Hideaki e
Shane, comunque, organizzarono una visita turistica su un'isola del Pacifico,
piuttosto conosciuta e che era sempre affollata dai turisti. Partirono pochi giorni
dopo a bordo di un aereo. Shane aveva preso due settimane di vacanze per lui e
per Blue. Era inizio luglio, quando quella mattina i quattro giovani erano
fermi in aeroporto insieme ad altre sei persone, tre uomini e tre donne, tutti
piuttosto giovani. Era con loro che avrebbero dovuto condividere quelle due
settimane di vacanza come gruppo turistico e, tutto sommato, Blue pensava che
sarebbe stato anche meglio. Aveva il terrore di rimanere da sola o quasi con
Shane. Quella volta, però sia lei che Michiyo erano riuscite a vestirsi come
volevano loro, ma solo perché i due ragazzi erano arrivati in ritardo. Gli
altri sei parlottavano tra di loro, nonostante solo due di loro si
conoscessero.
< Sembrano simpatici > commentò Michiyo, quel giorno allegra, rivolta
all'amica, mentre insieme a lei e i due ragazzi, stavano in disparte.
Blue stava già sbuffando, e la irritava vedere come Hideaki ora cercasse in
tutti i modi di essere gentile con Michiyo, accarezzandola, baciandola, facendo
cose che a lei erano sempre sembrate molto false.
< Va beh, vado a verificarlo >, esclamò la mora avvicinandosi timidamente
al gruppo.
Shane stava in silenzio. L'avrebbe lasciata stare, per un po'. Non aveva
intenzione di giocarsi quest'ultima possibilità.
Michiyo si staccò dalle braccia di Hideaki che la tenevano stretta per la vita
e corse dietro l'amica, raggiungendo il gruppo più velocemente di lei, con la
sua solita voglia di conoscere nuova gente.
< Oooh! Siete con noi anche voi! > esclamò una ragazza che aveva circa la
loro età, < Io sono Aya >, disse, facendosi un po' avanti per stringere
la mano a Blue e Michiyo che si presentarono a loro volta. E lo stesso fecero
le altre due, Nana e Mio.
< Io sono Junichi > si presentò uno dei tre ragazzi con un sorriso
raggiante stampato in volto, porgendo anche lui la mano alle due ragazze.
< Takanori >
< Yuu >, si presentarono anche gli altri due con disinvoltura, porgendo
loro la mano.
Michiyo spostò lo sguardo da Junichi ai due, che non aveva quasi notato. Si
presentò, sorridendo, il sangue che le si era raggelato a stringere quelle
mani, per qualche motivo, mentre Blue sorrideva istupidita. Anche Hideaki e
Shane si avvicinarono a loro, arrivando dietro alle loro ragazze. Aya chiese
loro di presentarsi, e loro l'accontentarono, aggiungendo poi che erano venuti
proprio con Michiyo e Blue, la quale faceva segno di no agli altri con un dito
senza farsi vedere a tutto quello che diceva.
< Sì. Noi in realtà siamo venute qui da sole. Abbiamo conosciuto questi due
simpaticoni poco fa > spiegò Michiyo ridendo, mettendo una mano sulla spalla
di Hideaki. Shane ancora non proferiva parola ma si ripeteva di non dare
spettacolo.
< Ahahah! è stupenda, la mia ragazza > esclamò allora Hideaki stringendo
Michiyo forte fra le braccia. E Blue, intanto, guardava Shane chiedendosi per
quanto tempo ancora sarebbe riuscito a tenere a posto le mani.
< Ah.ah.ah! Sììì! > rispose lei facendo una voce che avrebbe fatto
innervosire chiunque.
Ed ecco la chiamata del loro volo. Si diressero allo scalo, salendo poi
sull'aereo per prendere posto. Mihiyo, Blu, Shane e Hideaki avevano preso i
posti ai lati, una coppia dietro l'altra, e tutti gli altri al centro. Takanori
e Yuu insieme, Junichi con Aya e Nana e Mio dietro di loro.
Hideaki, seduto sul sedile più verso il centro, osservava con meticolosa
attenzione le tre ragazze del gruppo, senza nemmeno preoccuparsi più di tanto
di essere visto. Aveva uno strano sorrisetto dipinto sul viso, e lanciava ogni
tanto qualche occhiata d'intesa a Mio, che probabilmente non raggiungeva i
vent'anni. Era mora, con i capelli lunghi fino a metà schiena e una frangetta
sfilata che le arrivava quasi fino agli occhi verde smeraldo, un verde finto,
tipico di molte lenti a contatto colorate.
