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Autore: CUCCIOLA_83    10/11/2005    5 recensioni
Eccomi qui con una nuova ff. questa volta ho cercato d'immaginare un possibile inizio della storia tra Remus e Tonks. non ci sono Spoiler di nessun genere.
spero solo che vi piaccia.
Genere: Drammatico, Erotico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nimphadora Tonks, Remus Lupin
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Il viaggio sul nottetempo si rivelò una pessima scelta, ma dato che la metropolvere e le passaporte erano strettamente controllate dal ministero, Tonks e Remus preferirono evitarle. Ormai il ministero era consapevole del pericolo che incombeva sul mondo magico ma nonostante questo Remus, essendo un lupo mannaro era ancora guardato con sospetto, ecco il perché della scelta più o meno obbligata del nottetempo.

Tonks era più agitata del solito, non vedeva l’ora di arrivare, Remus dal canto suo cercava di concentrarsi il più possibile sul libro che teneva in mano, cosa non facile dato che Tonks lo tempestava di domande dal momento esatto della partenza «ma si può sapere quanto manca? Ho l’impressione che questo coso non sia veloce come una volta, prende solo un sacco di buche e basta..Remus vuoi staccarti da quel libro per un secondo? Tu che sai sempre tutto mi vuoi dire quanto manca?», «più o meno due minuti in meno dell’ultima volta che me lo hai chiesto. Cosa ne diresti di calmarti? In fondo stiamo solo andando a Hogwarts mica a trovare la regina dei babbani» disse Remus tranquillamente dopo l’ennesima richiesta di Tonks, «tu forse sarai abituato, in fondo è la seconda volta che ci vai in veste d’insegnante per me invece è la prima volta. Quindi ho tutte le ragioni di essere agitata non trovi?» disse lei quasi offesa, «si certo, ma ora cosa ne diresti di lasciarmi finire il capitolo?» disse Remus, «ok, ok finisci pure il tuo stupidissimo capitolo se ci tieni tanto» rispose Tonks sbuffato e incrociando le braccia. Vedendola reagire così Remus non poté fare a meno di sorridere, sembrava quasi una bambina.

Era passata quasi mezz’ora da quella sorta di battibecco quando il nottetempo si fermò davanti al cancello del castello. Quando i due nuovi arrivati scesero si ritrovarono davanti un comitato di benvenuto composto da ragazzi e professori. Harry, Ron e Hermione furono i primi a farsi avanti per salutarli «Lupin finalmente! È bello riaverti qui a Hogwarts!» disse Harry stringendogli la mano «è vero, tu qui e Piton lontano, meglio di così non potrebbe essere!» disse Ron ancora euforico per la partenza del professore di pozioni, «anche io sono contento di essere qui, mi mancava questo posto» rispose Remus guardandosi intorno. Silente si fece avanti per salutarli «benvenuti ragazzi, Il vostro arrivo è provvidenziale ci serviva proprio un aiuto per tenere a bada tutti i ragazzi.. Ora se volete andare a riposare un po’ prima di pranzo, le vostre camere sono già pronte al sesto piano» disse il preside facendosi largo tra gli studenti «grazie preside, un po’ di riposo è quello che ci vuole dopo un viaggio sul nottetempo» disse Tonks.

*****

Il pranzo, o per meglio dire il banchetto di benvenuto, fu davvero ottimo. Quando tutti ebbero terminato di mangiare i piatti si ripulirono in un attimo e Silente si alzò per fare un piccolo annuncio «bene ragazzi, visto il successo di queste vacanze a scuola, ho deciso di far arrivare due nuovi..professori estivi che resteranno con noi per le prossime settimane il professor Lupin, che molti di voi gia conosceranno, e la professoressa Tonks. Come molti di voi sapranno il professor Lupin è un lupo mannaro quindi nei giorni di luna piena è proibito andare a disturbarlo nonostante prenda la pozione che lo rende mansueto. Per quanto riguarda la professoressa Tonks posso solo dirvi di non preoccuparvi se la vedrete cambiare spesso, lei è una mutaforma, cioè può cambiare il suo aspetto a suo piacimento. Ora possiamo tornare alle nostre attività pomeridiane» dopo queste parole i ragazzi si alzarono e si diressero chi verso il giardino chi, invece, nelle rispettive sale comuni.

