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Autore: Luna Malfoy    05/11/2005    6 recensioni
Quindici anni dopo la caduta di Voldemort...
Genere: Avventura, Romantico, Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, un po' tutti
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
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Falling Again

- Nata per Soffrire 2.0 -

 

Capitolo 3

 

Chiuse l’acqua della doccia e appoggiò la fronte al vetro opaco. Avrebbe voluto non uscire mai da quella cabina, sarebbe stato tutto molto più semplice. Con un sospiro rassegnato, tirò giù da un gancio il suo asciugamano e se lo legò al petto, appoggiando i piedi sul tappetino del bagno e raggiungendo lo specchio lavorato. Prese un forte respiro e fermò i capelli con un mollettone di acciaio, passando entrambe le mani sul volto stanco. Le occhiaie erano diminuite, fortunatamente.

Abbassò lo sguardo sul marmo nero del lavandino, ma un’imprecazione proveniente dalla camera da letto la distrasse.

Draco era in piedi, di fronte al grande specchio posto accanto all’armadio in noce. Litigava come al solito con la cravatta. Non che fosse incapace di fare il nodo, tutt’altro, ma quando il nervoso ci metteva lo zampino, era impossibile che riuscisse a farne uno decente.

“Lascia, faccio io.”

Gli si avvicinò piano, facendolo voltare e armeggiando con la cravatta. Draco emise un mugugno infastidito.

“…parti di nuovo?!” Domandò, sapendo di conoscere perfettamente la risposta.

“Francia. Il Ministro ha un’importante riunione d’affari e vuole il mio parere su alcuni dettagli, riguardo a certe proposte. Soddisfatta?!” Rispose glaciale, puntandole addosso gli occhi grigi e freddi. “…ma tanto anche tu sei in partenza giusto?!”

Luna sussultò appena, continuando a dedicarsi al nodo e mordicchiandosi il labbro inferiore, agitata. “Draco… sai perfettamente che questo non cambia niente.”

L’uomo si liberò della presa con uno strattone brusco. “Continuo da solo.” Le voltò di nuovo le spalle.

“Per l’amor del cielo, Draco! Sono stufa di questo comportamento infantile… è il secondo anno di fila che litighiamo per questo motivo. Solo durante l’estate sembri cambiare atteggiamento!” Sbottò Luna, seccata, incrociando le braccia al petto.

Il biondo si girò con noncuranza, incrociando i suoi occhi verdi. “…e io sono stufo di ripetere sempre le stesse cose. Non mi piace il tuo lavoro, sarò libero di esprimere la mia opinione?!”

“…preferivi forse quando ero tenente nel corpo degli Auror?! A rischiare la vita, mentre tu e i ragazzi eravate a casa? Se ho cambiato lavoro è per stare di più-”

“…coi ragazzi, sì lo so, me lo ripeti ogni santo giorno.” La interruppe il marito, con stizza. Lo sguardo di sufficienza sempre in bella mostra. “Ma continuo a ribadire che non mi piace. Dieci mesi su dodici sei lontana da casa e per di più, con questa storia dei nuovi attacchi… i fine settimana liberi per Hogsmeade sono stati decimati. Come…”

Una mano di Luna si appoggiò sulla sua guancia liscia, appena rasata. “Ascolta… credi davvero che per me sia facile non vederti per così tanto tempo?! E so… che il vero motivo per cui non vuoi che vada ad Hogwarts non è solo la lontananza. Però… non riuscirei più a fare l’Auror. Non sopporterei di lasciarvi a casa da soli, a sapermi in missione in chissà quale punto sperduto dell’Inghilterra. Mi ricordo sai… gli occhi di Max e Andrea, ogni volta che mi vedevano indossare la divisa… neanche tu riuscivi a restare sereno.”

Draco serrò la mascella, stringendo un lembo della giacca nera che indossava. “Non mi piace quel Growe. Non mi è mai piaciuto.”

Sulle labbra della donna si distese un sorriso rassicurante. “E’ solo l’assistente di Piton. Non mangia mica, sai?!”

