Capitolo. 10 Per sempre
*Jacob*
Lei aveva il capo appoggiato sul mio petto. La sua mano era
nella mia. Era tutto vero.
Cominciai ad accarezzargli i capelli… E la guardavo. Più la
guardavo e più mi stupivo.
Sapevo di avere accanto una persona stupenda, ma mi accorsi
che quando dormiva era un angelo. Un angelo caduto dal cielo. E che io avevo
accolto tra le mie braccia.
Lei, che per così tanto tempo mi aveva considerato solo un
amico. E io che non avevo smesso di amarla un istante.
E adesso eccola, quel corpo così esile tra le mie braccia. Non
più solo braccia amiche.
Quanto avevo aspettato questo momento. Ed era arrivato
finalmente. Aveva capito che anche lei provava un forte sentimento per me..Mi
lasciai scappare un sorrisino.
Guardai il mare, era agitato... E riaffiorarono tutti i
ricordi della sera prima…
I nostri corpi incatenati tra loro, quei nostri baci… Era
stato tutto perfetto. Con me c’era Bella. Era ovvio che dovesse essere tutto
perfetto.
*Bella*
Poi però li aprii, e lo vidi. Aveva lo sguardo fisso su di
me, un sorriso delicato sul suo viso..
Mi prese il viso e mi baciò, dolcemente.
«Buongiorno» mi disse cauto.
Il suono della sua voce era musica per le mie orecchie.
Io lo strinsi a me..
«Buongiorno..» risposi, sorridendo dolcemente.
E richiusi gli occhi.
Il rumore delle onde che si infrangevano sugli scogli non
cessava un attimo… Era continuo, e rilassante.
«Dormito bene?» chiese con la sua voce profonda.
«Benissimo..», dissi sorridendo mentre mi rivestivo.
Che domanda. Non potevo stare meglio di così.
Ma dovevo parlare con lui, dirgli che mi dispiaceva tanto
per tutto il dolore che gli avevo causato. Interruppe la marea di pensieri che
girovagavano per la mia testa e sentii le sue mani avvolgermi, così grandi e
forti ma così delicate.
Sembravano piume sulla mia pelle.
Mi prese in braccio in un attimo, e mi baciò. Fu tanto,
tanto dolce.
«Ti va di fare una passeggiata?» Chiesi, quasi
distrattamente.
«Certo, piccola. »
Sorrisi, e poi mi prese per mano. Cominciammo a camminare
lungo la spiaggia.. Il cielo era scuro.
Non avevo idea di che ora fosse; Avevo completamente perso
la cognizione del tempo. Ma non m’importava nulla in realtà. Poi rallentai,
fino a fermarmi.
«Jake… devo chiederti scusa. » dissi con voce spezzata.
«Di cosa?» mi chiese, confuso, mentre le nostre mani ancora
unite oscillavano nell’aria.
«Mi dispiace per tutto.. So quanto ti ho fatto soffrire..
Immagino quanto ti ho fatto stare male. Hai sempre fatto di tutto per me, e io
non ti ringrazio mai abbastanza..»
«Ma cos.. » cercò di dire.
«Fammi finire, ti prego. » continuai. «Sei sempre stato il
mio migliore amico.. ma da un paio di giorni ho la certezza che non sei solo
questo. Sei molto, molto di più. E mi dispiace, mi dispiace per non averlo
capito prima. Mi dispiace tantissimo! .. Sono stata una stupida, per tutto
questo tempo, non accorgermi di essere così fortunata ad avere te…» dissi
mentre sgorgavano lacrime infinite.
Mi sentivo una sciocca, inutile depressa. Come era stato
possibile non capire i miei stessi sentimenti?
Quel ragazzone, così bello, così dolce, simpatico, gentile,
sempre pronto a tutto. Come potevo
desiderare di più?
Sapevo che, da qualche parte del mondo, c’era qualcuno più
perfetto di lui, ma non era più con me. Era stata un’impresa rassegnarmi, ma ci
ero riuscita. Soprattutto grazie a Jake, il mio Jake. Il Jake che amavo.
Mi asciugò le lacrime e mi accarezzò una guancia.
Basta Bells, basta piccola mia, è tutto passato ormai. Tu mi
dai tutto, soltanto con la tua presenza.
Non dire così.. non pensarci più. Ormai sei qui con me. ..E
anche io sono tuo, per sempre.
Quelle parole così ferme, limpide. Quella sua voce dolce e
profonda allo stesso tempo. Mi faceva sempre venire la pelle d’oca.
Lo abbracciai fortissimo. Quanto era bello stare tra le sue
braccia..
E poi ancora una volta, dolcemente, mi baciò. E tutte le
volte sempre un’emozione diversa.
Lui mi completava.