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Autore: xXxOpheliac_382xXx    04/10/2010    1 recensioni
"< Cosa faremo, ora? > chiese d'un tratto Aya ingenuamente, la testa bassa, senza azzardarsi a spostare lo sguardo su quelli che secondo lei erano quegli orrendi assassini, di cui ora erano tutti prigionieri. < Dobbiamo riuscire ad andarcene di qui, e alla svelta > le rispose Blue."

"< Forse stavolta mi ucciderà per davvero > Calò il silenzio. Un silenzio angosciante, come se fossero stati colpiti da una tremenda verità. < Non facciamoci trovare > esordì Michiyo d'un tratto. < Ci conviene > concordò Takanori, e Blue annuì."
Genere: Avventura, Drammatico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri, Aoi, Nuovo personaggio, Ruki
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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2.


Hideaki e Shane, comunque, organizzarono una visita turistica su un'isola del Pacifico, piuttosto conosciuta e che era sempre affollata dai turisti. Partirono pochi giorni dopo a bordo di un aereo. Shane aveva preso due settimane di vacanze per lui e per Blue. Era inizio luglio, quando quella mattina i quattro giovani erano fermi in aeroporto insieme ad altre sei persone, tre uomini e tre donne, tutti piuttosto giovani. Era con loro che avrebbero dovuto condividere quelle due settimane di vacanza come gruppo turistico e, tutto sommato, Blue pensava che sarebbe stato anche meglio. Aveva il terrore di rimanere da sola o quasi con Shane. Quella volta, però sia lei che Michiyo erano riuscite a vestirsi come volevano loro, ma solo perché i due ragazzi erano arrivati in ritardo. Gli altri sei parlottavano tra di loro, nonostante solo due di loro si conoscessero.
< Sembrano simpatici > commentò Michiyo, quel giorno allegra, rivolta all'amica, mentre insieme a lei e i due ragazzi, stavano in disparte.
Blue stava già sbuffando, e la irritava vedere come Hideaki ora cercasse in tutti i modi di essere gentile con Michiyo, accarezzandola, baciandola, facendo cose che a lei erano sempre sembrate molto false.
< Va beh, vado a verificarlo >, esclamò la mora avvicinandosi timidamente al gruppo.
Shane stava in silenzio. L'avrebbe lasciata stare, per un po'. Non aveva intenzione di giocarsi quest'ultima possibilità.
Michiyo si staccò dalle braccia di Hideaki che la tenevano stretta per la vita e corse dietro l'amica, raggiungendo il gruppo più velocemente di lei, con la sua solita voglia di conoscere nuova gente.
< Oooh! Siete con noi anche voi! > esclamò una ragazza che aveva circa la loro età, < Io sono Aya >, disse, facendosi un po' avanti per stringere la mano a Blue e Michiyo che si presentarono a loro volta. E lo stesso fecero le altre due, Nana e Mio.
< Io sono Junichi > si presentò uno dei tre ragazzi con un sorriso raggiante stampato in volto, porgendo anche lui la mano alle due ragazze.
< Takanori >
< Yuu >, si presentarono anche gli altri due con disinvoltura, porgendo loro la mano.
Michiyo spostò lo sguardo da Junichi ai due, che non aveva quasi notato. Si presentò, sorridendo, il sangue che le si era raggelato a stringere quelle mani, per qualche motivo, mentre Blue sorrideva istupidita. Anche Hideaki e Shane si avvicinarono a loro, arrivando dietro alle loro ragazze. Aya chiese loro di presentarsi, e loro l'accontentarono, aggiungendo poi che erano venuti proprio con Michiyo e Blue, la quale faceva segno di no agli altri con un dito senza farsi vedere a tutto quello che diceva.
< Sì. Noi in realtà siamo venute qui da sole. Abbiamo conosciuto questi due simpaticoni poco fa > spiegò Michiyo ridendo, mettendo una mano sulla spalla di Hideaki. Shane ancora non proferiva parola ma si ripeteva di non dare spettacolo.
< Ahahah! è stupenda, la mia ragazza > esclamò allora Hideaki stringendo Michiyo forte fra le braccia. E Blue, intanto, guardava Shane chiedendosi per quanto tempo ancora sarebbe riuscito a tenere a posto le mani.
< Ah.ah.ah! Sììì! > rispose lei facendo una voce che avrebbe fatto innervosire chiunque.