“Oh andiamo! Non fare l’ingenua, ti prego!” Fece, scostando la mano dal suo viso con una smorfia orripilata. “Ce lo trovavamo ovunque l’anno scorso. Persino quando uscivamo io, te e i ragazzi per le vie di Hogsmeade, lo abbiamo beccato guarda caso nel nostro stesso ristorante.”

“Coincidenze?!”

“Ossessione nei tuoi confronti?!” La gelò con un’occhiataccia e un gesto della mano piuttosto eloquente.

Luna ridacchiò divertita, alzandosi sulle mezze punte e passandogli una mano dietro la nuca. “Sei uno sciocco.”

“…e tu una povera ingenua.” Rimbeccò acido, socchiudendo gli occhi e ricambiando il bacio che gli diede lei. La donna si rilassò immediatamente al suo tocco, incrociandogli le braccia dietro al collo e lasciandosi sorreggere.

“Mamma, papà-” La voce di Andrea, immediatamente seguita dal rumore di una porta delicatamente spalancata, li costrinse a interrompersi. “…che schifo! Non vi si può lasciare soli cinque minuti…”

Luna appoggiò la fronte a quella del marito, sospirando. “Che succede? Cosa ha combinato Max? Cosa non trovi…?”

La figlia finse stupore. “Max? Non trovo cosa? Cosa che? No no, ho urgente bisogno di papà, tutto qua.”

Le labbra di Draco si incurvarono in uno dei suoi odiosi ghigni soddisfatti. “E quando mai…” si lasciò sfuggire a voce sufficientemente bassa, staccando le braccia dalla vita della moglie. “Ci vediamo di sotto tesoro.”

A malincuore la donna accettò di mollare la presa, rivolgendogli una smorfia seccata. Prima che i due uscissero dalla porta, però, li richiamò indietro. “…ricordati di dar loro i soldi per i fine settimana ad Hogsmeade, Draco.”

Ignorò volutamente il borbottio in risposta.

===

“E così tuo nonno è stato liberato.”

Max annuì, biascicando qualcosa di incomprensibile con ancora metà spazzolino infilato in bocca. Accostò le labbra al rubinetto sciacquandosi dal dentifricio. Chris stirò le labbra in un vezzo schifato, sotto lo sguardo divertito del biondo che lo osservava di sottecchi.

“…sarei curioso di vedere come li lavi tu i denti, dal momento che fai tanto lo schizzinoso.” Ribatté sarcastico, dopo aver sputato l’acqua e riposto lo spazzolino nel bicchiere. “Comunque sì, nonno Lucius è libero. Papà dice che non ci metterà molto a farsi vivo, ma è anche vero che oggi incomincia la scuola, quindi sarà difficile che ci trovi.”

L’altro ragazzo annuì in risposta, incrociando le braccia al petto e appoggiandosi con la schiena al mobiletto del bagno. “Vero. Vostra madre viene con voi e ho sentito dire da papà che tuo padre sta partendo col Ministro.”

Max scrollò le spalle. “Ah-a… al solito, insomma.” Recuperò la camicia della divisa scolastica dalla maniglia della porta e la indossò distrattamente, tirandone il collo inamidato e gettando occhiate tutto intorno, alla ricerca della cravatta con i colori della sua Casa.

“Hanno…” Christopher si azzittì un istante, infilando le mani nella tasche dei jeans e dondolandosi un po’ sui piedi, indeciso. “…litigato di nuovo, per quel motivo?”

Un sospiro sfuggì alle labbra del biondino. Con un gesto del capo gli fece intendere di seguirlo nella camera. Prese posto sul letto, infilando velocemente i calzini e le scarpe da ginnastica. “Mamma dice di no, ma ormai è abbastanza evidente. Me ne accorgo.”

“…non si può far nulla?!”

“Pensavo di andare da mio padre e assicurargli che terrò io d’occhio mamma, in modo che quel… viscido di Growe non le si avvicini, ma…”

Chris sbatté gli occhi. “Ma?”

