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Autore: Lau_McKagan    12/10/2010    8 recensioni
Un incontro per caso, inaspettato con un ragazzo dai magnetici occhi azzurro ghiaccio, forse cambierà la sua vita...
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Dj Ashba
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Daren si rigirò nel letto tastando col braccio il posto accanto al suo… vuoto… e freddo. Spalancò gli occhi, effettivamente al suo fianco non c’era nessuno. Sentì un rumore sotto di sé e voltò il capo verso il ciglio del letto… l’unica cosa che vide fu un sedere all’aria fasciato da quella che doveva essere una gonna da tileur. Kate se ne stava con il busto sotto al letto, cercando chissà cosa.

Era stata decisamente una bella nottata… l’ultima? Forse… le aveva chiesto di seguirlo. Il perché non sapeva dirlo nemmeno lui, l’unica cosa che sapeva è che il solo pensiero di separarsi da lei non lo faceva stare bene. Voleva stare con lei, voleva che lo seguisse. Il sorriso gli si smorzò sulle labbra quando si ricordò che lei alla sua domanda non aveva risposto. Era girata di spalle, mentre lui la abbracciava da dietro. Forse dormiva e non aveva sentito… o forse non aveva voluto rispondergli. Non aveva insistito oltre. Sapeva che era una richiesta avventata e assurda. D’altra parte perché avrebbe dovuto farlo? Non era una ragazzina isterica disposta a lasciare tutto per gettarsi tra le braccia di un rocker inaffidabile e giramondo. Qualsiasi fosse stata la sua scelta, avrebbe cercato di accettarla.

La sua mano le sfiorò i glutei facendola sobbalzare, e da sotto al letto picchiò la testa contro la rete “AIOOOOO!!!” urlò da sotto. Ne uscì fuori con un’espressione dolorante e massaggiandosi i capelli sciolti. Tra le mani aveva una decoltè nera “Mi vuoi uccidere?!”

“Scusa… cosa facevi li sotto?”

“Cercavo questa… sono disordinata visto? Non sono poi cosi per fettina come credevi... ho scarpe ovunque, non riesco proprio a tenerle a posto” si alzò.

Indossava una lounghette nera e una camicia bianca. Si infilò le scarpe e davanti allo specchio si sistemò i capelli. Daren si alzò e la raggiunse abbracciandola. Le diede un bacio sul collo, e sentì la ragazza irrigidirsi al suo tocco.

“Dove vai a quest’ora?”

“Io… devo… andare al lavoro…”

“Oh certo… sei un avvocato, giusto…”

“Quasi”

“Ok…” di nuovo la baciò tracciando con la lingua una linea sul suo collo e insinuando una mano nella scollatura aperta della camicia, accarezzandole il seno.

“No… no, aspetta… non posso...”

“Si che puoi...”

“NO!”

“Che ti prende?” chiese lui un po’ infastidito staccandosi da lei.

“Io devo andare! Sono in ritardo...”

“Aspetta...” la fermò afferrandola per il braccio e voltandola verso di se.

Kate girò il viso dall’altra parte, non riusciva a guardare i suoi occhi... non dormiva quando le aveva chiesto di seguirlo. Aveva solo fatto finta. Aveva passato tutta la notte a pensare, scossa da quell’assurda richiesta. Poteva sembrare un sogno che si realizzava... ma forse era solo un incubo. Non ci avrebbe pensato due volte, ma non era tipo da fare le cose in modo avventato. Cosa sarebbe successo? Quanto sarebbe durata? E poi? Avrebbe perso tutto per inseguire un sogno destinato probabilmente a rompersi e a mandare i cocci ovunque. Era meglio dirsi addio ora. Avrebbe fatto male, ma se non altro i danni sarebbero stati limitati. Dopo sarebbe stato peggio... se fosse andata con lui.

Le prese il viso tra le mani obbligandola a guardarlo.

“Kate... devi dirmi qualcosa? Perchè... stai piangendo? Hey...” Quella reazione l’aveva preso in contropiede.

“Scusami...”

“Cosa vuoi dire?”

“Io... non verrò...”

“Tu... ti ho chiesto di venire con me Kate... cazzo! Hey... ho fatto qualcosa? Insomma... che c’è? Pensavo stessimo bene e...” si bloccò da solo quando si rese conto di sembrare patetico.

“Piantala! Daren, da quanto tempo mi conosci? Due giorni? E quanto tempo passerà prima che tu ti stanchi?”

“Ma che cazzo di discorsi fai?!”

“Credimi è meglio così”

“No, aspetta... dove vai?!”

“Addio...”

“Kate...” cercò di afferrarla mentre in fretta presa giacca e valigetta camminando veloce verso la porta d’ingresso “Kate, aspetta!”

“Quando esci metti la chiave sotto lo zerbino... buona fortuna Daren Jay...”

“KATE!!!” rimase immobile mentre fissava la porta richiudersi davanti a lui. Realizzò solo dopo qualche secondo “VAFFANCULO!” urlò arrabbiato.

Si passò una mano tra i capelli nervoso, senza capire il perchè di quella scelta, senza riuscire a darsi una spiegazione. Non sapeva capire niente di quello che gli era accaduto in quei giorni. Era possibile innamorarsi di una ragazza e conoscerla a mala pena? Era possibile proporle di mollare tutta la sua vita seguendolo senza alcuna certezza? Era possibile stare male per una risposta negativa... si.

Sbuffò camminando per la stanza senza sapere che fare. Rispettare la sua decisione... ecco cosa. Non l’avrebbe forzata, aveva scelto. Si rivestì guardando la stanza attorno a lui. Si tolse dal collo la catenina che era solito portare e la posò sul suo cuscino. Era ora di andare.


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mmm... bene bene... siamo giunti all'epilogo... il prossimo capitolo sarà l'ultimo, eh già...
   
 
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