Ed ecco la chiamata del loro volo. Si diressero allo scalo, salendo poi sull'aereo per prendere posto. Mihiyo, Blu, Shane e Hideaki avevano preso i posti ai lati, una coppia dietro l'altra, e tutti gli altri al centro. Takanori e Yuu insieme, Junichi con Aya e Nana e Mio dietro di loro.
Hideaki, seduto sul sedile più verso il centro, osservava con meticolosa attenzione le tre ragazze del gruppo, senza nemmeno preoccuparsi più di tanto di essere visto. Aveva uno strano sorrisetto dipinto sul viso, e lanciava ogni tanto qualche occhiata d'intesa a Mio, che probabilmente non raggiungeva i vent'anni. Era mora, con i capelli lunghi fino a metà schiena e una frangetta sfilata che le arrivava quasi fino agli occhi verde smeraldo, un verde finto, tipico di molte lenti a contatto colorate.
< Sì, è decisamente carina > commentò Michiyo con tono sarcastico < Vero? >
< Chi? > le chiese lui che si voltò con una naturalezza irritante, quasi non avesse fatto nulla di male.
< Mah... Idiota > disse fra i denti lei voltandosi dall'altro lato.
Hideaki sospirò appoggiando la testa al sedile nero. < Oh, Michan, non perché apprezzo vuol dire che ti tradisco anche. Sei molto fissata su questa cosa. Hai tutte le tue teorie e te ne convinci anche bene. A me non importa se guardi altri ragazzi, è normale che sia così >, disse, schioccando le dita per richiamare l'attenzione di un' hostess e farsi dare un pacchettino di arachidi salate.
< No che non è normale. Ti pare? Se ami qualcuno non ti accorgi neanche di quelle che ti passano vicino. Va beh, avrai da divertirti, in queste due settimane > Michiyo stiracchiò gambe e braccia sbuffando < A me inizia a non importare più >
< Vuoi sempre capire quel cazzo che ti pare >
< Uh, che carino! > esclamò lei ironica < Capisco quello che vedo e non mi sbaglio. T'ho detto, fai quello che vuoi, tanto è uguale >
< Vedi? Per te è uguale. A quanto pare qui tenere insieme la storia interessa soltanto a me >, continuò Hideaki acido.
< Sì, certo, fregandotene di tutte tranne che di me >
< Lo sai benissimo che la colpa è tua >
< Mia?! > gridò quasi Michiyo guardandolo allibita.
< Sì. Sei distaccata nei miei confronti, e poi ti lamenti se guardo le altre >
< Ah, e tu di riflesso te le sbatti tutte invece di tentare di risolvere! >
Hideaki aprì nervosamente il pacchetto di arachidi e se ne mise alcune in bocca, scuotendo la testa < Sono buone. Ne vuoi? > e le porse a Michiyo.
Lei gli fece segno di no e poi poggiò la testa al finestrino < Lo sai che non riesco a gridarti addosso per più di due minuti. Vorrei solo sentire la verità da te >
Il ragazzo sospirò pesantemente e le chiese di spostarsi per appoggiare una salvietta tra la sua testa e il finestrino, dicendo < è sporco >. Hideaki non rispose a quello che Michiyo gli aveva detto, ma le prese la mano, cominciando ad accarezzarne il dorso con il pollice.
< Hideaki > lo richiamò lei con tono paziente guardando incantata davanti a se'.
< Perché non glielo dici? > esordì Shane poggiato ai sedili dei due < Che non t'importa più. Insomma, cosa può fregartene, ora, di tenere su la storia? > e un ghigno divertito sul volto.
< Non è semplicemente vero >, replicò l'amico sbuffando, evidentemente infastidito.
< Mi chiedo cosa importi a te, piuttosto > intervenne allora Blue, rivolta a Shane < E fatti gli affari tuoi >
< Ma io mi preoccupo solo per Michan che viene presa in giro! > si giustificò il più grande sogghignando.
< Non chiamarmi così > gli disse Michiyo con aria minacciosa.
Shane, ridendo, tornò a sedersi al posto suo, soddisfatto per averli fatti innervosire ulteriormente.
< Preoccupati un po' anche per me, allora, visto che sono nella sua stessa situazione >, continuò Blue, con le braccia incrociate e il viso voltato verso la fila centrale, poiché, come Hideaki, era seduta nel posto più lontano dal finestrino.
< Sì, ma tu puoi star certa che non ti tradisco e che ho occhi solo per te > e le cinse le spalle con un braccio.
< Te lo dico io cos'hai per me, invece degli occhi > lo corresse lei irritata.