< Sì, è decisamente carina > commentò Michiyo con tono sarcastico < Vero?
>
< Chi? > le chiese lui che si voltò con una naturalezza irritante, quasi
non avesse fatto nulla di male.
< Mah... Idiota > disse fra i denti lei voltandosi dall'altro lato.
Hideaki sospirò appoggiando la testa al sedile nero. < Oh, Michan, non
perché apprezzo vuol dire che ti tradisco anche. Sei molto fissata su questa
cosa. Hai tutte le tue teorie e te ne convinci anche bene. A me non importa se
guardi altri ragazzi, è normale che sia così >, disse, schioccando le dita
per richiamare l'attenzione di un' hostess e farsi dare un pacchettino di
arachidi salate.
< No che non è normale. Ti pare? Se ami qualcuno non ti accorgi neanche di
quelle che ti passano vicino. Va beh, avrai da divertirti, in queste due
settimane > Michiyo stiracchiò gambe e braccia sbuffando < A me inizia a
non importare più >
< Vuoi sempre capire quel cazzo che ti pare >
< Uh, che carino! > esclamò lei ironica < Capisco quello che vedo e
non mi sbaglio. T'ho detto, fai quello che vuoi, tanto è uguale >
< Vedi? Per te è uguale. A quanto pare qui tenere insieme la storia
interessa soltanto a me >, continuò Hideaki acido.
< Sì, certo, fregandotene di tutte tranne che di me >
< Lo sai benissimo che la colpa è tua >
< Mia?! > gridò quasi Michiyo guardandolo allibita.
< Sì. Sei distaccata nei miei confronti, e poi ti lamenti se guardo le altre
>
< Ah, e tu di riflesso te le sbatti tutte invece di tentare di risolvere!
>
Hideaki aprì nervosamente il pacchetto di arachidi e se ne mise alcune in
bocca, scuotendo la testa < Sono buone. Ne vuoi? > e le porse a Michiyo.
Lei gli fece segno di no e poi poggiò la testa al finestrino < Lo sai che
non riesco a gridarti addosso per più di due minuti. Vorrei solo sentire la
verità da te >
Il ragazzo sospirò pesantemente e le chiese di spostarsi per appoggiare una
salvietta tra la sua testa e il finestrino, dicendo < è sporco >. Hideaki
non rispose a quello che Michiyo gli aveva detto, ma le prese la mano,
cominciando ad accarezzarne il dorso con il pollice.
< Hideaki > lo richiamò lei con tono paziente guardando incantata davanti
a se'.
< Perché non glielo dici? > esordì Shane poggiato ai sedili dei due < Che
non t'importa più. Insomma, cosa può fregartene, ora, di tenere su la storia?
> e un ghigno divertito sul volto.
< Non è semplicemente vero >, replicò l'amico sbuffando, evidentemente
infastidito.
< Mi chiedo cosa importi a te, piuttosto > intervenne allora Blue,
rivolta a Shane < E fatti gli affari tuoi >
< Ma io mi preoccupo solo per Michan che viene presa in giro! > si
giustificò il più grande sogghignando.
< Non chiamarmi così > gli disse Michiyo con aria minacciosa.
Shane, ridendo, tornò a sedersi al posto suo, soddisfatto per averli fatti
innervosire ulteriormente.
< Preoccupati un po' anche per me, allora, visto che sono nella sua stessa
situazione >, continuò Blue, con le braccia incrociate e il viso voltato
verso la fila centrale, poiché, come Hideaki, era seduta nel posto più lontano
dal finestrino.
< Sì, ma tu puoi star certa che non ti tradisco e che ho occhi solo per te
> e le cinse le spalle con un braccio.
< Te lo dico io cos'hai per me, invece degli occhi > lo corresse lei
irritata.
< Ok, va bene > ribatté lui ridendo alzando le mani, come in segno di
arresa < Ti amo, Blue, davvero >
< Non c'è proprio niente da ridere >
< D'accordo, però puoi farmi il favore di accantonare tutte quelle...
"Brutte cose" che ho fatto, almeno per un po'? > le domandò
gesticolando, trattenendo ancora delle risate.
< Tanto ricomincerai fra dieci minuti, qui, davanti a tutti, come sempre. Ma
tu mi preferisci arrabbiata, a quanto pare >, continuò Blue che ancora non
lo guardava in faccia.