Silente decise di accompagnare personalmente Remus e Tonks nei rispettivi gruppi di lavoro. La prima “fermata” fu quella di Tonks «bene questo è il tuo gruppo di lavoro Tonks, con il professor Vitius e la professoressa McGranitt terrete delle mini lezioni/esibizioni di trasfigurazione animale e umana. Naturalmente quella umana sarà affidata a te viste le tue doti. O ecco il primo gruppo di ragazzi, primo e secondo anno.. venite, venite ragazzi. Bene vi lascio lavorare, vieni Remus il tuo gruppo si trova già vicino al lago» disse Silente congedandosi dai presenti «grazie preside non la deluderò» disse Tonks in direzione del preside, «so per certo che sarai un’ottima insegnante» disse in risposta Silente.

Come aveva detto Silente, il gruppo di “alunni” di Remus attendeva, impaziente, l’arrivo del nuovo professore. Si trattava per lo più di ragazzi del sesto e del settimo anno che avevano alcune lacune in alcune materie, «bene Remus, ecco il tuo primo gruppo. Presto questi ragazzi dovranno affrontare il M.A.G.O. è quindi necessario cercare di colmare quelle piccole lacune che ancora hanno» disse il preside «bene farò del mio meglio. Oh ciao Neville è bello rivederti, fammi indovinare.. problemi con pozioni?» chiese Remus sorridendo, Neville annuì timidamente «non ti preoccupare, vedrai che recupererai in fretta ne sono sicuro» gli disse rassicurante Remus, sentendo quelle parole il ragazzo sorrise speranzoso. Silente si congedò anche da lui e si diresse fischiettando verso il lago, dove dei tritoni erano sbucati in superficie per scambiare quattro chiacchiere con il preside.

Mentre i due nuovi arrivati si cimentavano con la loro nuova avventura, Harry, Ron e Hermione se ne stavano sotto un albero un po’ isolato a confabulare, «secondo me sono venuti qui per evitare che io mi metta nei guai» disse pensieroso Harry, «Harry non ti sembra di essere un pochino ossessionato da questa storia?» chiese Hermione «no per niente, scusate chi mai verrebbe a Hogwarts per rilassarsi? Soprattutto con centinaia di ragazzini in giro» disse convinto Harry, «beh io dico che invece è proprio così, cioè qui almeno c’è un po’ di vita, è sicuramente più allegro del quartier generale. Credo sia più che logico che si vogliano distrarre dai problemi che ci sono al di fuori di Hogwarts» disse Ron, «Ron ha ragione. E’ sicuramente così. Smettila di pensarci e goditi questi giorni perché il prossimo anno ci saranno i M.A.G.O.» disse Hermione con aria severa, «ti prego Hermione non farmìci pensare. Siamo in vacanza!» la rimproverò Ron. Harry dal canto suo non era ancora del tutto convito che Remus e Tonks fossero lì solo per rilassarsi, ma in ogni modo decise di seguire i suoi amici che si diressero verso il lago dove Remus stava tenendo la sua lezione.