“Ma conoscendolo mi direbbe che non sono fatti che mi riguardano, questi.” Ammise con tono sconsolato, fermandosi un istante a fissare il pavimento e riprendendo quasi subito ad allacciarsi le scarpe.

Il moro rimase in silenzio per un po’, riflettendo. “Beh, ufficialmente o meno… controlliamo ugualmente la situazione. Non si sa mai.”

Un sorriso furbo, molto simile a quelli del padre, increspò le labbra del giovane Malfoy. “Questo è poco ma sicuro.”

Chris si illuminò di botto. “E… ehm… tua sorella?”

Maximilian si limitò a roteare gli occhi, con fare scocciato, riprendendo a sistemare le cose in vista della partenza per la scuola.

===

“Mi raccomando… occupati di tuo fratello e stai attenta e-”

Elizabeth emise un verso incomprensibile, ma decisamente poco gentile, nei confronti di sua madre. Da almeno tre quarti d’ora e cioè durante tutto il tragitto da casa alla stazione di King’s Cross, non aveva fatto altro che ripeterle le stesse cose.

“Mamma ho capito.” Concluse lì il discorso, scambiandosi un’occhiata d’intesa con suo padre, poco più avanti e mano nella mano con il piccoletto di casa Weasley. “Non lascerò che Justin giracchi solo, mi assicurerò che studi e che rispetti le regole. Diventerà un piccolo Granger, tranquilla.”

Hermione allargò gli occhi, basita e probabilmente risentita, ma abbandonò quasi subito quell’espressione, per lasciar spazio a quella ben più furiosa che scoccò al marito, in preda ad una risatina non proprio ben nascosta. “Hai poco da fare lo spiritoso tu.”

L’uomo, in risposta, si schiarì la voce alzando le braccia con fare innocente. “Io non ho detto nulla.”

“Papà…” La vocina di Justin richiamò la sua attenzione. Abbassò gli occhi, in una muta richiesta. “Se finisco a Gryffindor… me la compri la scopa nuova per Natale?”

Elizabeth fissò il fratello con aria perplessa, arrischiandosi a lasciarsi sfuggire un risolino, mascherato alla meno peggio con un colpetto di tosse. Hermione alzò gli occhi al cielo, le mani ben ancorate ai fianchi e il piede che batteva ritmicamente sulla banchina.  “Piccolo Granger dicevi? Secondo me diventerà un perfetto Weasley.” La replica sorniona della donna, costò un borbottio del marito.

“Zia Hermione!” La vocina di Ashley la distrasse dall’ennesimo rimbrotto. Si voltò con un sorriso improvvisamente dolce.

“Tesoro! Christopher! Ce l’avete fatta! Dove sono mamma e papà?!” Domandò abbassandosi all’altezza della ragazzina e scompigliandole i capelli. A Chris toccò invece il classico pizzicotto sulle guance. “Sciono ancoha fuohi”

Elizabeth scoppiò a ridere alla pronuncia sghemba del cugino. “Mamma se non lo lasci gli verrà una guancia enorme…”

“Quante storie per un innocente pizzicotto…”

Ron distolse gli occhi dalla scena, reprimendo l’impulso di imitare la figlia e ridere. “Ancora fuori? Che combinano?!”

Ashley scrollò le spalle, in risposta. “Al solito… bisticciano e fanno pace. Papà è stato spedito in missione per due giorni e mamma non l’ha presa bene.” Hermione allargò gli occhi stupita, cercando immediatamente lo sguardo del marito e beccandolo mentre tentava la fuga un po’ troppo silenziosamente.

“Dove pensi di andare tu?!”

Ron ebbe un attimo di panico, ben mascherato con una improvvisa e sospetta preoccupazione nei confronti di Justin. Gli si accovacciò di fronte, posandogli le mani sulle spalle. “Mi raccomando, fai il bravo e-”

“Roo-oon”

“Elizabeth!” Esclamò ancora l’uomo, cercando di svignarsela e fiondandosi dalla figlia maggiore. “Ti ho dato abbastanza soldi? Hai bisogno di altro?” La ragazza scosse il capo, con fare rassegnato, indicandogli la figura della madre, esattamente alle sue spalle, piuttosto nervosa. “Papà…”

“Vieni qui tu… e voi, buona scuola!” Fu la risposta secca e conclusiva di Hermione, prima di afferrare il marito per orecchio e trascinarlo via lungo il binario.