< No. Effettivamente il broncio non sta bene su quel bel viso > e le
afferrò il mento con una mano, facendola voltare verso di lui, cercando di non
risultare troppo irruento per un secondo. Ma tutto quello che vide fu
un'espressione peggiore di quella che si aspettava.
< Sei la persona più incosciente che conosco >, gli disse la ragazza tra
i denti, tenendo un tono di voce basso. Shane sorrise. Un sorriso innocente.
Non rispose a quello che aveva detto la ragazza, ma si sporse in avanti per
lasciarle un bacio sulle labbra.
< Tu mi ami e non puoi farci nulla. È inutile recitare la parte della dura
> disse, distanziandosi di poco e tenendo anche lui un tono di voce basso.
Blue si allontanò bruscamente, scossa da quelle parole che non avrebbe mai
voluto sentire, proprio perché sapeva che in fondo erano vere. Slacciò la
cintura dicendo < Vado in bagno > e si alzò in piedi, dirigendosi verso
la porticina bianca sul fondo. Le veniva da piangere, si sentiva il cuore in
gola. Eppure non riuscì a trattenere un sorriso quando sentì uno dei passeggeri
urlare cose incomprensibili ad alta voce.
< Cosa hai fatto?! > chiese Michiyo minacciosa voltandosi verso Shane, il
quale le fece segno che ne avrebbero riparlato più in là. Fu la prima volta che
la ragazza si pentì per davvero di essersi rivolta a lui in quella maniera.
Il viaggio stava procedendo tranquillamente: Hideaki si era messo a sfogliare
una rivista, Blue si annoiava semplicemente, ancora seduta al suo posto, mentre
gli altri sei ragazzi chiacchieravano fra di loro, oppure si alzavano per
andare chissà dove e tornare una decina di minuti dopo.
< Blue > la richiamò Aya, la ragazza dai capelli corvini tutti
abboccolati < Guarda fuori. Stiamo per arrivare > le disse sorridendo,
con l'intenzione di tenerle compagnia, notando che non sembrava divertirsi
molto.
La ragazza si tirò su di scatto infatti, ricambiando il sorriso, piacevolmente
sorpresa < Ah. Meno male! >, rispose sporgendosi verso il finestrino.
Mio, intanto, stava chiedendo a Nana se per caso avesse visto da che parte era
uscito Junichi.
< Ha detto che andava in bagno un attimo > rispose Nana, dai capelli
castani, con un taglio a caschetto con frangia. Aveva un viso particolare, con
un piercing al labbro e uno al sopracciglio.
< Guarda che bella > disse Shane a bassa voce a Blue. Sorrideva, mentre
indicava fuori dal finestrino la grande isola verde. La ragazza si appoggiò a
lui circondandogli la vita con le braccia. Stava bene con lui, quando era più
tranquillo, ma sapeva che sia per lei che per Michiyo quella vita stava diventando
insostenibile.
< Hai ragione > sussurrò Blue apparentemente tranquilla.
< Vedrai che ci divertiremo > le assicurò Shane accarezzandole i capelli
con dolcezza, anche se di vero, in quei gesti, si chiedeva anche lui quanto ci
fosse.
< Oh, Junichi! Che diavolo hai fatto in bagno? > scherzò Nana, scatenando
le risate di tutta la fila centrale.
Il ragazzo le fece una smorfia e si rimise seduto al suo posto.
< Tu, prima, ci sei rimasta molto più di me >, ribatté Jun, che
nonostante tutto rideva anche lui tranquillo.
< Sì, ma io ho dovuto aggiustare il trucco! >
< Dai, smettila, scema! > la riprese Mio che stava per alzarsi, subito
costretta a tornare seduta per via di una turbolenza dell'aereo < Che
diamine..? >.
Si alzò un fastidioso brusio dal loro corridoio, poi un avviso dall'equipaggio.
Avrebbero dovuto indossare i salvagenti che si trovavano sotto i sedili e
saltare dalle porte di ogni corridoio: l'aereo stava precipitando.
Yuu fu il primo ad alzarsi, l'unico, come Takanori e Jun, che sarebbe dovuto
saltare senza alcuna protezione. Reggendosi ai sedili stava percorrendo
velocemente tutto il corridoio, facendo attenzione a non cadere, per via delle
continue scosse, dovute alla velocità che aumentava.
