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Autore: sasyherm    31/10/2010    7 recensioni
Sequel di " La storia di una reietta:Tracey Davis".
La vita di Tracey, è apparentemente perfetta.
Ha un lavoro ben retribuito, un fidanzato che la adora, e degli amici fantastici.
Ha un unico problema:la gelosia, e quel fantasma della sua invisibilità, che non è ancora sparito del tutto.
Genere: Generale, Romantico, Song-fic | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Serpeverde, Theodore Nott, Tracey Davis
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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“ La storia di una popolare: Tracey Davis ”


Chapter ten: Rose glasses and Rings

-Part One-





- Puoi aprire gli occhi.-sussurra Sabine al mio orecchio.

La benda viene sciolta, e porto le mani alla bocca, stupita.
Il Magic Tatoos Shop è pronto. Completamente messo a nuovo, perfetto.
Faccio un passo avanti, e sfioro il mio riccio, sotto la maglietta bianca, che avevo messo per prepararmi a pitturare ancora.
C’è tutto. La cassa della reception, i tatuaggi alle pareti, perfino delle poltroncine di vari colori per sedersi.
- Come avete fatto?-chiedo, prossima alle lacrime.
Eccolo, il frutto del mio lavoro, da quando me ne sono andata. È qui, è questa catapecchia ristrutturata,e diventata un negozio che aiuta a essere particolari.
È qui, il duro lavoro, la fatica, a volte crudele, della mia idea.
Il primo successo, da quando mi assunsi la responsabilità della mia idea nell’ufficio della McGranitt.
Tante cose sono successe da allora, ma non mi sono mai fermata…e ne è valsa la pena, se questo è il risultato.
Complimenti , mio riccio. Sei il mio portafortuna e questo è il nostro primo  successo.

- Abbiamo chiamato più manovali. Hanno lavorato tutti tanto, anche di notte…-dice Angus, abbracciandomi.
Henry tira fuori una busta, con una torta.
Oddio, è a forma di riccio, con 4 candeline sopra.
Lo guardo e Henry sorride.
- Il tuo riccio compie quattro anni. Ho pensato che avreste dovuto festeggiare.-
E allora scoppio a piangere. Per la prima volta, di gioia.
Angus e Sabine mi abbracciano, e mormoro ringraziamenti tra le lacrime.
Sabine mi sussurra, intenerita.
- è stato un piacere aiutarti. È stato un piacere prendere parte alla tua avventura…-
- Grazie. Senza di voi non ce la avrei mai fatta.-sussurro.
Angus mi abbraccia gioviale, dandomi delle pacche sulla schiena.
- Sei uguale a tuo zio…hai una forza dentro straordinaria, Tracey. Non permettere a nessuno di rovinarla.-
- Grazie, veramente. Mi avete fatto sentire a casa.-sussurro, abbracciandolo.
Angus e Sabine escono, mentre Henry poggia la torta sul bancone della reception.
Senza dire una parola, lo abbraccio, e lui mi porge un fazzoletto.
- Sei sentimentale?-
- Taci, nerd.-senza dire altro, lo bacio, e mi sorride sulle labbra.
Mi tiene stretta, e qualcosa si calma dentro. Vorrei stare così per sempre, tenuta tra le sue braccia, e con un bacio radioso come i nostri sorrisi, dopo un mio successo.

“Occhi che fanno abbassare i miei
Un ridere che si perde nella sua bocca
Ecco il ritratto senza ritocchi
Dell'uomo al quale appartengo
Quando mi prende fra le braccia”

- L’inaugurazione sarà durante il ballo di beneficenza, o dopo, se vuoi l’attenzione più concentrata. È già partita una discreta campagna pubblicitaria, che ha raccolto successi…-mi dice Angus, a pranzo.
- Basta che attiri persone, e che capiscano l’idea-dico io, ingozzandomi di omelette.
La cuoca è straordinaria, mi adora così tanto che ormai ogni giorno mi fa i miei piatti preferiti, tutti francesi o italiani.
La mia vita, a casa St. Aubert, è veramente tranquilla,e mai noiosa.
Passo ovviamente molto tempo con Henry, la mattina, oppure un giorno si e uno no vado in negozio, a vedere come procede.
Gli ho fatto un tatuaggio, sul braccio. È stato un incubo doverlo decidere.