I quattro rimasti non fiatarono fino a quando i grandi non furono scomparsi dietro la colonna. Poi scoppiarono irrimediabilmente a ridere.

“Che avete da far tanto chiasso?!”

Alle loro spalle, pochi istanti dopo, comparve Maximilian. Elizabeth non mancò di notare, con disappunto, lo stato a dir poco penoso in cui versava la divisa del ragazzo. I primi bottoni erano slacciati, la cravatta aveva un nodo così largo da ricadere molle ad altezza del petto e i capelli erano più incasinati del solito. “Sembri zio Harry con quei capelli.”

“Zio Harry è forte!” La liquidò in un battibaleno, con un gesto della mano.

Andrea gli si accostò con un sorriso sornione. “Se ti sentisse papà…”

“Ma non mi sente e comunque… perché diamine le stesse prediche non le fai anche a Christopher?! Sta messo peggio di me…” Puntualizzò, indicando il ragazzo che ringhiò in risposta, allacciando immediatamente la cravatta nel miglior modo possibile. “Fatti gli affari tuoi, Max!” Borbottò, lanciando un’occhiata in tralice a Andrea (intenta a mascherare una risata dietro il palmo della mano) e arrossendo vistosamente.

Ashley scosse il capo, con una smorfia a dir poco schifata. “Contieniti fratello, stai andando a fuoco.”

“M-ma cosa dici…?” La risposta del ragazzo giunse tremolante e impacciata, riuscendo persino ad aumentare il rossore sulle guance. Un colpo di tosse richiamò l’attenzione del gruppetto, facendoli voltare. A Christopher si ghiacciò il sangue nelle vene.

Draco Malfoy lo fissava con cipiglio severo e le labbra strette. Dì per sé lo zio non aveva un aria del tutto amichevole e per quanto fosse quello che, tra gli adulti, li sgridava meno, loro erano convinti che si trattasse di semplice neutralità per le loro marachelle, più che vera e propria indulgenza. E ciò contribuiva a mantenere nei suoi confronti un certo rispetto e rigore, che avrebbe permesso loro di non avere mai paura di lui.  Ovviamente era ben nota a tutti la malcelata possessività dell’uomo nei confronti dell’unica figlia femmina, ma era pur vero che al cuore non si comanda…

Inutile il tentativo di Luna di dissipare l’aria tesa, con un colpetto al braccio del marito. “Draco…”

“Che c’è?!” Fu la risposta piccata dell’uomo, ancora con gli occhi fissi in quelli del giovane Potter. La donna alzò le braccia in segno di resa, aggiustandosi la borsa di cuoio sulla spalla e facendo un occhiolino al figlio maggiore. “Al solito…” Mimò silenziosamente con le labbra.

Max curvò un angolo della bocca all’insù.

“Direi che è ora di andare…” Li incitò Elizabeth, aspettando che fossero tutti sul vagone e salendo a sua volta, con un cenno di saluto in direzione dello zio Draco. Non appena anche lei fu sparita dalla visuale, Luna si voltò verso il marito. “Mi mancherai…”

“Mhm”

Gli scoccò un bacio sulle labbra, accarezzandogli la guancia perfettamente rasata. “Ehi non sforzarti di dimostrare troppo il dispiacere eh!” Lo prese scherzosamente in giro, facendogli la linguaccia. Draco si limitò a ghignare, avvicinandola a sé e baciandola. “Ci vediamo…” Sussurrò sulla sua bocca, prima di voltarsi e sparire nella folla che si era formata sulla banchina.