< Dobbiamo andare via ora! > gridò e Junichi ripeté la stessa cosa,
alzandosi anche lui insieme a Takanori per aiutare Nana, Aya e Mio a stare in
piedi.
< Sbrigati! > gridò Shane a Blue facendola alzare di peso, in modo da
poter raggiungere gli altri. Le teneva stretta la mano mentre correva per il
corridoio.
Hideaki e Michiyo erano subito dietro di loro. Le urla e i pianti si diffusero
in pochi istanti tra tutti i passeggeri che vi erano a bordo. Li raggiunsero
anche un pilota e due hostess, completamente nel panico. Arrivarono in
prossimità della porta il più velocemente possibile. L'aereo si sarebbe
probabilmente schiantato sulla riva di un'isoletta che non era certo quella su
cui si sarebbero dovuti fermare.
Nana si mise davanti agli altri, spintonandoli per poter essere certa di
saltare per prima, aumentando la tensione fra gli altri passeggeri. Blue,
intanto, si stava sfilando il salvagente.
< Che diamine stai facendo? > le urlò Shane allarmato. Il pilota ripeteva
a Yuu di non aprire ancora la porta, ma Aya insisteva agitata aggrappata ad un
braccio di Junichi.
< Che diamine bisogna fare, allora!!! >, gridò Nana con voce stridula.
< Devi solo saltare! > gridò Mio alla fidanzata, raggiungendola vicino la
porta.
< Boh. Muoio >, rispose invece Blue a Shane con tono sarcastico. Allungò
un braccio, fino a toccare dentro il braccio del giovane che stava davanti alla
porta < Tienilo! >, gli urlò senza pensarci, forse con un tono di voce
troppo alto ma aveva paura che altrimenti non l'avrebbe sentito. Hideaki,
intanto, teneva stretta a se' Michiyo, maledicendo il giorno in cui Shane aveva
proposto di fare quel dannato viaggio.
< Rimettilo immediatamente! Sto per aprire! > urlò Yuu senza neanche
guardarla, fissando il maniglione a denti stretti.
< O lo prendi o lo lascio cadere a terra! >, replicò Blue seria, con il
braccio ancora teso.
Yuu sospirò pesantemente, facendo come aveva chiesto. Poi si apprestò bè aprire
la porta bianca, parandovisi davanti. < Dio mio! > urlò Michiyo
completamente in lacrime quando vide il giovane saltare, e subito dopo
Nana e Mio abbracciate.
< Forza, tutti giù! Tutti giù! >, sbraitava il pilota, mentre anche i
pochi rimasti si lanciavano uno dietro l'altro. Era l'esperienza più
agghiacciante che avessero mai vissuto. Bastarono pochi istanti per ritrovarsi
in mare, vicino alla riva, e vedere (non molto più in là) l'aereo schiantarsi
ed esplodere sulla spiaggia bianca. Yuu era seduto sulla sabbia con una faccia
da far paura, e sentiva che non ci sarebbe voluto molto perché potesse fare una
scenata di puro nervosismo.
< Qualcuno ha un cellulare? > chiese subito Nana, chinata vicino a Mio
che non faceva altro che tossire, probabilmente per tutta l'acqua che aveva
ingerito.
Ognuno di loro estrasse dalle tasche il proprio cellulare, scoprendo che, come
ci si poteva aspettare, non erano più funzionanti.
Takanori raggiunse Yuu, chiedendogli se stava bene. Il pilota, sdraiato a
terra, si tirò su quando sentì Nana urlare, chiedendogli com'era potuta
succedere una cosa simile. Fu allora che l'uomo prese un gran respiro e alzò la
voce a tal punto da farla zittire < è morto! Mi sono allontanato un attimo
dalla cabina e quando ho capito che c'era qualcosa che non andava mi sono
precipitato di nuovo da lui, trovandolo sgozzato! >, poi, abbassò il tono di
voce < E le due hostess non hanno fatto in tempo a scendere >
< L'hanno ucciso... > sibilò Aya incredula alzandosi a fatica,
staccandosi quindi da Junichi, che come gli altri rimase in silenzio.
< Dobbiamo cercare aiuto > disse Shane ancora seduto tenendo
stretta Blue contro il suo petto.
Hideaki stava facendo altrettanto con Michiyo, terrorizzato come non mai, anche
se non voleva darlo a vedere. Poi disse < Sì, Shane, ma io dall'aereo non
avevo visto nessuno qui >
< Ci sarà pur qualcun altro, qui, assolutamente! > continuò l'altro
guardandosi intorno agitato. < Se fosse questa, la nostra destinazione.