- Non voglio un animale!Non mi rappresenta.-mi fa, gli occhi al cielo.
Siamo stesi sul suo letto, io leggo, lui disegna a pancia in giù.
- Non posso tatuarti tutto un fumetto.-rispondo io, scocciata.
- No, ma un personaggio di un fumetto si!-mi fa lui, voltandosi.
Sbuffo, lanciandogli una matita.
- Io non sono una pittrice. Puoi anche pensare ad un oggetto, la mia amica Pansy si è fatta tatuare una viola. C’è qualcosa che ti rappresenti?-chiedo, minacciosa.
Sbuffa, scompigliandosi i capelli, e posando la matita.
Si volta a guardarmi con la sua migliore espressione da cucciolo, ma non cedo.
- Un riccio non ti rappresenta per nulla, se lo vuoi sapere…-
- Prima mi rappresentava molto.-rispondo, inarcando un sopracciglio e ridendo.
- E comunque, non me lo toglierò mai. È stato il mio primo  fedele amico, e anche se non mi rappresenta più, fa parte di me…mi permette di essere me stessa, ricordandomi chi ero.--spiego.
Henry mi sorride, accarezzandolo con dolcezza.
I suoi occhi si inteneriscono, e gli prendo la mano.
Continuiamo così, mani intrecciate e tante tante chiacchiere.

Infine, si è fatto tatuare la spada di Guerre Stellari. Quella di Darth Vader, ovviamente. Facile, non troppo grande, colorata.
Poi pranzavo con loro, a volte il pomeriggio uscivo con le ragazze, e la sera, dopo cena, cantavamo canzoni al pianoforte. Imparai a cantare “ La vie en rose”, oppure Celine Dion, che adoravo.
Ci sedevamo al pianoforte. Mani vicine, occhi negli occhi, voce e musica perfettamente accordati. Non un passo falso, noi due insieme.
E un giorno, quando lui era uscito, mi sentivo così sola, e mi mancava così tanto, che cominciai da sola.

- Quand il me prend dans ses bras, il me parle tout bas…-canticchiavo sommessamente.
Non sentii la porta aprirsi, e continuai, quando lui si sedette vicino a me.
Arrossii, ma continuai, guardandolo negli occhi, coraggiosa come non lo ero mai stata.
Mi ascoltava rapito, accompagnandomi, senza guardare le note.
Quando finimmo, non parlammo. Ci guardammo soltato negli occhi, senza mai interrompere il contatto, avvicinammo i nostri visi e ci baciammo con passione e tenerezza, nel silenzio ancora risonante delle nostre note d’amore.

“Mi parla a bassa voce
Vedo la vita tutta rosa
Mi dice parole d'amore
Parole di tutti i giorni,

E sento che qualcosa
E' entrato nel mio cuore”

Sto bene con lui. Mi sto innamorando, senza accorgermene.
Come con Theo, non mi causa disturbo. Vivo il tempo che mi viene concesso, e non penso più al mio amore deluso.
Non lo sogno nemmeno più, e quando Henry mi guarda, mi bacia, o semplicemente suona con me, penso che deve essere così, perfetto e semplice. Che mi merito tutto questo, e non me lo lascerò sfuggire.
La mia vita con te, con un paio di occhiali rosa.

“Una parte di felicità
Di cui conosco la causa
E' lui per
Me, io per lui nella vita
Me l'ha detto, l'ha giurato sulla sua vita,

E fin dal momento in cui lo scorgo da lontano
Allora sento in me, il cuore che batte...”

- Hai paura di rivederlo?-
La domanda sorse spontanea, come la risposta.
- No. Doveva succedere prima o poi…-rispondo, sincera.
È vero. Non gli permetterò di rovinarmi ancora la vita. Lui non ne fa più parte, e per quanto mi riguarda, non lo rivoglio.
Henry non mi farebbe mai quello che mi ha fatto lui. Lui sa cos’è il rispetto, e mi stima come persona, oltre che come fidanzata.
Henry mi guarda, e gli sorrido, prendendogli la mano.
- Io non intendo fermarmi, ora che comincio a essere di nuovo felice senza di lui.-
Stavolta sono io contro di te. Non ti permetterò di vincere, te lo assicuro.
È guerra.