===

Il banchetto era stato uno dei migliori nell’ultimo anno. O forse era semplicemente la fame a far pensare loro questo. Avevano aspettato che gran parte della folla si dissipasse e che, soprattutto i primini, venissero ricondotti dai Prefetti nelle rispettive Case, poi si erano riuniti ai piedi della grande scalinata che conduceva ai piani superiori. Essendo il primo giorno i controlli erano meno rigidi e l’idea di separarsi di colpo, dopo tutta un’estate trascorsa insieme, non era proprio di loro gradimento. Un po’ di pace, lontani dagli altri compagni, dalle preoccupazioni per i compiti e per alcuni, dal solito tran tran, se l’erano meritata (non si sa bene come, ma se l’erano meritata. L’importante era esserne convinti, no?)

“Aaaah son pieno come un uovo.”

Andrea aveva rivolto uno sguardo strano e una smorfia piuttosto schifata all’indelicato. Max aveva roteato gli occhi, dandogli uno scapaccione dietro la nuca. “Christopher fai schifo!” Gli altri lo avevano semplicemente guardato, scrollando le spalle o la testa con fare assolutamente rassegnato.

“Vostra madre?!” Domandò Lily, rubando il pasticcino alla crema dalle mani di James (“Ehi!! Posa l’osso!” Aveva provato a ribattere… e provato era il termine esatto.) “Appena finita la cena è sparita!”

Maximilian fece spallucce, infilando le mani in tasca e cambiando la posizione delle gambe, comodamente appoggiato alla ringhiera delle scale. “Sarà andata a scrivere a zia Hermione e zio Ron, per avvisarli dello Smistamento di Justin.”

Elizabeth sfoggiò un sorrisino soddisfatto. “Sapevo che ce l’avrebbe fatta. Nessun Weasley finirà mai in una Casa che non sia Gryffindor!”

Andrea arricciò le labbra. “Mzè…”

“Non ricominciamo, per favore.” Chiuse la questione Maximilian, fulminando con uno sguardo severo la sorella. “Piuttosto, io avrei sonno. Me ne vado a letto.”

Ashley ridacchiò divertita, aggiustandosi la gonnellina della divisa e alzandosi a sua volta. “Sei peggio di un vecchio, Max.”

“Ver-”

“Buonasera ragazzi…” Una voce piuttosto bassa e tagliente li raggiunse, zittendoli. Il giovane Malfoy si voltò di scatto verso il nuovo arrivato. Gli rivolse uno sguardo di sfida, assottigliando gli occhi pericolosamente e serrando la mandibola, così tanto che il muscolo della guancia fremette. Christopher gli scoccò un’occhiata piuttosto ansiosa, appoggiandogli una mano sulla spalla come palliativo.

Il professor Growe era l’assistente del professor Piton, colui il quale una volta conseguita la specializzazione in Pozioni, avrebbe preso il posto del vecchio docente. Era uno degli insegnanti più ammirati dalle ragazze della scuola. Di bella presenza, con quei capelli lunghi e di un rosso cupo (che a loro ricordava tantissimo lo zio Bill), gli occhi di un blu quasi nero, e il viso perfettamente privo delle classiche efelidi, tipiche di chi ha una carnagione chiara e i capelli di quel colore. Ciò che colpiva di più però era sicuramente il modo di fare. Fiero ed elegante quel tanto da poter sperare (e solo sperare) di eguagliare il portamento dei Malfoy, ma troppo poco sicuro di sé, per esserne effettivamente all’altezza. ‘Altezzoso’ e ‘Snob’ erano i termini preferiti dai maschi della scuola per descriverlo.

“Buonasera professor Growe.” Fu Elizabeth a rispondere, con un tono distaccato eppure cortese, mantenendo quell’alone di seria educazione che aveva ereditato dalla madre.

L’uomo non fece una piega, limitandosi a ricambiare lo sguardo di Maximilian per un breve lasso di tempo e spostandolo poi sulla sorella dello stesso. Ignorò volutamente il resto del gruppo, rispondendo con un semplice cenno del capo. “Non dovreste essere nei vostri dormitori?... mi costringerete a togliervi dei punti.”