< Ok, va bene > ribatté lui ridendo alzando le mani, come in segno di arresa < Ti amo, Blue, davvero >
< Non c'è proprio niente da ridere >
< D'accordo, però puoi farmi il favore di accantonare tutte quelle... "Brutte cose" che ho fatto, almeno per un po'? > le domandò gesticolando, trattenendo ancora delle risate.
< Tanto ricomincerai fra dieci minuti, qui, davanti a tutti, come sempre. Ma tu mi preferisci arrabbiata, a quanto pare >, continuò Blue che ancora non lo guardava in faccia.
< No. Effettivamente il broncio non sta bene su quel bel viso > e le afferrò il mento con una mano, facendola voltare verso di lui, cercando di non risultare troppo irruento per un secondo. Ma tutto quello che vide fu un'espressione peggiore di quella che si aspettava.
< Sei la persona più incosciente che conosco >, gli disse la ragazza tra i denti, tenendo un tono di voce basso. Shane sorrise. Un sorriso innocente. Non rispose a quello che aveva detto la ragazza, ma si sporse in avanti per lasciarle un bacio sulle labbra.
< Tu mi ami e non puoi farci nulla. È inutile recitare la parte della dura > disse, distanziandosi di poco e tenendo anche lui un tono di voce basso.
Blue si allontanò bruscamente, scossa da quelle parole che non avrebbe mai voluto sentire, proprio perché sapeva che in fondo erano vere. Slacciò la cintura dicendo < Vado in bagno > e si alzò in piedi, dirigendosi verso la porticina bianca sul fondo. Le veniva da piangere, si sentiva il cuore in gola. Eppure non riuscì a trattenere un sorriso quando sentì uno dei passeggeri urlare cose incomprensibili ad alta voce.
< Cosa hai fatto?! > chiese Michiyo minacciosa voltandosi verso Shane, il quale le fece segno che ne avrebbero riparlato più in là. Fu la prima volta che la ragazza si pentì per davvero di essersi rivolta a lui in quella maniera.

Il viaggio stava procedendo tranquillamente: Hideaki si era messo a sfogliare una rivista, Blue si annoiava semplicemente, ancora seduta al suo posto, mentre gli altri sei ragazzi chiacchieravano fra di loro, oppure si alzavano per andare chissà dove e tornare una decina di minuti dopo.
< Blue > la richiamò Aya, la ragazza dai capelli corvini tutti abboccolati < Guarda fuori. Stiamo per arrivare > le disse sorridendo, con l'intenzione di tenerle compagnia, notando che non sembrava divertirsi molto.
La ragazza si tirò su di scatto infatti, ricambiando il sorriso, piacevolmente sorpresa < Ah. Meno male! >, rispose sporgendosi verso il finestrino. Mio, intanto, stava chiedendo a Nana se per caso avesse visto da che parte era uscito Junichi.
< Ha detto che andava in bagno un attimo > rispose Nana, dai capelli castani, con un taglio a caschetto con frangia. Aveva un viso particolare, con un piercing al labbro e uno al sopracciglio.
< Guarda che bella > disse Shane a bassa voce a Blue. Sorrideva, mentre indicava fuori dal finestrino la grande isola verde. La ragazza si appoggiò a lui circondandogli la vita con le braccia. Stava bene con lui, quando era più tranquillo, ma sapeva che sia per lei che per Michiyo quella vita stava diventando insostenibile.
< Hai ragione > sussurrò Blue apparentemente tranquilla.
< Vedrai che ci divertiremo > le assicurò Shane accarezzandole i capelli con dolcezza, anche se di vero, in quei gesti, si chiedeva anche lui quanto ci fosse.
< Oh, Junichi! Che diavolo hai fatto in bagno? > scherzò Nana, scatenando le risate di tutta la fila centrale.
Il ragazzo le fece una smorfia e si rimise seduto al suo posto.
< Tu, prima, ci sei rimasta molto più di me >, ribatté Jun, che nonostante tutto rideva anche lui tranquillo.
< Sì, ma io ho dovuto aggiustare il trucco! >
< Dai, smettila, scema! > la riprese Mio che stava per alzarsi, subito costretta a tornare seduta per via di una turbolenza dell'aereo < Che diamine..? >.
Si alzò un fastidioso brusio dal loro corridoio, poi un avviso dall'equipaggio. Avrebbero dovuto indossare i salvagenti che si trovavano sotto i sedili e saltare dalle porte di ogni corridoio: l'aereo stava precipitando.