Siamo parecchio lontani, invece, o sbaglio? > disse Yuu rivolto al pilota.
Nana che poco a poco iniziava ad agitarsi sempre di più < State...
Scherzando, vero? >
< No, siamo capitati da tutt'altra parte >, rispose il pilota alzandosi
in piedi. Un chiacchiericcio fatte di sole lamentele accompagnava il suono
delle onde del mare che bagnavano la riva per poi ritirarsi pochi secondi dopo.
Blue raggiunse Michiyo, accarezzandola preoccupata < Stai bene, eh? è tutto
a posto? >
Michiyo si staccò di Hideaki buttando le braccia al collo dell'amica, piangendo
come poche volte aveva fatto. < Io vado a controllare l'aereo > disse Yuu
a bassa voce a Takanori, mentre toglieva scarpe e camicia, poggiandoli su un
tronco d'albero cavo lì vicino.
Non fece in tempo ad allontanarsi di molto che il pilota lo richiamò, urlando
ancora, e non si sapeva da che parte riusciva a trovare ancora quella voce <
Ehi! Ehi, ragazzo, vieni qui!!! è andato tutto in fiamme, che vuoi fare? >
< Ci sarà qualcosa di utile, lì vicino! >. Non stette a sentire gli altri
avvertimenti dell'uomo. Era già in acqua e stava nuotando spedito verso il
largo.
< Come fa? > domandò Mio guardandolo con occhi sgranati < Non è che
non torna?! >
< Ma che cosa crede di trovare? È pazzo! > esclamò Hideaki scattando in
piedi.
< Lascialo fare! Magari poi non torna davvero > continuò Shane acido.
< Ma vaffanculo Shane! Muori tu! >. Blue. E, dopo aver attirato
l'attenzione di tutti con quell'urlo, balbettò < Non...non si augura la
morte degli altri! E poi dovresti solo ringraziarlo >.
< Sei saltata senza protezione per quello lì! E ora?! Ora mi auguri la
morte?! Sei la peggiore delle puttane che abbia mai incontrato! Dopo tutto
quello che ho fatto per te! > e le si avvicinava pericolosamente.
Blue si portò le braccia sopra la testa come per proteggersi, ancora
inginocchiata sulla sabbia < Non...hai frainteso! E non ti ho mai tradito,
lo sai benissimo! >
< Io ti ammazzo! > e la gamba alzata pronta a sferrarle un calcio.
< Aaaah! > < Ti ammazzo! > < Bastaaa! > < Ti ammazzo!!!
>
Nonostante Michiyo continuasse a urlare a Shane di smettere, il ragazzo pareva
non averne la minima intenzione. Aveva colpito Blue quattro volte, di cui una
sul viso, con il ginocchio, facendole sanguinare il labbro. La ragazza cominciò
a piangere, ma si alzò in piedi in qualche modo nonostante le facesse male
dappertutto. Non si era risparmiato con la forza, come sempre.
< è questo quello che hai sempre fatto per me. E ti lascio, ora, qui, di
fronte a tutti! >, gridò al culmine dell'esasperazione.
Gli altri guardavano la scena allibiti, scioccati a tal punto da non trovare la
forza e soprattutto l'iniziativa di dire o fare qualcosa.
< Muori! > l'ultima cosa che disse Shane prima di girarsi ed iniziare a
camminare svelto dall'altro lato.
< Ma muori tu, bastardo! > e Michiyo aveva preso a tirargli dietro prima
le scarpe, poi qualsiasi altra cosa le capitasse sotto mano, come il pesante
ciondolo in argento che aveva al collo o diversi pezzi di legno, in lacrime
anche lei < E tu sei un idiota! > urlò contro Hideaki voltandosi verso di
lui, avvicinandosi poi a Blue per stringerla forte, che tremava ancora come una
foglia. Il colorito ceruleo del viso per via dello spavento, pareva ancora più
bianco con quella striscia rossa che partiva dal labbro e le era arrivava fino
al collo.
< Shane! Shane...aspetta un attimo... > lo richiamò Blue.
Michiyo's Notes: Chiedo umilmente venia se non ho aggiornato ma ho avuto problemi con la linea ^^" Scrivo velocemente le note e scappo.
Ringrazio la Kicchan che ha recensito <3
Chu chu X*
Michiyo