“I punti te li darei io… in faccia però…” Sibilò Max a bassissima voce, scatenando l’ilarità di James e Lily.

“Come dice, signor Malfoy?!”

Il ragazzo scrollò le spalle. “Io? Assolutamente nulla, professore…” Rispose con la sua solita faccia da schiaffi, voltandogli le spalle e scendendo per le scale che conducevano ai sotterranei. Al terzo gradino, però, si fermò girandosi nuovamente a fronteggiarlo, con una finta cortesia stampata sul volto. “Ah e… professore? Il signor Malfoy è mio padre, non io. Buonanotte.”

Pallone gonfiato, prima o poi papà ti aprirà il culo.

Il resto del gruppo dovette far appello a tutto l’autocontrollo di cui erano dotati, per non sbottare a ridere in faccia al docente, fermo a mo’ di statua di sale nell’atrio della scuola.

===

L’aria della Sala Grande, di primo mattino, era un qualcosa di caotico. Studenti di Slytherin, mischiati a Ravenclaw, primini Hufflepuff intenti a chiacchierare al tavolo Gryffindor, con compagni che avevano conosciuto sul treno e che per pura ironia della sorte non erano capitati con loro.

Justin era seduto di fronte alla sorella, che aveva ormai rinunciato da un pezzo a leggere il libro di Incantesimi che stringeva tra le mani, in vista della prima lezione, e si era lasciata coinvolgere dal racconto del fratello su quanto fossero “tosti” i dormitori del primo anno e poco socievoli invece i compagni con cui era capitato.

“E’ normale, anche noi i primi mesi sembravamo degli orsi… poi ci siamo sciolti un po’.” Lo rassicurò Christopher, scrollando le spalle e spalmando marmellata di arance sul toast. Elizabeth annuì, come a voler rafforzare la teoria (che poi in realtà era pura e semplice verità) del cugino. Ashley poco distante, litigava con James riguardo a qualcosa che non avevano ben afferrato, né volevano afferrare a dirla tutta. Le liti tra quei due diventavano sempre più frequenti e perlopiù si trattava di cavolate, risolvibili in quattro e quattr’otto, che sfociavano in discussioni interminabili.

“Dici Chris? Eppur-”

“Ragazzi!”

La voce, dal tono piuttosto concitato, di Lily Lupin interruppe l’ennesimo intervento del piccolo di casa Weasley. Si era scapicollata dal tavolo della sua Casa, impugnando una copia della Gazzetta del Profeta, fermandosi di fronte ad Elizabeth, ancora ansante.

La ragazza aveva arcuato un sopracciglio, visibilmente incuriosita. “Che ti prende?!”

Persino la discussione tra Ashley e James si era calmata di botto ed entrambi la fissavano curiosi e forse un po’ preoccupati. Il ragazzino, per primo, scavalcò la panca sottraendo il bicchiere di succo di zucca alla rossa e passandolo all’amica. “Toh, bevi… e riprenditi…”

Lily declinò gentilmente l’offerta con un gesto della mano, cercando di riprendere a respirare correttamente da sola e allungando il giornale ai ragazzi, seduti dall’altra parte della tavolata. “Leggete.”

Ancora visibilmente perplessi, Elizabeth e Christopher furono i primi a far scorrere gli occhi sulla prima pagina della Gazzetta. I loro volti assunsero una preoccupante colorazione bianca. Quasi cinerea.

“Che… significa?!” Chiesero alzando contemporaneamente gli occhi su Lily. Questa scrollò le spalle, mordendosi le labbra quasi a sangue e mostrando uno sguardo sinceramente smarrito, esattamente come il loro.

I primogeniti di casa Potter e Weasley si scambiarono uno sguardo d’intesa, alzandosi in sincrono dal tavolo e dirigendosi a passo spedito verso quello occupato dagli Slytherin. Maximilian era già seduto e sorseggiava placidamente una tazza di caffè, ignorando il cicaleccio (a dir poco fastidioso, avrebbe aggiunto Elizabeth) di una ragazza del secondo anno. Quando si accorse della loro presenza, li scrutò con aria un po’ interdetta, corrugando la fronte e appoggiando la tazza sul piattino. “Beh?”