“Notti d'amore senza fine
Una gran felicità che si fa largo
I fastidi, i dolori si cancellano
Felice, felice da morire”

Io e i ragazzi abbiamo preso delle camere al Palace. Lussuosissimo, fin troppo, per i miei gusti.
Eva ha fatto i salti di gioia e mi è saltata addosso. Ero così impaziente di vedere Tracey che sono stato molto esigente.
Lei l’ha scambiata per passione. Poi è andata a fare shopping sulla Rive Deusche.
Appena se ne è andata, sono andato in camera di Draco e Pansy, dove mi hanno raggiunto gli altri.
- Allora, hai un piano?-
- Dimenticate un piccolo particolare…io in teoria dovrei sposare Eva, e sicuramente lei non si terrà per se questa cosa, ma gliela riferisce subito.-
Pansy e Daphne ghignano.
- Infatti…chissà se la cosa non può andare a tuo vantaggio…una cosa è una storia poco seria, un'altra è un fidanzamento. Chissà che Tracey, spaventata da questo matrimonio, non pensi di riconquistarti.-
Milly scuote la testa.
- Conoscendola, si tirerà da parte, come ha fatto appena ha saputo di Eva…penserà che tu la ami…-
- Sono pronto a dimostrarle quanto si sbaglia.-dico, in tono deciso.
Non ti permetterò di fuggire di nuovo, mia Perla.
Non permetterò a qualcuno di dividerci ancora, St.Aubert o Eva. E non permetterò a me stesso di rovinare tutto di nuovo.
- Potresti lasciare Eva, una volta per tutte.-interviene Blaise.
- Infatti.-dice Draco.
- Penserebbe che sia un atto d’amore verso di lei.-aggiunge Mill.
Mi copro il viso con le mani.
- Ho provato a farlo, cosa credete. Ha fatto finta di non capire, e mi ha ricordato che c’è la mia firma su quel contratto.-
- Che si può strappare.-aggiunge Draco.
Pansy aggiunge.
- Un  giorno dovrai liberarti di lei. Ma ora vediamo di usarla. Al massimo, se Tracey da segni di resistenza, sarai tu a dirle tutto...-
- Che vuoi solo lei. E che hai accettato di sposare quella perché pensavi che fosse tutto finito con lei.-aggiunge Daphne.
- Theo, prostrati ai suoi piedi, chiedi perdono di tutto quello che le hai fatto, caccia Eva, e mostra la tua gelosia verso St.Aubert.-dice concisa Millicent.
E io vado a prepararmi alla battaglia, che si terrà stasera.

- Juliet!-
- Eva, ciao!Sei arrivata?-
- Si, si tutto apposto…sto andando a fare shopping per stasera. Devo essere sfavillante…-ride giuliva.
- Oh, lo so…paura di rivederla?-
- Quella insignificante di Tracey?Mai!Non può reggere il mio paragone.-
- Infatti…e Theo?Come lo vedi?-
- Oggi mi ha proprio sfinita. Lo ho in pugno, non tornerà mai con lei…tutto quello di cui ha bisogno glielo do io. Ora ti lascio, devo andare a prepararmi.-ride giuliva. Dopo i saluti attacca.

Sistemo il papillon, aggiustando la giacca.
Eva è chissà dove a prepararsi e io ho bisogno di stare solo.
Ho le palpitazioni, ansia che attanaglia lo stomaco.
Sto per rivederla. Sarà sicuramente stupenda.
Ma lei, anche quando è bellissima, affascinante, resta sempre inequivocabilmente Tracey.
Era questo che mi attirava di lei. Questo che mi ha fatto innamorare, per il resto della vita. Il successo non l’ha cambiata di una virgola, ha solo mostrato tutto di lei, al mondo.
Ma lei è Tracey. Buona, acida, geniale, alternativa, creativa…una superstar.
Ciao, Superstar.

- Tracey!-
Linette non è cambiata. Chissà perché mi aspettavo una persona diversa, eppure sono stata via solo due settimane.
La abbraccio stretta, inspirando il suo profumo di pulito…Linette profuma sempre di pulito, e di casa.
Scoppia a piangere sulla mia spalla, e lievemente le do delle pacche sulla schiena, mentre i St.Aubert ci guardano felici.
- Mi sei mancata tanto.-sussurro e lei si stacca, gli occhi ancora lucidi che mi guardano con tenerezza.
Si avvicina mio zio e mi abbraccia gioviale, ridendo.
- Sono felice di vederti. Mi mancava tanto il suono del pianoforte, e te seduta mentre cantavi…-
- Beh, ho imparato delle nuove canzoni, dopo te le faccio sentire.-dico, sorridendo.
Mio zio abbraccia gioviale Angus e io guardo quelle che sono le mie famiglie conoscersi.