Yuu fu il primo ad alzarsi, l'unico, come Takanori e Jun, che sarebbe dovuto saltare senza alcuna protezione. Reggendosi ai sedili stava percorrendo velocemente tutto il corridoio, facendo attenzione a non cadere, per via delle continue scosse, dovute alla velocità che aumentava.
< Dobbiamo andare via ora! > gridò e Junichi ripeté la stessa cosa, alzandosi anche lui insieme a Takanori per aiutare Nana, Aya e Mio a stare in piedi.
< Sbrigati! > gridò Shane a Blue facendola alzare di peso, in modo da poter raggiungere gli altri. Le teneva stretta la mano mentre correva per il corridoio.
Hideaki e Michiyo erano subito dietro di loro. Le urla e i pianti si diffusero in pochi istanti tra tutti i passeggeri che vi erano a bordo. Li raggiunsero anche un pilota e due hostess, completamente nel panico. Arrivarono in prossimità della porta il più velocemente possibile. L'aereo si sarebbe probabilmente schiantato sulla riva di un'isoletta che non era certo quella su cui si sarebbero dovuti fermare.
Nana si mise davanti agli altri, spintonandoli per poter essere certa di saltare per prima, aumentando la tensione fra gli altri passeggeri. Blue, intanto, si stava sfilando il salvagente.
< Che diamine stai facendo? > le urlò Shane allarmato. Il pilota ripeteva a Yuu di non aprire ancora la porta, ma Aya insisteva agitata aggrappata ad un braccio di Junichi.
< Che diamine bisogna fare, allora!!! >, gridò Nana con voce stridula.
< Devi solo saltare! > gridò Mio alla fidanzata, raggiungendola vicino la porta.
< Boh. Muoio >, rispose invece Blue a Shane con tono sarcastico. Allungò un braccio, fino a toccare dentro il braccio del giovane che stava davanti alla porta < Tienilo! >, gli urlò senza pensarci, forse con un tono di voce troppo alto ma aveva paura che altrimenti non l'avrebbe sentito. Hideaki, intanto, teneva stretta a se' Michiyo, maledicendo il giorno in cui Shane aveva proposto di fare quel dannato viaggio.
< Rimettilo immediatamente! Sto per aprire! > urlò Yuu senza neanche guardarla, fissando il maniglione a denti stretti.  
< O lo prendi o lo lascio cadere a terra! >, replicò Blue seria, con il braccio ancora teso.
Yuu sospirò pesantemente, facendo come aveva chiesto. Poi si apprestò bè aprire la porta bianca, parandovisi davanti. < Dio mio! > urlò Michiyo completamente in lacrime quando vide il giovane saltare,  e subito dopo Nana e Mio abbracciate.
< Forza, tutti giù! Tutti giù! >, sbraitava il pilota, mentre anche i pochi rimasti si lanciavano uno dietro l'altro. Era l'esperienza più agghiacciante che avessero mai vissuto. Bastarono pochi istanti per ritrovarsi in mare, vicino alla riva, e vedere (non molto più in là) l'aereo schiantarsi ed esplodere sulla spiaggia bianca. Yuu era seduto sulla sabbia con una faccia da far paura, e sentiva che non ci sarebbe voluto molto perché potesse fare una scenata di puro nervosismo.
< Qualcuno ha un cellulare? > chiese subito Nana, chinata vicino a Mio che non faceva altro che tossire, probabilmente per tutta l'acqua che aveva ingerito.
Ognuno di loro estrasse dalle tasche il proprio cellulare, scoprendo che, come ci si poteva aspettare, non erano più funzionanti.
Takanori raggiunse Yuu, chiedendogli se stava bene. Il pilota, sdraiato a terra, si tirò su quando sentì Nana urlare, chiedendogli com'era potuta succedere una cosa simile. Fu allora che l'uomo prese un gran respiro e alzò la voce a tal punto da farla zittire < è morto! Mi sono allontanato un attimo dalla cabina e quando ho capito che c'era qualcosa che non andava mi sono precipitato di nuovo da lui, trovandolo sgozzato! >, poi, abbassò il tono di voce < E le due hostess non hanno fatto in tempo a scendere >
< L'hanno ucciso... > sibilò Aya incredula alzandosi a fatica, staccandosi quindi da Junichi, che come gli altri rimase in silenzio.
< Dobbiamo cercare aiuto > disse  Shane ancora seduto tenendo stretta Blue contro il suo petto.
