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Autore: 4lb1c0cc4 Herondale    14/10/2010    5 recensioni
Bella è una fotografa, che spera di realizzare il suo più grande sogno.Finalmente sembra che sia arrivato il giorno delle grandi opportunità.Viene infatti chiamata da un'agenzia.
Il suo primo incarico però si rivelerà un po' più difficile del previsto...per il suo povero cuore.Cosa accadrà quando Bella incontrerà di nuovo il suo ex-ragazzo?Per di più lui sembra sempre più intenzionato a riconquistarla...ma...
Per conoscere il resto non vi resta che leggere questa mia nuova fanfiction.
un bacione
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Fotografia d'amore'
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Capitolo 1:

Mentre tutta la città dormiva profondamente c’era una giovane donna che non riusciva a chiudere occhio. Era agitata ed elettrizzata per il suo primo vero servizio fotografico, che le era stato affidato e che si sarebbe tenuto l’indomani. La sua agitazione però non faceva dormire neppure il suo compagno.
Erano già le due del mattino e Isabella con il suo scalciare e rigirarsi nelle coperte non faceva dormire James, che esasperato le aveva detto << Isa ti prego ora dormiamo non ce la faccio più, tra qualche ora ci dobbiamo alzare. Non credo che faresti una bella figura se ti addormenti durante il servizio. Per di più domani devo essere in forze per affrontare quelle pesti. Quindi ti prego! >>James era un professore delle medie e sapeva trattare con i ragazzi e i loro “capricci”, però spesso trattava anche Isabella come se fosse una sua allieva.
Molte volte Isabella glielo aveva fotto notare con una vena di  disappunto nella voce, lui non lo faceva di proposito ma questo suo modo di trattarla non riusciva a sopportarlo perché le faceva ricordare la loro differenza d’età. Infatti tra loro correvano dieci anni di differenza. Si erano incontrati all’università lei era una matricola e lui l’assistente del professore. Con il tempo però i loro sogni e le loro ambizioni erano cambiate così James aveva lasciato il suo posto d’assistente per diventare professore in una scuola media inferiore, mentre Isabella aveva interrotto gli studi per dedicarsi alla sua grande passione :la fotografia.
La prima volta che si erano incontrati non era scattata la scintilla, ma erano entrati in sintonia. Spesso Isabella si recava da lui per chiedergli alcuni consigli per un esame o semplicemente per avere un amico con cui parlare.
Le ragazze del corso erano gelose di lei e pensavano che tra lei e il giovane assistente ci fosse del tenero. Ovviamente all’epoca non era così, anzi Isabella era appena uscita da una storia chele aveva lasciato l’amaro in bocca. Quindi per quanto si spettegolasse su di lei non dava peso a quelle parole. Certo James era sempre stato un bell’uomo capelli biondo cenere, alto , dal fisico asciutto e non troppo muscoloso. Aveva anche l’abitudine di portare un po’ di barbetta incolta, che gli donava un’aria sensuale e sexy e per niente trasandata. Ma lei aveva chiuso con l’amore e con gli uomini.
Un giorno con la caparbietà,che la contraddistingueva, dopo l’ennesima litigata con i genitori, che l’avevano costretta a seguire una strada che non amava affatto, si era recata da James per renderlo partecipe della sua decisione:lasciare l’università per dedicarsi alla fotografia.
James dapprima aveva riso, pensando a uno scherzo, ma poi vedendola sua espressione seria e decisa aveva cercato di convincerla a desistere. Razionalmente le aveva fatto notare tutti gli aspetti negativi della sua scelta.
Ma Isabella non si era fatta abbindolare e aveva ribattuto semplicemente “Voglio fare quello che più mi piace. Non voglio invecchiare odiando il mio lavoro e rimpiangendo le mie scelte”. Quelle parole avevano dato da pensare a James, che contagiato dalla voglia di vivere e dalla gioia di Isabella aveva seguito anche lui il suo sogno. Certo James non era mai stato tipo da prendere una iniziativa senza pensare prima ma alle conseguenze, ma quella volta aveva agito d’impulso ed era andata bene.
Pian piano l’amicizia che c’era tra loro si era trasformata in qualcosa di più profondo, che Isabella non considerava ancora amore. Avevano preso a frequentarsi fino a diventare una coppia.
Quella stessa sera, dopo cinque anni dal loro primo incontro, Isabella si era presentata alla porta dell’appartamento di James con dei pasticcini e una bottiglia di spumante, per festeggiare il suo primo servizio fotografico.
Il festeggiamento però non si era spinto un po’ più in là, con il disappunto di James, erano già un paio d’anni che stavano insieme ma Isa,come era solito chiamarla, non ne voleva sapere di avere un rapporto più “profondo”.James dal canto suo non insisteva e rispettava i suoi tempi, soprattutto perche Isa era vergine.
<< Hai ragione, ma non sto più nella pelle. Capisci finalmente il mio sogno si avvera >>. Per Isabella sembrava impossibile, aveva lavorato come fotografa occasionale nei matrimoni e nelle varie cerimonie, ma ora una delle più importanti  agenzie  fotografiche la voleva con se.
Alla fine la stanchezza aveva preso il sopravvento e Isa si era addormentata tra le braccia di James.
Tenerla stretta tra le sue braccia stesi in un letto di certo non aiutava l’autocontrollo di James, che per quella sera aveva già fatto gli straordinari. Vederla dormire tra le sue braccia era uno spettacolo meraviglioso. Il suo viso era coperto da qualche ciocca castana dei suoi capelli, che portava spesso lunghi. Quando dormiva assumeva un’espressione angelica, le labbra piccole ma carnose erano leggermente socchiuse e James non resistette all’impulso di baciarla. Poco dopo pensava che Isa si sarebbe subito svegliata aprendo i suoi occhioni color cioccolato, ma non fu così.
“Deve essere veramente stanca” pensava James. Poi dopo uno sbadiglio seguiva anche lui la dolce Isabella nel mondo dei sogni.