Henry, sapientemente mi ha lasciata sola a prepararmi. Sabine mi ha mandato parrucchiera e estetista per truccarmi, e negli scorsi giorni, ho visto più la sarta che qualunque altro essere vivente.
Henry veniva con me, come faceva Theo…
Voglio ammirarti in tutta la tua bellezza.
Sono così simili. Sono entrambi così perfetti, per me…beh, Theo poteva essere perfetto, ma non è voluto esserlo.
Henry…è il ragazzo che ho sempre sognato, mentre amavo Theo. Avrei tanto voluto non amarlo, ma lui me lo rendeva impossibile. Non lasciava che altri si interessassero a me.
Mi guardai allo specchio, e per la prima volta, mi vidi diversa.
Non vidi più la Tracey invisibile, assoggettata innamorata di un ragazzo che non la vuole. Non ero più io, la persona che nascondeva se stessa e le sue idee.
Io…mi vidi meravigliosa. Mi vidi felice.
Vidi una donna. Una donna che sapeva quello che voleva. Una donna che sa di valere. Una donna che ha scelto la sua strada.
In quella stanza era entrata una ragazzina…ne uscì una donna.

Sabine aveva fatto le cose in grande. Aveva affittato la sala da ballo più bella di Parigi. E quello, era un vero e proprio ballo di beneficenza, dove io sarei stata presentata in società.
Una cosa abbastanza informale, ma l’abito bianco c’era, anche uno splendido cavaliere in smoking nero e fiore bianco all’occhiello.
Per ora, tenevo ancora il mantello violaceo che mi copriva. Sabine aveva detto che era elegante, e avrebbe aumentato il mio fascino.
Henry mi accompagnava, e non accennava a mollare il mio braccio. Dietro di me, zio e Linette, ancora più dietro i St. Aubert.
La sala da ballo apparteneva alla famiglia dei Valmont, una famiglia reale babbana, anche se contava non pochi personaggi maghi.
Da perfetta famiglia reale, era tutto incredibilmente principesco, e sfarzoso.
Lampadari di Boemia, tutto in stucco marmoreo , un imponente scalinata all’ingresso con arazzi da tutte le parti e dipinti.
Ma ormai avevo smesso di stupirmi. Facevo finta che fossi abituata a tutto questo.
Non avevo ancora visto i miei amici…quindi neanche lui. O udito l’acida risata di Eva.
Invece, i miei nuovi amici li avevo intravisti, come avevo visto benissimo lo sguardo ghignante di Juliet.
Come se sapesse che sta per succedere qualcosa, infatti sento l’ansia attanagliarmi lo stomaco.
Sto per rivederlo. Ecco cosa sta per succedere. Sto per rivederlo, e penso che sono pronta.
Mi sbaglio, non lo sono affatto. Ma ormai, non ha più importanza ,siamo qui.

Ho fatto in modo di essere lasciata sola, in una camera del piano superiore, adibita a mio vestibolo personale.
Almeno, Sabine mi ha assicurato di non essere la sola. Joyceline e Samira      verranno presentate come me…in pratica è un ballo delle debuttanti a tutti gli effetti, mascherato da beneficenza.
Osservo il mio abito. È di una semplicità disarmante, non volevo osare troppo.
È scollato, un corpetto di raso bianco che termina sui fianchi morbido, e si dispiega in un sacco di veli con motivi ricamati. Mi fa assomigliare ad una sposa.
Ho i capelli raccolti in un elaborata acconciatura tenuta ferma da un sacco di perline lucenti, e al collo le stesse perle.
Sono bella. Il mio incarnato riluce, gli occhi splendono, a dispetto dell’ansia.
Ho le mani giunte al petto, ma non prego.
Assomiglio ad una sposa. La sposa che sarei dovuta essere, e non ho voluto.
Qualcuno bussa alla porta, e mormoro un avanti tremante.
Linette entra, sorridente.
Mi osserva e liscio una piega dell’abito, corrucciata.
- Sei bellissima…paura di rivederlo?-chiede, avvicinandosi.
- Si…-non occorre mentire con lei.
Linette si avvicina, e mi abbraccia.
- Assomigli a tua madre, sai…anche lei aveva il coraggio di mettersi in gioco, e essere coerente con se stessa.-
- è morta, per essere coerente con se stessa.-commento io.
Linette affonda il viso nella mia spalla.
- In un certo senso ti amavano, Tracey…ti hanno affidata al migliore dei tuoi zii, che ti ha cresciuta in un ambiente tollerante, molto diverso dal loro…-
- E questo è il risultato, una giovane donna di una saggezza infinita, coraggiosa e combattiva. Perciò ora scendi, e fatti valere.-
Sorrisi, e guardai ancora una volta la mia immagine…
Non era quella di una sposa, ma di una ragazza pura e immacolata nelle sue decisioni e nelle sue guerre.
Presi il vestito tra due dita, e scesi.

