PIM - Capitolo 3 - I dubbi di PIM

Dopo quello strano incontro, avvenuto in una fredda giornata di aprile, la dolce Pim non riusciva a distogliere i suoi pensieri dal fig…emm…dal giovane Emanuele.

A scuola,in bagno,a pranzo e quando parlava con le amiche della nuova tecnica per estirpare i peli superflui…ogni pensiero si rivolgeva al ragazzo palermitano…

Nella sua vita Filippa,come tutte le ragazze, aveva avuto molte cotte…alle elementari c’era il compagniuccio Peppe,al quale, per dimostrare il suo affetto,la piccola lo picchiava crudelmente… alle medie c’era Marco, il più figo della scuola,al quale Pim dimostrava il suo affetto non rivolgendogli neanche una parola…poi nei primi anni delle superiori c’era Riccardo…con il quale aveva abbandonato la tattica della timidezza per accogliere quella della sfrontatezza…ma i suoi gesti di apprezzamento non erano ricambiati…infine abbandonate queste fasi, Pim,come tutte le adolescenti con gli ormoni impazziti,si infatuava di qualsiasi uomo…e così era stato fino a quella strana sera tra amici. Per la prima volta sentiva che era qualcosa di diverso..che lui era diverso…e che questo suo sentimento andava al di là di una semplice attrazione…voleva conoscerlo…e capire se poteva essere quello giusto….OH CHE TENERA!

Per giungere al suo scopo , inizia a chiedere informazioni alla sua spia di fiducia…Ciccio,nonché cugino di Emanuele…e un giorno,incontrandolo per PURO caso, gli chiede con molta nocialance (scusate il mio francese maccheronico,non sono portata per le lingue!):

“CIIIIIIIIIICCIO…seeeeenti…ma tuo cugino che tipo è?è fidanzato? Che tipo di ragazze gli piacciono?”

mentre lei fa domande a raffica,l’amico la guarda con aria saccente senza rispondere…così notando questo Pim dice:

“perché non mi rispondi? Non mi guardare così….oh mio DIO…ho capito…è GAY e non me lo vuoi dire..oh avete una tresca incestuosa ed omosessuale e non vuoi che si sappia…è per questo che non mi rispondi…AH AHHHHHH…ora capisco perché non hai la ragazza…in effetti giravano strane voci”

…con queste parole Pim riesce a provocare una reazione in Ciccio che ,come un boss malavitoso che deve proteggere il proprio prestigio, dice:

“ORA BASTA! Oggi stai sparando più cavolate del solito…senti io non sono gay…sono un vero UOMO…e come me anche Emanuele ovviamente…sai…è famiglia…abbiamo lo stesso sangue io e lui”

…e, mentre lui diceva queste cose da uomo del sud, lei,assumendo un’espressione quasi da ebete, pensava che è proprio una bella famiglia di fighi quella di Ciccio…così detto ciò l’amico le chiede:

“comunque..come mai tutto questo interesse verso Emanuele?”

…neanche il tempo di fare quella domanda che scoppia in una grande risata:

“AHAHAHAHAHA…Ora ho capito,il cuginetto ha colpito ancora!che figlio di buona donna…manco il tempo di arrivare e già fa conquiste…tale e quale a me”

…ormai presa dall’imbarazzo dovuta alle parole dell’amico,Pim, abbata la testa ,con un tono quasi impercettibile dice:

“ bhè forse hai ragione…forse ha colpito qualcosa”

…ascoltate le parola di Filippa, Ciccio, che dapprima scherzava, si fa improvvisamente serio e le dice:

“ Senti..so che mio cugino è un bel tipo…che è un ragazzo ricco di qualità…ma non sempre è oro ciò che luccica…”

Pim rimane scossa dalle sue parole ed incuriosita gli chiede il perché della sua affermazione così forte…Ciccio si limita a dirle :

“sei una mia carissima amica,la più cara che ho…voglio solo il meglio per te …se ti dico questo è per il tuo bene”.

Passano i giorni…ma le parole di Ciccio continuano a tormentare i suoi pensieri…la curiosità cresceva sempre di più…voleva conoscere Emanuele…voleva sapere se ciò che le era stato detto era vero…lo voleva,ma non attuò il su proposito…per quanto potesse essere attratta dal ragazzo…per quanto la curiosità le premeva il cuore…c’era un sentimento più forte degli altri che la fermò…la stima verso Ciccio placò i suoi desideri e le fece smettere di pensare ad Emanuele.

Così, tutto tornò come prima…la scuola,gli amici…Pim aveva finito di tormentarsi con pensieri astratti…e rassegnata diceva tra se e se :

“era carino…forse anche troppo…pazienza aspetterò il prossimo treno…magari è quello giusto”…

Ma non è così…Pim forse non conosceva la nota frase:

“ il postino suona sempre due volte”

…infatti non le era stato necessario aspettare un altro treno per capire di quanto la vita possa essere imprevedibile…

CONTINUA NEL PROSSIMO CAPITOLO.

N.B. ( come avrete notato questo capitolo è più breve rispetto agli altri…infatti questo più che un capitolo vero è proprio è un momento di transizione nella storia che serve per capire gli avvenimenti successivi…quindi aspettatevi tante sorprese nel 4 capitolo).