Hideaki stava facendo altrettanto con Michiyo, terrorizzato come non mai, anche se non voleva darlo a vedere. Poi disse < Sì, Shane, ma io dall'aereo non avevo visto nessuno qui >
< Ci sarà pur qualcun altro, qui, assolutamente! > continuò l'altro guardandosi intorno agitato. < Se fosse questa, la nostra destinazione. Siamo parecchio lontani, invece, o sbaglio? > disse Yuu rivolto al pilota. Nana che poco a poco iniziava ad agitarsi sempre di più < State... Scherzando, vero? >
< No, siamo capitati da tutt'altra parte >, rispose il pilota alzandosi in piedi. Un chiacchiericcio fatte di sole lamentele accompagnava il suono delle onde del mare che bagnavano la riva per poi ritirarsi pochi secondi dopo. Blue raggiunse Michiyo, accarezzandola preoccupata < Stai bene, eh? è tutto a posto? >
Michiyo si staccò di Hideaki buttando le braccia al collo dell'amica, piangendo come poche volte aveva fatto. < Io vado a controllare l'aereo > disse Yuu a bassa voce a Takanori, mentre toglieva scarpe e camicia, poggiandoli su un tronco d'albero cavo lì vicino.
Non fece in tempo ad allontanarsi di molto che il pilota lo richiamò, urlando ancora, e non si sapeva da che parte riusciva a trovare ancora quella voce < Ehi! Ehi, ragazzo, vieni qui!!! è andato tutto in fiamme, che vuoi fare? >
< Ci sarà qualcosa di utile, lì vicino! >. Non stette a sentire gli altri avvertimenti dell'uomo. Era già in acqua e stava nuotando spedito verso il largo.
< Come fa? > domandò Mio guardandolo con occhi sgranati < Non è che non torna?! >
< Ma che cosa crede di trovare? È pazzo! > esclamò Hideaki scattando in piedi.
< Lascialo fare! Magari poi non torna davvero > continuò Shane acido.
< Ma vaffanculo Shane! Muori tu! >. Blue. E, dopo aver attirato l'attenzione di tutti con quell'urlo, balbettò < Non...non si augura la morte degli altri! E poi dovresti solo ringraziarlo >.
< Sei saltata senza protezione per quello lì! E ora?! Ora mi auguri la morte?! Sei la peggiore delle puttane che abbia mai incontrato! Dopo tutto quello che ho fatto per te! > e le si avvicinava pericolosamente.
Blue si portò le braccia sopra la testa come per proteggersi, ancora inginocchiata sulla sabbia < Non...hai frainteso! E non ti ho mai tradito, lo sai benissimo! >
< Io ti ammazzo! > e la gamba alzata pronta a sferrarle un calcio.
< Aaaah! > < Ti ammazzo! > < Bastaaa! > < Ti ammazzo!!! >
Nonostante Michiyo continuasse a urlare a Shane di smettere, il ragazzo pareva non averne la minima intenzione. Aveva colpito Blue quattro volte, di cui una sul viso, con il ginocchio, facendole sanguinare il labbro. La ragazza cominciò a piangere, ma si alzò in piedi in qualche modo nonostante le facesse male dappertutto. Non si era risparmiato con la forza, come sempre.
< è questo quello che hai sempre fatto per me. E ti lascio, ora, qui, di fronte a tutti! >, gridò al culmine dell'esasperazione.
Gli altri guardavano la scena allibiti, scioccati a tal punto da non trovare la forza e soprattutto l'iniziativa di dire o fare qualcosa.
< Muori! > l'ultima cosa che disse Shane prima di girarsi ed iniziare a camminare svelto dall'altro lato.
< Ma muori tu, bastardo! > e Michiyo aveva preso a tirargli dietro prima le scarpe, poi qualsiasi altra cosa le capitasse sotto mano, come il pesante ciondolo in argento che aveva al collo o diversi pezzi di legno, in lacrime anche lei < E tu sei un idiota! > urlò contro Hideaki voltandosi verso di lui, avvicinandosi poi a Blue per stringerla forte, che tremava ancora come una foglia. Il colorito ceruleo del viso per via dello spavento, pareva ancora più bianco con quella striscia rossa che partiva dal labbro e le era arrivava fino al collo.
< Shane! Shane...aspetta un attimo... > lo richiamò Blue.






Michiyo's Notes:
Chiedo umilmente venia se non ho aggiornato ma ho avuto problemi con la linea ^^" Scrivo velocemente le note e scappo.
Ringrazio la Kicchan che ha recensito <3
Chu chu X*
Michiyo
   
 
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