Joyce e Samira, con i loro accompagnatori, erano già in un anfratto delle scale, che sbirciavano giù.
Si affacciavano alla vita e al loro destino, come me.
Ma non avevo più paura.
Henry mi tese il braccio, ghignando.
- Nervosa?-
- Sono solo un paio di ricchi snob che non mi conoscono veramente…loro non sanno nulla di quello che mi aspetta.-dico, con un sorriso malandrino.
- Poverini, non conoscono la rivoluzione che sei…-dice, baciandomi una guancia.

- La signorina Tracey Davis accompagnata dal signor Henry St.Aubert.-
Attenta a non inciampare, con un bel sorriso e la schiena diritta mi dirigo con Henry al centro della scalinata, tenendo tra le dita il mio vestito.
Comincio a scendere con cautela, davanti a me una folla di persone sconosciute.
Ma è inutile chiudere gli occhi.
Non lo vedo, ma so che c’è. Lui c’è sempre, anche quando non lo voglio, come ora.
Lo scorgo, appoggiato alla colonna marmorea, con le mani nelle tasche.
Eva compare accanto a lui, sorridendogli felice. Gli stringe il braccio e mi fermo un attimo a osservare il gesto, molto intimo.
La mano di lei, sul suo braccio, le loro figure unite, in un intimità che prima mi apparteneva e in un attimo tutto si confonde.
Le voci mi giungono ovattate, i sorrisi si squagliano. Fantasmi e voci interiori mai sopite di un invisibilità tormentata ritornano.
Tutto questo, per un anello che doveva essere mio, e ora brilla al dito di Eva.


Spazio autrice:
Lo so, vi lascio sul più bello e sono in ritardo con l’aggiornamento.
Ma questo, e il prossimo sono capitoli importantissimi, e non volevo lasciare nulla al caso.
Il mio pc è rotto, non so quando lo riavrò indietro…ma ho trovato comunque un modo per aggiornare.
La canzone è la “ Vie en Rose”, molte grandi artiste l’hanno interpretata, una canzone immortale dell’amore romantico. Consiglio vivamente di sentirla, perché è un must della musica di ogni tempo.
Il titolo significa “ Occhiali Rosa e Anelli ”.
A presto con la seconda parte!XOXO

Ladymusa96: In ritardo ma eccolo. Per avere di nuovo Tracey e Theo insieme, mi dispiace, ma devi aspettare il prossimo capitolo, che sto già scrivendo.Come vedi questo capitolo è molto romantico, e il rapporto di Tracey e Henry si sta stabilizzando sempre di più... ho voluto riabilitarlo un pò,tutto sommato l'ho fatto sparire, e volevo un pò indagare sui suoi sentimenti per la nostra Perla! scrivo sempre dal suo punto di vista, lui resta in ombra...commenta anche questo capitolo!XOXO

Tir: Mi dispiace farti aspettare, ma ti assicuro che faticherà veramente molto, perchè Tracey è una dura, e non vuole mollare. Nel prossimo capitolo ci sarà una vera e propria guerra...e Theo sarà aiutato dai suoi degni compari.
Si, Tracey si merita Henry, ed è una questione che approfondirò molto nel prossimo capitolo. Commenta anche questo capitolo!XOXO

Vulneraria: Sentitissimo grazie per tutti i complimenti! Il migliore è che io sono fantastica come Tracey...beh si non poteva essere cieco come sempre, ad un certo punto si doveva rendere conto che è idiota...e cosa meglio di un ragazzo perfetto per Tracey?
Ah la prima che parteggia per lui. Sinceramente io adoro Henry, lo trovo perfetto per Tracey...ma Theo ha un fascino tutto suo inoltre ha dalla sua anni e anni di un amore che sfiora la perfezione...commenta questo capitolo!XOXO

Arrivederci alla prossima!XOXO





























 
Rose glasses
  
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