“Andrea?!” Domandò Christopher con evidente ansia nella voce, subito zittito da una gomitata della cugina in pieno stomaco.

Il biondo si strinse nelle spalle. “Dovrebbe arrivare a momenti, lo sapete che è sempre in ritardo…”

“Hai letto il giornale?!” Si informò Elizabeth, tagliando corto e stringendo convulsamente il quotidiano tra le mani, quasi a volerlo distruggere. Il ragazzo scosse il capo, sempre più confuso. “Si può sapere che vi piglia? Vi è morto il gatto?!”

Chris, più deciso della ragazza, le strappò la Gazzetta dalle mani passandola con un certo tremore all’amico. Inghiottì a fatica, incitandolo con un cenno del capo a leggere.

Maximilian abbassò il capo sul giornale, divenendo più bianco del normale.

SCANDALO PER IL MINISTERO INGLESE

Draco Malfoy, braccio destro del Ministro Inglese Amelia Bones, è vittima di un penoso scandalo che lo vede protagonista della cronaca rosa e del gossip. L’uomo, in viaggio di affari con lo stesso Ministro, ha disertato la conferenza Europea per “altri impegni”, sicuramente più piacevoli. – Tutti i dettagli a pagina 10.

(Esclusiva: le foto del noto uomo d’affari Draco Malfoy, in compagnia della rossa mozzafiato che ha accompagnato la sua prima notte nella capitale Francese – Tutti gli scatti pubblicati su Strega Oggi)

 

Il ragazzo fece appena in tempo ad alzare gli occhi sulla tavolata degli insegnanti, pregando che a sua madre non fosse ancora stata consegnata la copia della Gazzetta, che un tonfo sordo, seguito da un sinistro stridio della sedia sul pavimento e un forte rumore di una porta sbattuta, zittì l’intera Sala Grande.

 

Continua…

 

Note dell’autrice:

e finalmente dopo luuuunga e penosa malattia: l’aggiornamento. Ok non linciatemi, è che l’ispirazione era partita per altri lidi e sicuramente non me la sentivo di pubblicare una qualsiasi cavolata.

Mi sa che, comunque, il linciaggio lo rischio lo stesso, vero? ^^; Beh come potete vedere, in quelle famiglie la calma e la tranquillità non esistono affatto.

E ora domanda da un milione di dollari: chi è il professor Growe? E la donna misteriosa che ha fatto “compagnia” a Draco? Ma sarà poi vero o è tutta una farsa della stampa?

Passiamo ai ringraziamenti:

Oryenh mi sa che dopo tutta questa attesa, non sarà il PC a volare fuori dalla finestra, ma io =P e meno male che qualche spoileruccio te l’avevo fatto. (peccato che molte delle cose io poi le stia modificando, ma ormai ci sei abituata, nevvero? ^^;)

Marcycas – The Lady of Darkness essì, dopo la recensione inaspettata, ora il capitolo… qualcosa mi dice che farai i saltelli dalla gioia… XD Non ti ci abituare eh, mi raccomando. Qualche altarino si scopre, qualche casino inizia… eeeee

Lusiorself direi proprio di no. Oh beh c’è qualche accenno al passato, un po’ in verità… ma via via si spiega tutto, quindi non è strettamente necessario. Ok? ^^

Ryta Holmes e finalmente eccomi qui, almeno la pianti di minacciarmi di morte, contenta? E sìsì, vado ad aggiornare anche le altre storie, tranquilla! XD

Cass93 ti ringrazio enormemente e mi scuso per il ritardo con cui pubblico l’aggiornamento. ^^ Spero di essere più puntuale col quarto capitolo ^^;

Angele87 ah segui anche questa mia storia?! Che forza! Son davvero contenta… e sì, vedrai… nonnino Lucius avrà il suo bel ruolo importante (è un Malfoy mica per nulla =P)

 

Alla prossima!

 

 

 

 

   
 
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