Remus se la cavava davvero molto bene come professore, orami era una cosa risaputa, ma nessuno si aspettava che fosse così preparato in così tante materie, dopo la lezione di pozione, tenne altre due lezioni rispettivamente di trasfigurazione e incantesimi, naturalmente Neville partecipò a tutte. Anche Harry e gli altri decisero di assistere alle sue lezioni anche se in qualità di osservatori esterni. «bene ragazzi, riepilogando, per eseguire alla perfezione gli incantesimi senza parlare dovrete scandire bene le parole nella vostra mente, e poi dovrete puntare la bacchetta nella direzione in cui volete scagliare l’incantesimo. Ricordate soprattutto le prime volte dovrete concentrarvi al massimo per far sì che il vostro incantesimo abbia il giusto effetto. Bene, ora potete provare a fare qualche piccolo incantesimo» così dicendo fece cenno ai ragazzi presenti di alzarsi ma in quel momento un’abbondante quantità d’acqua lo colpì in testa. Quatta quatta Tonks si era avvicinata alle sue spalle, facendo cenno ai ragazzi di non dire niente, tenendo tra le mani una bacinella piena d’acqua e al momento opportuno la rovesciò in testa a Remus, il quale però non restò con le mani in mano con un colpo di bacchetta riempì di nuovo la bacinella di acqua e sempre con la bacchetta la scagliò in direzione di Tonks, che nel frattempo stava scappando, appena la bacinella la raggiunse si rovesciò bagnandola completamente, «ecco ragazzi questo è un esempio di come utilizzare gli incantesimi silenziosi. Lei non ha avuto sentore di quello stava per succederle e così si è ritrovata bagnata dalla testa ai pedi» disse ridendo Remus, anche tutti i presenti stavano ridendo, compresa Tonks.

Durante la cena tutti stavano ancora parlando dei fatti avvenuti in riva al lago quel pomeriggio, ma come al solito più la notizia passava di bocca in bocca più si ingrandiva, alla fine sembrava che Remus avesse rovesciato sulla testa di Tonks l’intero lago.

Quasi a fine cena Silente ricordò a tutti che le iscrizioni per il torneo estivo di Quidditch si sarebbero chiuse quella sera quindi chi voleva partecipare doveva rivolgersi a Madama Bumb. Tutti i ragazzi sembravano davvero eccitati per questa faccenda della coppa estiva, per la prima volta le squadre sarebbero state miste, cioè composte da ragazzi membri delle quattro case.

La giornata era stata intensa, ma non era ancora finita, infatti, terminata la cena la sala grande era stata liberata dai tavoli lasciando al centro solo le sedie e alcune panche. Quando tutti si furono accomodati lo spettacolo ebbe inizio. Il professor Vitius con la collaborazione di alcuni ragazzi aveva organizzato uno spettacolo di giochi d’acqua luminosi, tutti rimasero a bocca aperta, il professore aveva davvero superato se stesso. Subito dopo lo spettacolo di Vitius ci fu un mini concerto del coro della scuola, il quale si esibì in numerose canzoni comprese le più trasmesse da Radio Strega Network. Per quanto tutto fosse estremamente bello e interessante Tonks non riuscì a rimanere sveglia e appoggiò la testa sulla spalla di Remus, negli ultimi mesi aveva lavorato tantissimo sia per il ministero che per l’ordine della fenice, e ora tutta la stanchezza stava venendo fuori. Remus si propose di accompagnarla in camera, salutò tutti e si congedò.

La stanza di Tonks era vicina a quella di Remus al sesto piano, una volta entrati l’adagiò sul letto, le tolse scarpe e la coprì con una coperta. Se ne stava per andare quando Tonks parlò nel sonno «no, ti prego Sirius torna indietro!» sentendole pronunciare il nome dell’amico Remus si bloccò di colpo, per mesi aveva evitato di parlarne, ma era logico che anche lei ne sentisse la mancanza in fondo erano cugini. Le si avvicinò, e si sedette sul letto e un po’ titubante cominciò ad accarezzarle la testa, sembrava così giovane e indifesa. D’un tratto Tonks si girò verso di lui e lo abbracciò nel sonno. Remus era stupito, sentendo il corpo di lei così vicino al suo, si sentì sopraffare da delle emozioni che raramente aveva provato, il suo cuore cominciò a battere forte forte, ma cosa gli stava succedendo? Non è che forse… cercò di allontanare questi pensieri dalla sua mente, non poteva essere, No.

*****

Il sole non era ancora sorto quando Remus si svegliò. La notte precedente si era probabilmente addormentato nella stanza di Tonks che ora dormiva tranquilla tra le sue braccia. Ma lei non doveva trovarlo lì al suo risveglio, allora cerando di fare più attenzione possibile la staccò da lui e l’appoggiò delicatamente sul cuscino, si alzò e tornò nella sua camera. Nella fretta di lasciare la stanza di Tonks però lasciò sul letto un fazzoletto ancora ripiegato con le sue iniziali.