Quando Isabella aveva riaperto gli occhi si era trovata da sola nell’enorme letto matrimoniale. Dopo aver dato un’occhiata in giro per la stanza alla ricerca di James, che ovviamente non aveva trovato, il suo sguardo si era posato sulla sveglia posta sul comodino, che segnava che mancavano dieci minuti alle otto.
Si era subito alzata di scatto dal letto facendo cadere le lenzuola per terra. In cucina aveva trovato la solazione pronta sul tavolo e un biglietto da parte di James in cui si scusava di essere corso via così in fretta ma doveva stare in aula prima del suono della campanella e dell’arrivo degli studenti. Poi le spiegava che non l’aveva svegliata perché dormiva così bene, che sarebbe stato un peccato interrompere il suo sonno e inoltre aveva bisogno di dormire visto che quella notte non aveva chiuso occhio.
In realtà James aveva sperato che non facesse in tempo per il suo lavoro, non poteva sopportare l’idea della sua ragazza circondata da star famose. Era geloso e aveva paura che qualcuno gliela portasse via, non perché non si fidava di Isa ma sapeva che il loro rapporto non era così saldo come sperava.
Isabella dopo aver fatto colazione corse a casa alla ricerca degli abiti giusti da indossare. Una domanda però fece capolino tra i suoi pensieri: qual’era l’abito giusto?
La sua inesperienza si era dimostrata ancor prima di iniziare. Isabella però non si perse d’animo e anche se non sapeva qual’era l’abito adatto per l’occasione sapeva qual’era quello adatto a lei. Così mise un paio di jeans meri e una camicia a mezze maniche bianca, non faceva molto caldo visto che era già ottobre ma su un set fotografico si moriva dal caldo per via delle luci, un golfino di filo,rigorosamente bianco. Per comodità aveva legato i suoi capelli in una coda alta.
Dopo aver indossato un paio di scarpe da ginnastica , aveva preso la tracolla bianca grande e l’aveva riempita con il portafogli, chiavi di casa e della macchina, cellulare e con la sua macchina fotografica. Era certa che non le sarebbe servita, ma la portava più per scaramanzia che per altro; era infatti la sua prima macchina fotografica professionale che si era comprata spendendo una fortuna anzi secondo James era stata una spesa inutile e avventata, ma lei non era della stessa opinione.
L’appuntamento allo studio fotografico era stato fissato per le dieci, Isabella era arrivata con mezz’ora d’anticipo, evento più unico che raro. Infatti tra i suoi amici era conosciuta e temuta per i suoi spaventosi ritardi. Era capitato più di una volta che lei fosse arrivata dopo un’ora al luogo di un appuntamento con i suoi amici.
Le prime volte si erano arrabbiati parecchio,ma alla fine ci avevano fatto l’abitudine e avevano trovato  una soluzione: a Isabella veniva comunicato un orario diverso rispetto a quello degli altri. Infatti se si doveva uscire alle undici di sera a lei veniva comunicato che l’orario dell’ incontro erano le dieci. Lei non l’aveva mai scoperto, perché anche così facendo era sempre l’ultima ad arrivare. Era una ritardataria cronica, ma quel giorno non voleva fare una brutta impressione anche perché senza nemmeno essere mai stata vista era già stata catalogata come la novellina e quell’appellativo le bastava.
Il servizio fotografico era di prova, da questo sarebbe dipesa la sua assunzione. La sera precedente aveva festeggiato presa dalla foga del momento ma ora davanti a quella porta se ne stava pentendo. “Stupida che non sei altro, porta male cantar vittoria prima del tempo” pensava maledicendosi  mentalmente. La verità era che Isabella era moto superstiziosa, caratteristica ereditata dal nonno materno, per questo portava un paio di orecchini a forma di quadrifoglio, aveva un portachiavi a forma di corno e quella mattina si era messa un paio di slip con delle coccinelle stampate sopra uno sfondo bianco, molto infantili per i suoi ventitre anni ma poco importava perché oggi le serviva tutta la fortuna di questo mondo.
Dietro quella porta c’era il futuro che Isabella aveva sempre desiderato, ma aveva paura…si una paura folle di fallire. Fino ad ora aveva fantasticato così tanto con la fantasia, ma se alla fine non ce l’avesse fatta i suoi sogni si sarebbero dissolti come polvere lasciando il vuoto e la delusione della sconfitta. 





Salve a tutti, spero che il primo capitolo di questa mia nuova fan fiction vi piaccia.Sono curiosa di sapere cosa ne pensate quindi vi prego lasciate un commentino sono bene accetti anche le critiche, magari iresco anche a migliorare non si sa mai :D.
Ora vi lascio un piccolo spoiler del prossimo capitolo:

" Non poteva essere lui, era cambiato moltissimo".Isabella però non sapeva quanto si sbagliava. Lui non appena era entrata nello studio l'aveva riconosciuta subito era un po' cresciuta ed era diventata ancora più bella di quando la conosceva alle superiori, ma era sempre lei.

  
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