poi afferro il frappé che Laureen ci ha portati e torno ad ascoltare Ed

<< io anche sono un medico,aiutare le persone è sempre stato il mio sogno,e ci sono riuscito. Ho ventinove anni >> dice lui

<< come mai conosci mia nonna? >> chiedo cominciando a sorseggiare il mio frappé

<< bè,tua nonna ci ha sempre trattato benissimo,io e i miei fratelli siamo cresciuti a casa sua >> esclama lui sorridendo.

<< hai fratelli? >> chiedo,lui mi guarda un po’ stralunato,ma poi sorride nuovamente

<< sì,due >> dice.

Per due ore non facciamo altro che parlare di noi.

Abbiamo stessi gusti,stesse opinioni,siamo molto simili!

Appena torniamo in ospedale è come se ci conoscessimo da sempre.

Edward mi ha invitata ad uscire con lui anche la sera,io ho accettato.

Alle sei lui va a casa,e dice che mi passerà a prendere alle otto.

Io prima di tornare a casa della nonna vado a salutare la suddetta.

Appena entro nella stanza mia nonna mi sommerge di domande

<< allora,ti sembra carino? Ti piace? Gli piaci? Vi siete baciati? Fidanzati? Allora? >> io scoppio a ridere per l’esuberanza della nonna.

<< è carino,sì,mi piace,spero di piacergli anche io,e no,non ci siamo baciati né fidanzati,insomma,ci conosciamo da meno di tre ore >> esclamo,lei fa una faccia un po’ delusa << ma stasera andremo a cena fuori,solo io e lui >> dico allora,la nonna sorride radiosa

<< lo sapevo che era quello giusto! >> esclama felice facendomi ridere nuovamente

<< nonna,io ora vado,devo prepararmi per stasera,Edward ha detto di vestirmi elegante >> lei annuisce e mi caccia via.

Arrivata a casa decido di fare una doccia.

Dopo essermi lavata e aver indossato l’intimo apro l’armadio per cercare l’abito da mettere.

Decido d’indossare un vestito blu lungo fino al ginocchio e con una scollatura a V.

Faccio i capelli ricci e li lascio sciolti sulle spalle,metto un paio di orecchini blu e una collana d’argento.

Poi uso un po’ di trucco molto naturale,fard,ombretto pesca e rossetto chiaro.

Visto che sono appena le sette e mezza decido di mettermi un po’ al computer.

Dopo aver spulciato un paio di siti internet riesco a trovare quella borsa Gucci che piaceva tanto ad Alice,la ordino via mail,dovrebbe arrivare fra due giorni.

Appena spengo il computer il campanello suona,quindi afferro lo scalda cuore color panna e la pochette intonata all’abito.

Riesco ad arrivare traballante alle scale,colpa delle scarpe tacco dieci.

Apro la porta e mi si mozza il respiro.

Edward è ancora più bello di stamattina.

Ha una camicia nera con un jeans scuro e delle scarpe nere.

La chioma ramata è completamente scombinata,alcuni ciuffi ricadono sul viso rendendolo ancora più sexy.

<< sei splendida >> sussurra roco facendomi arrossire

<< grazie,anche tu >> dico dopo aver fatto un profondo respiro

<< prego madamoiselle,andiamo >> sussurra ancora dandomi il braccetto,io lo afferro e dopo aver chiuso la porta ci avviamo alla macchina.

Edward mi apre,con un gesto molto galante,la portiera facendomi salire a bordo della sua Volvo grigio metallizzata.

Dopo mezz’ora di totale silenzio spezzato dalle note rilassanti della musica classica arriviamo fuori un ristorante molto intimo ed elegante.

Edward mi apre la portiera ed insieme entriamo nel locale

Il cameriere squadra Edward e poi lo conduce ad un tavolo appartato.

Ci consegna due menù e poi se ne va.

<< oddio Edward,ma sei impazzito,questa roba costa tantissimo >> esclamo leggendo il menù,il piatto meno caro sta 50 $

<< non preoccuparti Bella,i soldi non sono un problema,ordina pure ciò che vuoi >> sussurra suadente,io annuisco.

A fine serata sono pienissima!

Ho mangiato un’aragosta,del pesce particolare e per dolce della panna cotta.

Dopo la cena io e Edward siamo andati al parco,e abbiamo passeggiato al chiaro di luna.

E’ strano,conosco questo ragazzo da meno di un giorno e già sento di essermene innamorata.

Che la nonna avesse ragione?

Magari è lui quello giusto!

A fine serata Edward mi ha accompagnato a casa,ed ora siamo impalati sulla porta.

<< grazie per la serata,è stata fantastica >> sussurro

<< di nulla >> dice lui con tono basso

<< allora ciao >> esclamo arrossendo,ma senza muovere un muscolo per aprire la porta di casa.

Edward si avvicina lentamente a me,i nostri volti sono distanti pochi millimetri…

 

Angolo di Giuly.

Ringrazio tantissimo chi segue la storia.

Vorre inoltre ringraziare fabiiiiiiiii e giova71 per aver recensito anche questo capitolo.

A presto,

un bacio a tutti ^^

  
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