Quando Tonks si svegliò si sentì stranamente riposata, ormai erano mesi che non riusciva più a dormire decentemente, soprattutto dopo la morte di Sirius. Si guardò allo specchio e notò che era ancora vestita come la sera precedente allora capì che si doveva essere addormentata durante lo spettacolo, un po’ imbarazzata per questo fatto cominciò a darsi una sistemata, proprio in quel momento girandosi verso il letto notò un fazzoletto, lo prese in mano credendo che fosse suo ma controllando in un angolo vide le iniziali R.J.L. «e questo cosa ci fa qui?» osservando meglio il letto notò che era più disfatto del solito come se un’altra persona, oltre a lei, ci avesse dormito, in quel momento capì, e arrossì vistosamente tanto che anche i capelli diventarono di un bel rosso brillante.

Il colore dei suoi capelli non cambiò nemmeno quando scese nella sala grande per la colazione, nessuno si stupì nel vederla così…rossa, in fondo erano abituati a vederla con le pettinature e i colori più strani. I due non si scambiarono molte parole, anzi cercarono in ogni modo di evitare di parlarsi, cercando di conversare con le altre persone che avevano vicino. Per fortuna la mattinata prevedeva diverse attività tra cui una gara d’incantesimi.

La gara in questione fu suddivisa in diverse categoria a seconda degli anni d’appartenenza dei ragazzi. I primi a cominciare furono i ragazzi del primo anno, la loro gara consisteva nell’effettuare piccoli incantesimi come “Accio” e “vingardium Leviosa”, «bene ragazzi, al mio tre dovrete attirare a verso di voi l’oggetto che troverete scritto nella pergamena che avete scelto. Pronti? Uno.. due… tre!» al tre di Remus una serie di “Accio” vennero pronunciati dai ragazzi partecipanti, vari aggetti cominciarono a volare da tutte le parti, libri, manici di scopa, pluffe, orologi e persino una piccola bilancia. Molti spettatori rischiarono di essere colpiti dai vari oggetti ma si dimostrarono particolarmente abili a schivarli. La seconda manche, invece, consisteva nel far levitare in più in alto possibile un libro «bene, i ragazzi che hanno superato la prima prova ora dovranno cimentarsi con l’incantesimo “Vingardium Leviosa”. Chi farà levitare più in alto il libro davanti a sé vincerà. Pronti? Uno… due…tre!» a queste parole di Remus seguirono, come prima, una serie di Vingardium Leviosa pronunciato più o meno correttamente. Alcuni ragazzi però non riuscirono a tenere in aria il proprio libro il tempo necessario per la misurazione, così i libri continuavano a cadere con dei gran tonfi.

Terminata la gara del primo anno, del secondo, del terzo, del quarto e del quinto anno, dove Ginny si distinse particolarmente con un perfetto patronus. In fine ci fu la gara del sesto anno, il settimo non partecipò perché i ragazzi di quell’anno avevano deciso di dare una mano all’organizzazione. Alla gara del sesto anno parteciparono anche Harry, Ron,Hermione e persino Neville, che dopo le lezioni di Harry e Hermione prima e di Remus poi, era migliorato tantissimo in incantesimi. Come prevedibile Hermione vinse la gara, ma anche gli altri si classificarono molto bene, Harry terzo, dietro ad una ragazza di corvonero, Ron quarto, e Neville sesto «bravo Neville, sono molto fiero di te. Devo dire che sei migliorato tantissimo in incantesimi» disse Remus, «grazie professore, ma devo ringraziare soprattutto Harry, Hermione e anche lei. Siete stati tutti molto pazienti con me» Rispose timidamente il ragazzo, «no Neville, non devi ringraziare noi, ti sei impegnato tantissimo e questi sono i risultati, devi esserne felice» rispose Remus appoggiandogli una mano sulla spalla, Neville annuì.

Tonks allontanatasi dal luogo delle gare osservava Remus e pensava. Non riusciva a togliersi dalla mente il fatto che aveva passato la notte in camera sua. In quel momento il suo cuore cominciò a battere all’impazzata.

   
 
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